Edizioni Sì

A diversi modi di nascere corrispondono diverse modalità di approccio alla vita, così come ogni vita intrauterina anticipa un vissuto extrauterino. Ovvero, dal primo all'ultimo respiro replichiamo ciò che abbiamo "sofferto" o meno nel grembo di nostra madre e a seguito del modo in cui ne siamo usciti. Qualsiasi cambiamento in qualsiasi area della vita evoca quel dolore ignoto, ma persistente, vissuto prima di nascere. Le autrici descrivono in maniera dettagliata e sorprendente come, quando e quanto tutto si ripeta senza la consapevolezza che siamo esseri divini in grado di riconoscere e di trasmutare qualsiasi aspetto dissonante della nostra esistenza, cogliendone i doni, per riuscire a vivere senza più sofferenza, ma solo e unicamente nella gratitudine e nella gioia di essere vivi e vitali. Il libro, strutturato in tre parti, affronta la vita prenatale, neonatale e postnatale da un punto di vista astrologico (con Nadia Fileccia), psicologico, neurologico e di Rebirthing (con Nicoletta Ferroni), proponendo infine strumenti per risolvere casi di imprinting ancora dolorosi.

"Un giorno Gianni prese una bicicletta dei fratelli, iniziò a correre all'impazzata e perdendo il controllo dei freni andò a cozzare contro un enorme albero. Il professore, dopo la visita, decretò che per lui sarebbe stato il buio…" "Chiunque legga questo libro si renderà conto che Gianni era una persona eccezionale. Ha trascorso una vita dedita all'aiuto dei più disagiati. Preparatissimo in molti campi dello scibile umano, ha affrontato con coraggio politici e religiosi che non comprendevano e non lo aiutavano a risolvere i problemi dei più deboli." "Quando il Santo Padre decise di visitare l'Istituto Serafico per pluriminorati di Assisi, Gianni vi svolgeva il ruolo di Preside. L'abbraccio fu la sua grande occasione per sussurrargli all'orecchio un qualcosa che avrebbe desiderato dirgli da anni."

Quella di Marina Seganti è una biografia tonda e piena come la luna, la vera Storia della Romagna rivive attraverso il racconto di quattro generazioni della sua famiglia. Le avventure dei protagonisti, i suoi avi, ricercate e ritrovate negli archivi civili ed ecclesia stici e nei ricordi dei parenti, i loro modi di dire e di chiamare le cose e i luoghi che frequentarono, sono ali per volare nel tempo e per guardare dall'alto le meraviglie della Romagna, itinerari e luoghi incantati che ancora oggi si possono visitare, rapiti dalla loro luminosa quiete. Il susseguirsi delle vicende mise a dura prova il nonno Giuseppe, ma lui non si arrese e, con il coraggio e la certezza di un esperto trapezista, si lanciò nel vuoto, certo che qualcuno lo avrebbe afferrato al volo, che la provvidenza lo avrebbe salvato… "Le memorie che abbiamo ricevuto in eredità hanno bisogno di un luogo in cui risuonare. I loro messaggi ci sorprenderanno in presenza e potenza e agiranno dentro di noi e intorno a noi, liberando coraggio e passione per la vita. Questa storia accende il desiderio di dirsi: voglio vivere fiduciosa e certa che qualcuno mi prenderà al volo." (Marina Seganti)

Il costo dell'indecisione è altissimo ed è quel buco nero dove finiscono tutte le opportunità. Noi esseri umani siamo strani, ma allo stesso tempo capaci di cose incredibili. Siamo tutti diversi: fisici diversi, caratteri diversi, approcci diversi, credenze e valori diversi, ma abbiamo tutti una cosa in comune: la possibilità di cambiare, di mutare, di trasformare la nostra vita, di migliorare la nostra esistenza e di lottare per ciò in cui crediamo. Luca Gt espone in modo chiaro e diretto, punto per punto, i principi e le pratiche di successo appresi durante la sua carriera nelle Forze Speciali. Ciò che lo ha tenuto in vita, padrone di sé in condizioni di stress e pericolo estremo, può essere di grande aiuto a chiunque voglia intraprendere la strada verso i propri obiettivi e raggiungerli davvero, senza riserve.

