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Einaudi

Procne Machine

Carmen Gallo

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 112

Il lungo viaggio di due sorelle dal passato del mito a un presente su cui si allungano ombre di violenza che minacciano corpi e voci. “Procne Machine” è una macchina di associazioni e metamorfosi, come quella che trasforma Procne in una rondine e sua sorella Filomela, con la lingua tagliata, in un’usignola dal canto memorabile: «Ho immaginato di sentirle cantare, entrambe. Di seguirne nel bosco le tracce, le fughe, i nascondimenti». È anche un attraversamento della cultura occidentale guidati dal volo e dal canto degli uccelli: dal titolo che riecheggia l’“Hamletmaschine” di Heiner Müller a Eschilo e Coetzee, passando per Shakespeare, Keats, Eliot, fino a Laurie Anderson e Lou Reed. L’intima matrice autobiografica («Ho sempre avuto paura di voi») alimenta e fa proliferare l’immaginazione, animando una creatura ibrida che pensa e si ripensa, esplorando le possibilità della più recente poesia contemporanea: a calibrati componimenti in versi seguono «microsaggi» in prosa, un poemetto dalle suggestioni leopardiane, libere traduzioni di testi classici, la descrizione analitica di un quadro surrealista di Ernst. Un viaggio sulle tracce di una storia che contiene altre storie, esercizi di violenza e compassione, ma anche la speranza di un canto a venire. A partire da una domanda: «Com’è possibile difendersi da ciò / che ci minaccia o ci reclama dall’alto».
11,00

L'ultimo operaio. Canto finale della grande fabbrica

Niccolò Zancan

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 156

«Lo senti questo silenzio? È la fabbrica che sta morendo». L’ultimo operaio di Mirafiori sta per andare in pensione. L’ultimo che ha indossato la tuta blu, l’ultimo che ha visto l’Avvocato Agnelli e che ha tifato Juventus per riconoscenza. Non è più Cipputi, perché è un operaio ancora più disilluso e solo, essendo ormai uscito persino dalle parole del mondo. Se ne va in dissolvenza, testimone di un passaggio storico. Mirafiori era la più grande fabbrica d’Europa. Oggi restano 4080 operai addetti alla produzione, ma sono quasi sempre in cassa integrazione. Fissano il vuoto dai palazzi costruiti per loro, che si stanno spopolando come la città che li aveva accolti. Niccolò Zancan è dovuto andare via da Torino per mettere a fuoco le cose. Ed è dovuto tornare per trovare l’ultimo operaio e ascoltare la sua storia unica e fiera, prima che tutto questo mondo – novecentesco – svanisca dietro la curva del secolo. Anche in questo libro Zancan riesce a raccontare la cronaca urticante del nostro presente attraverso uno stile poetico suo peculiare, senza venir meno alla critica sociale e civile.
18,00

Tassare i milionari. Prendere ai ricchi per dare ai poveri

Riccardo Staglianò

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 176

Diffidate di chi propone soluzioni facili. Per i problemi seri ne esistono poche e la disuguaglianza economica alle stelle è senz’altro un problema serissimo. Eppure, se non soluzioni, almeno strade giuste da percorrere se ne intravedono rispetto a quelle sbagliate imboccate sin qui. Tra le più ovvie ci sarebbe quella di ripensare il sistema fiscale in modo che torni, come prevede la nostra Costituzione, a chiedere di più a chi ha di più per alleggerire il carico di chi ha di meno. Oggi le cose stanno all’opposto. Il 7 per cento più ricco degli italiani paga meno tasse di quanto faccia un onesto rappresentante del ceto medio. Per correggere la rotta si potrebbe iniziare da una misura semplice, dagli effetti rapidi e – guardando ai sondaggi – anche estremamente popolare: una patrimoniale sui multimilionari. Una tassa sin qui considerata radioattiva solo perché spiegata malissimo. Questo libro prova a raccontarla meglio per far capire che sarebbe nell’interesse di tutti, ricchi compresi.
13,00

Come funziona davvero il mondo. Energia, cibo, ambiente, materie prime: le risposte della scienza

Vaclav Smil

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 440

Su cosa si regge un sistema globale in cui per fare arrivare un pollo in tavola è necessaria una quantità di energia pari a mezza bottiglia di greggio? Il mondo in cui viviamo consuma 370 milioni di tonnellate di plastica l’anno, 150 milioni di ammoniaca, 1,8 miliardi di tonnellate di acciaio e 4,5 miliardi di tonnellate di cemento. Il lavoro ormai decennale di Vaclav Smil, tra i massimi esperti di scienze ambientali, si fonda su una certezza incrollabile: per affrontare qualsiasi problema in maniera efficiente è necessario conoscere i fatti e partire dai dati. Accompagnati nell’esplorazione di principî e macrosistemi ci scopriremo di volta in volta sorpresi, indignati, fiduciosi. E, a lettura ultimata, certamente più informati e consapevoli.
14,50

