Cesati
Archivi letterari del '900. Atti del Convegno internazionale (Monte V erità, 13-14 maggio 1999)
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 2000
Il piano di Lucia. Manzoni e altre voci lombarde
Angelo Stella
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 1999
pagine: 323
Cultura e potere nel Rinascimento. Atti del Congresso internazionale (Chianciano-Pienza, 21-24 luglio 1997)
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 1999
pagine: 643
Un breve brivido. Ministorie poliziesche insolite misteriose
Libro
editore: Cesati
anno edizione: 1987
pagine: 173
Cronachetta siciliana dell'estate 1943
Nino Savarese
Libro: libro varia
editore: Cesati
anno edizione: 1984
pagine: 64
Dante e la Sicilia
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2026
pagine: 121
L’Alighieri non vide mai la Sicilia ma è un amore a distanza: il rapporto tra Dante e la Sicilia, nonché l’influenza della Scuola Poetica Siciliana sul Dolce Stil Novo, è un tema ricco e sfaccettato, che abbraccia aspetti culturali, linguistici e letterari. Dante riconosceva l’importanza della Scuola Siciliana, considerata una delle prime manifestazioni della poesia volgare italiana e rilevante per l’evoluzione della letteratura italiana. Dante, nel suo De vulgari eloquentia, lodava la lingua siciliana per la sua eleganza e per essere stata utilizzata da molti poeti illustri della sua epoca. Questa influenza è evidente nel Dolce Stil Novo, che si distingue per il suo stile raffinato e per l’elevazione della figura femminile a simbolo di virtù e di grazia quasi divina, riflettendo un amore ideale e platonico, in contrasto con la più terrena poesia cortese precedente. Un elemento distintivo portato dalla Sicilia alla poesia italiana, e successivamente incorporato da Dante e altri poeti del Dolce Stil Novo, è il sonetto, una forma poetica che Jacopo da Lentini, membro della Scuola Siciliana, è tradizionalmente accreditato per aver inventato. Il sonetto, con la sua struttura rigorosa di 14 versi, divenne una delle forme poetiche più amate e utilizzate durante il Rinascimento. Dante non solo assorbì questi elementi stilistici e tematici, ma li trasformò, dando al Dolce Stil Novo una nuova profondità filosofica ed espressiva. Nei suoi scritti, il legame tra le due scuole poetiche è evidente e viene enfatizzato come un fondamento del suo percorso letterario.
I manoscritti di un gesuita dell'Ottocento. Gli studi letterari di Francesco Manera
Serena Mauriello, Ludovica Saverna
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2023
pagine: 200
Il volume indaga una personalità “minore” del panorama culturale ottocentesco: il Padre Gesuita Francesco Manera (1798-1847). Noto al pubblico principalmente come esorcista, Manera era anche un letterato, un insegnante di Eloquenza italiana e un esponente della cultura enciclopedica che fa capo al suo maestro Juan Andrés. A partire da un approfondimento del suo ruolo di docente, le autrici propongono un primo censimento sistematico dei suoi manoscritti conservati presso gli archivi romani. Dopo la presentazione biografica del Gesuita e la descrizione dei codici, quasi interamente inediti, si propone un commento dei manoscritti di carattere propriamente linguistico-letterario. Le lezioni di letteratura che egli tenne gli guadagnarono del resto il consenso di personalità di spicco come Manzoni e Gioberti e ne delineano il profilo di appassionato conoscitore dalla profonda e “irriverente” preparazione letteraria, ancora inesplorata.

