Berica Editrice

Il diario sincero di un insegnante di musica, che condivide il suo cammino quotidiano tra strumenti che imparano ad accordarsi e voci acerbe. Ogni lezione diventa occasione di fede e bellezza, in cui si intrecciano giorno dopo giorno armonie invisibili. Un libro per chi crede che educare sia un atto d'amore.

In "Il Business della complessità", Giovanni Fracasso analizza come agenzie e data integrator abbiano reso la complessità dell'e-commerce una trappola, intrappolando i merchant in sistemi costosi e dipendenti. Il libro contrappone questo paradosso alla rivoluzione di Shopify, un SaaS che semplifica senza perdere potenza, e presenta il Metodo ICT Sviluppo, un approccio che gestisce la complessità necessaria, tagliando il superfluo con esempi per ogni tipo di merchant. Ricco di teorie come Pareto e Cynefin, celebra la complessità creativa, smascherando il marketing della paura dei fornitori. Con un richiamo all'etica, è una guida per creare e-commerce efficaci, mostrando che semplificare è innovare.

Questo libriccino è una piccola Medjugorje tascabile. Un collage di testi brevi che raccontano in maniera inedita il paesino della Bosnia-Erzegovina dove la Madonna appare – per chi ci crede – da più di quarant'anni. Adatto a chi già conosce Medjugorje e vuole approfondire o scoprire lati diversi, ma anche a chi ne sa poco o nulla e vuole provare a farsi un'idea.

Il destino di un barbiere rappresenta il seguito, anzi l'antecedente, della prima pubblicazione dell'autore, Il Raggiro, in cui il protagonista era Pablito, un barbiere reduce di guerra che viveva a Siviglia nella metà del secolo scorso. Mentre si attendeva la stampa del primo libro, una serie di domande si sono affacciate alla mente dell'autore: prima di allora cos'era successo? Che vita aveva vissuto quel barbiere? Quali erano state le sue relazioni? Quali eventi ed avventure avevano concretizzato il suo cammino? In queste pagine, si avrà modo di capire come si è arrivati alle circostanze che hanno preparato il campo all'avventura precedentemente pubblicata.

In certi racconti, ci sono aneddoti che non ci si aspetta, dove sono disseminati ricordi, sogni, entusiasmi, preoccupazioni e voglia di sorridere. Una visione d'insieme. Per raccontare, ma anche per scoprire. Qualche volta anche nel segno del cambiamento. Qualche storia ha la postura scomoda, qualche altra ha un punto di caduta da definire, altre sono testimoni cocciute, di quelle che ti restano dentro. Si cerca l'emozione, ma pure la riflessione. E anche la risata. Non c'è limite alla provvidenza, anche se spesso gira e torna sotto altre forme.

Il vento che si avvicina parla di due innamorati, Anika ed Enrico, del loro incontro inaspettato e di come le loro vite si intreccino tra gelosie giovanili e drammi familiari. Iin questo percorso si rafforzeranno a vicenda e impareranno a non abbattersi di fronte alle difficoltà della vita che, come il vento, è fatta di momenti di quiete di attimi vorticosi. Solo la forza dell'amore può farci restare saldamente coi piedi per terra.

Il disprezzo si è fatto cultura, che è ben di più di un’occupazione riservata a una ristretta élite intellettuale. Sarebbe meglio pensare la cultura in termini di ambiente, come qualcosa di simile all’acqua in cui sono immersi i pesci. La cultura del tempo in cui viviamo, per noi che ne siamo completamente avvolti, agisce come l’acqua: è pervasiva, penetra dappertutto, dentro di noi e tutt’intorno a noi. È trasparente, inodore e incolore. Eppure c’è e condiziona profondamente le nostre vite. Il disprezzo non è lì fuori: si agita in noi, è anche affar nostro. Dobbiamo farci inevitabilmente i conti. Tirarcene fuori non possiamo.

È giorno di festa nella bellissima città sul fondo del mare. Tutto è pronto per iniziare i festeggiamenti. Il viaggio di alcuni sovrani, verso Acquaria, è interrotto dalla necessità di aiutare Ruga, un bellissimo esemplare di tartaruga verde messo in pericolo dall’incuria dell’uomo. Riusciranno i nostri eroi ad aiutarla? Basteranno amicizia e coraggio a risolvere una difficile situazione? Età di lettura: da 7 anni.

