Chirico: Il filo scarlatto
Il concetto di impurità nel giudaismo antico. Dai rotoli di Qumran ai Vangeli
Teresa Scarso
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2025
pagine: 92
Per chi crede nell'annuncio del Vangelo, tutto il mondo di Qumran diventa un autentico locus theologicus, nel suo più pregnante significato di fonte da cui trarre la luce che dona la conoscenza, come si legge nella Regola di Qumran: "Per il saggio affinché ammaestri tuttii figli della Luce … In una sorgente di Luce sono le origini della verità e da una fonte di Tenebra le origini dell'ingiustizia" … Un dittico si delinea immediatamente: il contesto storico del Secondo Tempio e il contesto storico dei Vangeli. Lo snodarsi dei diversi capitoli, muovendo i primi passi dalla realtà storica, presenta scansioni temporali e talmudiche ben precise.
Il Regno. Il Targum Jonathan 1–2 Re
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2025
pagine: 220
In questo volume si presenta l'inedita traduzione italiana del Targum Jonathan del primo e secondo libro dei Re. Si è voluto fornire uno strumento agevole a coloro che sono interessati ad approfondire una ramificazione del pensiero e della prassi del Giudaismo e a trarre profitto per una migliore comprensione della Scrittura. I targumim rappresentano, infatti, un importante testimone di come le antiche comunità ebraiche interpretavano i testi biblici. Si è scelto di premettere alla traduzione un'introduzione che accompagni anche i meno esperti a comprendere i dati essenziali della letteratura targumica in generale, per poi avere chiare le principali caratteristiche di 1-2 Re secondo la traduzione aramaico-targumica. Nella traduzione a seguire, sono graficamente messe in risalto le differenze rispetto al testo ebraico, in modo che si possa individuare immediatamente l'originalità della versione targumica. Se in certi casi la fraseologia in italiano sembra troppo letterale, è proprio perché si è voluto offrire una resa che permetta di cogliere la forza delle espressioni originali. In nota, sono infine presenti anche rimandi tecnici che rendono possibili confronti con altre fonti e approfondimenti con distinti rappresentanti dell'omiletica e dell'interpretazione biblica. Mattia Seu, nato a Milano nel 1984, si è formato nel seminario diocesano-missionario Redemptoris Mater ed è stato ordinato presbitero per la diocesi di Roma nel 2016. Dopo il ciclo di studi in Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, dal 2014 ha frequentato il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Ha conseguito la Licenza nel 2017 e il Dottorato nel 2023, con la pubblicazione Il Targum Jonathan di 1 e 2 Samuele. La natura della sua traduzione e la sua teologia.
Il Kèrygma nei Salmi
Angelo Veraldi
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 88
Il kèrygma è, letteralmente, la "proclamazione", l'"annuncio", del Vangelo, ossia della buona notizia dell'amore di Dio manifestato in Cristo Gesù. Angelo Veraldi ci accompagna a scoprire tale annuncio attraverso il lessico del libro più suggestivo dell'intera Bibbia: i Salmi. Nelle centocinquanta composizioni poetiche, preghiere ispirate da Dio stesso, c'è quanto il credente debba sapere circa l'amore di Dio e la sua propria vita. La lettura di questo libro stimolerà il lettore a rivalutare la preghiera salmica come lode al Dio "vicino".
I volti di Caino. Rileggere Genesi 4
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2024
pagine: 184
Caino o Abele? La scelta sembra scontata perché la precomprensione che ci accompagna, figlia della nostra formazione religiosa e culturale, sa per certo chi è la vittima e chi è il carnefice. Senza ombra di dubbio... La condanna è emessa senza possibilità di appello. Sia per il fatto in sé. Sia in nome di tutti gli Abele del mondo (generazione dopo generazione). O l'uno o l'altro. O il male o il bene. O l'ingiustizia o la giustizia. O il carnefice o la vittima... Non c'è un Caino che non sia anche Abele. Come non c'è un Abele che non sia anche Caino. Entrambi sono progenie di Adamo e, in quanto tali, proprio perché uomini e non angeli e non Dio, hanno in sé, l'uno e l'altro, sia lo yétser tov, "l'inclinazione al bene", sia lo yétser ha-ra', "l'inclinazione al male". Caino, di conseguenza, non è malvagio ed empio in sé, così come Abele non è buono e giusto in sé. Quello che mostrano nel loro agire è frutto sempre di una scelta che, già allora, era condizionata in modo diretto dal vissuto (anche se limitato) e non da una propensione innata all'una o all'altra faccia della propria intima configurazione. Dove stanno la bontà e la giustizia di Abele se, come lascia intendere Genesi 4,4, egli è il primo a rompere il rapporto sacro con la vita e a portare in offerta i capi migliori del suo gregge e il loro grasso, o se non è pronto a consolare il fratello? Dove stanno la malvagità e l'empietà di Caino se egli, il "servitore del suolo" (Gen 4,2), è colui che si fa carico della maledizione del suolo e della necessaria fatica con cui Adamo e la sua discendenza sono condannati a trarne il nutrimento? È, forse, possibile affermare che mentre Caino era un servitore del suolo, quindi non di Dio e di conseguenza un idolatra, Abele era completamente dedito a Dio e al suo servizio?
