Il Maestrale
I senzalavoro
Giuliana Sias
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 240
Vittoria viene licenziata via WhatsApp il giorno del suo quarantesimo compleanno. Non sapendo più come riempire le sue giornate, inizia a pedinare persone incontrate casualmente per strada. Diventa una loro follower nel mondo reale. A differenza di quanto avviene sui social network, tuttavia, la protagonista si accorge che non si può seguire qualcuno in carne e ossa senza stabilire una relazione più profonda. Così, tutti i personaggi in cui si imbatte finiranno con l'entrare a far parte della sua quotidianità, portandola a considerare che il grande disagio ignorato da questa epoca, nella quale invece il tabù della psicoterapia è stato superato, è quello che riguarda le condizioni dei lavoratori. Ognuno di noi, in un modo o nell'altro, è infatti un «senzalavoro», è parte di un gruppo trasversale e variegato composto da chi il lavoro lo ha perso e da chi ha rassegnato le dimissioni; da chi con il proprio lavoro non campa o vive nell'angoscia di perderlo; da chi non sa lavorare o ha disimparato a farlo. E infine, da chi il lavoro lo odia e da chi deve ogni giorno inventarsene uno. "I senzalavoro", romanzo psicologico che trae ispirazione da fatti di cronaca, è una critica alla società post-narcisistica le cui dinamiche relazionali insane invadono in maniera subdola ma sempre più incisiva anche i rapporti di tipo lavorativo.
Fiori spontanei della Sardegna
Renato Brotzu
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 252
Una guida fotografica sulle principali specie di fiori spontanei della Sardegna. Nel volume dopo una breve introduzione e alcune tavole morfologiche, le singole specie vengono presentate attraverso una scheda descrittiva, corredata da una o più foto a colori di alta qualità. L'opera è completata da un glossario dei principali termini scientifici utilizzati e dagli indici col nome scientifico, in sardo e in italiano delle specie catalogate.
Alberi, arbusti e erbe della Sardegna
Renato Brotzu
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 276
Una guida fotografica sulle principali specie di alberi, arbusti e erbe della Sardegna. Nel volume dopo una breve introduzione e alcune tavole morfologiche, vengono presentate le singole specie attraverso una scheda descrittiva, corredata da una o più foto a colori di alta qualità. L'opera si completa con un glossario dei principali termini scientifici utilizzati e gli indici col nome scientifico, in sardo e italiano delle specie catalogate.
Racconti con colonna sonora e altri in giallo
Sergio Atzeni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nove storie sommerse di bassifondi e periferie sterminate, dai porti del mediterraneo fino alle lagune del nord Europa, con visioni africane. Racconti che rubano il tempo a sax, tamburi e giri ostinati di basso. Storie dettate dalla musica: «Ogni musica, evoca immagini, in chi ascolta … chi riesce, a immaginare Toro Seduto che guida le truppe, e Custer laggiù in fondo, e le urla dei morenti - con La Primavera, in sottofondo?» Così Sergio Atzeni - l'energia dei trent'anni - danza il proprio rito di iniziazione al mestiere di scrittore. Batte e conta i passi e il tempo di un rigoroso lavoro di parola dove si fondono rhythm 'n' blues, rock, fumetto, pop music, slang criminale, jazz e giovani vite randagie. La carica progettuale, il respiro della prosa, le coordinate poetiche sono già quelle dell'imminente stagione romanzesca: dall'Apologo del giudice bandito a Il quinto passo è l'addio. Un capitolo indispensabile alla lettura di Atzeni, offerto in allestimento filologico e con un saggio critico di Giancarlo Porcu che illustrano e spiegano i testi nelle loro implicazioni elaborative, culturali e letterarie.
Racconti e versi ritrovati. Dalla collaborazione al «Silvio Pellico»
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 272
Una Deledda sconosciuta si rivela in questo volume che esplora e offre al lettore la collaborazione della scrittrice alla rivista «Silvio Pellico» di Torino (1895-1899). Racconti, poesie, articoli sulle tradizioni popolari, note letterarie e recensioni formano il contributo al settimanale piemontese, per un totale degli oltre venti testi qui riproposti in edizione critica. Prose e versi inediti in volume, primizie di romanzi a venire, rifacimenti di novelle e altro ancora forniscono l'occasione per esaminare una stagione di impetuosa maturazione nell'arte letteraria dell'autrice venticinquenne. Riemergono le perle del racconto sentimentale e sperimentale Dalle memorie d'una lettera, della novella Nella Baronìa sospesa fra cronaca e mondo magico-superstizioso, della rimeditazione sul Natale in Sardegna, dei pezzi di bravura che sanno unire analisi psicologica e dinamica musicale (L'«Ave Maria» di Gounod). Riappare la Deledda poetessa, tutta da riscoprire e da ricollocare fra le più valide voci liriche (non solo femminili) di fine Ottocento. Riaffiora anche la giovane Grazia partecipante a vari concorsi letterari, con esito sempre negativo per la candidata che, ironia della sorte, sarà insignita del Premio Nobel. La produzione deleddiana del «Silvio Pellico» è confrontata con le coeve collaborazioni ad altre riviste, con i romanzi pubblicati nello stesso periodo e con gli sviluppi narrativi futuri. Nella terza parte del volume, un nuovo e particolareggiato censimento delle novelle e delle prose brevi (recensioni, scampoli autobiografici, impressioni…) da Deledda pubblicate in periodici e volumi, mette a disposizione di lettori e studiosi diverse centinaia di voci bibliografiche, frutto di un'indagine originale.