Questa è la storia di quattro uomini in carne e ossa, e delle loro scelte fuori dall’ordinario. Quattro parabole ripercorse singolarmente dagli episodi della fanciullezza fino al compimento comune della vocazione cristiana più grande: dare la vita per i propri amici, per amore a Dio. Nonostante i martiri oggi siano percepiti in antitesi alla logica del mondo moderno iperperformante, essi possiedono qualcosa che il mondo stesso rincorre perlopiù senza successo: Vittorio, Luigi, Giovanni e Albert erano uomini felici. Beati in terra ancora prima di diventarlo in cielo. Fosse anche solo per carpire il segreto della loro felicità, varrà la pena leggere e conoscerne le vite straordinariamente umili, fin nell’ultimo giorno, quello del martirio. Il tutto raccontato in stretta coesione e fedeltà alle fonti storiche e ai documenti originali custoditi negli archivi saveriani.

«Cosa c'entrano i Måneskin, i Depeche Mode, Shia LaBeouf, Thundercat, David Lynch, Adam Sandler, Baudelaire, Los Angeles, la body art, Spielberg e i suoi alieni, Hallowed e i suoi cristiani decaffeinati, Ken il guerriero, addirittura Silvio Berlusconi, con Francesco Forgione, alias padre Pio da Pietrelcina? Leggendo questo libro, che non è solo un'agile biografia ma un ritratto psichedelico del grande santo del Gargano, forse lo scoprirete. Perché Pio era veramente un santo della Madonna».

Ognuno di noi attraversa i propri Deserti: sono quelli dell’instabilità, del dolore, della solitudine, dell’incertezza, dello spogliamento. Sono aridi, difficili e lunghi. Ma c’è un modo di viverli nella grazia e con fede. Ricordandoci delle meraviglie che Dio ha compiuto per noi, e custodendo il nostro cuore nel Suo amore che vuole solo darci, e mai toglierci. Farci nuovi, condurci alla Terra Promessa. Perché non importa da dove veniamo o cosa sia successo: siamo tutti infinitamente preziosi e infinitamente amati, e nostro Padre, il Re dell’Universo, salverà le nostre vite e ci farà portare frutto. Questi sono piccoli pezzi della mia vita e del mio Deserto, mentre continuo a camminare attendendo il mattino. Figli e figlie di Sion, alzate la testa e asciugate le lacrime: il vostro Signore è qui e vi chiama a nuova vita.

Il cuore, è risaputo, coltiva ragioni che la ragione spesso non frequenta. Inutile perciò domandarsi per quale motivo sia così complicato indovinare i sintomi e curar gli effetti della curiosa malattia che abbiamo convenuto di chiamare amicizia. Non la si può addomesticare, non si scende a patti con lei, che allo stesso modo dell’amore non negozia. Sergio e Cesare si conoscono quando ancora sono poco più che bambini. Sfiorano la rissa al primo incontro, giacché la regola dei patti chiari disciplina i rapporti veri. Cosa tiene insieme il futuro principe degli investimenti finanziari e il seminarista destinato ad un avventuroso percorso ecclesiastico? Può davvero un pallone di cuoio trasformarsi nella stella luminosa attorno alla quale le stagioni di entrambi si ritroveranno a ruotare? Nulla più sorprende ed ogni meraviglia potrà rivelarsi se quella sfera, gonfia più di storia che d’aria ed impregnata di poesia, reca la dedica affettuosa e l’autografo di un astro nascente del calcio, l’eroe che in un torrido pomeriggio d’un luglio leggendario annichilirà il Brasile più forte di sempre. Al campione dal sorriso gentile capiterà di scoprirsi contagiato dallo stesso virus prodigioso che già ha legato per la vita i due ragazzi. Con i quali condividerà momenti che troppo scontato sarebbe definire frutto di casualità. Perché, come la saggezza della nonna continua a ricordare a Sergio, le coincidenze null’altro sono se non il modo che Dio utilizza per intervenire nelle cose umane rimanendosene nascosto. Forse i miracoli non accadevano solo ai tempi di Gesù.