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Di Girolamo

L'ultima fuga del professor Severini

L'ultima fuga del professor Severini

Marcello Benfante

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2006

pagine: 120

Chi è il bizzarro e inquietante personaggio che tallona senza tregua l'austero professor Severini? È davvero un venditore rateale di enciclopedie o un misterioso e terribile persecutore? Il suo buffo aspetto di gnomo coi baffi alla Charlot e la calva testa ad uovo lo farebbe sembrare un ometto innocuo e perfino ridicolo, se la sua ostinata perseveranza di segugio non gli conferisse invece un'aria minacciosa e arcana, come di chi esegue un'inesplicabile e tragica missione. A dispetto della sua mentalità razionale, l'anziano professore dà subito retta al suo istinto di sopravvivenza, a un sesto senso che gli comanda di fuggire. E intraprende uno straordinario viaggio a ritroso nel proprio destino: una gara letteralmente contro il tempo, un sottrarsi all'ombra della morte per correre disperatamente ma gioiosamente verso la vita, l'avventura, la giovinezza perduta, l'amore mai cercato, le occasioni sprecate di un'intera esistenza votata allo studio. Ma il conto alla rovescia non può che involversi in un'inevitabile fine. Variazione sul tema faustiano che si riallaccia ai miti della ciclicità e riecheggia motivi favolistici, la rocambolesca ritirata del professor Severini è anche una riflessione rapida e leggera come si addice alle fughe sui paradossi e gli scandali della storia.
12,00

Donne drude brigante. Mezzogiorno femminile rivoluzionario nel decennio post-unitario

Donne drude brigante. Mezzogiorno femminile rivoluzionario nel decennio post-unitario

Maurizio Restivo

Libro: Libro rilegato

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2005

pagine: 632

Nella storia del Sud, si nasconde una tragedia spesso dimenticata: le donne che si opposero, le compagne dei "briganti". La storiografia dell'epoca risorgimentale le etichettò spesso in modo sprezzante come "drude" o donne dissolute, interessandosi a loro principalmente per soddisfare la curiosità sensazionalistica dei lettori di romanzi popolari. Tuttavia, un approccio obiettivo a queste donne brigantesse oggi ci consente di riconoscere la loro sofferenza, che era condivisa da gran parte della popolazione meridionale. Alcune di loro si ribellarono armate, affiancando i loro uomini, altre le seguirono nella vita da latitanti, mentre altre ancora fornirono supporto in vari modi, garantendo loro le risorse essenziali per sopravvivere nelle zone impervie. Le brigantesse si rivelarono spesso più feroci degli uomini, abili nell'uso di coltelli e fucili. Avevano un coraggio inesauribile e agivano con passione. Erano eroine, talvolta crudeli, talvolta sottomesse, ma più spesso indipendenti e libere, anche nella gestione delle loro relazioni amorose. Erano fieramente orgogliose di lottare per sé stesse, per la propria terra e per l'indipendenza del Sud.
100,00

L'Odissea a Trapani. Avvio dello studio ex novo del poema omerico visto nel suo vero ambiente

L'Odissea a Trapani. Avvio dello studio ex novo del poema omerico visto nel suo vero ambiente

Vincenzo Barrabini

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2005

pagine: 296

Trapani con l'isolotto di Formica, le Egadi e Pantelleria è lo scenario dove si svolse l'Odissea. Lo sostiene, in un'affascinante e documentata rilettura del poema omerico, Vincenzo Barrabini che, sulla scia di Samuel Butler e di altri studiosi, si fa appassionato sostenitore dell'origine siciliana del grande poema che racconta lo straordinario viaggio-metafora di Ulisse. Barrabini già autore de "L'odissea rivelata" (1968) non riuscì a dare l'ultima revisione al lavoro che sintetizza meglio i suoi studi. A distanza di venti anni il volume "L'odissea a Trapani" viene ora pubblicato con la semplice correzione degli errori di stampa per permetterne un'ampia divulgazione. Ne emerge un'accurata ricerca che constata come nella topografia e nella storia di Trapani vi sia un perfetto riscontro con i luoghi descritti da Omero e la convinzione che il poema sia una grande allegoria storico-politica sui rapporti tra Focesi, Fenici e Sicani.Prefazione di Folco Quilici.
20,00

