66thand2nd
Vittima
Andrew Boryga
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 324
Javier Pérez la truffa ce l’ha nel sangue. Fin da piccolo impara a piegare a suo vantaggio le regole del gioco, e capisce ben presto che il suo background (sangue portoricano, padre spacciatore assassinato, madre single a corto di soldi) può essere la chiave per aprire molte porte. La sua storia, se plasmata nel modo giusto, è proprio ciò che negli Stati Uniti le commissioni di ammissione al college vanno cercando, e l’opportunità di una borsa di studio per una prestigiosa università è il primo passo verso la realizzazione del sogno di diventare uno scrittore famoso. Da studente universitario, Javi entra in contatto con giovani attivisti di minoranza e infioretta la storia della sua vita fino a quando non rimane che un briciolo di verità. L’unico vero ponte con il suo passato è l’occasionale lettera all’amico d’infanzia Gio che, tra le mura del carcere dopo brutti trascorsi in una gang, sembra non dare peso a questa nuova consapevolezza del privilegio bianco. Poco dopo la laurea, grazie a un saggio divenuto virale Javi passa da scrittore in erba a collaboratore di una rivista di grido, ammirato per la sua «prospettiva unica» ora che la parola d’ordine, sulla carta stampata e sui social, è «diversità». Ma come in una frenetica corsa sulle montagne russe, dopo un’ascesa vertiginosa il crollo repentino è sempre dietro l’angolo. Riuscirà a portare avanti la sua farsa? Andrew Boryga ha scritto una satira feroce delle storie strappalacrime e delle ipocrisie dell’inclusività. Vittima è un debutto esilarante e irresistibile.
Il destino di un bomber
Andrea Carnevale, Giuseppe Sansonna
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 156
La vita di Andrea Carnevale sembra un romanzo. Comincia in un angolo di Sud rurale, «tra la via Appia e il West», dietro un pallone rincorso a piedi scalzi per non rovinare le scarpe buone. La sua giovinezza però è segnata da una terribile, duplice tragedia: la madre viene uccisa a colpi d’ascia da un marito folle, sul greto di un torrente vicino casa; e l’uomo qualche anno più tardi si suiciderà davanti ai propri figli. L’adolescente Andrea reagisce costruendosi una corazza, per arrivare col tempo, dopo aver lavorato duramente ed essersi fatto le ossa nelle categorie minori, a giocare nella Serie A più scintillante di sempre. Cresce e si ritrova in squadra con due marziani: prima Zico, nelle file dell’Udinese, poi Maradona, il fratello di una vita, nell’epoca d’oro del Napoli di Ferlaino. Seguono giorni e notti esaltanti, coppe e scudetti, assist e gol storici: risarcimenti di un destino altalenante che non smette mai di oscillare. Convocato finalmente come titolare per i Mondiali di Italia 90, Carnevale viene oscurato dalla meteora Schillaci. Sposa una bellissima della tv ed è ingaggiato dall’amata Roma, ma si impantana nel doping. Appese le scarpe al chiodo, si ritrova a essere incriminato per una vicenda di droga a cui è totalmente estraneo. Scagionato senza ombre, rinasce ancora una volta, e da oltre vent’anni gira il mondo per scovare giovani talenti da portare all’Udinese. Nei vari Sud del mondo, cerca occhi accesi di passione rabbiosa: ragazzi pieni di malinconia e carattere, un po’ come Andrea Carnevale.
