Bepress
Calcio e migrazioni. Un fenomeno mondiale
Gian Marco Duina
Libro
editore: Bepress
anno edizione: 2020
pagine: 144
Il gioco del calcio, con la sua diffusione mondiale, è sempre stato lo specchio dei fenomeni storici che lo circondavano. Sin dalla nascita dell’uomo, i flussi migratori ne hanno caratterizzato la specie, differenziandola da altri animali e permettendone la diffusione su tutto il globo, e con l’accentuamento dei flussi migratori degli ultimi secoli anche il calcio non ne è rimasto immune. Come mai l’Italia due volte campione del mondo negli anni ‘30 portava con sé numerosi argentini? Come mai la Francia campione del mondo nel 2018 contava molti giocatori provenienti dall’Africa? Che rapporto c’è tra la costruzione del Muro di Berlino e l’ampia presenza di calciatori di origine turca nella nazionale tedesca? Partendo dalle ventuno edizioni dei Mondiali di calcio, questo libro intende analizzare i fenomeni storico politici che hanno attraversato il nostro mondo tramite le storie di chi ha calpestato il palcoscenico più prestigioso del gioco più bello del mondo.
Una giusta rabbia. Fermare la distruzione del mondo
Jérôme Baschet
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2020
pagine: 145
Il 17 novembre 2018 la rivolta dei Gilets Jaunes esplodeva nelle piazze di tutta la Francia e faceva vacillare il governo Macron. Reclamando una vita degna per tutti, una vera democrazia e rifiutando qualsiasi forma di rappresentazione, la rivolta di novembre dava inizio a una lunga stagione di lotte che continua ancor oggi con l’opposizione allo smantellamento del sistema pensionistico portato avanti dallo stesso Macron. Scritto a caldo nell’impeto della rivolta dei Gilets Jaunes, Una giusta rabbia sottolinea come questo movimento, così come il quasi concomitante fiorire delle mobilitazioni per il clima, preannuncino nuove forme di esplosione sociale che certamente si moltiplicheranno nel prossimo futuro. Per capire questa dinamica è indispensabile ricusare tutte le teorie che predicono un crollo certo e inevitabile del mondo dell’economia; sarà allora evidente che il dominio di questo mondo può invece perpetuarsi ed estendersi, a scapito di una sempre maggiore disgregazione politica e sociale, di una crescente pressione sulle “risorse umane” e di una sempre più marcata devastazione ecologica.
Non abbassare la guardia mai. Manfredonia la catastrofe continuata
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Bepress
anno edizione: 2020
pagine: 109
Manfredonia è la “Seveso del Sud” anche se non riconosciuta. Il momento (1976) e il modo (esplosione con rilascio di tonnellate di arsenico) le accomunano. Le immagini, le testimonianze dei cittadini e degli ex operai, le iniziative dei comitati, gli studi epidemiologici e sociali ne fanno una catastrofe continuata, una ferita ancora aperta sulla carne delle popolazioni ma in un percorso di riscatto di cui il docufilm e il libro ne portano l’evidenza. Una storia, molto simile a quella dell’ILVA di Taranto, che passa dalle politiche della “industrializzazione” ad ogni costo del Mezzogiorno, creano momentaneo reddito sacrificando l’ambiente e la salute, lasciando un deserto contaminato e senza prospettive se non quello “autoprodotto” dall’iniziativa locale. Massimiliano Mazzotta ci racconta questa storia in un film in cui viene data voce ai soggetti dell’esperienza, senza deleghe, a contraltare della “ricerca partecipata” condotta da epidemiologi e popolazione. Emilio Gianicolo racconta il calvario dei lavoratori esposti alle sostanze tossiche, prima, durante e dopo il crimine ambientale del 29.09.1976. Mandati allo sbaraglio per una bonifica approssimativa che non si è ancora conclusa. Solo l’epidemiologia, nei suoi numeri, ha tentato di dare anche un nome, una conferma dei nomi, degli ammalati e dei deceduti. Maurizio Portaluri ci porta nelle stanze dei Tribunali dove quelle sofferenze e il disastro ambientale non vengono riconosciuti nonostante gli sforzi dell’ “epidemiologo scalzo” Nicola Lovecchio che, meglio della scienza ufficiale, ha saputo raccogliere le storie e indirizzare gli accertamenti verso la verità storica. Marco Caldiroli, nel ripercorrere alcune relazioni di parte civile nel processo mostra la prevedibilità degli eventi che hanno portato al disastro e il ruolo dei “tecnici” di parte della difesa che negano l’evidenza e dichiarano “tollerabile” l’esposizione altrui (e quindi accettabili le conseguenze nel momento stesso in cui ne negano l’esistenza). Rosa Porcu, al contrario, ci ricorda il ruolo delle popolazioni ed in particolare delle donne autoorganizzate che, in un percorso di costruzione di scienza popolare, mettono in discussione i processi produttivi inquinanti come le proposte, successive al disastro ambientale del 1976, per ulteriori impianti ad elevato impatto. Una riappropriazione del sé non facile, che produce contrasti nella collettività locale, ma che costituisce il momento, anch’esso “continuato”, di coscienza nella conoscenza. E sono le realtà dello “Spazio Popolare Autogestito” ed il “Collettivo InApnea” che, nel collaborare al docufilm raccolgono il testimone lasciato da Nicola Lovecchio per non smettere di chiedere giustizia. Il libro si chiude con le biografie di Nicola Lovecchio (Manfredonia), Luigi Mara (Medicina Democratica), Gabriele Bortolozzo (Porto Marghera), Luigi Caretto (Brindisi) ovvero coloro che, con la schiena dritta, combatterono contro i distruttori di vita e ambiente.
