Il Grano
Donne e guerra. L'assedio di Catania nel Diario di Fosca D'Agrigento (16 luglio - 6 agosto 1943)
Libro
editore: Il Grano
anno edizione: 2024
pagine: 120
I disastri della guerra
Francisco Goya
Libro: Libro in brossura
editore: Il Grano
anno edizione: 2023
pagine: 140
Le tenebre che calano sulle fucilazioni del 3 maggio sono lo sfondo essenziale delle 82 acqueforti realizzate da Goya tra il 1810 e il 1820. Quella dei «Disastri», infatti, è una denuncia che certamente si radica nella tragicità delle guerre napoleoniche di primo Ottocento, ma è allo stesso tempo parte di un’elaborazione molto più intima e personale, scavo drammatico nelle sensibilità dell’animo umano che universalizza tempo e spazio. Un j’accuse che il pittore rivolge alle follie della società che precipita nel XIX secolo, alle sue bruttezze, alle sue storture, a tutte quelle bassezze rappresentate più volte con ironia feroce, con veemente scherno. «Los disastres de la guerra» abbandonano i toni del sarcasmo per far posto a un pennello simile al bisturi, che incide le carni mettendo a nudo i processi di disumanizzazione innescati certo dall’invasione francese della Spagna, dalla lotta patriottica, ma dolorosamente riferibili ai conflitti bellici di qualsiasi origine.
Una periferia del moderno. Vescovi e secolarizzazione in Sicilia. Le conferenze episcopali regionali (1891-1920)
Antonino Teramo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Grano
anno edizione: 2021
pagine: 282
Il lavoro affronta un nodo fondamentale della storia della chiesa siciliana contemporanea, che già da tempo e da più parti avverte l'esigenza di studiare in modo approfondito la documentazione relativa alle conferenze episcopali regionali tenute dai vescovi nell'isola a partire dal 1891. Il punto centrale è l'avanzare del processo di secolarizzazione, inteso come estromissione della religione da ogni ambito della vita sociale, analizzato attraverso l’azione collettiva dei suoi prelati. Emerge, così, un quadro complesso della società isolana tra fine Ottocento e primo ventennio del Novecento, e ancora una Chiesa siciliana che sulla scia del magistero dei pontefici e conscia delle problematiche locali, tenta di fronteggiare le sfide e i cambiamenti epocali posti in campo dalla modernità.
Il brigante romantico. Ribelli e banditi del mondo nell’immaginario italiano del XIX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Il Grano
anno edizione: 2021
pagine: 333
Quella della dissidenza, della ribellione al potere, è una storia senza tempo e senza spazio: ripetitiva, logorante, utopica. Si racconta in ogni dove, in qualsiasi epoca. Seguirne le impronte, significa viaggiare per cinque continenti, osservare civilizzazioni, luoghi e ambientazioni molteplici, avventurarsi tra eroi e malviventi di ogni sorta, gente senza scrupolo, signori dalla mano violenta, dal potere arbitrario, liberatori, avventurieri, capipopolo. La stagione del romanticismo, di più, consente di immergersi intimamente nelle più appassionate storie di banditi, masnadieri, corsari, direttamente dalle pagine di narratori di grande suggestione, attraverso la letteratura, le riviste di geografia e viaggi, i giornali illustrati, le cronache, le tradizioni popolari. Ai confini dello stato e ai margini della società, del resto, oltre i semplici rigurgiti criminali, il brigante rappresenta la minaccia per eccellenza: la speranza di un sovvertimento delle condizioni generali di vita, l'incombente timore dello smantellamento delle gerarchie codificate, il senso della rivolta, dei sogni istintivi di uguaglianza e fraternità, di libertà dai padroni e dalla fatica insostenibile.
Popolo, classi culte e pubblica sicurezza. La gestione della violenza rivoluzionaria nella Sicilia del 1848
Fabrizio La Manna
Libro: Libro in brossura
editore: Il Grano
anno edizione: 2020
pagine: 266
Nella società siciliana di inizio Ottocento i nuovi notabilati nati all'ombra della riforma amministrativa e dell’assetto post-feudale si trovarono a gestire un potere effettivo, intellettuale e simbolico, di notevole rilevanza. Una società in via di assestamento, in cui i rapporti di dipendenza e subordinazione apparivano strutturati, ma che rivelava, nelle fasi di rottura rivoluzionaria, momenti di osmosi interclassista. La ricerca si muove su due livelli d’analisi: quello dei rapporti effettivi di patronage e dipendenza riguardanti notabili e classi popolari, e quello simbolico relativo al monopolio da parte delle classi pensanti di una sapiente strumentazione culturale in grado di creare consenso attorno a certe istanze politiche. Nelle prime battute la sommossa palermitana del ‘48 si caratterizzò per una partecipazione popolare esigua. Fu necessario l’intervento delle squadre e l’adesione del patriziato e del notabilato cittadino per imprimere una svolta e dare sostanza alla rivoluzione. L’irruzione sulla scena delle squadre rivelò un aspetto inquietante, ma che rimase una costante nelle rivoluzioni siciliane: il compromesso tra elemento patriottico e delinquenza comune.