E uscirono dalla terra d'Egitto. Lectio divina sul libro dell'Esodo
Sandro Carotta
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2023
pagine: 160
Siamo di fronte alla narrazione di una nascita, quella di Israele. Una nascita attraverso una liberazione, certamente; meglio, una nascita attraverso più liberazioni. Protagonista principale è il popolo santo, ma il vero autore, come vedremo, è Dio. La lettura che faremo dell'Esodo vorrebbe soprattutto indurci a riflettere e a chiederci se siamo coscienti del nostro statuto di figli di Dio; se anche noi avvertiamo le "contrazioni" della nascente creatura; se sappiamo riconoscere ciò che ostacola il cammino della nostra libertà, e se riusciamo -in fine- ad individuare le dinamiche della vita dentro le logiche mondane della morte. Ma non è tutto: siamo consapevoli che la nostra nascita è voluta, preparata, e accompagnata da Dio? Che è Lui stesso a generarci individualmente e comunitariamente come suoi figli e come sua eredità preziosa? A questo punto sorge lo stesso interrogativo che una notte Nicodemo pose a Gesù di Nazareth: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?» (Gv 3,4). È vero, un uomo, soprattutto se è vecchio, non ha altro estuario che la morte, "ma l'uomo nuovo di cui parla Gesù può rinasce attraverso l'acqua e lo Spirito" (cf. Gv 3,5). Un uomo nasce a se stesso quando sa di essere amato per ciò che è; solo l'amore del Padre -lo Spirito Santo-, manifestato in Gesù, porta alla beatitudine della propria verità.
L'antica versione siriaca dei Vangeli
Giovanni Lenzi
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2023
pagine: 272
La traduzione qui offerta è letterale e mira a una resa il più fedele possibile del testo siriaco. Nel confronto con il testo greco non abbiamo segnalato le varianti che possono derivare dalla diversità delle costruzioni sintattiche nelle due lingue. Così, ad esempio, non abbiamo segnalato quando in siriaco si trova un pronome possessivo assente nel testo greco: la lingua siriaca arcaica è caratterizzata infatti da un uso assai abbondante dei pronomi possessivi e si può quindi supporre che queste varianti nei Vangeli siriaci non derivino da diversità testuali ma dalla differenza sintattica rispetto alla lingua greca. Allo stesso modo non abbiamo segnalato come varianti la diversa posizione delle parole all'interno della frase, l'uso delle congiunzioni (in particolare la «e»), dell'articolo e dei pronomi, le espressioni idiomatiche, le proposizioni circostanziali, ecc… Giovanni LENZI, è nato a Bologna nel 1963, ha studiato a Gerusalemme alla Hebrew University acquisendo un B.A. in Sacra Scrittura e un B.A. in Lingue semitiche antiche. È cofondatore della cooperativa Anastasis e della cooperativa Koinonia e delle associazioni Syriaca, Zikkaron e Qarta Polis. Insegna da vent'anni ebraico biblico on line. È autore di numerosi articoli scientifici inerenti l'ebraico e il siriaco e dei seguenti volumi: Il Vangelo di Giovanni secondo l'antica versione siriaca, (Sussidi Biblici 60) Reggio Emilia: S. Lorenzo 1998. I salmi del pellegrinaggio, Roma: Città Nuova 2000. Il Targum Yonathan. Traduzione a confronto con il testo masoretico. I. Isaia, Genova-Milano: Marietti 2004. Il Targum Yonathan. Traduzione a confronto con il testo masoretico. II. Geremia, Genova-Milano: Marietti 2011. Il Targum del Cantico dei Cantici. Il Targum di Rut, Genova-Milano: Marietti 2011. Afraate, Le esposizioni, a c. di G. Lenzi et alii, 2 voll., Brescia: Paideia, 2012. Il sistema verbale ebraico, Marzabotto: Zikkaron 2017. Il Targum Neofiti. Genesi, Napoli: Chirico 2020. L'antica versione siriaca dei Vangeli, Napoli: Chirico 2023.
