Il Lavoro Editoriale
Gelato di marca. Breve storia del gelato marchigiano
Ugo Bellesi, Tommaso Lucchetti
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Studi pesaresi. Rivista della Società pesarese di studi storici. Volume Vol. 6
Raffaele Riccio, Maria Chiara Mazzi
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Una città, un'Accademia e l'eredità marattesca. La scuola ascolana di pittura tra XVII e XVIII secolo
Valentina Coccia
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
I beni terreni. La topografia dell’enfiteusi cistercense di Santa Maria in Castagnola nel XVIII secolo
Luca Giancarli
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
La bellezza del numero. Angelo Colocci e le origini dello stato nazione
Giorgio Mangani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
pagine: 316
Un personaggio esotico con un cappello da mago e il cosmo in mano sta in piedi al centro della Scuola di Atene di Raffaello nella Stanza della Segnatura vaticana. Vasari pensava che fosse Zoroastro. Secondo l’ampia ricostruzione di questo libro si tratta di Angelo Colocci (Jesi 1474 - Roma 1549), Segretario Apostolico, Presidente dell’Accademia Romana, studioso di geografia, cosmologia e di corrispondenze micro-macrocosmiche, amico di Bramante, Raffaello e di Egidio da Viterbo. Nel libro Colocci emerge come un personaggio centrale per la cultura, l’arte, il rinnovamento urbanistico, la letteratura, la scienza, a Roma nella prima metà del Cinquecento. Primo collezionista di antichità, studioso dell’antica metrologia (a lui si deve l’identificazione della misura del piede romano, poi chiamato colocciano), bibliofilo, curatore di edizioni di poeti contemporanei, teorico della lingua volgare e pioniere degli studi romanzi, Colocci si rivela figura decisiva in numerosi contesti disciplinari, al centro di una vastissima rete di contatti e di relazioni, capace di mettere a punto quelli che sarebbero diventati i fondamenti dello “stato nazione” moderno: l’impiego dell’heritage come veicolo di sovranità, la lingua e la formazione delle classi dirigenti. «È questa personalità ispirata e complessa che Mangani riesce a cogliere in tutte le sue sfumature, tracciando il percorso che portava questo singolare studioso dalla numerologia pitagorica a contribuire concretamente allo sviluppo urbanistico della Roma cinquecentesca». (Dalla Prefazione di Ingrid Rowland).
Dizionario biografico delle donne marchigiane (1815-2018)
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Architecture as heritage. Strumenti sostenibili per l'architettura della città adriatica. Audiolibro
Audio
etichetta: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Studia Oliveriana. Quarta serie. Volume Vol. 2
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
DMZ & military architecture. Levels for a landscape. Ediz. inglese, italiana e vietnamita
Fausto Pugnaloni, Cecilia Carlorosi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Ti ho vinto. Poesie e loro storia
Pier Paolo Ruffinengo
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
La bellezza del numero. Angelo Colocci e le origini dello stato nazione
Giorgio Mangani
Libro
editore: Il Lavoro Editoriale
anno edizione: 2018
Un personaggio esotico con un cappello da mago e il cosmo in mano sta in piedi al centro della Scuola di Atene di Raffaello nella Stanza della Segnatura vaticana. Vasari pensava che fosse Zoroastro. Secondo l’ampia ricostruzione di questo libro si tratta di Angelo Colocci (Jesi 1474 - Roma 1549), Segretario Apostolico, Presidente dell’Accademia Romana, studioso di geografia, cosmologia e di corrispondenze micro-macrocosmiche, amico di Bramante, Raffaello e di Egidio da Viterbo. Nel libro Colocci emerge come un personaggio centrale per la cultura, l’arte, il rinnovamento urbanistico, la letteratura, la scienza, a Roma nella prima metà del Cinquecento. Primo collezionista di antichità, studioso dell’antica metrologia (a lui si deve l’identificazione della misura del piede romano, poi chiamato colocciano), bibliofilo, curatore di edizioni di poeti contemporanei, teorico della lingua volgare e pioniere degli studi romanzi, Colocci si rivela figura decisiva in numerosi contesti disciplinari, al centro di una vastissima rete di contatti e di relazioni, capace di mettere a punto quelli che sarebbero diventati i fondamenti dello “stato nazione” moderno: l’impiego dell’heritage come veicolo di sovranità, la lingua e la formazione delle classi dirigenti.