Messina dall'Unità al fascismo. Politica e amministrazione (1860-1926)
Antonio Cicala
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2016
pagine: 308
Ricostruendo minuziosamente, in un contesto di ampio respiro, le vicende politiche messinesi dall'Unità d'Italia all'affermazione del fascismo, l'autore delinea la fisionomia della classe politica locale in età liberale, con i suoi protagonisti e le dinamiche interne alle diverse aggregazioni, offrendo una lettura complessiva dell'evoluzione della realtà cittadina tra Otto e Novecento. Nel volume vengono evidenziati in particolare quei passaggi nodali che lungo più di un cinquantennio hanno contribuito a realizzare il profilo storico della città: il ruolo della Destra e della Sinistra storica, i Fasci, la contrapposizione tra blocco clerico-moderato e fronte democratico fulciano in età giolittiana, le drammatiche conseguenze del terremoto del 1908, sino ai mutamenti del primo dopoguerra e l'avvento del fascismo.
L'aristocrazia del delitto. Potere e rappresentazione della mafia in Sicilia. Le origini (1812-1894)
Placido Currò
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2015
pagine: 408
La dipendenza, non solo letteraria, tra le parole e le cose, è capitale per lo studio della mafia. Incidendo un tempo plurale, se indietro negli anni l'origine del fenomeno va collocandosi sulla linea della rottura ottocentesca con la fine solo teorica dei privilegi feudali, i luoghi della ricerca si rivelano nella definizione complessa delle liquide gerarchie di comando che hanno alimentato la formazione della questione meridionale e della questione criminale a partire da quelle aristocrazie di varia origine (prima nobiliare, poi borghese, finanziaria, istituzionale, ecc.) che nell'interesse di parte e nel bisogno di arginare l'avanzata dei diritti democratici moderni ha assoldato schiere di "malandrini" e "facinorosi" pronti a usare violenza. In queste immagini, il ripresentarsi continuo di ibride clientele, di comportamenti corruttivi, di aggressivi fronti economici, di conduzioni irresponsabili della giustizia, di saggi reazionari e repressivi, di linguaggi, rituali e modi sconsiderati di intendere l'uomo nella sfera pubblica, riafferma storicamente schemi di vita, sociali e culturali, e modi anomali di gestione dei poteri nella lunga durata divenuti strutturali.
Avevamo ali per volare
Giovanni Gulino
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2015
pagine: 804
In questa raccolta che assomma una serie non concatenata di poesie costruite negli anni, il segno della continuità narrante si ritrova nella nostalgia e nell'argine della memoria. Il sapere che appartiene al passato è il principio dell'accadere, la premessa della scrittura, nonostante il tempo poetico sia quello che "annerisce". Il bello è nel dire che non è più, in un linguaggio che accorda un vissuto distante, che assaggia la volontà critica, che nella passione mostra un desiderio intimo e discreto di condanna. In queste immagini è il sopravvento del notturno, dell'imbrunire che coglie ancora la presenza dell'alba e della luce tersa, come nella continua rappresentazione di un "autunno" ridondante che già afferra un "inverno" "alle porte" ripensando le estati e le primavere che furono. Nondimeno, la conoscenza di ieri è il testimone che passa: il senso del valore etico è predominante, persino nella dimensione, ingombrante, dei silenzi e dei non detti.
