Giometti & Antonello
Bar
Donato Novellini
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2018
pagine: 124
I bar che ritroviamo in questo libro, tema e scenario delle vicende o delle visioni che si dipanano in tutti gli episodi che lo compongono, non hanno nulla a che vedere con le oleografie che hanno tempestato la letteratura ma anche la filmografìa di massa degli ultimi decenni sull'argomento. Se il mondo che li circonda, minuziosamente descritto da una prosa dal ritmo incalzante ed ipnotico, evoca spesso paesaggi post-atomici o ambienti ovattati e subacquei, questi bar si configurano come stazioni metà relitto e metà rifugio - il più delle volte dominio di creature femminili variopinte, multiformi, ritrose e anche rapaci, sorta di hapax antropologici generati da contesti irripetibili e che immancabilmente alterano la visuale più delle bevande che esse stesse somministrano. Tutto meno che ammiccare ai ritrovi nostalgici del quartiere o del paesello, alle allegre comitive di habitué con la relativa proliferazione di maschere e caratteristi da osteria. Quello del narratore è qui uno sguardo ostinato e feroce davanti al quale i paesaggi animati e inanimati, le situazioni, le comitive, la varietà degli avventori non trovano tregua. Sguardo di passante che, spietatamente, si fa tutt'uno con ciò che vede e cerca, quasi sempre invano, una redenzione nella scia sempre più sbiadita di una tradizione irrestaurabile.
Lsd. Carteggio 1947-1997
Ernst Jünger, Albert Hofmann
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2017
pagine: 200
Il carteggio fra lo scrittore e filosofo tedesco Ernst Jünger (1895-1998) e il chimico svizzero scopritore dell'LSD Albert Hofmann (1906-2008) si estende per circa mezzo secolo, precisamente dal 1947 fino alla morte di Jünger. I due si conoscono per via epistolare, si telefonano, si incontrano e faranno dei viaggi insieme, ad esempio nello Sri Lanka e a Creta. Ma a questi viaggi si devono aggiungere anche quelli legati agli esperimenti con le droghe, che in entrambi i casi porteranno a opere letterarie divenute dei classici sull'argomento. Pensiamo, nel caso di Jünger, ad Avvicinamenti. Droghe ed ebbrezza (1969), e per Hofmann a LSD, il mio bambino difficile. Riflessioni su droghe sacre, misticismo e scienza (1979). Nel presente epistolario, uscito di recente in tedesco e che si pubblica qui per la prima volta in italiano, è possibile vedere in presa diretta la genesi esistenziale e quotidiana delle riflessioni di ognuno dei due personaggi, il filosofo-narratore (ma anche entomologo, conoscitore di botanica, etnografia, morfologia) e lo scienziato erudito appassionato di libri e di letteratura. I loro ragionamenti riguardo all'LSD - ma anche riguardo a diverse altre sostanze psicotrope o stupefacenti, come ad esempio i funghi messicani - vanno largamente oltre la dimensione ludica o meramente autodistruttiva, e prospettano un'alternativa all'esistenza comune, piccolo-borghese, accendendo uno stimolo verso una diversa forma di conoscenza. Entrambi vissuti oltre i cento anni, Jünger e Hofmann mostrano come attraverso gli allucinogeni sia possibile aprire un accesso alla dimensione del viaggio nel solco della «veggenza», la stessa che Rimbaud riassumeva nel suo «I veri viaggi sono immobili»; una dimensione che, nonostante il consumo di massa dagli anni della psichedelia in poi, lascia intravedere continenti ancora in larga parte inesplorati.
Quaderni di Voronez. Primo quaderno. Testo russso a fronte
Osip Mandel'štam
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2017
pagine: 108
La presente edizione raccoglie i testi del primo dei tre quaderni scritti da Osip Mandel'stam tra l'estate del 1934 e il maggio del 1937 durante l'esilio a Voronez. Essa si basa sulla più recente edizione russa che modifica radicalmente le precedenti, ed è quindi da considerarsi una assoluta novità nel panorama editoriale italiano. Gli anni di Voronez - città che il poeta e la moglie Nadezna avevano scelto come residenza coatta in seguito all'arresto del poeta - furono anni di esclusione dalla vita letteraria, segnati da povertà e malattia, nell'attesa più o meno consapevole del secondo arresto, che si concluderà con i campi di lavoro e la morte. Ma paradossalmente sono anche il momento in cui il poeta giunge a una forma di «liberazione», personale e poetica, accettando definitivamente la dismisura della «vita incomparabile». Componimento dopo componimento - come delle vertebre in una più ampia spina dorsale - quello che viene a comporsi è una sorta di diario in poesia, sì raffinato, ma nudo e potente, necessario, della necessità a cui rimandava Mandel'stam quando di fronte al pericolo che le proprie poesie andassero perdute, si affidava all'intelligenza del destino: «Le persone le conserveranno. Se ne sentiranno il bisogno, le troveranno: le persone trovano sempre quello di cui hanno bisogno».