I figli del vulcano. Perché rivoluzione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco
Roberto Vallepiano
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2020
pagine: 221
Questo è un libro di racconti guerriglieri narrati dalla viva voce dei protagonisti. La ribellione come metafora del fuoco, la lotta armata come storia collettiva fatta di tante storie individuali. L’autore mostra le vene aperte dell’America Latina. Ridona voce, memoria e grammatica a chi ha messo armi e cuore al servizio della giustizia. Immagina le pagine come tante piccole eruzioni che trasformano le idee in scintille e le ingiustizie in furore incendiario. L’epicentro da cui si irradiano gli avvenimenti è il Guatemala, paese magico e surreale, per poi attraversare come una porta dimensionale paesi come Cuba, El Salvador, Haiti, Messico, Guyana e Nicaragua. Il genere dell’opera è a metà tra il romanzo storico e l’autobiografia di una rivoluzione. Ogni capitolo è un libro nel libro. I vari paragrafi sono collegati l’uno all’altro da un filo rosso fatto di gesta rivoluzionarie, spesso declinate al femminile. Lo stile è evocativo. La narrazione immediata e il linguaggio fluido e comunicativo. Il tempo verbale al presente, con frequenti salti temporali nel passato prossimo e remoto, aiuta l’autore a raccontare gli eventi in modo più diretto e con una struttura più simile ai racconti orali. Il libro narra degli intollerabili soprusi subiti dalle masse popolari, dalle popolazioni indigene e della risposta armata che ha innescato uno straordinario laboratorio di lotte sociali che hanno incendiato l’America Latina portando a innovative forme rivoluzionarie di socialismo e di autogoverno del territorio. Un testo che non vuole essere un saggio di analisi politica né un quadretto agiografico di esotismo rivoluzionario, ma un atto deliberato di amore e gratitudine nei confronti di chi ha tentato l’assalto al cielo per divenire l’evocazione stessa del fuoco.
Il calcio è del popolo. Geografia del calcio popolare in Italia
Davide Ravan
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2019
pagine: 256
Ad un primo sguardo potrebbe sembrare che il calcio di oggi sia solo tv, giornali di gossip, "bombe?' e ragazzini forgiati dal mito del campione sin dagli anni della scuola calcio. Tutto ciò è dovuto ad un giornalismo sportivo (per fortuna non tutto) più interessato ai profili social dei giocatori che ai loro numeri in campo e ad un proliferare sul web di pagine dedicate al machismo, dove le WAGS sono un oggetto di proprietà dell'attaccante di turno e più si è fieri della propria ignoranza e più si viene idolatrati. Per fortuna però il calcio non è solo questo. Il calcio è passione, sudore, campi di terra battuta, spalti minuscoli e riappropriazione dal basso. In quattro parole: il calcio è popolare. In questi anni nel Bel Paese sempre più realtà, da Nord a Sud, sono nate rifacendosi all'idea del calcio popolare. C'è chi, stufo del calcio moderno, ha deciso di fondare una nuova squadra e di gestirla in maniera trasversale con l'azionariato popolare. Chi invece, partendo dalle lotte politiche nelle strade e nei quartieri, ha visto nel calcio un naturale megafono dei valori e delle idee che si professano ogni giorno nelle manifestazioni e nei centri sociali. E ancora chi ha deciso di dare una possibilità ai rifugiati ed ai migranti giunti in Italia dando loro un pallone da calciare per fargli scordare per un paio d'ore le difficoltà della vita di tutti i giorni. In questo libro Davide Ravan ha intervistato più di venti società di calcio popolare, cercando di scovare le motivazioni di questa loro scelta, le difficoltà incontrate e le soddisfazioni ottenute. Il tutto raccontato dalla viva voce dei protagonisti. Chi meglio di chi lo vive tutti i giorni può spiegarci cos'è davvero il calcio popolare? In appendice un focus sul calcio popolare in alcune realtà tedesche (Sankt Pauli e Babelsberg), inglesi (F.C. United of Manchester) e rumene (Petrolul Ploiesti) curate rispettivamente da Nicolò Rondinelli, dall'autore del libro stesso, da Damiano Benzoni e Gianni Galleri. Il libro è arricchito da una prefazione di Andrea Ferreri, studioso di calcio e sottoculture giovanili.