Strappare una generazione alla mafia. Lineamenti di pedagogia alternativa

Strappare una generazione alla mafia. Lineamenti di pedagogia alternativa

Augusto Cavadi

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2005

pagine: 192

Se la mafia presenta certamente un aspetto militare (un coordinamento di associazioni con una propria efficienza offensiva), ma anche economico, politico, sociologico e culturale, l'antimafia non può permettersi d'essere rozza. L'azione repressiva della Magistratura e delle Forze dell'ordine e l'azione preventiva da parte del mondo politico e imprenditoriale hanno un costo che ben pochi sono disposti a pagare. Solo una riforma intellettuale e morale le renderebbe praticabili nel concreto. A chi spetta questo lavoro pedagogico? All'interno di quale ottica progettuale globale potrebbero attuarlo le scuole, le chiese, le organizzazioni sociali? Con quali criteri, metodi, prospettive? Basandosi sulle proprie esperienze, l'autore prova ad abbozzare un percorso collettivo che riesca a "strappare una generazione alla mafia" (don Cosimo Scordato).
15,00

Nonviolenza e mafia. Idee ed esperienze per un superamento del sistema mafioso

Nonviolenza e mafia. Idee ed esperienze per un superamento del sistema mafioso

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2005

pagine: 160

Un saggio di Vincenzo Sanfilippo, pubblicato recentemente sui Quaderni Satyagraha" - rivista di riflessione scientifica sul metodo nonviolento - e qui di seguito riportato integralmente, ha ridato ad alcuni di noi l'occasione per riprendere, dopo anni, una riflessione interrotta sul rapporto tra mafia e nonviolenza. Uno dei grandi testimoni della nonviolenza è stato Danilo Dolci che ha operato in Sicilia. A lui dobbiamo molto per una serie di riflessioni, ma soprattutto di azioni nonviolente svolte nella nostra terra. Se si eccettua la testimonianza del sociologo triestino, ci sembra che il rapporto tra mafia e nonviolenza sia stato un terreno poco esplorato: sia con indagini, ricerche, studi, sia con iniziative, attività, azioni tese alla risoluzioni di conflitti nel Mezzogiorno.Il metodo nonviolento ha cominciato ad avere robustezza dal punto di vista teorico e di sperimentazione in altri campi (basti pensare al tema pace-guerra); ma sul conflitto fra società civile e mafia - conflitto centrale almeno per la Sicilia e per l'intero Mezzogiorno italiano - credo che sia stato detto e scritto poco. Ecco perché è stato importante (come documentiamo in questo libro) avviare una rete tra persone e associazioni interessate a questo tema non solo dal punto di vista teorico, ma anche dal punto di vista della pratica quotidiana" (Dalla Presentazione di Emanuele Villa).
14,00

Nacqui nella salina del Ronciglio. Diari 1931-1935

Nacqui nella salina del Ronciglio. Diari 1931-1935

Antonietta Platamone D'Alì

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2005

pagine: 336

Antonietta Platamone D'Alì, la maggiore degli undici figli del Senatore Giuseppe D'Alì e di Rosalia Chiaramonte Bordonaro, Vedova del Marchese Enrico Platamoe, iniziò a scrivere questo Diario il 3 febbraio del 1931, all'età di 77 anni, dopo la morte del figlio maschio, Giuseppe (Peppino), che nel Diario è la figura principale. Attraverso le annotazioni quotidiane, entriamo nella sfera personale di Antonietta Platamone D'Alì. I Diari contengono inoltre squarci interessanti della società trapanese e palermitana e riferimenti ad alcuni avvenimenti di rilievo storico che l'autrice ha osservato nella sua lunga vita. Antonietta Platamone D'Alì era nata a Trapani l'11 ottobre 1954 e sarebbe morta nella stessa città il 24 marzo 1940.
20,00