Brutale
Salvatore Falzone
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 252
Giulio è un grafico freelance, vive a Vigevano in un appartamento di pregio dono del padre. È fidanzato con Fabio, un ragazzo gentile e rispettoso che tradisce ripetutamente con degli sconosciuti incontrati tramite le app d’incontri. Paolo, che ha lasciato la scuola a sedici anni e ora lavora come aiuto pizzaiolo, convive con Martina nel garage dei genitori convertito in bilocale, ma spera di poter un giorno permettersi di meglio. A letto tra loro due le cose non funzionano da tempo. Se Giulio desidera consapevolmente di essere sottomesso, Paolo capisce che lo eccita dominare gli altri solo quando, per guadagnare qualche soldo extra, apre un account su OnlyFans e, con il viso celato dietro un passamontagna, gira una scena di sesso insieme a un altro ragazzo. Quel video, che Giulio guarda con una fame spasmodica, riapre uno squarcio nelle vite dei due giovani. Giulio e Paolo, infatti, non sono estranei: hanno frequentato lo stesso liceo e una mattina, nei bagni della scuola, tra loro è successo qualcosa di inconfessabile con cui ora sono chiamati a fare i conti. In questo romanzo potente e ribelle, Salvatore Falzone rappresenta personalità determinate a venire alla luce nonostante la forza delle menzogne, mostrandoci come il sesso, a volte, sia la chiave per rivelare a noi stessi chi siamo davvero.
Brave ragazze. Una storia di anoressia
Hadley Freeman
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 312
«Gli ultimi tre anni della mia vita li ho passati in vari ospedali psichiatrici. Allora perché sono più pazza di prima????». Così scrive Hadley Freeman nel suo diario, nel 1995. L’adolescenza dell’autrice è infatti segnata da un andirivieni continuo tra cliniche e ambulatori. Diagnosi, cure, psicoterapia e pensieri intrusivi sul cibo sono le esperienze che più ricorda di un periodo in cui i suoi coetanei si dedicavano alla scoperta del corpo e delle relazioni, muovendo i primi passi fuori dal nucleo protetto della famiglia. Freeman vivrà poi i suoi primi anni da adulta come un’«anoressica funzionale», trovando negli studi un’occasione di riscatto e continuando a fare i conti con il «serpente nero» dentro la sua testa. Un mostro che muta forma e si manifesta in nuovi comportamenti autodistruttivi – dalle droghe alle relazioni tossiche, fino alle ossessioni e compulsioni che minano la routine quotidiana. L’autrice parte dalla propria esperienza personale e la pone in dialogo con i principali studi sull’anoressia e le sue comorbilità – come il disturbo ossessivo-compulsivo – ma va oltre l’aspetto clinico, indagando la malattia come fenomeno sociale che evolve con il mutare dei tempi e si intreccia con le tendenze del momento – l’heroin chic nella moda degli anni Novanta o l’esplosione dei social in epoca contemporanea. Unendo saggio e memoir, questo libro ci accompagna dentro le pieghe di uno dei disturbi mentali più discussi ma meno compresi. Indaga gli stati d’animo che caratterizzano l’anoressia – vergogna, paura, solitudine e rabbia – e ci mostra la battaglia di tante giovani donne per liberarsi dalle aspettative sociali che le vogliono sempre «brave ragazze», e abbracciare così la libertà preziosa e inquietante connessa al diventare adulte.
Oltre il sogno. Tredici storie di donne, di volley e d'oro
Fabrizio Monari
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 228
Cosa viene prima del «qui e ora», il motto con cui il leggendario allenatore della Nazionale femminile di pallavolo Julio Velasco apre l’Olimpiade di Parigi? Qual è il «peso dell’oro» ricordato dalla formidabile Myriam Sylla, mentre stringe la medaglia l’11 agosto 2024? Fabrizio Monari, giornalista e telecronista che da anni segue l’Italia del volley, racconta con la viva voce delle protagoniste e degli allenatori che si sono succeduti nel tempo le storie di tredici donne incredibili che hanno cambiato la pallavolo e lo sport italiano. Storie che iniziano presto, grandi sogni racchiusi in corpi di ragazzine poco più grandi delle tifose che chiedono loro i primi autografi. Una generazione di fenomeni segnata dal compito più difficile: mantenere la promessa del loro eccezionale talento, raggiungere quella vittoria olimpica sempre sfuggita alla pallavolo, femminile e maschile. La storia della Nazionale che vincerà l’oro, scacciando una maledizione trentennale, parte da lontano: ha inizio a Londra 2012 e ha il suo culmine tre Giochi più tardi. Con l’accuratezza del telecronista e la capacità affabulatoria dello scrittore, Monari ci accompagna dentro questa favola olimpica, dal primo balzo di Paola Egonu all’ultimo muro di Anna Danesi, fino al punto che chiude la finale contro gli Stati Uniti e ci porta oltre la soglia della Storia. Oltre il sogno. Postfazione di Rachele Sangiuliano.