Black liberation struggle. Scritti sulla prigione e la lotta di liberazione dei neri
Angela Davis
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2019
pagine: 125
"Black liberation struggle" è una raccolta di scritti, realizzati da Angela Davis durante la detenzione, tra la fine degli anni ’60 e gli inizi dei ’70. Scritti sulle prigioni, i prigionieri politici e la repressione subita dai movimenti di liberazione dei neri negli Stati Uniti. Una testimonianza diretta dell’incrollabile impegno verso la causa del movimento afroamericano di Angela Davis. Saggi in cui la critica verso il sistema carcerario americano, cui l’autrice vorrebbe l’abolizione, diventa denuncia verso ogni forma di oppressione.
Un calcio al razzismo. No racism cup; 10 anni di antirazzismo nel Salento
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2019
pagine: 174
Ogni anno in Salento, ad agosto, si svolge un mundialito di calcio antirazzista: No Racism Cup. Un progetto che si sviluppa in quattro giorni di campeggio, tra sport, musica, cultura e lotta, contro razzismo e ogni forma di discriminazione. Arrivato alla decima edizione, il collettivo organizzativo ha sentito la necessità di raccontarne la storia. Soprattutto, alla luce del fatto che, oggi, le politiche discriminatorie stanno tornando forti e queste pratiche risultano essere fondamentali “forme di resistenza”. Raccontare di un decennio di lotte, movimenti sociali, autorganizzazione, pratiche dal basso e autogestione a cui hanno partecipato decine di realtà: collettivi, squadre di calcio, rugby, palestre popolari. Un racconto corale, che si articola tra sport popolare, pratica politica e cultura underground. In appendice, le voci di chi, in questo decennio ha partecipato attivamente al progetto, contribuendo a realizzarlo.
The rebel girl. Autobiografia di una militante americana
Elizabeth Gurley Flynn
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2019
pagine: 384
L’autobiografia di Elizabeth Gurley Flynn va oltre l’autobiografia, è il racconto di un’epoca in cui le lotte sociali sono semplicemente quotidianità, partecipazione, militanza. Gli Usa dei primi decenni del secolo scorso dove il vissuto di Elisabeth Gurley Flynn, fatto di comunismo al femminile, di ribellione e lotta si mescola a quello del suo tempo: “Questo libro narra di come divenni socialista all’età di sedici anni, della mia attività come militante degli IWW e organizzatrice di scioperi fino al 1918, del lavoro che intrapresi in seguito per la difesa dei diritti sindacali durante la prima guerra mondiale, e della mia profonda immedesimazione nella lotta per la liberazione di Sacco e Vanzetti. Un ritratto della mia vita di comunista militante. Molti di coloro che hanno scritto le proprie memorie lo hanno fatto in veste di ex-comunisti. Questo libro è la storia di una militante comunista che è fiera di esserlo. Quali ne possano essere le conseguenze, non mi muoverò mai dalle mie posizioni!”. "The rebel girl" è l’autobiografia di una rivoluzionaria unica nel panorama del femminismo internazionale.
Fenomenologia del calcio moderno
Romano Lupi
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2018
pagine: 100
«Non ne possiamo più delle divise blu, no al calcio moderno, no alla pay tv», «Contro il calcio moderno» oppure «Fuck modern football» sono soltanto alcune delle espressioni rituali più comuni che si sentono o si leggono nelle curve, italiane ed europee. Ma che cos’è veramente il “calcio moderno”? Molti ne parlano ma pochi riescono a definirlo con precisione, a delimitarne i contorni, a stabilirne l’essenza. La maggioranza non riesce ad andare oltre slogan e frasi fatte, abbandonandosi alla nostalgia dei bei tempi andati e di un gioco che non c’è più. In questo lavoro Romano Lupi, lasciandosi alle spalle tutta quella retorica nostalgica di chi generalmente critica questa degenerazione del football, cerca di definirlo con precisione, individuandone la nascita e le figure fondamentali che hanno contribuito a farlo sorgere, crescere e consolidare, delineandone così la fenomenologia. Esploso con l’avvento della globalizzazione il “calcio moderno” si è sempre più sviluppato come uno degli ultimi stadi di quella che Guy Debord, esattamente cinquant’anni fa, ha definito la “società dello spettacolo”.