Io sono tuo, salvami! Commento al Salmo 119
Gianpaolo Anderlini
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2022
pagine: 264
Il libro che il lettore si accinge a sfogliare è un commento al Salmo 119 secondo il testo ebraico. Pagina per pagina saranno riportati versetti e parole in ebraico che non devono né spaventare né demotivare il lettore. Delle parole e delle frasi ebraiche utilizzate nel commento si dà la traslitterazione per indicarne la lettura e la traduzione. In tal modo, il riferimento continuo al testo ebraico darà ragione delle interpretazioni proposte che, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento, esplicito o implicito, alla tradizione ebraica. Per rendere più agevole la lettura delle parole ebraiche ho utilizzato una traslitterazione semplificata che permette di accedere all'ebraico senza perdersi nei dettagli che, invece, sono richiesti da una traslitterazione scientifica.
Il custode del Messia. Giuseppe di Nàzaret
Vincenzo Brosco
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2022
pagine: 160
"Quest'opera sottolinea il silenzio delle Scritture su Giuseppe. Uomo giusto icona del Padre. Il giusto crescerà come palma, afferma il Samo 92,13. Come la palma proietta fino in lontananza la sua ombra, così il giusto deve attendere a lungo prima di ricevere la sua ricompensa. Il Salmo 65,2 - nella versione ebraica - afferma che il silenzio è una lode a Dio. San Giuseppe meditava questi salmi, egli comprese subito che non bastava recitarli ma che bisognava viverli, assimilarli, poiché la parola di Dio è simile alla manna che ogni giorno ci sazia (cfr. Sap 16,26)." (dalla Presentazione di Frédéric Manns)
Genitori imbarazzanti. Le figure genitoriali nel Libro dei Giudici
Gabriele Maria Corini
Libro: Libro in brossura
editore: Chirico
anno edizione: 2022
pagine: 120
Genitori imbarazzanti è un itinerario biblico sulla questione della genitorialità; una delle questioni che più risente del diluirsi della sostantività; l'autore scova alcune figure bibliche genitoriali 'nascoste' nella teoria dei personaggi spesso 'secondari' con maestria e sicura conoscenza del testo e tratteggia non solo il loro ruolo nella prospettiva storico-salvifica che li vede protagonisti dell'agire liberante di Dio, ma li studia con competenza anche nelle loro dinamiche profonde dell'agire umano; se è vero com'è vero che 'biblia vel anima', in ogni figura biblica s'annida un po' di ognuno di noi e ciascuno può vedersi rispecchiato vedendosi restituire le profondità del suo animo, le sue armonie e le sue disarmonie. (dalla prefazione di Guglielmo BORGHETTI vescovo)
La tua parola mi fa vivere. Parashòt di Genesi
Sandro Carotta
Libro: Copertina morbida
editore: Chirico
anno edizione: 2022
pagine: 200
I Maestri del Talmud hanno sempre ricordato, sebbene sia caduto sovente nell'oblio, che il popolo ebraico non è il popolo del Libro ma il popolo che interpreta il Libro. E qui si evidenzia un dato importantissimo per ogni lettore delle Scritture: la parola di Dio va sempre interpretata. Di più, la Commissione Vaticana, nel documento sull'Interpretazione delle Scritture, ha ribadito significativamente che la lettura fondamentalista della Bibbia altro non è che un suicidio della ragione. Ha scritto Serge Viderman: «Sappia il lettore che egli non è lo spettatore affascinato o tediato di una storia fatta altrove e con la quale non ha nulla da spartire. Sapendo che il testo gli parla di lui e della sua storia, gli apparirà immediatamente la pluralità dei significati possibili. Il lettore apprenderà che il testo gli reca, in un linguaggio cifrato che non potrà che essere decifrato da lui, il soffio notturno della sua vita più lontana, sepolta, indicibile»... Quando ci si accosta alla parola di Dio e la si lascia risuonare in tutta la sua bellezza e forza si è anzitutto sorpresi per la sua attualità, per gli orizzonti che dischiude, per la prossimità di Dio a cui ci introduce.