La Formula. Geni, ribelli e fanatici che hanno rivoluzionato la Formula 1
Joshua Robinson, Jonathan Clegg
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 288
L’avvincente e controversa saga della Formula 1 raccontata senza filtri da due giornalisti del «Wall Street Journal». Descrivendo nei dettagli, dall’interno del paddock, lo spirito eclettico e spregiudicato di una lunga schiera di costruttori senza scrupoli, di geni dell’ingegneria e piloti impavidi, Robinson e Clegg narrano le storie sempre elettrizzanti, spesso feroci, a volte tragiche di uno sport arrivato a farsi impero dopo aver rischiato più volte di precipitare nell’abisso. Un mondo diverso da tutti gli altri, fondato sull’idea che per avere successo l’evoluzione e la sperimentazione contano più di ogni altra cosa. E che, quando queste non bastano, è necessario piegare le regole fin quasi a romperle. Grazie all’accesso diretto ai team e ai personaggi più celebri – dalla Ferrari alla Red Bull, da Bernie Ecclestone a Lewis Hamilton – La Formula offre una ricostruzione inedita e particolareggiata delle audaci scommesse che hanno plasmato l’automobilismo mondiale nel corso dell’ultimo mezzo secolo. E che hanno trasformato un «passatempo dispendioso per milionari oziosi» in un fenomeno dirompente in grado di occupare uno spazio di primo piano nella nostra cultura.
Djoković. L'uomo che ha sfidato gli dèi (e li ha battuti)
Giancarlo Liviano D'Arcangelo
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
Della trinità Federer-Nadal-Djoković, lo svizzero e lo spagnolo si sono sempre distinti per uno status semidivino. A rovinare il dualismo perfetto è arrivato, all’improvviso, il terzo incomodo: un serbo smilzo e riottoso, dal corpo snodabile, cresciuto sotto i bombardamenti Nato su Belgrado. Novak Djoković è il simbolo dell’umano che sfida gli dèi, e che alla fine – grazie a qualità atletiche straordinarie, alla cura maniacale per il proprio corpo, alla vocazione per la sofferenza – riesce ad affrontarli alla pari. E addirittura a batterli, superandoli in ogni statistica e vincendo tutto ciò che nel tennis si può vincere, fino all’oro olimpico di Parigi conquistato a trentasette anni. Nonostante i numeri, però, la stragrande maggioranza dei tifosi non ha mai amato i suoi atteggiamenti da villain, il suo tennis mentale, camaleontico, in grado di far risaltare i punti deboli degli avversari. Giancarlo Liviano D’Arcangelo ribalta questa verità e racconta Djoković da una prospettiva totalmente inedita, con la forza emotiva di un memoir, la capacità di coinvolgere di un romanzo e l’accuratezza di una biografia. E ci spiega perché amare «The Djoker» – anche contro la potenza robotica dei titani del futuro, Alcaraz e Sinner – è un atto rivoluzionario. L’atto di chi riesce a continuare a credere nella capacità tutta umana di andare oltre sé stessi per costruire il proprio destino.
