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Biblioteca Clueb: Saggi

Il linguaggio della violenza. Estremismo e ideologia nella filosofia contemporanea

Il linguaggio della violenza. Estremismo e ideologia nella filosofia contemporanea

Federico Dal Bo

Libro: Libro in brossura

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2020

pagine: 160

A prima vista sembra esserci una separazione netta tra linguaggio e violenza: colui che sa esprimersi non ha bisogno di ricorrere alla violenza. Del resto, c'è il detto che molti conoscono: la violenza è l'ultima risorsa degli incapaci. È veramente così? Questo testo parte da una considerazione meno confortante: linguaggio e violenza non si escludono a vicenda. Anzi, si possono associare in un legame pericoloso e minaccioso. Un'alleanza sinistra che permette la diffusione di propaganda, ideologia ed estremismo. E diversi sono i casi in cui linguaggio e violenza si accompagnano a vicenda in diversi ambiti della società contemporanea: la politica, la cultura e la filosofia. Attraverso i lavori di Walter Benjamin, Martin Heidegger, George Steiner e Sigmund Freud, il libro presenta un'analisi impietosa del legame tra linguaggio e violenza nella filosofia contemporanea, forse senza ambire ad una soluzione, ma segnalandone i pericoli e le derive autoritarie.
18,00

La strage alla stazione in quaranta brevi capitoli

La strage alla stazione in quaranta brevi capitoli

Leonardo Grassi

Libro: Copertina morbida

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2020

pagine: 160

Molto si è scritto, e altro ancora si scriverà, sull'attentato alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, soprattutto se la direttiva del 2014, con cui il governo italiano ha disposto il versamento all'Archivio centrale dello stato di tutta la documentazione in possesso delle amministrazioni statali, servizi di sicurezza compresi, relativa alle stragi compiute tra il 1969 e il 1984, troverà compiutamente attuazione. Ad oggi c'è ancora molto lavoro da fare. Come sottolineano diversi esponenti delle associazioni di familiari delle vittime, la capacità d'illuminare zone d'ombra del nostro recente passato «non può prescindere dall'indagare sull'esistenza e l'operatività in Italia di gruppi e strutture istituzionali, e non, che hanno teorizzato, praticato e coperto forme di guerra non ortodossa contro il comunismo, nel cui contesto si inserisce la strategia stragista». Cosa sappiamo di questa guerra non ortodossa? Cosa si intende per strategia stragista e per stragismo fascista? Quanti di noi hanno sentito parlare di piano «Demagnetize» o della direttiva del Field Manual dell'esercito americano che «affermava la necessità del ricorso ad una strategia di infiltrazione nei gruppi guida dell'insorgenza comunista e di ricorso ad azioni clandestine da realizzare a mezzo di organizzazioni di estrema destra»? Con un saggio di Gigi Marcucci.
18,00

Giovanni Acuto. Un mercenario inglese nell'Italia del Trecento

Giovanni Acuto. Un mercenario inglese nell'Italia del Trecento

William Caferro

Libro: Copertina morbida

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2020

pagine: 520

Nato in Inghilterra verso il 1320, John Hawkwood - noto in Italia come Giovanni Acuto - combatté per Pisa, Milano, il papa, Padova e infine Firenze, che gli tributò quella venerazione e quegli onori poi trasformatisi in mito nei secoli successivi. Ma come dimostra il volume, tale fama non fu che un'amplificazione propagandistica concepita in chiave patriottica dalla storiografia umanistica fiorentina e mai più rimessa in discussione nel corso dei secoli. Fu capace, invece, di particolari cinismo e ferocia. E superò tutti i suoi colleghi nell'abilità a procurarsi denaro e ricchezze con ogni mezzo. La sua astuzia lo rese uno degli uomini più ricchi del tempo. La dimensione economica ebbe un ruolo di primissimo piano nella storia del mercenariato trecentesco e nel rapporto che esso intrattenne con le città-stato italiane, le cui risorse vennero progressivamente impoverite dalle guerre molto più di quanto non si sia percepito fino ad oggi.
32,00

La Repubblica sociale come stato. Apparati, centri di potere

Filippo Focardi, Domenico Guzzo, Roberta Mira

Libro

editore: Biblioteca Clueb

anno edizione: 2025

pagine: 464

A partire dall’esperienza locale che prende corpo nella cosiddetta "terra del Duce", la Romagna, il volume indaga la costituzione materiale della Repubblica Sociale Italiana, ufficialmente nata il 23 settembre 1943, e si sofferma sulla struttura istituzionale che il Partito Fascista Repubblicano cercò di instaurare nei territori sottoposti al proprio governo. La neonata Repubblica è un’istituzione illegittima, senza unanime riconoscimento internazionale, la cui nascita segue di pochi giorni l’incontro a Berlino tra Mussolini, appena liberato dai tedeschi dalla prigionia sul Gran Sasso, e Hitler. La capitale viene stabilità a Salò, di fatto sotto occupazione tedesca, e la RSI si trova a governare e amministrare un territorio frammentato e sottoposto a giurisdizioni differenti. Nel libro si delinea il tentativo di dotarsi di apparati di potere in grado di operare in questo contesto, fronteggiando contemporaneamente una progressiva perdita di consenso popolare e una crescente conflittualità interna, segnata da rivalità mai sopite tra personaggi del regime e gruppi di potere.
30,00

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