Città Nuova: Traditiones. Paradigma medievale
Il «Trattato sulla predestinazione e prescienza divina riguardo ai futuri contingenti» di Guglielmo di Ockham. Introduzione, testo, traduzione e commento
Riccardo Fedriga, Roberto Limonta
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2020
pagine: 384
Il "Tractatus de praedestinatione et de praescientia Dei respectu futurorum contingentium", composto da Guglielmo di Ockham tra il 1321 e il 1324, costituisce uno snodo cruciale nelle discussioni medievali sul tema del fatalismo teologico e sulle questioni che vi sono implicate, come la conoscenza dei futuri contingenti e il compatibilismo tra prescienza divina e libero arbitrio. Raccogliendo e ripensando fonti di diversa provenienza, Roberto Grossatesta e Pietro Lombardo in primis, il Venerabilis inceptor sposta il problema sul piano epistemologico e linguistico, affrontandolo dal punto di vista di un'analisi proposizionale degli enunciati che parlano dei contingenti futuri. Il principio della soluzione ockhamiana costituirà un punto di riferimento - pro o contro - nei dibattiti teologici del XIV secolo. Il volume rende disponibile per la prima volta al lettore non soltanto la prima traduzione in italiano del Tractatus, ma anche un ricco apparato di testi che consente di ricostruire in modo coerente una teoria ockhamiana della contingenza e di gettare luce su una nuova interpretazione del pensiero del teologo e filosofo inglese.
La strega (strix) di Gianfrancesco Pico. Introduzione, testo, traduzione e commento
Lucia Pappalardo
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2017
pagine: 550
Nel latino patristico e medievale la parola traditio è talvolta usata come sinonimo di traductio. L'ampia gamma di implicazioni, tanto ideologiche quanto socio-culturali, connesse all'idea di 'tradizione' nel lessico e nella coscienza culturale di età tardo-antica, medievale e rinascimentale le hanno consentito di correre parallelamente, e talvolta anche di sovrapporsi, alla nozione di versio o translatio e di indicare lo sforzo consapevole di preservare, nel corso dei secoli, un ricco patrimonio di testi e dottrine. La collana Traditiones presenta il testo originale (latino o greco) e la traduzione italiana, corredati da ampia introduzione, commenti e apparati, di alcune fra le più importanti opere della tradizione filosofica tardo-antica, medievale e umanistica, nell'intento di assicurarne una nuova traditio. Nei primi mesi del 1523, i principati di Mirandola e Concordia furono sconvolti da un'intensa campagna persecutoria anti-stregonesca, che condusse al rogo, con l'accusa di illecito commercio con il demonio, sette uomini e tre donne. A pochi mesi di distanza da questi fatti, Gianfrancesco Pico, signore di Mirandola e nipote del più celebre Giovanni Pico, pubblicò la Strix sive de ludificatione daemonum (Strega o delle illusioni del diavolo), allo scopo di giustificare le condanne comminate. Inserendosi nel genere della letteratura demonologica seguita al Malleus Maleficarum (Il martello delle malefiche), la Strix ; offre la possibilità di esplorare i nessi tra il fenomeno della caccia alle streghe e alcuni temi fondamentali del pensiero rinascimentale (la crisi della gnoseologia aristotelica, il ritorno dello scetticismo pirroniano, la riflessione sulla potenza dell'immaginazione). L'ossessione demonologica che caratterizza la prima età moderna emerge così non più come un residuo irrazionale di un'età di trionfo della ragione, ma come snodo concettuale di particolare utilità per comprendere la filosofia del Cinquecento.
Il Prologo all'«Ordinatio» di Giovanni Duns Scoto. Introduzione, testo, traduzione e commento
Francesco Fiorentino
Libro: Libro in brossura
editore: Città Nuova
anno edizione: 2016
pagine: 456
Divenuto magister regens di teologia a Parigi, Giovanni Duns Scoto (1265/66-1308) si impegna in una nuova revisione del suo Commento alle Sentenze, elaborandone una terza versione, nota con il titolo di Ordinatio. Il Prologo a quest’opera è una ricca introduzione alla complessità del pensiero scotiano. In queste pagine Scoto condensa e puntualizza molti temi portanti e problemi nodali della sua speculazione (il rapporto tra teologia e filosofia, il carattere scientifico e pratico del sapere teologico, la conoscibilità di Dio, la dinamica tra conoscenza e attività), con un approccio solido e chiarificatore che testimonia l’avvenuta maturazione del suo pensiero. L’Ordinatio ha goduto di ampia fortuna presso le successive generazioni di teologi, in special modo per l’accento posto sui temi dell’accesso conoscitivo dell’homo viator al soprannaturale e per la valorizzazione della teologia come scienza pratica.
Il «De magistro di Agostino». Introduzione, testo, traduzione e commento
Agostino (sant')
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2014
Il volume inaugura la collana Traditiones diretta da Giulio d'Onofrio dove il testo in lingua italiana è affiancato all'originale latino, ed è corredato da apparato critico, note e originale e ampia introduzione. Nel "De Magistro" Agostino spiega le contraddizioni e le potenzialità della comunicazione interpersonale orientata a guidare le coscienze a Dio. La nuova edizione critica del testo, alla luce dei più aggiornati studi patristici inquadrano magistralmente l'opera nella riflessione dell'Ipponate e nel pensiero della sua epoca.