Editoriale Lombarda

Qui troviamo Linda R. una vecchia signora che, prima di andarsene da questa terra, intende salvare dall’oblio alcune pagine dei suoi quaderni/diari, scritti negli anni Sessanta, quand’era medico condotto di un paesino della Vallassina. Protagonisti sono le anime che abitarono quella valle: persone tragiche, comiche, ordinarie, feroci o solo disperate sfilano in una serie di ritratti dove l’autrice usa spesso colori molto forti, senza rinunciare a una visione pietosa (che non giustifica ma perdona) prevista in ogni storia, umana e no.

La questione dell’identità narrativa, tema tratteggiato in queste pagine, ci riconduce all’appello dell’antico oracolo di Delfi: “conosci te stesso”. Sappiamo che le cose importanti legate alla vita – soprattutto quella interiore – e alla conoscenza del mondo sono già state narrate; la storia pare ripetersi, si parla addirittura dell’eterno ritorno dell’identico. Lungo il sentiero del dialogo e dell’accoglienza l’operatore sociale compie un viaggio di conoscenza che può aiutare le persone a sentirsi valorizzate. Si tratta d’inserire “semi di novità” e dimostrare, attraverso esperienze credibili, che un altro modo di vivere è possibile. “Un grano di luce in un solco di silenzio…”. Questa espressione quechua può rappresentare quello che per me significa ritrovare il senso di un pensiero impensato. Lo sforzo sta nel cercare la via della riflessione umile e creativa. Restano sempre ricordi, sensazioni, immagini, volti, parole dette e trattenute che riponiamo con cura nella nostra valigia simbolica per custodirne il contenuto.

È da circa due anni che mi diletto a scrivere quei pensieri che mi travolgono la mente, il cuore e l’anima, tra desideri, fantasie, realtà e speranze; diventando così poemi o semplicemente piccoli pensieri. Scrivo in diversi linguaggi, a volte pieni d’amore o duri che tagliano persino l’acqua, incidendo parole che escono dall’anima. Momenti vissuti pieni di riflessioni con umiltà di cuore, scavando nelle profondità delle mie segrete. Scrivo per la gioia di scrivere, assaporando ogni singola emozione. Alcune delle mie poesie sono state scritte per accompagnare dipinti di artisti che spero allieteranno i vostri occhi; esse sono trascritte nelle opere, secondo l’uso del nuovo movimento denominato “Poesipittura”.

Si tratta di quattro amici, agenti segreti della C.I.A., capaci di muoversi nel multiverso e nel tempo, che si sono trovati ad agire insieme solo per un caso fortuito, ma che hanno cementato la loro amicizia al punto che è prevedibile possano ancora vivere insieme molte altre avventure, delle quali questo romanzo narra solo la prima.

Ed eccoci arrivati alla fine del terzo e ultimo volume de “La Saga di Greta”. Maila ha dimostrato di essere degna delle aspettative degli Esseri di Luce e per i Grimpeliani è divenuta simbolo di stabilità e benessere. Il potere della sua Casa Imperiale è sempre più saldo, grazie anche al suo illuminato governo. Il popolo si sente tutt'uno con lei. Ols e Greta non hanno mai fatto mancare alla figlia il loro appoggio, aiutandola in tutti i modi possibili a sopportare il pesante fardello che ha avuto in sorte e lo stesso ha sempre fatto Igor, la futura “spada” dell’Impero delle Tre Galassie, che ha sempre voluto un gran bene, ricambiato, alla sua “sorellona”, l’Imperatrice. Tutti felici e contenti dunque? Così pare, anche a giudicare dall'imprevisto contatto che, proprio alla fine del romanzo, sembra promettere nuove grandi opportunità e che non voglio descrivervi qui per non rovinarvi la sorpresa.

Un modo inconsueto per scoprire il museo dei musei: partendo dalla cornice del dipinto per identificarne l’immagine e il suo autore. Uno strumento di indagine e di conoscenza, senza un centro, fra passato e presente attraverso un labirinto che dalla nostra mente ci porta al contempo altrove e verso noi stessi fra dettaglio e complessità. Un modo per indugiare nella nostra pazienza attraverso un’affaccendata laboriosità; senza arrendersi mai. Come nella vita.