William Shatner baciava da dio
Fabrizio Patriarca
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 228
Luglio 2019. In una Roma allegramente fascista, assediata dalle bizze di uno spirito capriccioso detto «il Verme», Dario Clementi è finalmente riuscito a innamorarsi. Durante il funerale di sua madre. Lei è Bianca Belpasso, «una vera principessa di Roma Nord» apparsa come uno squarcio su piazza della Balduina. Dario ha quarantasette anni, è un esperto di poesia barocca, esercita il suo furore enciclopedico su Star Trek, a suo tempo ha scritto un romanzo cervellotico che ha venduto sessanta copie e adesso lavora per la misteriosa Fondazione Nevralia, col compito ancora più misterioso di fingersi un modello di IA su una piattaforma sperimentale. Ha un’ex moglie logopedista di successo, un figlio gay bullizzato dai compagni di classe, virtuoso del cubo di Rubik e in definitiva genio matematico, soprattutto ha un molesto coinquilino, il Černobyl’, «un orizzonte di vizio in pantofole a forma di koala». Bianca di anni ne ha ventinove, gestisce un portale online di baby-sitter a noleggio e vanta un circoletto di ammiratori nella borghesia di destra, pronti a farla pagare molto cara a Dario. Che mentre affonda nell’incomprensibile progetto della Fondazione Nevralia dovrà vedersela con le conseguenze impreviste – e immancabilmente nefaste – della sua relazione; col cordoglio del padre, che ha preso il colore di una stupidità trionfante; con la bara di sua madre bloccata in un deposito, prigioniera della burocrazia. Ma cosa succede quando siamo costretti a sopportare simultaneamente l’amore e il lutto? Rispondiamo alla tragedia o alla fantascienza? William Shakespeare o William Shatner?
Doping. Una storia di sport
April Henning, Paul Dimeo
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 228
Il doping è un fenomeno esclusivamente contemporaneo? O è un problema endemico dello sport? E soprattutto, cos’è il doping e quali sono i suoi confini? Basandosi su casi di studio che vanno dall’inizio del secolo scorso ai giorni nostri, April Henning e Paul Dimeo esplorano la storia dell’attuale sistema antidoping, rintracciandone le radici nella fondazione delle moderne Olimpiadi. Dagli ideali di sport «pulito» di inizio Novecento alla crisi degli stimolanti nel dopoguerra, un problema che sembrava di facile risoluzione si è presto trasformato in una sfida impossibile, mentre la farmacologia avanzava, i sistemi politici arrancavano e la Guerra fredda caricava gli atleti di responsabilità che andavano ben oltre l’àmbito sportivo. E con l’istituzione della Wada, l’Agenzia mondiale antidoping, alla fine del Ventesimo secolo, la severità delle regole internazionali ha prodotto anche una serie di danni collaterali. Ripercorrendo alcuni dei casi più importanti, dalla morte del ciclista Tommy Simpson nel 1967 allo scandalo Ben Johnson nel 1988 fino all’espulsione della Russia dalle Olimpiadi invernali del 2018, questo libro è un resoconto acuto e provocatorio di un fenomeno tuttora dibattuto, e si interroga su come creare politiche antidoping che lavorino al fianco degli atleti e non contro di loro.
Non pensare, cara. Amare e abbandonare la danza classica
Alice Robb
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 300
La danza classica è sinonimo di bellezza ed eleganza. Con i loro corpi eccezionali, la loro grazia e la capacità di sopportare il dolore celandolo dietro una maschera di leggerezza, le ballerine paiono incarnare l’ideale della femminilità. Un ideale che si fonda su perfezionismo, sacrificio e obbedienza. «Non pensare, cara. Fai e basta» intimava George Balanchine, fondatore della prestigiosa School of American Ballet. Alice Robb da bambina fu ammessa proprio alla Sab, e se ne allontanò nell’adolescenza, una volta compreso di non poter raggiungere e mantenere gli elevatissimi standard di quel mondo. Gli allievi delle accademie di danza che riescono a tradurre i propri studi in una carriera professionale sono una manciata, tuttavia molti di loro, soprattutto le donne, vivono quell’esclusione come un fallimento esistenziale. In questo memoir appassionato e feroce l’autrice narra la propria esperienza, intrecciandola a quella di ballerine celebri come Misty Copeland (prima danzatrice afroamericana dell’American Ballet Theatre) e Alicia Alonso (stella ipovedente del Ballet Nacional de Cuba), ma racconta anche le storie delle sue ex compagne di corso, costrette subdolamente a digiunare o licenziate dopo aver danzato per un’intera stagione su un alluce fratturato. All’indomani dell’esplosione femminista del #MeToo e della rivolta contro il patriarcato, Alice Robb si interroga sul significato della danza classica nella società contemporanea, confrontandosi con la natura duplice di questa forma d’arte, e di vita, capace di sviluppare in chi la pratica comportamenti ossessivi e autolesionisti ma anche di regalare un modo di abitare pienamente il proprio corpo per farne una bussola e un baluardo contro le pressioni del mondo esterno.
