All'Insegna del Giglio
Architettura a Genova nel tempo. Tecniche costruttive e strumenti di datazione
Anna Boato
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 154
Il libro propone una lettura del costruito storico che è insieme un viaggio nello spazio, Genova e in parte la Liguria, e nel tempo, dall’epoca medievale alle soglie della contemporaneità, riflettendo una concezione dello sviluppo del costruire caratterizzata da permanenze, consuetudini, tradizioni, riprese e anche imitazioni. Dall’organizzazione del volume in schede tematiche traspare una tensione quasi enciclopedica, tuttavia, il rigoroso e serrato gioco di rimandi tra i termini che denotano i vari elementi costruttivi e i materiali, i ricchi e puntuali riferimenti bibliografici incrociati tra le schede e la presenza del fattore tempo, al loro interno e nella parte finale del volume, superano la meccanica dissezione autoptica dell’edificio esistente e la sua eccessiva frammentazione analitica. Il volume, per questo, offre anzitutto un contributo diretto alla conoscenza del costruito storico genovese e ligure, ma fornisce anche interessanti spunti metodologici per analoghe ricerche in altri contesti geografici e culturali (tratto dalla prefazione di Stefano F. Musso).
ArcheoLogica Data. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 190
La parabola del paesaggio. Scritti sulla Toscana 1990-2020
Claudio Greppi
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il termine parabola deriva dal greco παραβολή che significa letteralmente comparazione e similitudine (così Wikipedia). Oppure: la parabola è il luogo geometrico dei punti del piano equidistanti da un punto fisso detto fuoco e da una retta detta direttrice, e ha equazione [y=ax2+bx+c] se ha asse verticale. Se assumiamo il tempo come asse orizzontale, per almeno gli ultimi tre secoli, possiamo tracciare una curva secondo la quale il paesaggio si costruisce gradualmente e acquista una fisionomia che viene riconosciuta come pregevole, per poi affrontare una fase declinante nella quale quei valori vengono consumati: pressappoco una parabola, dunque, come quella che subisce un pallone al quale si sia dato un calcio. Lo scopo degli scritti raccolti in questo volume è quello di rintracciare alcuni dei fattori che hanno fornito alla Toscana determinati valori paesaggistici, e anche di comprendere la crisi che questa regione attraversa da più di cinquant’anni, e che si traduce in un processo che possiamo definire di consumo del paesaggio: consumo nel doppio senso dell’uso che ne fa il mercato ma anche dell’erosione materiale che avviene sotto i nostri occhi.
Valli unite da colli. (Atti del convegno, Varallo (Valsesia, VC), 18-30 settembre 2021)
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 144
La viabilità secondaria costituisce il naturale tessuto connettivo con le arterie stradali primarie ma raramente le problematiche relative a questi percorsi sono state studiate in modo approfondito. Malgrado questa avvertita esigenza è mancato finora uno studio che fosse in grado di esaminare questo tipo di percorrenza riconoscendone valore ed importanza. Un risultato importante del seminario è risultato evidente nel constatare quanto sia stata significativa l’eredità lasciata dalla rete viaria medievale, ovviamente dove i terreni e la poleografia restarono abbastanza stabili, per con le inevitabili varianti dovute all’usura dei tracciati che normalmente ricalcavano quelli precedenti. Solo con la «rivoluzione stradale del Dugento», in seguito all’espansione economica legata al risveglio mercantile del libero Comune, si arriverà ad una migliore integrazione tra i due tracciati viari, compiendo un passaggio fondamentale nella comprensione della distribuzione e delle caratteristiche di tutte le comunità rurali, fornendo una lettura completa del territorio antropizzato e giustificando le relazioni e le funzioni dei diversi insediamenti e delle infrastrutture economiche e strategiche.
