D'Auria M.: Biblioteca D'Auria
Giustiziati a Napoli dal 1556 al 1862 nella documentazione dei bianchi della giustizia
Antonella Orefice
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2015
Hermes, lo scettro, l'ariete. Configurazioni mitiche della regalità nella Grecia antica
Carmine Pisano
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2014
Vescovo e senatore. Gennaro di Giacomo dal Regno Borbonico all'unità d'Italia
Antonio Illibato
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2013
pagine: 216
Gennaro di Giacomo appartiene alla storia del clero napoletano e per circa un trentennio a quella dell'episcopato meridionale. Eletto vescovo di Alife all'indomani della tragica giornata del 15 maggio 1848, operò in tempi marcati da eventi di straordinaria portata non solo per il Sud Italia, ma per l'intera Penisola e l'Europa. L'autore, sulla scorta di una ricca documentazione d'archivio, fa luce sulla scelta filo-nazionale di questo vescovo della Chiesa meridionale, che nel 1860 si schierò nella sua quasi totalità accanto a Pio IX nella difesa del potere temporale. Il presente saggio, inoltre, offre un interessante contributo alla conoscenza della grande difficoltà che non pochi cattolici ebbero in quel momento di intuire l'irreversibilità del processo storico e i vantaggi che nel lungo periodo potevano derivarne alla Chiesa per realizzare la sua missione religiosa. Una difficoltà che generò disagi nelle coscienze di ecclesiastici fedeli alla Chiesa e di uomini politici sinceramente religiosi, che con responsabilità e compiti diversi agirono in quegli anni tra i più travagliati della nostra storia recente.
Impero. Nella storia della Eussia tra realtà e nostalgia. Atti del Convegno internazionale (Napoli, 12-13 dicembre 2012)
Libro: Copertina morbida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2013
pagine: 256
Andrej N. Sacharov ha così riassunto la sua posizione: "L'antica Russia si pose come un ponte di civilizzazione che unificò naturalmente e legittimamente le sponde atlantiche con quelle russe. L'assunzione dell'esperienza civile nello spazio euroasiatico fu alla base della costituzione dello Stato russo (carstvo) e poi dell'Impero russo". Ma la condivisibile affermazione sui legami di civiltà che legarono Bisanzio a Kiev prima, e a Mosca poi, si arresta sulla linea di confine che separa l'ideologia ("Mosca, Terza Roma") dagli eventi storici che accompagnarono la formazione dello Stato russo, l'unificazione dei principati sotto il Gran Principe di Mosca, e la successiva espansione a est che diede sostanza all'idea imperiale di Ivan IV. Pietro il Grande adeguò la realtà complessa dello Stato che ereditò alle esigenze della politica europea del tempo, chiamandolo Impero e se stesso Imperator, oltreché zar. I momenti distinti di tale percorso sono l'oggetto delle ricerche portate avanti in collaborazione da storici italiani e russi, convinti che il confronto debba muoversi oltre l'ideologia dei protagonisti dell'epoca e la nostalgia di qualche contemporaneo.
Isola/Isole. Sulla rotta di Odisseo e... oltre. Positano Myth festival
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2012
pagine: 88
Guida alla lettura dell'elettra di Sofocle. Testo greco antico a fronte
Ugo Criscuolo
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2012
Aware. Storia semantica di un termine nella poesia giapponese classica. Ediz. italiana e giapponese
Chiara Ghidini
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2012
pagine: 120
Debita Dona. Studi in onore di Isabella Gualandri. Testo greco a fronte
Libro: Copertina rigida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2011
pagine: 568
Il mare e il mito. Positano Myth Festival 2009. Atti dell'Incontro di studi (Li Galli, 5 e 6 settembre 2009)
Libro
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2011
Dio ne scampi dagli Orsenigo
Vittorio Imbriani
Libro: Copertina morbida
editore: D'Auria M.
anno edizione: 2011
pagine: 196
Questo romanzo, pubblicato nel 1876 e ristampato nel 1883, racconta un'insolita storia d'amore. Ne sono protagonisti Maurizio Della Morte, napoletano, ufficiale di cavalleria, e Radegonda Orsenigo, moglie di Gabrio Salmojraghi, "banchiere o negoziante, non so più cosa, a Milano". Quello che si annuncia come un banale adulterio si rivelerà, ben presto, una trappola micidiale. Il Della-Morte, invischiato in una parte, quella del seduttore, che non ha scelto, legato ad una donna per la quale "non aveva, mai, sentito nulla", resterà alla fine moralmente e fisicamente invalido; la Salmojraghi s'innamorerà dell'ufficiale, sognando in lui l'eroe della passione invaghita più del proprio desiderio di romantica avventura che delle reali, o presunte, doti del giovane. Di lui, e del proprio sogno cieco e vuoto, resterà custode e carceriera. Liquidati i miti romantici e risorgimentali, incapace di assecondare quelli del verismo, l'Imbriani scava, con il bisturi della parodia, nel linguaggio e nella struttura del romanzo sentimentale, fino a prefigurare, nel volto dei protagonisti, l'ombra delle inquietudine e delle angosce del nostro tempo.