Gli “Antichi” in questo secondo volume della Saga di Greta non si sono certo risparmiati: hanno visitato Europa (satellite di Giove), hanno esplorato il sistema stellare di HD 164595 e una estesa zona della galassia chiamata Garfell, nella quale hanno rinvenuto un pianeta dalle caratteristiche simili a quelle della Terra, da loro chiamato per questo Terra-2, sul fondo oceanico del quale hanno vissuto esperienze inquietanti. Nelle profondità oceaniche terrestri, Greta ha fatto conoscenza con esseri luminosi e quasi incorporei, appartenenti ad un’altra dimensione, depositari di un grande sapere e in possesso di un grande potere, i quali peraltro le hanno dimostrato amicizia, le hanno spiegato alcune cose per aiutarla a fare luce sul remoto passato della Terra e le hanno fatto capire che torneranno a farsi vivi, soprattutto per fare visita a sua figlia Maila, che sembra destinata ad avere un grande futuro. Cosa succederà ora? Come si evolverà l’impero grimpeliano, divenuto ormai tri-galattico? Che rapporti avrà con la Terra? Cosa farà esattamente Maila? Perché gli “Esseri di Luce” ritengono di poter fare affidamento su di lei per portare a termine la loro missione?

Una poderosa flotta di astronavi aliene potentemente armate sta per invadere la Terra. Tutto sembra perduto, ma contro ogni catastrofica previsione giunge un aiuto insperato da parte del popolo degli “Antichi”. Ma chi sono esattamente questi Antichi? Altri alieni? Cosa hanno a che fare con la Terra? L’hanno forse già visitata anche in passato? Perché la vogliono salvare? La vogliono forse assoggettare anche loro facendo finta di aiutarla? Un orso bianco si aggira in libertà nei pressi del polo sud. Cosa diavolo ci fa in Antartide? Non dovrebbe invece essere dalle parti del polo nord? Non è forse lì che vivono gli orsi bianchi? E come può una semplice ricercatrice che lavora presso una base antartica degli USA diventare addirittura imperatrice di un impero galattico, o per meglio dire bi-galattico, di enorme vastità e in possesso di tecnologie avanzatissime? La risposta a tutte le domande potrete averla leggendo questo romanzo, il primo di una trilogia denominata “La Saga di Greta”.

Una poderosa flotta di astronavi aliene potentemente armate sta per invadere la Terra. Tutto sembra perduto, ma contro ogni catastrofica previsione giunge un aiuto insperato da parte del popolo degli “Antichi”. Ma chi sono esattamente questi Antichi? Altri alieni? Cosa hanno a che fare con la Terra? L’hanno forse già visitata anche in passato? Perché la vogliono salvare? La vogliono forse assoggettare anche loro facendo finta di aiutarla? Un orso bianco si aggira in libertà nei pressi del polo sud. Cosa diavolo ci fa in Antartide? Non dovrebbe invece essere dalle parti del polo nord? Non è forse lì che vivono gli orsi bianchi? E come può una semplice ricercatrice che lavora presso una base antartica degli USA diventare addirittura imperatrice di un impero galattico, o per meglio dire bi-galattico, di enorme vastità e in possesso di tecnologie avanzatissime? La risposta a tutte le domande potrete averla leggendo questo romanzo, il primo di una trilogia denominata “La Saga di Greta”.

Como da salvare è un atto d’amore verso la città. Nini Binda, in questo libro-intervista a cura di Roberto Festorazzi, racconta la sua passione per Como, regalando suggestioni e idee-forza, per la rinascita di un paesaggio urbano afflitto da anni di declino amministrativo e di degrado civile. A conferma del fatto che non esistono limiti di età per giocare un ruolo nel rilancio della capitale del Lario.

La chiesa di San Giorgio, oggi. Le fasi storiche e le intitolazioni. La scoperta della fase romanica. Gli affreschi romanici. L'urna di sant'Eutichio. La pala marmorea. La chiesa di San Giorgio nelle visite pastorali prima della ricostruzione. La ricostruzione seicentesca. I dipinti dei Recchi. Le visite pastorali successive alla ricostruzione della chiesa. L'altare settecentesco. Il culto mariano. Campane e campanile. I lavori dei secoli XIX e XX. L'organo. Appendice: A - I documenti della ricostruzione B - I pittori Recchi nei registri parrocchiali di S. Giorgio.

Il libro-inchiesta di Roberto Festorazzi dimostra come documenti e testimonianze dirompenti, che consentono di fare piena luce sui delitti e misteri del dopo Dongo, siano stati "neutralizzati" dal super-apparato degli Istituti storici della Resistenza. Un intero archivio di carte scottanti e inedite è stato posto a disposizione dell'autore dal comandante "Stefano", Mario Tonghini, classe 1923, protagonista della Resistenza lariana. Ne emergono casi clamorosi, come l'oblio calato sulla figura del comandante "Riccardo", Oreste Gementi, che condivise con il capitano "Neri" l'effettiva leadership militare della Resistenza nel Comasco, ma non si allineò alla "verità di partito" imposta dal Pci sulla morte di Mussolini.