Atena Edizioni

Il Salento è diventato, nell'ultimo decennio, una meta molto sognata e privilegiata dal turismo cosmopolita. Ricco di tradizione e fortemente legato alle proprie radici, l'estremo lembo di terra bagnato dall'Adriatico e lo Ionio, incommensurabile faro del Mediterraneo, conserva antichi segreti di arte culinaria, che tanto cari furono a greci e romani, in passato ospiti e cultori della regione. La cucina salentina, povera di ingredienti ma così ricca di creatività, riverbera, nella sua parte tradizionale, l'animo vivace e frugale di questo popolo e tra le sue numerose sfaccettature vi si potrà leggere la storia. "Salento e fornelli salentini", assortimento di ricette gastronomiche popolari, si spinge oltre, offrendo alla massaia, sia esperta sia principiante, la possibilità di preparare le pietanze assaporandone le straordinarie fragranze. Un volume da collezionare e custodire gelosamente, con tante, bellissime, illustrazioni a colori di ricette e magnifici scorci paesaggistici che, tratteggiando lo splendore di un territorio limpido ed incontaminato, accompagneranno i momenti della preparazione.

L'emigrazione è un fenomeno antichissimo che ha interessato pressoché tutto l'universo. L'Italia lo ha vissuto, nel periodo dall'unità agli anni '60, in modo angoscioso poiché per la quasi totalità dei nostri emigranti si trattò non di una scelta di vita bensì di una sfortunata necessità dettata dalla perseverante miseria, ante e post bellica. Gli Stati Uniti, l'Argentina, l'Australia e gran parte dei paesi dell'Europa Centrale accolsero un gran numero di nostri contadini ed operai che, spinti dalla fame, trasferivano la propria competenza e la propria capacità lavorativa in territori sconosciuti, con tradizioni, usi, costumi e lessici alieni. Le intolleranze, le insicurezze, i conflitti, spesso testimoniati da chi, in prima persona, ha vissuto situazioni drammatiche, a tratti indescrivibili, sono contenuti nelle pagine "Dalla valigia di cartone all'impresa" scritte con passione, coraggio e fermezza da Fernando Catalano, osservatore presente ed attento di gran parte del percorso che ha caratterizzato l'emigrazione.

L'autrice, dopo un lungo ed accurato lavoro d'analisi, documenta con numerose, caratteristiche, immagini e descrive con minuzia, intensità e pia devozione, l'amore della vivace comunità di Giurdignano verso San Giuseppe, rappresentato dall'allestimento del Sacro Banchetto, in casa dei devoti e nella piazza del paese, durante la ricorrenza annuale del mese di marzo. "Donare il proprio cibo agli altri" ricco o frugale che sia è un motto storico che contraddistingue, da secoli, la piccola comunità sita nel basso Salento. Le Tavole di San Giuseppe, storie di vita e di fede, sono il mantenimento della generosità verso il prossimo custodita gelosamente dal popolo giurdignanese, pronto a privarsi, come espressamente documentato e testimoniato dalle pagine dell'opera, di ogni bene pur di onorare il solenne impegno assunto verso il Santo.

Il problema dell'ecologia e l'interferenza tra l'uomo e l'ambiente nella Roma Imperiale.