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Bompiani: Narratori italiani

L'arte di perdersi. Storia dei miei traslochi

L'arte di perdersi. Storia dei miei traslochi

Lia Piano

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 256

“I sogni, soprattutto se molto belli, sono poco attendibili. E i risvegli possono essere bruschi.” La protagonista di questo romanzo è una donna spiritosa, che vive intensamente e che proprio per questo ha imparato che i sogni, e tra questi l’amore, riservano tante gioie quante delusioni e che bisogna maneggiarli con cautela. Lei, per esempio, sta attraversando un momento difficile: le sembra che il suo lavoro, la sua casa, il suo stesso corpo non le somiglino più e le app di dating o i consigli del chirurgo estetico hanno l’aspetto inquietante delle illusioni. Ma il destino ha in serbo una sorpresa: l’acidissima zia Laura, che l’ha sempre cordialmente detestata, decide di lasciarle in eredità una grande casa appollaiata su un terrazzamento ligure che digrada verso il mare, e anche il denaro per ristrutturarla. Sembra un sogno, ma non lo è: e riserva nuovi colpi di scena. Inizia così un tempo di pratiche edilizie, di sconfortanti e-mail dell’ingegner Non si può fare, e soprattutto di traslochi più o meno temporanei, in appartamenti più o meno accoglienti ma tutti capaci di portare con sé nuovi incontri rivelatori, di insegnarle che cosa serve per sentirsi davvero a casa. Lia Piano scrive un romanzo abitato da personaggi indimenticabili, quelli “con l’espressione un po’ così” di chi è cresciuto stretto tra la montagna e il mare, ma anche quelli più silenziosi come i mobili e le piante di cui ci circondiamo. E ci guida a passo di danza attraverso un romanzo incantevole, malinconico ed esilarante, che nel raccontarci le fasi di una ristrutturazione ci parla della cura del cuore umano, e seguendo la sua protagonista alle prese con le difficoltà della vita ci ricorda che spesso è necessario perdersi per potersi ritrovare.
17,00

Quell'amore lì

Quell'amore lì

Linda Farata

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 288

Agnese ha cinque anni quando il fratello maggiore la invita a entrare nella tenda degli indiani. È un gioco, apparentemente. Un altrove dove il disamore che divora i loro genitori non può raggiungerli. Lì dentro, però, succede qualcosa che Agnese non sa nominare. Qualcosa che suo fratello chiama amore. Qualcosa che lei, per anni, sarà costretta a scambiare per affetto. Ma l'infanzia finisce, e ciò che inizia come un gioco diventa un lungo incubo impossibile da spezzare. Anni dopo, Agnese è una donna che ha imparato a fuggire. Dalla famiglia, dalle parole, dalla memoria. Finisce in una comune anarchica dall'altra parte del mondo, tra utopie e contraddizioni. È lì che incontra John, uomo disturbato, ossessivo, eppure capace di mostrarle qualcosa, ed è lì che Agnese comincia, forse per la prima volta, a vedere. A dire. A rompere il silenzio. Linda Farata esordisce con un romanzo duro eppure pieno di umanità, anche di dolcezza. Un libro che indaga come il male possa annidarsi proprio là dove dovremmo sentirci più al sicuro. È una storia che parla di famiglia, di abuso, di casa, e di quanto possa costare chiedere di essere amati alle proprie condizioni. Quell'amore lì – che implode fino a diventare controllo, manipolazione, violenza – è a un passo da noi. Lo leggiamo nelle cronache, lo temiamo per i nostri figli. E, come imparerà Agnese stessa, trova il suo antidoto più potente nella capacità di ascolto, nel rifiuto del silenzio.
18,00

