Castelvecchi: Contatti

Questo libro ripercorre la storia e il pensiero dei Situazionisti, cioè del movimento a cui si rifanno tutti gli anarchici, i manipolatori e i sabotatori del sistema dei media.

L'autore, a sua volta giornalista, ha ricostruito i casi di otto colleghi uccisi (o scomparsi misteriosamente in Sicilia) per mano mafiosa. Una ricerca condotta non solo sulle cronache giornalistiche, ma sulle testimonianze dirette e su decine di migliaia di pagine di atti processuali, da cui emergono inspiegabili "distrazioni" e "dimenticanze" di inquirenti e testimoni, e in cui la ricerca della verità si impantana nelle sabbie mobili di una cultura lenta, silenziosa, implacabile. Dai grandi casi di Mauro De Mauro e Giuseppe Fava ai casi di eroici cronisti di provincia come Cosimo di Cristina e Giuseppe Impastato.

L'ingegner Naldini ha un problema: nascondere un cadavere, che lui stesso ha reso tale, circondato com'è da vicini curiosi, postini invadenti e premurosi negozianti di formaggi, curando un orto in cui prosperano rigogliose piante di legumi. Quindici giorni asserragliati in una casa tra le colline del Monferrato, apparentemente senza via di scampo, immersi in un universo fatto di piccoli animali onnipresenti e di albicocche che maturano troppo in fretta. Il libro utilizza gli schemi del giallo tradizionale come pretesto per addentrarsi in un paesaggio suggestivo, venato da malesseri e inquietudini che sovrappongono morbidamente il contesto naturale all'interiorità dei protagonisti fin quasi a confondere i due piani.