Ass. Terre Sommerse

"E poi mi schiaffeggiò. E fu come se un cristallo si rompesse in una miriade di frammenti in cui ognuno rifletteva i miei occhi sgranati, o per la verità una parte dei miei occhi… occhi grandi e parzialmente presenti in ogni frammento, come se avessi da riflettere solo occhi, e nessun corpo. Mi guardai attorno. Mi circondava soltanto un bianco accecante, impalpabile, non saprei dire quanto distante, come se non ci fosse una fine. Avevo sempre pensato che il nero fosse più consistente, meno inquietante del bianco. Il nero è caldo, profondo, solido, mentre il bianco mi trasmette assenza, e soprattutto intangibilità. Era questa infatti la sensazione che provavo, mentre mi resi conto di come non ci fosse neanche suono in quella sorta di realtà, di come il cristallo, cadendo, non avesse prodotto rumore, come se fosse atterrato su una superficie ovattata. Almeno fuori da me, perché nella mia testa avevo percepito con chiarezza l’infrangersi di quello strano oggetto. Cercai di muovermi. Presi coscienza delle braccia che si alzavano per cercare di toccare quel nulla abbagliante, e vidi che rifrangevano quella dimensione bianca. Non saprei spiegarlo bene, era come se la mia

Mi venivano a trovare la notte, ogni notte, per tante notti. Mi parlavano di loro, della loro vita, dei loro sogni, le sfide, le lotte, i sorrisi, le lacrime, il dolore e la gioia, le vittorie, le sconfitte. Prima di andarsene, per non ritornare mai più, mi chiedevano di raccontare la loro storia, la loro vita, al posto loro, perché non andasse perduta, dimenticata. Di condividerla con chiunque incontrassi perché ognuno sapesse che si può vivere in un altro modo, inseguendo i propri sogni, gli ideali e il battito del proprio cuore. Che si può vivere battendosi per essi, anche morire se occorre, senza permettere a niente e a nessuno di sconfiggerci dentro, comunque vada, o di comprare la nostra anima. Perché è solo a questo modo che si realizza, pienamente, la propria vita.

Andrea Ricci è un noto psicoterapeuta romano stabilitosi a Milano dove opera anche come docente universitario, consulente per riviste di settore e per importanti trasmissioni televisive nazionali. Le sue origini hanno profonde radici nell’Italia del Sud e la sua famiglia, per quanto agiata, si è trasferita a Roma prima della sua nascita. A Milano conosce Annalisa con la quale si sposerà e condurrà una vita realizzata economicamente, socialmente e professionalmente, ma piatta e priva di sentimento. Alla soglia dei sessant’anni, in occasione del suo viaggio a Roma per i funerali della madre, farà ritorno nella grande casa paterna in Trastevere per metterla in vendita. Qui avrà modo, suo malgrado, di vivere alcune esperienze extrasensoriali che inizialmente crederà essere visioni, sogni o allucinazioni. Una piccola stanza misteriosa gli consentirà di viaggiare attraverso il tempo e dimensioni parallele in cui potrà rivivere alcune fasi del suo passato. Farà misteriosi incontri che avranno ripercussioni tali da condurlo a nuove sconvolgenti scelte di vita.

Dalla mente creativa di Sonia Strangio, autrice nota per la sua abilità nel tessere trame avvincenti, arriva il primo volume della trilogia “Stirpe di Demoni”, che sfida i confini tra eros e fantasy, avvolgendo il lettore in un mondo dove la magia scaturisce dalla volontà e dalla passione dei protagonisti. In questo universo non abbondano le creature mitiche, ma l’incanto e il desiderio, con personaggi e vicende tutti da esplorare; un guerriero straordinario, la cui forza carismatica nasconde vulnerabilità e sogni inconfessabili, e una giovane donna che scoprirà, passo dopo passo, il potere che risiede dentro di lei.

«Il vero e universale massone, cittadino del mondo - secondo il Barone di Blairfaindi, che ha tradotto in francese il Ritratto di un Vero Massone dal manoscritto di Bayreuth, sui quaderni originali della Rispettabilissima Madre Loggia Scozzese di Edimburgo - non è straniero in nessun Paese. Senza bisogno della voce, parla e si fa capire, vede senza bisogno di occhi, lo si riconosce da infallibili segni e ancor più dalle sue virtù. Uomo onesto, egli esercita i precetti dell'umanità verso tutti, e per suo particolare desiderio verso i FF ai quali è legato da un inviolabile segreto. Padrone di sé, libero senza licenza, allegro senza indecenza, sulle rovine delle passioni innalza templi alla virtù. Sostenuto dalla Forza, istruito dalla Saggezza, decorato dalla Bellezza, egli solo può gloriarsi di possedere la grande arte di godere la vita senza abusarne».

Questa che leggete non è La verità. Non è un insegnamento, non è un messaggio, non è una risposta. Non è qualcosa costruito dal minuzioso lavoro di accumulo di informazioni e competenze. Mindfuldance è un invito a trovare il proprio senso nelle infinite traiettorie di vita che realizziamo attraverso la relazione con l’arte. La danza ha raccontato a me la seguente storia, o meglio, quello che segue è il senso che si è disvelato, osservando nel tempo la relazione con questa meravigliosa arte. La condivido con urgenza, intesa come passione. Se ti aiuta ad illuminare la rotta, allora non è un caso che tu sia inciampata/o tra queste pagine. Per quanto riguarda voi che state leggendo, spero, dunque, che tali riflessioni possano aprire lo sguardo a chiunque abbia bisogno di uno scenario più ampio di quello in cui è inserito attualmente. Per quanto riguarda me, spero che ciò che ne derivi mi trovi “attenta, senza sforzo”. Questo il mio personale augurio verso me stessa.