M. La fine e il principio

M. La fine e il principio

Antonio Scurati

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 416

All'indomani della seduta del Gran Consiglio che lo ha deposto, il 28 luglio 1943 Benito Mussolini viene deportato a Ponza. Ma su quell'isola dove il regime ha confinato decine di dissidenti il Duce rimane giusto il tempo per celebrare, solo, il suo sessantesimo compleanno; quindi viene spostato alla Maddalena e poi a Campo Imperatore, in cima al Gran Sasso. Ha perso tutto, non spera più niente. Liberato con un blitz dei paracadutisti del Führer, ricongiunto alla famiglia di cui fa parte uno dei suoi traditori, Galeazzo Ciano, Mussolini viene messo da Hitler a capo di uno Stato fantoccio immobile e plumbeo come le acque del lago di Garda da cui dovrebbe governarlo: la Repubblica sociale italiana. Ma la bestia ferita tenta il suo ultimo colpo di coda. Sono i seicento giorni, dal settembre del 1943 all'aprile del 1945, in cui il nostro Paese conosce la sua ora più buia: è l'ora della violenza più bassa e vile, della legione Muti e della banda Koch che portano il terrore nelle città, della caccia agli ebrei, dei bombardamenti a tappeto. Siamo all'ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra. Scurati si concentra su un luogo, Milano, dove la guerra civile tocca il suo acme di sangue e di freddezza, tra fascisti torturatori e gappisti che colpiscono i loro bersagli arrivando silenziosamente alle spalle, in bicicletta; un solo colpo alla nuca prima di scomparire nel vuoto di una città spettrale. È la fine dell'impero, della monarchia, la fine dell'uomo che più di ogni altro ha marchiato a sangue il corpo della nostra storia, Benito Mussolini. È la fine di tutti i coprotagonisti, i cortigiani, i conniventi, quelli che fuggono e quelli che rimangono accanto al Duce fino all'ultimo; quelli che cercano “la bella morte” e quelli che hanno continuato a vivere nel dopoguerra cambiando pelle. Sotto il cielo di questo crepuscolo apocalittico, su questa terra devastata, germoglia, sorprendente, la giovane, tenace pianta della democrazia. Alla vigilia dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, Antonio Scurati conclude l'impresa letteraria cominciata con M. Il figlio del secolo, ci mostra il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto come mai era stato fatto prima. Mettendo in campo tutta la potenza e la pietas della letteratura, ci racconta la tragica fine del dittatore e, con essa, il principio della libertà per l'Italia e per l'Europa.
24,00

Onesto

Onesto

Francesco Vidotto

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 256

Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l'incontro con Celeste, la guerra, la morte e l'amore. Sembrano storie semplici, di persone che accettano il destino senza porsi domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi. E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato, una terribile violenza, una bomba che cade nella notte, una fotografia nascosta tra le rocce, un segreto pieno di vergogna e, soprattutto, un amore inconfessabile che scorre attraverso la vita come un torrente impetuoso. Nella sua semplicità, Onesto ci rivela qualcosa di universale: “in molti credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario. Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar andare. Ogni cosa. La paura, l'incertezza, i problemi, le soluzioni, il passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in un movimento continuo che avvicina al cielo”. Francesco Vidotto è un narratore capace di andare dritto al cuore delle cose. Con la storia di Onesto, Santo e Celeste ci emoziona, ci commuove, ci accompagna in alto, dove l'aria è sottile e ci si sentiamo intimamente rinnovati, capaci di guardare la vita con occhi nuovi.
19,00

M. L'ora del destino

M. L'ora del destino

Antonio Scurati

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 672

Sono trascorsi quarant'anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l'ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell'aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c'è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l'immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall'idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l'assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l'alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c'è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo. A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell'Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell'eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent'anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un'intera nazione, solo all'incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
24,00

Come l'arancio amaro

Come l'arancio amaro

Milena Palminteri

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 448

«Carlotta mia, io dell'arancio amaro conosco solo le spine e ormai non mi fanno più male. Ma il profumo del suo fiore bianco è il tuo, è quello della libertà.» A cosa serve essere giovane e piena di progetti, se sei nata nel tempo sbagliato? Tre protagoniste straordinarie fronteggiano la sfida più grande: trovare il senso del proprio essere donne in un mondo che vorrebbe scegliere al posto loro. Nardina, dolce e paziente, che sogna di laurearsi ma finisce intrappolata nel ruolo di moglie. Sabedda, selvatica e fiera, che vorrebbe poter decidere il proprio futuro ma è troppo povera per poterlo fare. Carlotta, orgogliosa e determinata, che vorrebbe diventare avvocato in un mondo dove solo i maschi ritengono di poter esercitare la professione. E un segreto, che affonda nella notte in cui i loro destini si sono uniti per sempre. Tra gli anni Venti e gli anni Sessanta del Novecento, Sabedda, Nardina e Carlotta lottano e amano sullo sfondo di un mondo che cambia, che attraversa il Fascismo e la guerra, che approda alla nuova speranza della ricostruzione. Per ciascuna di loro, la vita ha in serbo prove durissime ma anche la forza di un amore più grande del giudizio degli uomini. Partendo da una storia vera, Milena Palminteri esordisce con un romanzo maturo e travolgente, scritto con una lingua ricca di sfumature, popolato di personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui abbracciano i propri destini.
20,00