Il matrimonio di Galina sembrava una favola: un marito italiano premuroso, una casa immersa in un paesaggio pittoresco, una figlia adorabile… ma in realtà Galina dovrà affrontare la violenza domestica e fare una scelta difficile: rassegnarsi o fuggire, senza un lavoro né amici e rischiando di perdere la cosa più preziosa che esista nella vita di una madre. Per Anita, un matrimonio stabile, una carriera e una casa accogliente. Tuttavia, l’incontro con Galina la aiuta a riconoscere i campanelli d’allarme in quella che sembra una famiglia normale. Sullo sfondo di una Milano più umana di come viene spesso rappresentata, altre donne immigrate si incontrano e si aiutano per uscire da difficoltà apparentemente insormontabili.

Questo libro era uno dei grandi sogni nel cassetto di Alfonso Guizzardi. Ha trascorso lunghi e intensi momenti del suo ultimo anno di vita a scriverlo con la concentrazione e la dedizione che lo distinguevano. Molto probabilmente, se fosse ancora vivo, questo libro sarebbe diverso. Con tutte le sue conoscenze lo avrebbe arricchito di chissà quali altre informazioni, ma non pubblicarlo, lasciando il file incompleto nel suo pc, non avrebbe certo aperto il cassetto del suo sogno. Un sogno al servizio degli altri, come tutta la sua vita. Quest’opera contiene una prima parte interamente scritta da lui stesso con il desiderio di spiegarci quanto qualsiasi terapia, tecnica o percorso di evoluzione possa funzionare solo e unicamente se avviene l’incontro con l’Uno, come Alfonso amava chiamare Dio, ma anche l’Amore. E dell’Uno parla questo libro da un punto di vista non solo spirituale, ma anche multidimensionale, nonché psicofisico. Alfonso è stato un “Audace in rivoluzione con il sistema” in tutte le sue forme. Ha vissuto così tutta la sua vita. Eppure, pochi mesi prima del suo “trasloco” oltre il velo, fu inebriato dalla Pace come grande atto rivoluzionario, diventando lui stesso un guerriero della pace. Con questo spirito di pace è stato scritto il capitolo, assai mistico, intitolato “Alfonso, ponte tra Cielo e Terra”, da una delle tre donne che lo ha accompagnato oltre il velo, a cui seguono le toccanti testimonianze di alcuni suoi pazienti, che narrano quanto averlo avuto come psicoterapeuta abbia significato, per loro, incontrare l’Amore come medicina con cui sono guariti. Il libro si conclude infatti con la grande verità che nessuno muore se ama e se crede nell’amore immortale.

Una rivoluzione epocale, una rinascita spirituale. La reincarnazione, l'apocalisse, i gruppi di potere dediti al male, le famiglie animiche: tutti si ritrovano ai giorni nostri per cambiare le sorti del mondo, in un gioco eterno di specchi tra la Luce e l'Oscurità. Al centro della trama, tre donne e un uomo: quattro amici che, indagando su un mistero antico di millenni, ritroveranno loro stessi e apriranno la strada per l'umanità del futuro.

Correva l'anno 1921 quando nei teatri di Parigi e della Francia intera cominciò ad essere rappresentata questa stupefacente pièce teatrale, in cui un medico di scarsi principi riesce trasformare in una miniera d'oro la condotta appena acquistata, e a trasformare in malati tutti i cittadini sani di un immaginario paese di montagna. È trascorso quindi un secolo, ma, si potrebbe dire, non invano, in quanto il dottor Knock è diventato il prototipo e il precursore dei propagandisti con laurea in medicina e specializzazione in marketing oggi così impegnati a medicalizzare le nostre vite e a "proteggerci" da ogni male vero o presunto. Leggendo questa versione in prosa del copione di Romains, avrete una sensazione straordinaria di deja vu, e vi verrà spontaneo immaginare Knock in qualche talk show a spiegare che non siamo sani, ma solo asintomatici, e che non possiamo dirci in salute, dato che non siamo laureati in medicina... Maria Cristina Franzoni riesce anche questa volta (ricordiamo la sua versione in prosa de "Un nemico del popolo" di Ibsen) ad accompagnare il lettore in un tempo sospeso e a stimolarne l'immaginazione ben oltre il copione teatrale dal quale è partita, svolgendo l'intuizione di Romains e arricchendola dì atmosfere e sfumature psicologiche, come solo potrebbero fare dei bravi attori con la loro interpretazione.