CLEAN: Saggi storici
Groszstadt Architektur. L'architettura della grande città
Ludwig Hilberseimer
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2017
pagine: 108
Grosstadtbauten ed altri scritti di arte e di architettura
Ludwig Hilberseimer
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2009
pagine: 160
La raccolta di testi qui proposta, si concentra su alcune questioni centrali del pensiero di Hilberseimer in merito all'architettura, la città e le arti. A partire da Grosstadtbauten, primo libro che pubblica in Germania nel 1925 una sorta di piccolo trattato sui modi di costruire gli edifici della grande città - alla serie di scritti su Berlino - le proposte urbane e i concorsi per il centro - fino a questioni più specifiche, Hilberseimer rivela uno spiccato senso critico, in grado di mettere a fuoco sinteticamente la centralità di una questione, il ruolo di un autore, le contraddizioni e i formalismi interni a un opera, i limiti impliciti a molte posizioni d'avanguardia. Scritti da un architetto che parla di altri architetti, ma anche di artisti, correnti e tendenze figurative, sempre e comunque da un determinato punto di vista.
Hallen Bauten. Edifici ad aula
Ludwig Hilberseimer
Libro
editore: CLEAN
anno edizione: 1997
pagine: 120
Le architetture ad Aula: il paradigma Mies van der Rohe. Ideazione, costruzione, procedure compositive
Renato Capozzi
Libro: Libro in brossura
editore: CLEAN
anno edizione: 2011
pagine: 192
Con l'obiettivo di definire il ruolo e il senso complessivo degli edifici ad Aula - rispetto al chiarimento e avanzamento dei vari temi (ideazione), dei tipi costruttivi assunti e delle procedure compositive adottate - questo studio muove da un assunto teorico di fondo: la possibile identificazione del tema dell'edificio pubblico con il tipo architettonico dell'Aula. L'ipotesi di una concreta identificazione tra gli edifici pubblici con il tipo dell'Aula è esemplarmente rinvenibile nelle architetture civili di Mies van der Rohe, ove la presenza di un unico spazio indiviso a carattere rappresentativo domina la composizione. Nella Convention Hall, nella Crown Hall, nel Teatro di Mannheim, sino al Museo di Berlino - analizzati con ridisegni critici/interpretativi Mies, adoperando una procedura compositiva di tipo tettonico - sintattico, produce una profonda erosione/riformulazione del tema dell'edificio pubblico. Le aule di Mies vogliono selezionare una parte speciale della "stanza smisurata" della natura riproducendo nel finito l'idea di "spazio universale" completamente aperto e attraversato dalla natura o dai contesti urbani in cui questi edifici si collocano, attingendo al contempo alle non transitorie regole e principi del classico inteso non come replica acritica di forme desunte dalla storia, ma come "aspirazione" alla generalità e all'intelligibilità della costruzione architettonica adeguata al nostro tempo.