La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini

Antonio Pascale

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 320

Una ramificazione di storie, nodose e belle come i tronchi di olivo. Imparando a leggere le piante si scorgono le donne e gli uomini così come sono, nel ciclo spontaneo della loro natura, contraddittoria e vitale. Le piante sono dei fari, racchiudono simboli millenari, essenziali, nitidi. Riescono a sfidare le avversità e ci offrono un modello di resistenza, perché con tenacia mettono in mostra la potenza delle contraddizioni: il desiderio di vivere e amare (espresso dal ciliegio) che può procurare frustrazione e insicurezza; la forza (della quercia) che ci può abbandonare all’istante; la democrazia come processo di adattamento tra profondità e superficie (l’olivo); la necessità di un rito di passaggio (grano), di un viaggio che comprenda una morte per rinascere. Questo libro è un oroscopo, oltre che una sorta di botanica dei sentimenti. D’altra parte le piante sono uno strumento d’eccezione per affrontare la nostra misteriosa natura: somigliano a noi più di quanto avremmo mai creduto.
13,00

Le idee e il potere. Il pensiero politico contemporaneo

Stefano Petrucciani, Eleonora Piromalli

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 360

Questo volume illustra la storia del pensiero politico dall’inizio del Novecento a oggi, articolandola in tre parti. La prima affronta i conflitti ideologici che hanno segnato l’epoca della «guerra civile europea»: il dibattito nel socialismo su riforme e rivoluzione; le filosofie del totalitarismo, da Heidegger a Schmitt a Gentile; le grandi figure del pensiero liberale e democratico, da Croce a Kelsen, da Dewey a Schumpeter. La seconda parte analizza le innovazioni della teoria politica dopo la seconda guerra mondiale, negli anni in cui si affermano il laburismo, il riformismo socialdemocratico e il Welfare State. Il pensiero marxista si rinnova profondamente, con Sartre e con la Scuola di Francoforte. Negli Stati Uniti, la cultura politica si arricchisce dell’apporto degli europei sfuggiti al nazismo, come Leo Strauss e Hannah Arendt. La decolonizzazione feconda grandi esperienze intellettuali come quella di Frantz Fanon. La terza parte, infine, illustra le tendenze principali dell’epoca presente: la discussione su “Una teoria della giustizia” di John Rawls; la ricerca di una migliore democrazia, da Bobbio a Habermas; la critica del soggetto moderno nel pensiero radicale, da Foucault a Toni Negri; le teorie femministe e il pensiero della differenza. Lungi dall’essere una raccolta di nozioni, “Le idee e il potere” si propone come una ricognizione di idee e concetti utili per orientarsi nei conflitti e nelle trasformazioni del mondo contemporaneo.
24,00

Sull'antisemitismo

Mark Mazower

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 384

Di cosa parliamo, storicamente, quando parliamo di antisemitismo? Si può difendere l’idea di uno Stato palestinese o attaccare le politiche israeliane senza essere etichettati come antisemiti? Essere critici verso il sionismo rende automaticamente antisemiti? È consentito paragonare Israele al Sudafrica o, se vogliamo, al Terzo Reich? Gli ebrei possono dire cose che i non ebrei non possono dire? Chi può parlare a nome degli ebrei e chi no? Viviamo in una tempesta perfetta di incomprensione che soffoca il dibattito e inibisce una discussione ragionevole – oltre a impedire qualsivoglia autentico progresso. Mark Mazower ci mostra in modo chiaro e accurato come siamo arrivati a questo punto, cercando di fare luce piuttosto che attribuire colpe e responsabilità. Nel 1879 il giornalista tedesco Wilhelm Marr annunciò la nascita di una Lega degli antisemiti che si proponeva di impedire che agli ebrei fosse concessa una piena uguaglianza giuridica. Fu coniato così un sostantivo astratto: «antisemitismo». Il termine si è poi tristemente diffuso a livello globale con l’ascesa di Adolf Hitler e con il piano di sterminio del popolo ebraico portato avanti dai nazisti. Oggi decine di Paesi sono impegnati a combattere l’antisemitismo, ed esistono specifiche task force internazionali il cui compito è quello di sradicarlo. Nello stesso tempo, tuttavia, il consenso sul significato del termine tocca il suo minimo storico e vengono accusate di antisemitismo persone delle più svariate tendenze, dai seguaci del suprematismo bianco al segretario generale dell’Onu. Un tempo le cose erano meno complicate. In passato il nemico era senza dubbio l’estrema destra, da cui provenivano gli stereotipi razzisti, le teorie della cospirazione e il negazionismo dell’Olocausto. Adesso però la situazione è molto cambiata. Più di quattro quinti degli ebrei vivono in due Paesi, Israele e gli Stati Uniti, e questi ultimi garantiscono la supremazia militare del primo. Gli ebrei sono a tutti gli effetti considerati «bianchi» e per i movimenti anticoloniali la questione palestinese è sempre più rilevante. E le accuse di antisemitismo colpiscono la sinistra più che la destra. Eppure fino a mezzo secolo fa nessuno si sarebbe sognato di associare all’antisemitismo le critiche mosse allo Stato di Israele, mentre oggi le due cose vengono di continuo sovrapposte, a volte strumentalmente, a volte no. La stessa parola ha assunto un nuovo significato, con il rischio di diventare un’accusa generica usata per delegittimare posizioni legittime, delegittimandosi a sua volta. Mark Mazower, uno dei maggiori storici mondiali, ci offre una guida chiara e imparziale che mette in prospettiva la confusione del presente per dipanare una delle questioni più urgenti del contemporaneo.
25,00