L'altro casalese. Domenico Noviello, il dovere della denuncia

L'altro casalese. Domenico Noviello, il dovere della denuncia

Paolo Miggiano

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2019

pagine: 184

Ci sono storie che vanno raccontate. Per senso della memoria, perché rappresentano un pezzo importante della nostra storia. Vanno narrate anche quando accadono a Casal di Principe o a Castel Volturno. È terra del clan dei casalesi che, in un capovolgimento semantico e culturale, ha scippato il nome ad una comunità. Ma questi sono luoghi in cui vivono soprattutto tante persone perbene. Domenico Noviello era una di queste. Uno degli "altri Casalesi". Uno dei veri Casalesi. In questo volume, Paolo Miggiano ne ripercorre l'impegno antiracket e la rettitudine morale, testimoniata oggi dai figli, che mostrano, con fragile fierezza, il loro dolore di sopravvissuti all'immane tragedia. L'altro Casalese è un libro sulla camorra e l'anticamorra, ma restituisce dignità narrativa a una persona che non si è chinata alle imposizioni dei clan. Quella di Domenico Noviello è una storia importante. Una storia non proprio troppo comune, ma che può ripetersi e accadere ovunque. La sua è la storia di un uomo che non voleva affatto diventare un eroe, ma essere solo un uomo normale. Noviello fu ucciso perché lasciato solo. Per la sua morte ci dobbiamo sentire tutti un po' vittime, ma anche un po' carnefici. Per questo la sua è una storia che dobbiamo conoscere.
16,00

La mafia in casa mia

La mafia in casa mia

Felicia Bartolotta Impastato, Anna Puglisi, Umberto Santino

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2018

pagine: 168

Questo libro è insieme la storia di vita di una donna divisa tra un marito mafioso e un figlio schierato radicalmente contro la mafia e un punto di svolta nel percorso che ha portato a fare giustizia di un delitto di mafia camuffato da attentato terroristico. Il racconto di Felicia è la rappresentazione di una tragedia quotidiana, in cui lo scontro tra padre e figlio, al di là del conflitto generazionale, diventa prologo di una guerra di liberazione, tanto più difficile e traumatica quanto più è legata a vincoli di sangue. Di questa guerra Felicia è protagonista e narratrice, acuta e instancabile, tenera e impietosa, e la sua volontà di tenere aperta la porta di casa, dopo la sua morte, è la predizione di una storia che continua.
15,00

Le fiabe di nonna Eroina

Le fiabe di nonna Eroina

Margherita Asta

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2016

pagine: 144

Nella tradizione raccontare è un verbo al femminile. Il narratore è quasi sempre una narratrice, si chiami Shahrazàd, l’instancabile narratrice delle Mille e una notte, o Agatuzza Messia, la «novellatrice modello» dei cunti raccolti da Giuseppe Pitrè nei quattro volumi di Fiabe, novelle e racconti popolari siciliani, pubblicati nel 1875 e riproposti in edizioni recenti, voci sopravvissute a un mondo scomparso. A narrare questi nuovi cunti è un altro personaggio, sempre una donna, tra cronaca e fantasia, che traduce in forme tradizionali le stupefacenti esperienze della sua mission che coniuga inusitate ricchezze e sogni artificiali. Dal suo racconto affiorano figure del repertorio classico, come mammedraghe, orchi, santi, reuzzi e Giufà, o tratte dalla letteratura, come l’onnipresente Alice e uno stralunato Marcovaldo, o dalle cronache degli ultimi anni, ritrascritte o immaginate.
15,00

Divagazioni del principe di Palagonia

Divagazioni del principe di Palagonia

Umberto Santino

Libro: Libro in brossura

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2016

pagine: 60

Il principe di Palagonia dalla sua Villa dei mostri a Bagheria, in un paesaggio stravolto dalle nuove costruzioni, canta l'agonia della sua classe e del suo mondo, con deliranti incursioni in un futuro senza speranza. Fanno da contrappunto i canti dei contadini e le devozioni delle donne, ancora incapaci di recitare il ruolo di protagonisti di una storia tutta da scrivere. Ci accompagnano nella visita alla Villa turisti illustri, come Patrick Brydone e Wolfgang Goethe, e un'eco delle fantasie del principe si ritrova nei versi di Giovanni Meli e Lucio Piccolo.
8,90

La mafia expliquée aux touristes

La mafia expliquée aux touristes

Augusto Cavadi

Libro

editore: Di Girolamo

anno edizione: 2016

pagine: 54

Traduzione in francese del volume La mafia spiegata ai turisti.
5,90

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