La civiltà dei sardi. Dal paleolitico all'età dei nuraghi
Giovanni Lilliu
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 960
«La civiltà dei Sardi costituisce un classico della letteratura archeologica di tutti i tempi e rappresenta ancora oggi un superbo modello di ricostruzione storica, frutto insieme di rigore scientifico e di sensibilità umanistica […] Lilliu, nel ricostruire le vicende e i caratteri di una società pastorale che si sviluppò agli albori della storia, servendosi delle fonti classiche, dei documenti archeologici allora disponibili e con l'uso sagace di discipline «ausiliarie» (geografia, antropologia, etnologia, etc.), traccia un quadro vasto e vigoroso di una civiltà che nel suo divenire fu capace di sviluppare tratti estremamente originali. […] La civiltà dei Sardi non è soltanto l'analisi rigorosa delle testimonianze archeologiche che hanno interessato l'isola nel tempo, ma la storia di un «popolo» narrata e vissuta con appassionata partecipazione da uno studioso profondamente radicato alla sua terra e che avverte nel presente l'eco di un mondo lontano ancora vivo ed operante. Lilliu, servendosi degli strumenti dell'archeologia e di una scrittura di grande suggestione, riesce a dare voce unitaria a deboli squarci di vita dispersi nella nebbia dei millenni». (Alberto Moravetti)
Le colpe altrui
Grazia Deledda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 320
Nel 1914, un anno dopo l’uscita del celebre "Canne al vento", Grazia Deledda pubblica "Le colpe altrui" (sulla Nuova Antologia, poi in volume per Treves). È un romanzo in lavorazione da diverso tempo ma che sarà meno fortunato di altre sue opere nell’accoglienza di pubblico e critica. Eppure "Le colpe altrui" è un’opera in cui i motivi cari alla narrativa deleddiana risultano ben armonizzati in una storia robusta e ricca di personaggi memorabili, complessi, sfaccettati. Attraverso la storia della famiglia Zanche, ambientata in una zona della Sardegna affacciata a oriente sul mare, costellata dalle sparse micro-comunità degli stazzi, Deledda affronta anche l’attualità, trattando il tema della emigrazione in America, che al tempo spopolava l’isola. Un tema che s’intreccia al motivo-chiave del romanzo, incarnato nel personaggio di Vittoria: vittima più delle «colpe altrui» che delle proprie.
Rosario va in pensione
Gianni Caria
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 112
Rosario Livatino fu ucciso il 21 settembre 1990, poco prima di compiere 38 anni, mentre a bordo della sua utilitaria percorreva come tutti i giorni la strada che collega Canicattì ad Agrigento, sede del Tribunale dove prestava servizio come magistrato. I sicari, tutti individuati e condannati, appartenevano alla Stidda, un'organizzazione criminale paramafiosa. A seguito di un'infelice espressione, che lo riguardava indirettamente, dell'allora Presidente della Repubblica Cossiga, Livatino è noto come il «giudice ragazzino» (da qui il titolo del saggio di Nando Dalla Chiesa e del film di Alessandro Di Robilant, con Giulio Scarpati). Nel 2021 è stato dichiarato beato; da allora la camicia da lui indossata quando fu ucciso è considerata una reliquia. Gianni Caria prestava servizio ad Agrigento come magistrato all'epoca dell'omicidio, e in questo suo atto unico immagina che Rosario sia scampato all'attentato, che si sia sposato e che abbia sempre vissuto a Roma, fino ad arrivare alla soglia della pensione. Lungo la finzione si affrontano temi come: l'eroismo, il coraggio, la credibilità e l'inadeguatezza, la santità reale e quella equivocata, il pentimento sincero e quello di interesse, la giovinezza perduta e la malinconia per la sorte dei genitori; e in primo piano l'ingiustizia di non aver potuto conoscere l'amore.