Post scarcity anarchism. L'anarchia nell'età dell'abbondanza
Murray Bookchin
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2017
pagine: 246
"Post Scarcity Anarchism" è composto da una serie di saggi, in cui Murray Bookchin focalizza l'attenzione sulle possibilità di una società non gerarchica, ecologica e anticapitalista, che possa soddisfare equamente i bisogni umani. Sostiene infatti, che la società post-industriale, attraverso l'uso della tecnologia, avrebbe la possibilità di evolversi in forme di auto-amministrazione. Per l'autore il progresso tecnologico: quando la tecnologia viene utilizzata in modo ecologicamente sensibile, ha un potenziale rivoluzionario che può liberare la società dallo sfruttamento capitalistico. Tuttavia, Bookchin crede anche che queste potenzialità siano già abbondantemente sfruttate da quest'ultimo, a scapito delle esigenze dell'uomo e della sostenibilità ecologica, per tanto, è sempre più necessario farne un uso consapevole e critico. "Che la libertà debba essere concepita in termini umani, non animali - in termini di vita, non di sopravvivenza - è abbastanza chiaro. L'uomo non si libera dalle catene della schiavitù e non acquista una dimensione veramente umana semplicemente scrollandosi di dosso la dominazione sociale e conquistando una libertà astratta. Deve conquistare una libertà concreta: libertà dai bisogni materiali, dalla schiavitù del lavoro, dalla necessità di dedicare la maggior parte del proprio tempo - cioè, della propria vita - alla lotta per la sopravvivenza".
Costruire evasioni. Sguardi e sapere contro il diritto penale del nemico
Prison Break Project
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2017
pagine: 277
"In Italia, dal 2001 in poi, la repressione rivolta ai movimenti sociali ha visto una forte accelerazione. Il fenomeno non è solo materia di tribunali, ma anche di politici e media. È tuttavia necessario considerare anche il piano giuridico, esaminando le evoluzioni dei dispositivi più usati contro le lotte sociali. Il testo si confronta con alcune inchieste giudiziarie e con le eterogenee pratiche di lotta e resistenza messe in atto dai movimenti. Non ci troviamo in una situazione di emergenza democratica: la guerra senza quartiere al "nemico pubblico" è la regola di qualsiasi governo. Per questo preferiamo parlare di diritto penale del nemico. Dal basso e dal ventre dei movimenti, non vogliamo dettare la linea, ma contribuire a inceppare il meccanismo repressivo."
Ufficio sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra
Roberto Vallepiano
Libro: Libro in brossura
editore: Bepress
anno edizione: 2017
pagine: 196
In questo libro la protagonista è una sinistra più aggettivo qualificativo che soggetto. L'autore immagina le pagine come una piccola cassetta degli attrezzi, una bussola per orientarsi nel mare in burrasca di questo terremotato presente, uno strumento per interrogarsi sul livello di deprivazione emotiva che la nostra società ha raggiunto. Sulle dimensioni del deserto interiore che ci circonda. Il genere dell'opera è un saggio di analisi politica e di controinformazione. Lo spazio e il tempo dell'azione sono incentrati all'attualità del nostro paese, ma si dilatano a livello temporale dalla Rivoluzione Francese, al Socialismo del 21° Secolo che caratterizza i paesi dell'ALBA e spazia dall'Europa all'America Latina con frequenti incursioni nel medioriente, nel mondo arabo e nelle altre zone calde di cui quotidianamente ci parla la cronaca geopolitica. I suoi capitoli rappresentano una foto di gruppo dissacrante e irriverente di una fetta consistente del nuovo potere italiano. Questo libro parla della sinistra e lo fa senza peli sulla lingua, ne narra i ripetuti tradimenti, la viltà, il sistematico opportunismo dei suoi dirigenti ed autoproclamati leader. Dunque la peculiarità di questo saggio è che la sinistra diviene al tempo stesso la protagonista e l'antagonista di se stessa. Lo stile è asciutto ma evocativo. Il tempo verbale al presente, con alcuni salti temporali nel passato prossimo e remoto, aiuta l'autore a raccontare gli eventi in modo lineare e con una struttura colloquiale, senza ricercatezze superflue. La narrazione è immediata e il linguaggio diretto e comunicativo.