Diabasis
Metafisica cristiana e neoplatonismo
Albert Camus
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 208
Premio Nobel per la letteratura nel 1957, autore di classici come "Lo straniero" e "La peste", contemporaneo di Sartre, Camus ha sempre negato che la sua fosse "opera di filosofia", asserendo d'aver scritto, oltre ai romanzi e ai drammi, soltanto alcuni "livres d'idées". Eppure ottenne il diploma di studi superiori di filosofia nel 1936 con questa tesi su "Metafisica cristiana e neoplatonismo". Una tesi in cui lo scrittore francese individua nel tema della incarnazione, l'irriducibile originalità del Cristianesimo rispetto alla filosofia greca e al neoplatonismo, attraverso una rilettura di Agostino considerato campione del dialogo fra Fede e Ragione.
Vasco da Gama e la prima circumnavigazione dell'Africa (1497-1499)
Carmen M. Radulet
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 220
Il suono di una mano sola. Cronache giapponesi
Nicolas Bouvier
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 240
Il libro è il racconto di un lungo soggiorno in Giappone negli anni Sessanta. L'autore, uno degli ultimi grandi narratori-viaggiatori nella tradizione di Michaux e Segalen, tra i più giustamente celebrati dal pubblico e dalla critica nei paesi di lingua francese e tradotto in moltissime lingue, è capace di evocare in qualunque luogo o viaggio la "polifonia del mondo", la religiosità di viversi nel mondo conciliando sacralità e umorismo.
Ciriaco d'Ancona e la cultura antiquaria dell'umanesimo. Atti del Convegno internazionale di studio
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 540
Archivio Piacentini. Inventario dei fondi. Sezione civile
Osvaldo Piacentini
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 160
In difesa di «Giobbe e Salomon». Leopardi e la Bibbia
Elena Niccoli, Brunetto Salvarani
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 180
Una strada giallo sangue. Venti secoli di delitti lungo la via Emilia
Danila Comastri Montanari
Libro
editore: Diabasis
anno edizione: 2005
pagine: 256
Dodici brevi storie di delitti dalla preistoria fino al XIX secolo, perché, come sostiene l'autrice, "il delitto esiste da quando esiste l'uomo" e fin dagli "albori della storia esistevano i criminali, cioè coloro che violavano scientemente le regole della comunità, così come esisteva qualcuno più pronto degli altri nel notare gli indizi, percepire le tracce, raccogliere le prove di un delitto". Un viaggio nell'Emilia antica per esplorare non solo le immutabili e intricate passioni umane, ma anche l'evoluzione di luoghi, usi e costumi nei secoli.

