Futura Libri

Un libro di ricordi [...] di storie e di eventi vissuti durante i grandi cambiamenti che in questi 90 anni hanno trasformato la cultura, i rapporti sociali, il modo di pensare, inciso le nostre certezze e mutato profondamente i nostri comportamenti così come le istituzioni che governavano la nostra società e la nostra vita. Una riflessione in un momento già avviato a ulteriori e drammatici mutamenti, nel quale abbattute le vecchie difese senza averne create di nuove, l'angosciosa domanda “Cosa fare?” ottiene risposte di nuove sopraffazioni, volontà di dominio e assoggetta- mento dei più deboli. In queste considerazioni si inseriscono inoltre le più semplici dimensioni del trascorrere della vita di tutti i giorni da cui ho tenuto al riparo da curiosità indiscrete gli aspetti più personali e intimi e strettamente familiari.

Con il secondo volume ispirato dal gruppo Facebook “La Perugia di ieri e il suo Contado... com'era e com'è” si torna a parlare di Storia e, soprattutto, di storie che hanno avuto come palcoscenico la nostra bella città, con qualche piccola divagazione qua e là per il contado. Si tratta stavolta di una carrellata di eventi storici e fatti privati che si sono svolti negli anni tra l'Unità d'Italia e il 1915, raccontati, per lo più ma non solo, attraverso le cronache locali, con il linguaggio tipico, a volte ampolloso, dell'epoca nella quale si sono svolti, volutamente conservato nelle trascrizioni letterali che descrivono al meglio il colore e, se vogliamo, il costume di quel periodo. I protagonisti delle vicende sono sia personaggi illustri, visti però nei loro aspetti meno ufficiali e risaputi, sia illustri sconosciuti, spesso saliti alla ribalta grazie alle piccole o meno piccole avventure, se non vere e proprie disgrazie accadute loro.

Siamo nel Risorgimento, nel mezzo degli sforzi per la riconquista dell'Umbria nel 1860, dopo i tristi fatti di Perugia. Di fronte ai retroscena politici e sociali che portarono alla liberazione dal dominio pontificio. Si documenta come essa fu il risultato di uno sforzo collettivo, non solo di interventi militari piemontesi, ma anche del moto popolare e delle attività clandestine delle società segrete.

Il racconto narra la vicenda di Giovanni, peacekeeper italiano gravemente ferito in un attentato a Sidone nel 2011 durante la missione UNIFIL. L'evento diventa simbolo delle tensioni e delle contraddizioni del Libano, una terra segnata da pluralità culturali e da ricorrenti conflitti. Giovanni, personaggio narrato, rappresenta la fragilità e la dignità umana nel sacrificio per la pace, mentre il Colonnello dell'Esercito, narratore, riflette sulle implicazioni morali e spirituali del tragico evento. La storia intreccia dialoghi silenziosi e metafore che esplorano la profondità dell'anima, la transitorietà della vita e l'onore del servizio militare. Giovanni, nel suo stato di coma, diventa una guida per comprendere le ragioni del vivere, e il Colonnello, anche attraverso l'assistenza alla famiglia del peacekeeper, approfondisce il valore della possibile convivenza tra molteplici diversità. Il racconto, infine, celebra la resilienza e il messaggio di speranza che emerge anche nei contesti più complessi e dolorosi.

Età di lettura: da 7 anni.

Età di lettura: da 5 anni.

Chi crede nello straordinario potenziale educativo dello sport, e in questo caso del calcio, troverà nella biografia di Elio Grassi una testimonianza e una fonte d'ispirazione di grande spessore. Avrà anche il piacere di ripercorrere un'epoca in cui il calcio proponeva un sano spirito competitivo e valori formativi fondamentali come rispetto, disciplina e sacrificio. Elio Grassi, perugino nato all'ombra del Piazzone, cresciuto sotto quella dello stadio di Santa Giuliana e una vita spesa per il calcio da giocatore e da allenatore, ha raccontato un arco di tempo che parte dagli anni precedenti lo scoppio della Seconda guerra mondiale fino ad arrivare ai giorni nostri. Mentre ha ripercorso la trasformazione del Paese e di Perugia, ha presentato la sua esperienza di vita strettamente intrecciata con le esistenze di altri perugini che insieme a lui hanno contribuito a valorizzare il calcio giocato nelle società cadette e nel Perugia calcio, segnandone significativamente la storia. Molti suoi compagni di viaggio si riconosceranno negli episodi, nelle foto e negli articoli dei quotidiani del periodo o lo faranno i loro figli e nipoti, così come i numerosissimi allievi che hanno trovato nel loro allenatore un esemplare maestro di vita.