Bertoni Editore

Una poesia ricca, minuziosa, particolare ma anche intraducibile in altra lingua ci sorprende nello sfogliare queste sudate pagine, facendoci aguzzare la curiosità e l’ingegno nel constatare come il rigore della forma si intreccia così bene con l’esuberanza dei contenuti. E questo gioco poetico è così seducente che alla fine della lettura del libro ci chiediamo se quell’elenco ordinato di numeri e lettere che si chiama “indice” non sia un nuovo tipo di acrostico inventato dal nostro poeta, dove i numeri rinviano alle parole e queste a quelli, in un ininterrotto richiamo al tempo, al gioco, alla poesia ed alla fantasia.(dalla prefazione di Nicola Bottiglieri)

Ci sono parole che scorrono leggere come brezza e altre che scavano in profondità, lasciando segni indelebili nell’anima. L’essenza delle parole di Brunilde Habibi è un viaggio poetico che attraversa le emozioni, svelando le mille sfumature dell’amore, della nostalgia, del desiderio e della rinascita. Ogni lirica è un frammento di vita, un respiro sospeso tra ricordo e speranza, tra sogno e realtà. (Dalla prefazione di Marco Canonico)

"Nostalgia delle Erbe di Campo" è una raccolta di poesie che prende vita dall'intimità della natura, intrecciandosi con la fragilità della psiche e la forza del femminile. Le poesie della silloge si muovono fra boschi, fiori ed erbe di campo, una forte identità da custodire e la necessità di lasciarsi andare al flusso della natura.

Questa antologia è la prima raccolta di Libera Poesia Contemporanea. Il titolo indica il tempo in cui le voci si danno il cambio: ogni cinque testi. Per ottemperare a questo continuo scambio, i testi sono raggruppati per autore in ordine alfabetico, ma vi invito anche ad una lettura disordinata e a stabilire una nuova cadenza. Troverete, infatti, tematiche e intenti comuni espressi da voci diverse e riconoscibili.

Fuori e dentro la konka è un romanzo che percorre le strade di una provincia italiana instabile e a tratti surreale. Attraverso la voce di Luca Liberati, giornalista notturno, seguiamo le vicende di Nico e Fabrizio, tra apparizioni improbabili, investigazioni, sette religiose, amori, perdite, illusioni e inquietudini che si muovono sotto la superficie. Dalla Conca ternana alle spiagge greche, queste storie disegnano una geografia esistenziale, dove la provincia non è mai solo sfondo, ma una lente attraverso cui osservare il mondo. Giallo, umorismo e malinconia si intrecciano in una narrazione che indaga le contraddizioni del quotidiano con leggerezza e profondità.

Milano, 1951. Al Teatro alla Scala si alza il sipario sul Parsifal, il capolavoro che conclude la parabola creativa di Richard Wagner. Sul podio, a interpretarlo per l’ultima volta nella sua vita, sale un titano della direzione d’orchestra, Wilhelm Furtwängler. Nel segreto di un palco qualcuno di nascosto incide l’esecuzione La registrazione, inizialmente custodita dal suo artefice, attira i desideri di soggetti equivoci, specie quando le sue vicende si congiungono a quelle di un altro documento sonoro, creato in occasione della visita di Hitler a Roma nel maggio del 1938. Un oscuro legame a episodi così lontani nel tempo è all’origine di una catena di efferati omicidi, che coinvolge in epoca attuale i dipendenti di un importante archivio sonoro a Roma. Toccherà a Corrado Della Nera, giornalista a tempo perso e dongiovanni impenitente, sbrogliare l’intricata matassa e scontrarsi con criminali neofascisti dalle perverse inclinazioni e dal sordido passato familiare. Gli saranno d’aiuto una enigmatica e affascinante rossa e una sua vecchia conquista dal temperamento irruente.

Il protagonista si divide tra una vita pubblica costellata di successi e traguardi professionali e una vita privata vissuta all’eccesso tra festini di sesso, droghe e incontri con sconosciuti ma permeata da una costante solitudine. Un modo di rifugiarsi nell’edonismo, per sfuggire a ogni forma di impegno. Tra rimpianti, relazioni finite e mai iniziate, un lavoro che non lo soddisfa più, la sieropositività accettata ma ostinatamente taciuta, spicca il legame con l’amico Diavo, con il quale condivide una visione cinica e disincantata della vita. Fino all’incontro con Christo, anima tormentata con un passato doloroso e puntellato da tante zone d’ombra, con il quale instaura un’affinità potenzialmente destinata a tramutarsi in una relazione più stabile. Diavo teme che l’amico stia giocando una partita pericolosa di cui non conosce le regole. Ma il fuoco della passione divampa tra i due, fuori da ogni regola e precauzione, fino all’inaspettato finale.