Tra i fili di un'eredità. La collezione di burattini del Met Museo degli Usi e Costumi della Gente di Romagna di Santarcangelo
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 140
Una collezione di burattini approda al MET di Santarcangelo nel 1990, non a caso intercettata dall’incredibile “creativo irriverente” che è stato Tinin Mantegazza e da allora non solo contribuisce ad accrescere il patrimonio del museo ma trova una dimora accogliente a motivo della straordinaria sensibilità della città verso tutte le espressioni teatrali. Dal momento della sua acquisizione, la collezione di burattini e burattette dei Salici-Stignani ha offerto lo spunto per mantenere viva una forma d’arte, quella del teatro di figura, attraverso mostre e rassegne di spettacoli per le famiglie che non costituiscono solo un’occasione di divertimento, ma che possiedono anche un forte valore educativo.
Il territorio di Alessandria della Rocca (AG): storia e territorio tra i fiumi Magazzolo e Platani. Con una riflessione storico-archeologica lungo la via dell’acqua
Johannes Bergemann, Paola Bibiana Ciaravella, Rebecca Klug
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 122
Alessandria della Rocca (AG) possiede un grande numero di monumenti e siti storici e archeologici. Tra questi, i siti preistorici di Cozzo Menta e Ceragolo, l’insediamento di altura dell’età del Ferro sul Monte Lordichella e la necropoli rupestre di Casa Inglese, le tombe rupestri di Ciniè e la villa romana con il granarium di Cozzo Turco, il vicus romano di Chinesi con la necropoli di Guttidri e infine l’edificio di forma ottagonale di età tardoantica o medievale noto come La Turri. Questa esorbitante ricchezza di monumenti storici e archeologici nella ‘terra di mezzo’ dei Monti Sicani era sfuggita per lungo tempo all’intensa ricerca archeologica a differenza di altre zone della Sicilia. Un’indagine della Georg-August-Universität di Gottinga (Germania) tra il 2008 e il 2013 ha reso sistematicamente nota alla ricerca internazionale la conoscenza dei siti e reperti storico-archeologici presenti nell’area dei Monti Sicani. In questo volume la conoscenza del sito si arricchisce ulteriormente di un’analisi delle storie legate al territorio realizzata da Paola Bibiana Ciaravella con un unico filo conduttore, l’acqua, indagata nelle sue molteplici forme di utilizzazione antropica.
KTISEIS. Fondazioni d’Occidente. Intrecci culturali tra Gela, Agrigento, Creta e Rodi. (Atti delle XIV Giornate Gregoriane Agrigento, Museo Archeologico 25-27 Novembre 2022)
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 506
Il volume raccoglie gli atti del convegno internazionale svoltosi ad Agrigento nel novembre 2022 nell’ambito delle XIV Giornate Gregoriane. Il convegno, organizzato in concomitanza con le celebrazioni per i 2600 anni della fondazione di Akragas, ha rappresentato un prezioso momento di dialogo, confronto e aggiornamento sul tema delle fondazioni greche d’Occidente, con speciale focus su Agrigento naturalmente, ma anche Gela, madrepatria di Akragas, Rodi e Creta, protagoniste della joint venture che direttamente o indirettamente porta alla nascita delle due grandi poleis siceliote. Sono proprio gli “intrecci” culturali tra Creta, Rodi, Gela e Akragas ad essere oggetto di attento riesame nel volume, anche alla luce dei più recenti risultati della ricerca archeologica e delle nuove prospettive metodologiche. Lo sfondo degli intrecci è invece il Mediterraneo quale spazio di intensa mobilità e connettività, di interazione culturale tra società diverse e formazione di identità multiple nell’ambito di una vicenda secolare complessa, quella dei Greci d’Occidente, per la cui comprensione risulta ormai inappropriata ogni contrapposizione manichea, tra Greci e Indigeni, tra Rodii e Cretesi.
DeVoti Etruschi. Da Veio a Modena e ritorno
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 128
La mostra sulla raccolta delle terrecotte votive di Veio del Museo Civico di Modena arriva nel 2024 alla sua seconda tappa a Roma, al Museo delle Antichità etrusche e italiche del Polo museale Sapienza. Non solo una tappa, ma il “ritorno” – simbolico e temporaneo – di un importante nucleo di reperti partiti nel 1894 da Roma, dalle collezioni del Museo Pigorini, per giungere al Museo Civico di Modena dove è stato riscoperto, ristudiato attraverso indagini multidisciplinari e valorizzato tramite un’esposizione che fa dialogare elementi museografici ottocenteschi con installazioni contemporanee.