Esperienza e natura

John Dewey

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 416

“Esperienza e natura” costituisce il momento culminante dell’elaborazione filosofica di John Dewey. Pubblicato nel 1925, e poi in edizione in parte rivista nel 1929, il testo offre una visione sistematica del naturalismo pragmatista deweyano, ridefinendo in profondità le categorie con cui la tradizione moderna ha pensato il rapporto tra soggetto e oggetto, mente e mondo, teoria e pratica. La centralità di cui oggi il pensiero di Dewey è tornato a godere è dovuta alla sua capacità di oltrepassare le alternative che hanno dominato a lungo la cultura occidentale. Il suo naturalismo evita tanto derive riduzioniste quanto posizioni dualistiche: l’esperienza non è né un ambito puramente soggettivo né un epifenomeno della materia, ma la dimensione in cui si articola radicalmente la continuità tra natura e cultura nell’essere umano. E, parallelamente, la mente non è sostanza isolata, ma un insieme operativo di funzioni che emergono dalla transazione dell’organismo con l’ambiente tanto naturale quanto sociale. Ne deriva una concezione dell’esperienza irriducibile agli schemi moderni: anziché rappresentazione di una realtà esterna, essa è partecipazione attiva ai processi in «situazione». Questa impostazione anticipa questioni oggi centrali nella filosofia che dialoga con le scienze cognitive e sociali secondo paradigmi innovativi. Il valore di “Esperienza e natura” risiede nella capacità di riconfigurare le relazioni fondamentali del pensiero: tra natura e significato, tra necessità e contingenza, tra stabilità e trasformazione, con implicazioni decisive per l’epistemologia, l’estetica, l’etica, e la filosofia sociale.
25,00

L'orizzonte della notte

Gianrico Carofiglio

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 288

Un romanzo poderoso e commovente sulla ricerca della felicità. Una donna ha ucciso a colpi di pistola l’ex compagno della sorella. Legittima difesa o omicidio premeditato? La Corte è riunita in Camera di Consiglio. In attesa della sentenza l’avvocato Guerrieri ripercorre le dolorose vicende personali che lo hanno investito nell’ultimo anno. E si interroga sul senso della sua professione, sull’idea stessa di giustizia. Un’avventura processuale enigmatica, dal ritmo impareggiabile, che si intreccia a un’affilata meditazione sulla perdita e sul rimpianto, sulle inattese sincronie della vita.
13,50