Sulla libertà. Scritti politici scelti (1848-1860)
Victor Hugo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2014
pagine: 96
Il soggetto storico della libertà non è più solo l'individuo, presto si solidifica nella determinazione dell'essere collettivo, abbandonando la prima connotazione individualistica dei movimenti per le emancipazioni personali e accentuando invece un indirizzo contraddistinto dalla sensibilità per la comunità o la nazione, e cioè per il corpo sociale in genere. Le linee della civilizzazione, ben oltre il superamento di superstizione e dogma, si compiono nel concreto di nuove dinamiche economiche e istituzionali, nel lavoro e nella circolazione di uomini e idee, nel pactum unionis civilis che sancisce la partecipazione al voto come momento qualificante del cittadino. Le istanze libertarie si collocano in rapporto alle contingenze e alle esigenze finalmente rappresentate delle masse. La garanzia del singolo fa i conti col violento irrompere del sentimento egualitario. L'esaltazione della volontà generale non si distanzia dalla felicità quale espressione di un diritto naturale posto a fondamento della società. In questi discorsi scelti di Victor Hugo, l'uomo al centro del mondo combatte tra la solitudine e la serpeggiante utopia della fraternità, tra la legge e l'idealità rivoluzionaria.
Il Mediterraneo di Napoleone. Volume 1
Placido Currò
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2014
pagine: 340
Il lavoro, che alla stessa stregua di un'ampia introduzione inaugura una serie di volumi più specifici sull'avventura napoleonica nel Mediterraneo (II. Il primo levante 1798-1799; III. Il Mezzogiorno e l'Oriente 1806-1815; IV. La penisola iberica 1808-1811), muove alla descrizione della civilizzazione occidentale nel mezzo delle crisi di fine Settecento, ricostruendo l'ossatura e l'architettura di un affascinante e complicato mosaico, riordinato nel rapporto problematico tra età rivoluzionaria e mari del mezzogiorno. Il Mediterraneo e le sue complessità, dunque, le guerre intestine e la bellezza del suo patrimonio materiale, artistico, spirituale; le culture a incrociarsi pure nella dura alterità della vita quotidiana e il senso dell'identità europea, dinanzi la Rivoluzione, in un insieme di idee, di luoghi, di metri di misura, di eclissi, che spiegano, in un momento di rottura epocale, le maree degli ideali che ricoprono "tutto ciò che hanno la missione di distruggere e seppellire", nonostante al di sotto rimanga prepotente la struttura di uno spazio millenario.
Discorso su Vico. Il sistema e la vita (1668-1744)
Jules Michelet
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2013
pagine: 95
Tutt'altro che casuale l'idea di mettere insieme, a ben più di un secolo di distanza, Jules Michelet e Gambattista Vico. Un secolo di distanza e passa tra i due uomini, un secolo e oltre di distanza dalla pubblicazione del Discorso che lo storico parigino dedicava all'autore della Scienza Nuova. Un secolo e decenni, ad oggi, dall'uscita francese del testo. E però, lungi dall'occasionale ricorso temporale, il legame tra il romantico e l'illuminista è presto evidente. Scontato, d'altronde, ricordare l'importanza del filosofo per l'accademico parigino, in cattedra all'École Normale grazie alla traduzione degli innovativi Principi di filosofia della storia, se non in rapporto alle parallele origini popolari, alla comune predisposizione, o al comune sentire che avvicina necessariamente entrambi ad una visione della storia che presuppone la necessità della dimensione umana nella comprensione dei processi sociali, politici, culturali di carattere generale.
Lettere inedite a Carlo Emanuele I (1588-1597). Ediz. italiana e spagnola
Catalina Micaela d'Austria
Libro: Copertina morbida
editore: Il Grano
anno edizione: 2012
pagine: 1101
È un classico, nelle pieghe della storia, l'intreccio multiforme e intricato tra i fatti (gli sviluppi sociali, i fattori politici, militari, economici) e i sentimenti, tra le grandi dinamiche generali che caratterizzano i secoli o le età e le intimità emotive, le percezioni personali, gli stati d'animo soggettivi. Le lettere di Caterina Micaela, oltre ad essere "un buon documento linguistico", divengono fonti estremamente importanti proprio per la capacità di raccontare uno spaccato straordinario di realtà storiche centrali nella costruzione progressiva dell'Europa al crepuscolo del XVI secolo e insieme per una sensibilità che nel tradurre un'affiorante e imprevista modernità "mette a nudo" le passioni di "donna, sposa e madre". Figlia del grande Filippo II, l'Infanta di Spagna riemerge con la sua "voce" e la sua scrittura nella corrispondenza tenuta con Carlo Emanuele I di Savoia, il marito condottiero di mille battaglie, il Testa di Fuoco, nel complesso di un decennio che dall'Invicible Armada alla peste segna un momento di transizione e trasformazioni davvero epocali.