Consapevolezza è il primo volume di una trilogia, nella quale l’autore racconta del viaggio intrapreso da un ragazzo e da una maga, entrambi ignari del pericolo e della gravità delle loro scelte. Egli ci svela i rischi occulti che si possono incontrare nella dimensione esoterica, parlando in forma romanzata di fatti realmente accaduti. L’autore è un sacerdote esorcista regolarmente incaricato dal suo Vescovo, che ha a cuore il bene eterno delle anime. Affronta il tema della magia, del satanismo e delle conseguenze nefaste che queste pratiche hanno nella vita delle persone. Una trama che vuole evidenziare il pericolo di mettere al centro il proprio ego, spesso a discapito di altri. Il protagonista: un giovane innamorato che, pur di ottenere le attenzioni della donna, oggetto della propria bramosia, decide di inoltrarsi in un cammino denso di insidie.

Il romanzo racconta la storia di Marta e delle sue paure che vengono da lontano e ne ossessionano la quotidianità. Eppure, la scrittura è briosa e vivace, piena di vita, capace di regalarci un personaggio, quello di Zasa, la nonna che non ti aspetti, così carismatico ed energico che rimarrà nel cuore di ogni lettore. Questo libro è così, racconta una storia difficile da esprimere con le parole, con momenti di tensione e rivelazioni, ma lo fa con un ritmo e una dinamicità che diventano uno stile riconoscibile. In quest’opera ogni personaggio ha la propria storia fatta di “scricchiolii” perché la vita non scorre quasi mai dritta e c’è in questo scricchiolare delle persone e delle cose la paura che sfuggano di mano, che tutto si dissolva e le sicurezze, le poche, evaporino. Ma c’è anche il coraggio di andare avanti, riponendo i timori in un angolo e lottando talvolta anche contro sé stessi. È quello che fa Marta dibattendosi tra i desideri che la sospingono avanti e il vissuto che sembra trascinarla indietro. La vita, però, non consente di rimanere fermi e Marta dovrà scegliere in quale direzione andare.

Alla Fattoria dei Girasoli la vita scorre placida e tranquilla. Anche quella di Fuliggine, figlio di Candido e Bianca, capostipiti di generazioni di certosini bianchi, non sembra fare eccezione. E nonostante il gattino sia nato con il pelo più nero della notte, nessuno pare farci caso. Ma a volte, le circostanze possono cambiare molto rapidamente. Per un banale incidente, il capanno degli attrezzi finisce in mille pezzi e Madame Ocq, un’oca maligna, accusa il cucciolo di portare sfortuna. Fuliggine finisce per convincersene e decide di andarsene per sempre. Intraprende così un cammino straordinario che, tra incontri e avventure, lo porterà a raggiungere il circo dove sotto la guida del Grande Leon, un misterioso maestro invisibile, si trasformerà nel leggendario funambolo bianco Fiordifarina. Ma nemmeno il successo e la gloria riusciranno a smorzare il richiamo potente delle proprie radici. Ritornato alla Fattoria, convinto di potersi nascondere dietro la maschera di Fiordifarina, il gatto ormai adulto sarà invece costretto ad affrontare il proprio passato, capendo che il vero coraggio sta nell'accettare chi siamo e da dove veniamo. Età di lettura: da 7 anni.

"Con parole mie" è un viaggio poetico nell’intimità dell’animo umano, dove il tempo, i ricordi e i sentimenti si intrecciano in un flusso di emozioni rarefatte. Attraverso una raccolta di testi brevi e intensi, Federico Puviani esplora la fragilità e la resilienza, la nostalgia e il desiderio di rinascita, intrecciando percezioni quotidiane e riflessioni universali. Ogni pagina si fa sussurro o slancio, alternando paesaggi interiori a impressioni di natura, fino a costruire un mosaico di stati d’animo che sfiorano il lettore con delicatezza. Con uno stile limpido e lirico, l'autore invita a sostare nei dettagli più sfuggenti dell'esistenza: l’alba che rinasce, il temporale che scuote, il silenzio che cura. I protagonisti sono i sentimenti stessi, raccontati con autenticità e vulnerabilità, mentre il conflitto principale è la tensione tra smarrimento e ricerca di sé. I temi della memoria, del cambiamento e dell’accettazione attraversano l’intera opera, componendo un percorso di trasformazione discreto ma potente.

Luglio 2019. Alice, tarantina, ha sedici anni. Blanca è un po' più piccola di lei e vive a Torino. Si conoscono casualmente in spiaggia. Sole e affamate d’amore, diventano inseparabili. Quel luglio trasforma Torre Mezza in un luogo di memorie che accomunano, a loro insaputa, le due ragazze, rivelando i pezzi di un passato che le riguarda entrambe. Irrompono gli anni novanta. Carmen e Caterina sono due adolescenti controcorrente e su quella stessa spiaggia stringono un legame profondissimo, che misteriosamente finisce. Grazie a Blanca e Alice, Carmen e Caterina si ritroveranno facendo i conti, dopo quasi trent’anni, con il ricordo di un’estate tragica. Ma che stagione è l’estate, se non quella che esplode a metà tra adolescenza e giovinezza? Un racconto che interroga il materno, la perfettibilità del corpo delle donne, la loro libertà e le loro cadute. Un’indagine emotiva sul rapporto filiale e generazionale che racconta anche il dolore, la fatica e lo stupore del diventare adulti.