La storia si sviluppa con ritmo e azione in una dimensione sospesa fra futuro e passato in cui gli abitanti ridotti a sigle numeriche sono privati dei ricordi, dei sentimenti e dei desideri. In un continuo cambio di prospettiva la protagonista, Aira, fiera nella sua determinazione di fuga e al contempo ostinata nel non volersi piegare ad essere un numero privo di identità su Globus Verus, intesse alleanze per sopravvivere in un nuovo mondo ostile e gerarchizzato nel quale la forza fisica e mentale e l’utilizzo di strane armi sono l’unico modo per poter esistere e resistere. La realtà cela una complessità che va oltre lo schema bidimensionale apparente. C’è un mistero tutto da scoprire che preme e si insinua dall’esterno, un sorprendente mondo nel mondo o sovramondo che rivela altre dimensioni dal colore palpitante dell’oro. Con un incedere incalzante e ricco di colpi di scena, i personaggi condurranno il lettore verso il finale dal contenuto inaspettato e sorprendente lasciandolo attonito, ma anche meravigliato e sbalordito e con un crescente desiderio di saperne di più.

In questo coinvolgente racconto, l’autrice condivide le sue esperienze straordinarie e il profondo legame che ha sviluppato con alcune delle popolazioni più affascinanti del nostro pianeta. Dalle terre desertiche dei Tuareg al calore delle tradizioni degli Herero, passando per le capanne degli Himba, le terre coltivate dei Molocani, le radici spirituali dei Caraiti e i remoti paesaggi imbiancati dei Sami, ogni incontro diventa un’occasione per esplorare la diversità di nuove culture.

Nel cuore della Sicilia, un settantasettenne intraprende il Cammino di San Giacomo insieme al nipote Damiano. Non si tratta solo di un viaggio fisico, ma di un percorso dell’anima, un filo invisibile che lega passato e futuro, esperienza e scoperta, memoria e speranza. Attraverso paesaggi mozzafiato, tradizioni secolari e incontri significativi, nonno e nipote condividono ogni passo con un’intensità che va oltre le parole. Nel silenzio e nei dialoghi intimi, il vero scrusciu d’amuri – il rumore dell’amore – si manifesta nella trasmissione di valori, nel gesto semplice di camminare insieme, nella forza delle radici che si rinnovano. Un racconto profondo e delicato che celebra la famiglia, l’importanza della condivisione e il desiderio di lasciare un segno nel cuore di chi amiamo.

Il testo tratta, in primis, il significato, la funzione e fisiologia dei Coronavirus, ponendo l'accento sulla patologia CoViD-19 e sulla risposta immunitaria del corpo umano. Il titolo prende spunto da due termini medici che spiegano due tipologie di reazioni fisiologiche del corpo, descritte bene nel libro. Importante, inoltre, gli aspetti inerenti il trattamento della suddetta patologia, sia dal punto di vista della medicina ufficiale, sia dal punto di vista della naturopatia francese, l'unica ad avere un fiorito repertorio di evidenze scientifiche. Tutto ciò che ho riportato in questo manoscritto nasce da una sorta di “metanalisi”, dunque non vi sono opinioni personali di alcun tipo, ogni dato riportato è stato tratto da studi scientifici (tutti presenti nella bibliografia, in fondo al testo). Significativa, inoltre la prevenzione stessa dell'infezione: attraverso fitocomplessi, oli essenziali e trattamento dell'ecosistema intestinale.

Quando un attentato colpisce la pinacoteca della Yale University, il professor Jeremy Allen si risveglia in ospedale misteriosamente senza memoria. La pinacoteca custodiva antichi manoscritti, incluso il Codice Voynich, un testo legato a secolari cospirazioni. Mentre intrighi globali si intrecciano, la CIA e vari poteri occulti si muovono nell’ombra per scoprire i segreti nascosti del manoscritto. Il professor Allen si ritrova così al centro di un gioco pericoloso e tra scoperte archeologiche e decifrazioni crittografiche iniziano ad emergere verità scomode sulla storia dell’umanità e sull’origine stessa del Codice, verità potenzialmente capaci di sconvolgere il destino del mondo.

Questo libro nasce dall’esigenza di mettere su carta i pensieri, ma soprattutto le emozioni dei bambini di quarta e di quinta. Quando si cura la stesura di un libro per bambini, intervengono tanti fattori che richiamano il piacere di insegnare e di scoprire cosa pensano, come vivono i sentimenti, la vita giornaliera e le relazioni con gli altri. Tutto questo tocca la sfera delle emozioni e ci fa scoprire un mondo nuovo e diverso da quello che si affronta con il lavoro didattico vero e proprio. Ci è capitato di fare scrivere dei pensieri liberi sulle sensazioni, che si tramutano in emozioni e da questo è nata questa semplice raccolta dove i nostri alunni hanno parlato di sé: della loro paura, della gioia, della rabbia, della sorpresa, dell’amicizia, insomma di tutto quello che i bambini vivono lontano dal mondo degli adulti e che grandi maestri hanno saputo cogliere. Chi ha letto la Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari, testo attualissimo, come lo è l’autore, si accorge che è lui stesso a definire l’intento di questo libro divenuto ormai un classico: parlare dei processi della fantasia e delle regole della creazione per renderne l’uso accessibile a tutti. Età di lettura: da 7 anni.