Il ritorno è lontano

Il ritorno è lontano

Alessandra Sarchi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 240

Che cosa ci cura e che cosa ci salva, noi come esseri umani e il pianeta come luogo del nostro vivere? Sara è un'archivista di mezza età con un marito solidale, Paolo, e una figlia, Nina, di cui patisce l'assenza. Nina è andata a studiare in Germania, dove prende parte a un movimento ecologista e nel farlo corre rischi. Un problema di salute induce Sara a cercare di riempire il vuoto lasciato da Nina: lei e Paolo decidono di accogliere in affido Pietro, bambino di bellezza angelica, silenzioso, guardingo, pronto a respingere con aggressività e rabbia le attenzioni della nuova famiglia. Nina, estrema e veemente come lo sono i giovani, sperimenta la fatica di giustificare e difendere le proprie scelte, giuste per principio ma difficili da calare nella vita quotidiana. Perché prendersi cura – di sé, degli altri, del mondo – è un'aspirazione nobile ma destinata a rimanere imperfetta. Una vacanza tutti insieme in un bosco tedesco, con un pericolo che incombe, sarà il nodo drammatico che divide – e forse avvicina – quattro persone sole.
19,00

Canti della gratitudine

Canti della gratitudine

Franco Arminio

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2024

pagine: 192

Fin dalle prime righe, questo libro ci invita a un gesto semplice e prezioso: fare buon uso delle parole. Le parole che pronunciamo, scriviamo, leggiamo ogni giorno sono una moltitudine, ma troppo spesso attraversano le nostre vite senza lasciare traccia. Franco Arminio allora si inoltra nel silenzio – quello dei paesi delle aree interne svuotati dall'emigrazione, quello delle notti in cui siamo soli di fronte alla nostra ossessione – e, come un rabdomante, cerca la vena in cui ancora scorrono parole dense di significato e di luce. I suoi versi si offrono a tutti come occasione per aprire il cuore alla meraviglia e alla fratellanza, cantano l'importanza di prestare attenzione al minuscolo per sentirci parte dell'immenso. Il fardello della famiglia in cui siamo nati, la fatica di amare e lasciarsi amare, l'angoscioso orizzonte della morte che sembra chiudersi davanti a ogni pensiero – tutto viene riscattato dal potere della gratitudine, che illumina i doni nascosti in ogni singolo giorno. A queste pagine Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all'indifferenza, come forma di resistenza, come il più salvifico dei contagi.
18,00

M. Gli ultimi giorni dell'Europa

M. Gli ultimi giorni dell'Europa

Antonio Scurati

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2022

pagine: 432

Il 3 maggio 1938, nella nuova stazione Ostiense, Mussolini insieme a Vittorio Emanuele III e al ministro degli esteri Ciano attende il convoglio con il quale Hitler e i suoi gerarchi scendono in Italia per una visita che toccherà Roma, Napoli e Firenze. Da poche settimane Hitler ha proclamato l’Anschluss dell’Austria e Mussolini, dopo aver deciso l’uscita dell’Italia dalla Società delle Nazioni, si appresta a promulgare una legislazione razziale di inaudita durezza. Eppure sono ancora molti a sperare che il delirio di potenza dei due capi di Stato possa fermarsi: tra loro Ranuccio Bianchi Bandinelli, l’archeologo incaricato di guidare il Führer tra le rovine della città eterna; Renzo Ravenna, decorato nella Grande guerra, fascista zelante e podestà di Ferrara, che al pari di migliaia di altri ebrei italiani non si dà pace per i provvedimenti che lo pongono ai margini della vita civile; Margherita Sarfatti, che sino all’ultimo spera in uno spostamento degli equilibri verso l’asse anglofrancese ma deve cedere il passo alla giovane Claretta Petacci e fuggire; e lo stesso Ciano, distratto da tresche sentimentali e politiche insensate come il piano di conquista dell’Albania, che solo un anno dopo, nel maggio 1939, si trova a siglare insieme a Ribbentrop il Patto d’Acciaio con il quale “l’Italia e la Germania intendono, in mezzo a un mondo inquieto e in dissoluzione, adempiere al loro compito di assicurare le basi della civiltà europea”. Antonio Scurati ricostruisce con febbrile precisione lo spaventoso delirio di Mussolini, pateticamente illuso di poter influenzare le decisioni del Führer, consapevole dell’impreparazione italiana, più che mai solo fino alla sera del giugno 1940 in cui dal balcone di Palazzo Venezia proclama “l’ora delle decisioni irrevocabili”. In questo nuovo pannello del suo grande progetto letterario e civile, Scurati inquadra il fatale triennio 1938-40, culmine dell’autoinganno dell’Italia fascista, che si piega all’infamia delle leggi razziali e dell’alleanza con la Germania nazista, e ripercorre gli ultimi giorni di un’Europa squassata da atti di barbara prevaricazione e incapace di sottrarsi al maleficio dei totalitarismi: un romanzo tragico e potente, carico di moniti per il nostro futuro.
24,00

