Edipuglia: Guide. Temi e luoghi del mondo antico
I libri degli altri. Letture sparse di archeologia, storia e patrimonio culturale
Daniele Manacorda
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2021
pagine: 652
130 contributi, dal 1973 al 2020, editi e inediti, che passano in rassegna "I libri degli altri". Le osservazioni dell'Autore, nate in occasione di recensioni o presentazioni di studi altrui, stimolano da sempre il dibattito e il confronto su storia, archeologia e politica dei beni culturali e, nell'occasione di questa pubblicazione, testimoniano il "variare e il maturare, ora lento ora impetuoso, della nostra disciplina, così come interpretata da tanti diversi ricercatori, nei suoi temi, nei suoi metodi e nelle sue stesse finalità".
Fulmini e spazzatura. Classificare in archeologia
Enrico Giannichedda
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2021
pagine: 292
Qualsiasi ciotola ricorda le mani unite nel gesto di raccogliere l'acqua; ciotole e scodelle sono presenti ovunque e da almeno diecimila anni; non tutte le ciotole sono uguali, pur potendo servire ai medesimi scopi. E molte si rompono, con le conseguenze di carattere archeologico che ciò determina. Questi, in sintesi, gli argomenti di cui tratta il presente libro, traendo spunto da alcune domande. Classificare è una peculiarità umana? Perché classificare è operazione quotidiana in molte discipline scientifiche, e in archeologia è importantissima, ma non lo è in altre discipline storiche? Perché classifichiamo nei modi che sono consueti? Sostenere che si classifica per mettere ordine, o che non esiste conoscenza senza classificazione, non è sufficiente. Occorre chiederci se l'impegno profuso produca sempre un qualche risultato. E se la ricerca del meglio talvolta non precluda il raggiungimento del bene. Più in generale, quale consapevolezza abbiamo della relazione fra il come classifichiamo e le interpretazioni che ne conseguono? Quali 'trappole' si celano perfino nelle classificazioni più oggettive? Molte delle classificazioni che facciamo sono apparentemente ovvie, naturali, implicite, esperienzali, inconsapevoli e condivise da tutti quanti conosciamo. Altre, invece, sono classificazioni elaborate a tavolino, insegnate con metodo, acquisite nel tempo, valutate a posteriori. Specialistiche. Fra teorie e prassi, tutti noi − archeologi e non − classifichiamo. E classifichiamo per come 'viviamo' il presente ma anche per come 'pensiamo' le cose, singole e in associazione, lo sviluppo storico, i modi di vivere nelle società del passato.
Il mestiere dell'archeologo
Daniele Manacorda
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2020
pagine: 602
Che cosa significa oggi essere archeologo? Quali sono i principali campi di applicazione dell'archeologia del XXI secolo? Daniele Manacorda risponde a questi interrogativi in un volume che raccoglie più di trent'anni di rubriche pubblicate nella rivista Archeo. Un libro per curiosi e appassionati, che si presta a diventare una vera e propria palestra di metodo per chi si accosta all'archeologia per lavoro o per esigenze di studio. Le rubriche offrono al lettore pensieri sparsi, in forma quasi di taccuino, dove è possibile rileggere i capitoli più significativi del percorso di ricerca e docenza di Daniele Manacorda. Le sue osservazioni non appaiono mai dogmatiche, sono semmai spunti per nuovi interrogativi, che ci spingono a reinterpretare criticamente la complessità del reale. Ne viene fuori un ritratto originale dell'archeologia che, prima ancora di una disciplina, è una lente attraverso la quale scrutare la realtà che ci circonda, ma anche uno strumento per ritrovare il passato nel nostro presente e il presente nel nostro passato. Prefazione di Andreas Steiner. Introduzione di Mirco Modolo.
Archeologia di un paesaggio contemporaneo. Le guerre del Novecento nella Murgia pugliese
Giuliano De Felice
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2020
pagine: 156
Nell'altopiano delle Murge persistono, quasi impercettibili ad un occhio distratto, ruderi e macerie che è facile trascurare o, peggio, considerare come elementi di disturbo in un paesaggio apparentemente immobile nella sua magnifica desolazione. Sono tracce di un passato recente e sconosciuto: resti di campi di prigionia delle due guerre mondiali, di campi di addestramento e di centri per l'accoglienza di profughi, ma anche di basi missilistiche allestite e rapidamente smantellate nel corso di quella terza guerra mondiale, fredda, mai combattuta. Tracce così evanescenti da poter essere decifrate, ricostruite e raccontate solo attraverso un'analisi archeologica che preveda l'applicazione di metodi e tecniche normalmente riservate a contesti più antichi: dallo studio delle fonti al rilievo, dalla fotointerpretazione alla ricognizione topografica, dalla raccolta superficiale alla lettura degli elevati. È un patrimonio diffuso e abbandonato che aspetta di essere valorizzato, ricomponendo i luoghi e le storie delle persone che in questo paesaggio hanno vissuto, per creare una vasta comunità in grado di unire diverse generazioni.
Archeologia del rupestre nel Medioevo. Metodi di analisi e strumenti interpretativi
Paolo Dalmiglio, Elisabetta De Minicis, Vincenzo Desiderio
Libro: Libro in brossura
editore: Edipuglia
anno edizione: 2020
pagine: 200
L'archeologia del rupestre è un ambito di studio ancora in via di sviluppo, ma, dopo molti anni di applicazione sul campo, è diventata parte integrante delle ricerche che, in aree caratterizzate da una favorevole condizione geomorfologica del suolo, si interessano della struttura insediativa delle campagne in età tardoantica e medievale. Le proficue esperienze dell'area laziale hanno stimolato l'organizzazione di una serie di convegni (2005, 2009, 2019) dedicati agli "Insediamenti rupestri di età medievale" dell'Italia centrale, meridionale e insulare, dove l'architettura "in negativo" è maggiormente presente, cercando di mettere al centro dell'attenzione gli aspetti metodologici (catalogazione, rilievo, problemi di interpretazione e datazione), gli elementi caratterizzanti (organizzazione e funzionalità degli spazi abitativi, le attività produttive, i luoghi di culto, le infrastrutture) e, da ultimo, il rapporto tra struttura rupestre e contesto. Analisi, documentazione e interpretazione, sono i passaggi caratterizzanti di ogni indagine archeologica che vede risultati attesi nell'applicazione rigorosa di metodi che si vanno affinando con nuove ricerche. Solo dopo un'accurata sperimentazione, infatti, è oggi possibile proporre una metodologia specifica per lo studio della realtà rupestre che si affianca alla pratica della topografia archeologica, da cui eredita gli aspetti essenziali, entrando però nel vivo di una specificità assolutamente originale dovuta alla continua frequentazione delle architetture in negativo.