Cairo: Saggi
Noi e loro. 100 piccole storie di animali
Danilo Mainardi
Libro: Copertina morbida
editore: Cairo
anno edizione: 2012
pagine: 218
Era la metà del Settecento quando il naturalista Linneo collocò definitivamente l'uomo nel regno animale, e la metà dell'Ottocento quando Charles Darwin dimostrò che noi animali siamo tutti parenti. Stiamo infatti tutti, seppure appollaiati su rami differenti, sullo stesso albero della vita. Facciamocene una ragione - ci esorta l'etologo Mainardi - e, tra l'altro, scopriremo che si tratta di una splendida ragione. Basta guardare un bambino che gioca in un prato col suo cane: non sono nemmeno parenti stretti - l'uno è un primate, l'altro è un ex lupo - eppure sono tutti e due esseri sociali e intelligenti. Il loro rapporto è naturale, sprizzano empatia. Comunque, anche se si tratta di noi e di loro, siamo pur sempre noi che guardiamo loro e i nostri occhi dovrebbero essere sempre liberi da pregiudizi, come quelli di un bambino. Ed è proprio questa purezza di sguardo che si ritrova in queste cento piccole grandi storie di animali. Come ormai i suoi fedelissimi hanno imparato, oltre a essere un importante e stimato uomo di scienza, Mainardi è anche un appassionato narratore e in "Noi e loro" ci regala tante storie, insieme a curiosità, saggezze, scoperte piccole e meno piccole. Ritratti di animali selvatici, domestici e perfino immaginari, che svelano aspetti sconosciuti e insoliti. Con il garbo e l'ironia di sempre, Mainardi ci insegna comprensione, rispetto e amore verso i nostri amici animali, ricordandoci che cos'è il piacere della lettura.
La rivoluzione del cuore. La via della felicità
Osho
Libro: Copertina morbida
editore: Cairo
anno edizione: 2012
pagine: 270
Mai come in questo millennio, dice Osho, l'umanità si trova di fronte a un baratro, una realtà con la quale deve fare i conti per risalire dal nulla senza fondo in cui si è lasciata cadere, cullandosi in illusioni e sogni senza fine. E l'unica via per ridestarsi dal sonno e dal torpore è quella di intraprendere un cammino nel Paese del Vero: una cima abissale che Osho tratteggia fino a dare voce a una prospettiva quadridimensionale che dischiude a ciò che lentamente si riesce a percepire come anima, o essenza, per spaziare oltre e al di là dei terribili confini che l'uomo ha imposto a se stesso e alla propria vita. Dopo "Sii felice adesso", Osho torna a commentare il Canto di Ashtavakra: il dialogo tra il mistico indiano, autore dell'omonima Gita, e il re Janaka, suo novello discepolo, che indica la via per giungere alla piena consapevolezza del destino al quale ogni essere umano è chiamato. Come sempre non chiede di chiamarsi fuori o ritirarsi dal mondo. Ma, al contrario, di continuare a stare nel mondo, includendo un esercizio della consapevolezza per rafforzare il centro interiore sul quale porre le fondamenta di un vivere reale e nel Reale. E dà un avvertimento: "Se l'illuminazione potesse accadere solo leggendo Ashtavakra, sarebbe davvero comodo! La lettura di Ashtavakra è forse difficile? I suoi sutra sono chiarissimi e semplicissimi; ebbene, ricordate che il compito più difficile al mondo è comprendere le cose semplici e che le difficoltà nascono da voi stessi".
Oltre il dolore. Viaggio nel senso profondo della vita
Maria Giovanna Luini, Umberto Veronesi
Libro: Copertina rigida
editore: Cairo
anno edizione: 2014
pagine: 160
Il cane secondo me
Danilo Mainardi
Libro: Copertina morbida
editore: Cairo
anno edizione: 2010
pagine: 318
Intelligente, sensibile, affettuoso, allegro. Sono solo alcuni degli aggettivi che possono definire il cane, questo animale che accompagna l'uomo da tempo immemorabile. Ce ne sarebbero molti altri, perché i cani sono dotati di personalità multiforme e, forse, non sono ancora stati compiutamente compresi. Per questo l'etologo Danilo Mainardi ha deciso di dedicare loro un intero volume, sommando le riflessioni dello studioso ai racconti della sua vita con i cani, o meglio dei cani della sua vita. Non è infatti il classico manuale del bravo educatore, quello che vi trovate tra le mani perché, da osservatore nato, Mainardi ha sempre avuto con i suoi animali un atteggiamento poco ortodosso, nel senso che il piacere di scoprire comportamenti spontanei ha sempre prevalso sull'idea di addestramento. Certo, per comprendere quegli atteggiamenti è essenziale ripercorrere, insieme a lui, la storia naturale e culturale della specie a partire dal progenitore lupo, accolto per primo nella famiglia umana, lontanissimo capostipite delle oltre quattrocento razze canine "ufficiali" di oggi. Per non parlare dei cosiddetti meticci (definizione politically correct dei bastardini, o bastardoni che siano), rappresentanti di un universo affascinante ove è possibile scoprire storie che se non fossero vere parrebbero davvero incredibili. Pure divertente nonché sorprendente è la scoperta dell'etologicamente raffinata interazione che il cane sa imbastire col suo più caro nemico, il gatto.
L'intelligenza degli animali
Danilo Mainardi
Libro: Copertina morbida
editore: Cairo
anno edizione: 2009
pagine: 203
Qual è l'animale più intelligente al mondo? Sheba, lo scimpanzè che sa fare le addizioni, o Cholla, il cavallo che dipinge tenendo in bocca il pennello intinto di colore? Oppure, Lassie, Furia, Francis, i tanti animali prestati al cinema che, con una metamorfosi, hanno acquisito sul grande schermo abilità inesistenti in natura? Danilo Mainardi rilegge il misterioso libro della vita e conduce il lettore nell'universo complesso dell'intelligenza animale. Ma lo fa con un'avvertenza: siamo proprio sicuri che un animale per essere intelligente debba acquisire le stesse facoltà dell'uomo? È possibile che per dimostrare di essere intelligenti gli animali debbano per forza snaturarsi? Il noto etologo invita a osservare gli animali - tutti gli animali - con la mente sgombra da pregiudizi, e dalla smania di letture simboliche o antropomorfizzanti, tenendo presente che la straordinaria varietà di forme e comportamenti presenti in zoologia è l'espressione delle tante sapienze di cui la vita è pervasa. Non è possibile, pertanto, costruire una gerarchia delle intelligenze, ma solo prendere atto, con ammirazione, della loro pluralità. Quindi sono intelligenti non solo le specie più evolute come le grandi scimmie, gli elefanti, i delfini, i nostri amici cani e gatti. Comportamenti intelligenti sono tipici anche delle specie più semplici che riescono a rispondere in modo raffinato ai problemi della propria sopravvivenza.