L'abete e la betulla. Storia di amore e di alberi

L'abete e la betulla. Storia di amore e di alberi

Francesco Vidotto

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 112

Abete è forte e saldo, le sue radici affondano nella terra e i suoi rami più alti dominano la foresta, fronteggiando la maestà delle montagne. Abete vive un tempo fatto di pazienza, dove le giornate sono istanti e gli anni minuti. Nei suoi aghi sempreverdi e nei cerchi di legno del suo grande cuore conserva la memoria del bosco. Un giorno, però, accade una cosa capace di sorprenderlo: il vento porta ai suoi piedi un fragile seme di betulla, quel seme sopravvive sotto la neve e, al disgelo, protende un germoglio proprio verso le sue radici... Tra il grande abete sempreverde e la betulla dalle foglie decidue nasce così un legame indissolubile. Sono vicini, ma possono solo sfiorarsi; lui ricorda tutto, lei invece ogni inverno si addormenta e dimentica le gioie dell'estate: è un amore difficile, il loro, e come tutti gli amori difficili è anche dolcissimo e inimitabile. Francesco Vidotto scrive un racconto delicato e potente che sembra una fiaba ma attinge a recenti studi sull'intelligenza delle piante: gli scienziati stanno davvero studiando il “Wood Wide Web”, una rete sotterranea che mette in comunicazione tra loro le piante del bosco. Queste pagine sommesse eppure piene di poesia ci parlano di noi, del senso della vita, e ci esortano alla semplicità e alla meraviglia, a lasciar rifiorire la gioia di fare foresta insieme.
15,90

Ora dimmi di te. Lettera a Matilda

Ora dimmi di te. Lettera a Matilda

Andrea Camilleri

Libro: Libro rilegato

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 112

“Matilda, mia cara, ti scrivo questa lunga lettera a pochi giorni dal mio novantaduesimo compleanno, mentre tu hai quasi quattro anni e ancora non sai cosa sia l'alfabeto. Spero che tu possa leggerla nel pieno della tua giovinezza...” Andrea Camilleri è stato lo straordinario scrittore che conosciamo anche grazie alla sua costante curiosità verso il mondo, alla sua propensione a raccontare degli altri e non di sé. Solo alla fine del suo percorso ha voluto tracciare un bilancio della propria vita e lo ha fatto rivolgendo alla pronipotina Matilda parole limpide e commosse, attraverso le quali scorre sotto i nostri occhi il Novecento italiano con le sue grandi passioni e contraddizioni. Nel centenario della nascita del Maestro torna in libreria questo testo nel quale ritroviamo intatta la voce, la dirittura morale, lo humour, la impareggiabile vitalità intellettuale di un uomo che – come scrive Antonio Franchini nel ricordo che accompagna queste pagine – ha coltivato “tutti i dubbi rifuggendo tutti i giudizi, non ha mai fatto un passo indietro quando si è trattato di credere in ciò che riteneva giusto e non ha mai perso la fiducia nell'umanità e nel futuro”.
14,90

La profezia della luce

La profezia della luce

Emmanuel Exitu

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2025

pagine: 304

Sono tempi terribili e prodigiosi, tra i deserti e le fertili terre del vicino Oriente. Nonostante il grande impero romano sembri imbattibile, nuove forze premono ai suoi confini e l'umanità comincia a sperare nell'avvento di un'era nuova. Quando la sua città viene distrutta dai briganti del predone Balthasar, Nabu è un bambino solo e terrorizzato. Viene salvato dal vecchio sacerdote Melkhior, ormai cieco ma capace di leggere le traiettorie degli astri. Melkhior insegna a Nabu che il Giusto “pone il cuore a guardia dell'anima” e segue il Pensiero del Bene. La sua carovana – cui si uniscono anche Gasphar, giovane guerriero ferito, e la coraggiosa Yumah – è in viaggio verso la Palestina retta dal governatore Erode perché uno straordinario allineamento di pianeti indica che lì è nato il Dio di Luce, portatore di pace. Ma molte prove li attendono prima che i loro occhi e i loro cuori possano aprirsi davvero alla speranza. Melkhior, Gasphar e Balthasar sono i “Magi venuti da Oriente” di cui parlano alcuni versetti del Vangelo di Matteo. La stella “che hanno visto spuntare e che li precedeva” è la eccezionale congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci, avvenuta per tre volte proprio nel tempo in cui, in una grotta, un falegname di nome Giuseppe e la sua giovane moglie Miryam davano alla luce il loro bambino. Emmanuel Exitu toglie i Re Magi dal gesso del presepe e li racconta nella loro possibile realtà di esseri umani immersi in un tempo di caos e di attesa. Si mette in cammino al loro fianco attraverso il deserto, lungo le tre età della vita, seguendo la stella di una speranza più grande di tutti i pensieri, e ci regala un sorprendente romanzo d'avventura e d'amore.
18,00

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