Aion
Quinto Martini. Scultore
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
pagine: 128
Il volume è il catalogo della mostra di Palazzo Grifoni (San Miniato (Pisa), 6 novembre - 28 novembre 2021).
Sergej Vasiliev. Uno sguardo indiscreto sull'URSS nascosta
Libro: Libro in brossura
editore: Aion
anno edizione: 2021
pagine: 130
Tre lezioni. Un'ora di architettura
Carlo Moccia, Uwe Schröder, Renato Rizzi
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
pagine: 48
Il progetto di architettura e il patrimonio archeologico
Claudia Sansò, Manuela Antoniciello
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
Praga. La città ebraica tra mito e storia
Domenico Chizzoniti
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
Figure urbane nell'antico. Progetti per Akragas
Renato Capozzi, Federica Visconti
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
Aión. Rivista Internazionale d'Architettura. Nuova serie. Volume Vol. 22
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2021
Il quarto spazio. Scritti scelti
Uwe Schröder
Libro
editore: Aion
anno edizione: 2020
pagine: 144
"Non c’è, per quanto concerne l’architettura, quasi alcun argomento sensato che dia ragione a coloro che puntano unicamente su un moderno staccato dalla storia. Non c’è tuttavia neanche un argomento che giochi a favore di chi vuole riallacciarsi solamente a ciò che storicamente ha preceduto il moderno. Il moderno è storia. E l’architettura dovrebbe ancora rispecchiare la sua storia, tutta la sua storia però, di cui essa è continuazione in senso molto più ampio di quanto un tempo le corte linee della tradizione degli apologeti del moderno volevano avere. Con la sua rivendicazione esclusiva e inizialmente radicale sul futuro tuttavia, il moderno sembra talvolta ancora oggi farci credere che anche noi, che noi potremmo essere ancora parte di questa ora zero di un presunto nuovo inizio, la quale apparentemente si estende sempre più avanti – fino al nostro presente. All’interno di questo ciclo tuttavia non esistono né strada né obiettivo, né di certo l’obiettivo di un futuro ancora da riscattare. Già da sola questa parola «futuro» fa sorgere un disagio ed evitiamo il suo utilizzo ovunque possiamo. A quale futuro poi ci si riferirebbe? Ma esiste addirittura un futuro, nel caso in cui noi volessimo ancora attribuire al concetto una connotazione collettiva? «La» architettura ha futuro?" (Uwe Schröder). Introduzione Massimo Fagioli.