Partenze

Julian Barnes

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 184

“Partenze” è la storia di due amori, quello fra il giovane Stephen e la giovane Jean e quello fra il vecchio Stephen e la vecchia Jean. È la storia dell’anziano jack russell Jimmy, deliziosamente ignaro della propria caninità. Ed è la storia di uno scrittore di nome Julian, alle prese con gli scherzi della memoria, le fallacie del corpo, e quella speciale partenza a cui non segue alcun arrivo. I AM: Io Sono, naturalmente. Ma anche l’acronimo di Involuntary Autobiographical Memory, quella memoria autobiografica involontaria che, a partire da uno stimolo sensoriale (per intendersi, il sapore della madeleine intinta nel tè, nel caso di Proust), rievoca un preciso evento del passato. Illuminante corrispondenza o mero gioco linguistico? Se è vero che «la memoria coincide con l’identità e viceversa», sembrerebbe valere la prima ipotesi. D’altra parte, un ricordo non mediato dalla volontà, e dunque dalle molte narrazioni e autonarrazioni che se ne fanno, è davvero tale? E, in definitiva, vale la pena di essere ricordato? Prendiamo il caso di Stephen e Jean – alto, allampanato, gentile studente di filosofia lui, attraente, caustica, benestante studentessa di letteratura russa lei. Julian li conosce all’Università di Oxford negli anni Sessanta, quell’epoca di libertà sessuale tanto decantata ma raramente sperimentata, e, un po’ terzo incomodo un po’ mezzano, li fa incontrare e innamorare. Poi la vita fa il suo corso e quarant’anni dopo Julian non resiste alla tentazione di rifarsi Cupido, «scrivendo» un nuovo capitolo della loro unione. Nel raccontare le loro storie d’amore, la prima come la seconda, lo scrittore-demiurgo fa affidamento sulla memoria e gli appunti personali. È lecito domandarsi quale grado di verità tali supporti garantiscano alla narrazione. Anche quando deve fare i conti con la propria caducità, quando una diagnosi infausta stravolge le categorie grammaticali trasformando i suoi tempi verbali da futuro in passato, è il Julian scrittore a prendere il sopravvento. «È stato tutto molto interessante» è il suo commento, a proposito di bagni di realtà brutali, pratiche mediche invasive, e dell’invidiabile condizione del cane di Jean e Stephen, Jimmy, a differenza di lui ignaro della propria mortalità (nonché del fatto stesso di essere cane). “Partenze” è un’opera di fantasia, ma questo non significa che non sia vera; è un libro giocoso, arguto e irriverente, ma questo non significa che non stringa il cuore a ogni pagina. «Possiamo e dovremmo fidarci degli scrittori quando ci raccontano meravigliose bugie sui loro romanzi». Julian Barnes lo scrive a proposito di Marcel Proust. O forse no.
18,50

Lunario dei giorni insonni

Elvira Seminara

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 224

«Gli altri non sanno quanta vita si perdono, a usare la notte per dormire». Di giorno Iris ha imparato a vivere in disparte per tenere a bada ogni istinto di felicità, dopo un matrimonio naufragato e molti entusiasmi evaporati. Di notte, invece, passeggia sul lungomare sotto la luna, affinando l’arte di restare svegli. Ma l’insonnia è contagiosa, e in un settembre infuocato che non vuole più finire, il buio si popola di un’umanità bizzarra, dolente e tenera, capace di convincere Iris che la tristezza è un sentimento sovversivo di cui prendersi cura. E che non importa quanto siamo bravi a nasconderci, perché può comunque accadere che la vita ci venga a stanare. Iris non ha dubbi: per lei l’inferno sono gli altri. Il paradiso invece è Alert, l’insediamento umano più a nord del pianeta, dove riposano in ibernazione tutti i sogni che non ha realizzato. Ma ormai persino ad Alert i ghiacci si sciolgono, e lontano migliaia di chilometri, in un residence sul mare che è un perfetto campo di osservazione delle piccole assurdità umane, Iris affronta la sua solitudine durante un’estate senza fine, in cui anche la natura è in preda a un disastro che ci somiglia. A quasi cinquant’anni, dopo un matrimonio fallito, Iris si è trasferita lì a vivere con Jacopo. Condividono l’affitto e qualche mania, nient’altro. Lei lavora online insegnando letteratura a manager in cerca di citazioni pronte all’uso, e intanto compone mappe per orientarsi nel caos. Ma soprattutto si scopre parte di una stirpe antica e smisurata: quella degli insonni, creature di confine che abitano il tempo rovesciato della veglia. Una confraternita segreta, sparsa ovunque, fatta di chi teme i sogni perché sa che dicono il vero, e di chi, come lei, cerca nella notte una possibilità. Nelle sue passeggiate notturne incontra anche Aida, una vecchia vicina che ha dimenticato molte cose, inclusa la ragione di un dolore che però non la abbandona. Ed è questo legame, così strambo da apparirle innocuo, a dilatare improvvisamente il suo orizzonte. Perché per quanto tentiamo di resisterle, la vita si infiltra dappertutto. Elvira Seminara ha scritto un romanzo effervescente, ipnotico, in cui ci regala una protagonista spigolosa e stralunata il cui sguardo sa però sempre posarsi sulla bellezza nascosta del mondo.
18,00

I demòni

Fëdor Dostoevskij

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2026

pagine: 912

Un grandioso romanzo sul problema che sempre tormenta l’autore, quello della ricerca di Dio e del Male. Pëtr Verchovenskij è il capo di un’organizzazione nichilista, e con ammirata sottomissione offre il frutto della propria attività rivoluzionaria al demoniaco Stavrogin. Quando viene ucciso Šatov, un ex seguace convertitosi alla fede ortodossa, Pëtr obbliga Kirillov ad autodenunciarsi, prima del suicidio. Seguono altri delitti in apparenza privi di motivo e solo la fine di Stavrogin, trovato impiccato nel suo appartamento, sembra porre termine all’azione di questi «demòni». Un romanzo polifonico, in cui i personaggi rivelano tutte le contraddizioni di una società apparentemente colta e liberale. Con un saggio di Luigi Pareyson.
15,00

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