Lenz
Georg Büchner
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2016
pagine: 109
Apparso postumo nel 1839 - il suo autore era scomparso due anni prima, appena ventiquattrenne - il "Lenz" è con tutta probabilità il frammento di un testo più ampio rimasto incompiuto e l'unico racconto di uno scrittore forse più noto per la sua produzione teatrale: "La morte di Danton", "Leonce e Lena" e quel "Woyzech" che ispirerà fra gli altri Alban Berg e gli Espressionisti. Anche qui, come negli altri suoi lavori, Büchner si basa su un fatto storico concreto, l'insorgenza della follia nel poeta del primo Romanticismo Jakob Michael Reinhold Lenz, amico e rivale di Goethe ed anima dello Sturm und Drang. Nel bicentenario dalla nascita dello scrittore e quale primo lavoro di una casa editrice nascente, la scelta del "Lenz", considerato da alcuni come un possibile esordio della modernità letteraria, vuole essere un paradigma sul quale basare scelte editoriali per un futuro catalogo, eleggendo il frammento e l'incompiutezza - stile e storia dell'anti-opera - quali segni distintivi della letteratura a venire. Corredano la novella, qui presentata nella storica versione di Alberto Spaini assieme a inedite illustrazioni fatte per l'occasione, i discorsi pronunciati da Gottfried Benn e Martin Walser per il conferimento del più importante premio letterario tedesco, significativamente intitolato a Büchner.
Il libro di un pazzo. Note autobiografiche e rime
Giovanni Antonelli
Libro: Libro in brossura
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2016
pagine: 177
Giovanni Antonelli nacque a Sant'Elpidio a Mare, nelle Marche, nel 1848 e morì nel manicomio di Ancona nel 1918. La sua vita tormentata e randagia e i suoi scritti sono composti di un'unica materia: tema costante sono manicomi, polizia, tribunali, poesia e sfortuna, il tutto nella sacra cornice dell'anarchismo di marca marchigiana, collinare e dalle mani grandi. Di lui si occuparono, quando era ancora in vita, anche Enrico Morselli (suo medico) e Cesare Lombroso, che gli dedica un intero capitolo in "Genio e follia". "Il libro di un pazzo" ebbe due edizioni tra il 1892 e il 1893 e da allora non è mai stato ripubblicato. È una raccolta di note autobiografiche che passano in rassegna tutte le esperienze più estreme occorse nell'esistenza del suo autore, ed è dunque al contempo un ritratto vivido e feroce dell'Italia postunitaria attraverso le figure adibite al controllo sociale: i medici, le forze dell'ordine, i giudici, ma anche gli esponenti più biechi e retrivi del popolo, le carceri e i manicomi di mezza Italia. La scrittura è sorprendentemente fresca, priva di retorica, dotata di un buon piglio narrativo dai tratti sovente anche umoristici. La seconda parte del volume è una breve scelta delle poesie di Antonelli - egli si riteneva soprattutto un poeta e a volte si procurava da vivere nei suoi vagabondaggi scrivendo componimenti poetici su commissione.
Altre samarcande
Roberto Deidier
Libro: Libro rilegato
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il volume "Altre Samarcande" raccoglie alcune prose selezionate di Roberto Deidier, poeta e saggista italiano, che in queste pagine mette da parte tanto la distanza propria della prospettiva critica quanto l'assoluta vicinanza del verso, per direzionare la propria scrittura verso l'esplorazione di quel territorio indistinto, né prossimo né remoto, che corrisponde alla memoria autobiografica.
Il pastore del lasciar essere
Sergio Vitale
Libro: Libro rilegato
editore: Giometti & Antonello
anno edizione: 2025
pagine: 144
Una analisi trasversale e minuziosa del personaggio concettuale del pastore all'interno della cultura occidentale.