Friday night lights. Una città, una squadra, un sogno
H. G. Bissinger
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 420
In Texas il football è una religione. E in nessun altro luogo è vissuto con l’intensità che si respira a Odessa – «paradossale combinazione tra il vecchio Sud e il selvaggio West» –, dove ogni venerdì sera d’autunno, illuminata dai riflettori dello stadio, una squadra di diciassettenni va in campo davanti a ventimila spettatori. Non ci sono atleti straordinari, forse nessuno giocherà nei pro, ma intorno alle inebrianti vittorie e alle inopinate sconfitte dei Panthers si è cementato negli anni l’orgoglio di un’intera comunità. Nel 1988 H.G. Bissinger decide di trascorrere un anno proprio lì, a Odessa, «la città peggiore sulla faccia della Terra», quella con il più alto tasso di omicidi della nazione, tra file di motel semivuoti e impianti di estrazione in disuso, dove gli abitanti pensano che «l’unico governo buono sia l’assenza di governo». Osservatore curioso e implacabile, Bissinger passa quell’anno a studiare e intervistare i giocatori, lo staff tecnico, la gente del posto, per ricomporre poi i frammenti di una cittadina tormentata dai fantasmi della segregazione e logorata dalla schizofrenia del mercato petrolifero, in cui l’euforia del boom cede ogni volta il passo alla depressione più nera. Con oltre due milioni di copie vendute negli Stati Uniti dalla sua uscita nel 1990, Friday Night Lights è considerato uno dei migliori libri mai scritti sullo sport, in grado di raccontare con stupefacente precisione – pur concentrandosi su un microcosmo isolato e fuori dal tempo – i valori fondanti e le storture dell’America di oggi.
L'anno che ti ho detto addio
Chiara Fiorentini
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2025
pagine: 210
Bea vive a Ginevra, è una giornalista che ha smesso di scrivere quando il fratello Edo, giovane architetto, si è improvvisamente ammalato. La morte di Edo, annunciata troppo tardi e arrivata troppo presto, coglie tutti di sorpresa. A qualche mese dalla sua scomparsa, Bea e Matti, il compagno di Edo, si ritrovano a fare i conti con un lascito inaspettato, che getta un'ombra sugli ultimi mesi di vita di Edo. Perché non ha detto la verità, nemmeno alle persone che per lui contavano di più? La strada di Bea si incrocia quindi con quella di Nico, un ricercatore sotto inchiesta per il tentato suicidio di un partecipante al suo studio sull'Alzheimer. Mentre Bea tenta con Matti di dipanare entrambi gli enigmi, gli altri membri della sua famiglia sembrano smarrirsi. Le cose si sistemeranno oppure tutto andrà alla deriva? "L'anno che ti ho detto addio" si interroga sul tempo che comincia dopo la perdita: come si fa a dire addio a qualcuno che non c'è più, a prendersi cura di quanto ci ha lasciato senza che questo ci blocchi inevitabilmente nel passato? E quanta verità ci serve per amare qualcuno? Infine, come sopravvivere alle cose che ci hanno fatto male, e al male che abbiamo fatto agli altri?