DeVoti Etruschi. Da Veio a Modena e ritorno
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 120
La mostra sulla raccolta delle terrecotte votive di Veio del Museo Civico di Modena arriva nel 2024 alla sua seconda tappa a Roma, al Museo delle Antichità etrusche e italiche del Polo museale Sapienza. Non solo una tappa, ma il “ritorno” – simbolico e temporaneo – di un importante nucleo di reperti partiti nel 1894 da Roma, dalle collezioni del Museo Pigorini, per giungere al Museo Civico di Modena dove è stato riscoperto, ristudiato attraverso indagini multidisciplinari e valorizzato tramite un’esposizione che fa dialogare elementi museografici ottocenteschi con installazioni contemporanee.
Tra Caere e Tarquinia. La costiera civitavecchiese in età etrusca
Alessandro Mandolesi
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 172
La costiera civitavecchiese è da tempo oggetto di discussione in merito alla definizione della frontiera fra i distretti etruschi di Caere e Tarquinia, un dibattito avviato dalla seconda metà dell’Ottocento e oggi ravvivato da nuovi studi. Si tratta di un’ampia fascia di interposizione fra le due metropoli etrusche compresa fra Capo Linaro a sud e il corso finale del fiume Mignone a nord. Un contesto culturalmente misto, all’interno del quale si sono evoluti gli interessi tattici e strategici delle città di riferimento per il controllo dei passaggi e degli accessi a risorse naturali di notevole importanza, come i giacimenti minerari e le aree forestali dei Monti della Tolfa. Alla disanima dei dati e delle considerazioni disponibili in letteratura e negli archivi, che coinvolgono quasi duecento anni di ricerche archeologiche, in questo volume si aggiunge un aggiornamento dei dati scaturito dal riesame di alcuni contesti conservati al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, erede del Museo Civico fondato nel 1918 da Salvatore Bastianelli e distrutto nel bombardamento del 1943.
I rivestimenti degli scafi dall’antichità all’età moderna. Introduzione alle tecniche e alle maestranze
Elisa Costa
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 86
Il presente lavoro di Elisa Costa, primo volume di questa nuova collana, propone una panoramica sul tema dei rivestimenti degli scafi lignei dall’antichità all’epoca moderna al fine di rendere stagno lo scafo e di proteggere il legno. L’argomento viene affrontato attraverso lo studio sia delle fonti archeologiche che delle fonti storiche: mentre le prime ci permettono lo studio dell’evoluzione dei sistemi di protezione e impermeabilizzazione degli scafi, le seconde documentano le maestranze impiegate nello sfruttamento delle risorse, nella lavorazione di pece e canapa e nelle tecniche di impermeabilizzazione.
Gli spazi del vissuto nel Medioevo. Scritti per Paola Galetti
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2024
pagine: 318
Paola Galetti, non seguendo la prassi in auge, ha deciso di regalarsi un volume nel quale invitare direttamente amici, colleghi e giovani ricercatori (molti formatisi proprio facendo il dottorato con Paola) che a vario titolo e in varie circostanze hanno condiviso con lei percorsi di ricerca comune. Proprio perché l’interesse era spostato dai contenuti alle persone, agli autori non è stato dato alcun tema specifico, ma si è lasciato liberi di rendere omaggio a Paola nel modo che preferivano.A seconda delle singole sensibilità personali sono stati confezionati contributi più vasti e articolati, rispetto ad altri più puntuali e specifici. In tutti però è emersa l’attenzione d’essere coerenti con gli specifici filoni di indagine che Paola ha portato avanti in questi decenni di insegnamento e studio presso l’Università di Bologna. Il risultato è stato un volume coerente, che è stato possibile articolare in quattro nodi tematici: la storia degli studi, Piacenza, la città e il territorio. L’arco cronologico spazia dall’età tardo antica ai secoli finali del Medioevo, mentre l’areale geografico raggiunge il centro e il sud della Penisola, aprendo finestre anche sull’Europa medievale.

