Bollati Boringhieri: Biblioteca Bollati Boringhieri
Bene e male nella psicologia analitica
Carl Gustav Jung
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1993
pagine: 126
Quella religiosa è una pulsione archetipica, profondamente radicata nella mente umana. Per Jung non possiamo negare la realtà del male: bene e male non sono «costruzioni» culturali ma potenze primigenie della natura con cui tutti dobbiamo prima o poi fare i conti. Se per Freud la legge morale dipende da norme ricevute e interiorizzate durante l'infanzia, per Jung è quasi un «centro» tra il bene e il, male che l'uomo individua non aderendo a dogmatismi ideologici o religiosi ma con un atto creativo. E tutta l'opera di Jung può essere vista come una lotta contro il male, inteso come una mancanza di significato che impedisce la pienezza della vita. Il volumetto, oltre a chiarire uno dei punti nodali del pensiero junghiano, si inserisce nell'ambito di un dibattito teologico e filosofico di grande attualità.
Presente e futuro
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 96
Il fanciullo e la Core. Due archetipi
Carl Gustav Jung
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1981
pagine: 96
«Il fanciullo esce dal grembo dell'inconscio come sua creatura, generata dal fondo stesso della natura umana, o meglio della natura vivente in generale. Egli personifica forze vitali al di là dei limiti della coscienza, vie e possibilità di cui la coscienza, nella sua unilateralità, non ha sentore, e una totalità che abbraccia le profondità della natura. Egli rappresenta l'impulso più forte e irresistibile di ogni essere: l'impulso all'autorealizzazione. Demetra e Core, madre e figlia, integrano la coscienza femminile verso l'alto e verso il basso. Esse vi aggiungono "il più vecchio e il più giovane", "il più forte e il più debole", dilatando così la limitata coscienza individuale, condizionata dal tempo e dallo spazio, e prospettandole la possibilità di una personalità più grande e più estesa, partecipe anche delle eterne vicende».
Un caso di stupore isterico e altri scritti
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1978
pagine: 94
«Forse la maggioranza degli isterici veri e propri è malata proprio perché una massa di ricordi, dotati di forte affettività e perciò radicali profondamente nell'inconscio, non si lascia più tenere sotto controllo e tiranneggia la coscienza e la volontà del malato» (Jung) «Il riapparire di impressioni remote, da lungo tempo dimenticate, è comprensibile nella fisiologia del cervello... La coscienza, invece, lavora in incessante perdita d'impressioni anteriori... In certe condizioni non è per nulla impossibile che vecchie tracce nella memoria riaffiorino con fedeltà fotografica» (Jung)
Simulazione di malattia mentale
Carl Gustav Jung
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1978
«Il punto di vista... secondo il quale ciò che non concorda con quadri clinici noti e con un sistema dogmatico di concetti non è malattia, ma simulazione, è rattristante e antiscientifico. Soprattutto nocivo alla ricerca... è un ottimismo diagnostico che mal s'accorda con la realtà». (Jung) «I bugiardi più spontanei sono i truffatori patologici, e ciò che convince nelle loro menzogne è il fatto che vi credono essi stessi, in quanto non sono più in grado di ben distinguere la verità dalla finzione». (Jung)
Tipi psicologici. Descrizione generale
Carl Gustav Jung
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1977
pagine: 128
L'ipotesi che esista una sola psicologia o un solo principio psicologico fondamentale costituisce un'intollerabile tirannia. (Jung)
Casi clinici. Volume Vol. 8
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1977
pagine: 79
«L'innamorato è ancor sempre il padre, al posto della madre è subentrata la stessa paziente. La persona che origlia deve essere allora un estraneo. Possiamo ora vedere in che modo la paziente si è liberata dalla dipendenza omosessuale dalla madre: con un piccolo atto di regressione; invece di assumere la madre quale oggetto d'amore, si è identificata con lei, si è trasformata nella madre. La possibilità di questa regressione ci rinvia all'origine narcisistica della sua scelta oggettuale omosessuale, e perciò alla sua disposizione alla paranoia». (da un caso clinico di paranoia del 1915) «... l'analisi mostrò che la ragazza recava in sé fin dall'infanzia uno spiccato 'complesso di mascolinità'. Vivace e rissosa, non era affatto disposta a restare indietro rispetto al fratello di poco maggiore di lei; dopo averne ispezionato i genitali, aveva sviluppato una fortissima invidia del pene, e pensieri derivanti da questa invidia continuavano tuttora a occuparle la mente. Era invero una femminista, trovava ingiusto che le ragazze non godessero delle stesse libertà dei loro coetanei maschi e si ribellava contro la sorte della donna in genere...» (da un caso clinico di omosessualità del 1920)
Leonardo
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1977
pagine: 112
«...ne la mia prima ricordazione della mia infanzia e' mi parea che, essendo io in culla, che un nibbio venissi a me e mi aprissi la bocca colla sua coda e molte volte mi percotessi con tal coda dentro alle labbra». (Leonardo) «Esaminata con l'occhio dello psicoanalista, la fantasia del nibbio di Leonardo cessa di apparirci strana (...) Abbiamo spesso trovato qualcosa di simile nei sogni (...) La “coda” è una delle designazioni sostitutive più note per il membro maschile».