Aria mossa. Storia di una protesta e delle sue ombre nel carcere di Sassari. 3 aprile 2000
Giampaolo Cassitta, Pier Luigi Piredda
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 288
Cosa è accaduto dentro il carcere di San Sebastiano a Sassari il 3 aprile del 2000? Perché, in un luogo dove l’aria è immobile da anni, qualcosa improvvisamente si agita fino a diventare protesta? E cosa raccontano quelle macchie di sangue rappreso nella “rotonda”, nella sala colloqui, nelle celle e nei corridoi? E quei silenzi provenienti dalle stanze del potere? Tutto parte da una lettera che arriva nelle mani di un penalista, di un giornalista e di una magistratura che decide di varcare quelle mura. E lì dentro si scopre un’atroce verità: una storia sbagliata, difficile da raccontare. Venticinque anni dopo, le voci di questa storia tornano a farsi sentire. C’è il giornalista che per primo ascoltò madri e mogli che urlavano domande e pretendevano risposte sui loro figli e mariti. C’è l’educatore del carcere di Alghero, che si trovò davanti, tra i carcerati, il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria e diversi poliziotti. Ci sono le testimonianze delle donne, dei detenuti, degli avvocati, tutti uniti dalla volontà di spezzare il silenzio. Di voce in voce, come in un romanzo, la verità riemerge. L’aria pesante si muove, disegna un nuovo quadro che aiuta a comprendere.
La pastora. Una fiaba di anime nere
Alberto Capitta
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 112
Non vi è peggior tragedia per un governante che tenga alla soddisfazione e alla felicità del suo popolo di vederlo affamato e ridotto in stracci. La fiaba veridica di Capitta narra di un’Italia del Ventunesimo secolo piombata sotto una cappa depressiva causata dalla penuria di carne. Una mancanza insopportabile per la popolazione che non trova più appagamento in quell’idea di mattatoio a cui è affezionata. A risolvere il tempo dei desideri insoddisfatti si affaccia sulla scena politica la protagonista di questa storia, la pastora, che finisce per ottenere lo scranno più alto del potere: la guida del governo. Ha un passato oscuro, la pastora, figura truce dall’anima volubile e nera, pervasa da nostalgie che nutre con la visione di un quadro tenuto nascosto: il ritratto di un uomo con gli occhi bagnati dalla morte. Per lei è il buon padre, quello che le ha insegnato l’arte di una carezza funebre al mondo e alle cose, quello in cui ritrova incorrotto lo spirito della sua fiamma immortale. Fra crisi affrontate nelle sale del Palazzo e ritorni all’ovile, riuscirà la pastora a soddisfare l’antica sete di sangue?
La sola notte
Gianni Usai
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 256
Il sole ha smesso di sorgere e la Terra vive l'era della sola notte. L'umanità è relegata in minime isole domestiche di debole luce artificiale, sempre meno numerose, sperdute in un oceano di oscurità illimitata. Nessuna luna, neanche una stella a sfidare il nero assoluto e perenne. Non un refolo di vento né una goccia di pioggia. Serrati nell'appartamento al secondo piano di un palazzo nella periferia di una città innominata, Thomas e Sofia vivono nell'attesa di un'alba che pare destinata a non arrivare mai. Privi di apparecchi elettronici funzionanti, che non siano il microonde dal timer spento e un computer capace soltanto di comunicare con il misterioso Sistema che li governa, Thomas e Sofia preservano il ricordo del vecchio mondo per tramandarlo ai loro bambini, Giada e Matteo, figli dell'oscurità. In questa esistenza senza tempo, inquietanti domande tempestano le loro menti di sopravvissuti. Che fine ha fatto il sole? Cosa è stato di ciò che giace sotto la coltre nera? E chi si cela dietro il Sistema che finora li ha tenuti in vita? Intrappolati in un circuito perverso nel quale si alternano rassegnazione e speranze, i protagonisti osservano, con terrore, il continuo avanzare dell'oscurità che divora le luci delle case vicine. "La sola notte" è il terzo romanzo della ideale trilogia concepita da Gianni Usai dove il salto oltre l'orizzonte del possibile è soprattutto - come nei precedenti Cristian T. e Il peggiore - un modo per indagare le dinamiche dell'animo e delle relazioni umane. La famiglia di questa storia, ultimo baluardo di quanto è stato e insieme potenziale embrione di una società futura, diviene per lettori e lettrici lo specchio dei propri limiti e delle proprie paure.
Il banditismo in Sardegna. La vendetta barbaricina
Antonio Pigliaru
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2025
pagine: 560
«L’aspetto che più caratterizza l’indagine di Pigliaru è la appassionata analisi della dimensione esistenziale con cui ‘l’uomo barbaricino’ sperimenta la pluralità degli ordinamenti, nella cui rete si svolge la sua vita. Il volume è infatti anche e soprattutto un libro sulla «scelta» e si chiude, non a caso, con la parola «libertà». Un suo modo per ricordare che nessuno nasce (o quanto meno dovrebbe nascere) «col proprio destino sulle spalle». I risultati raggiunti dall’indagine sull’ordinamento barbaricino, che chiariscono ancora oggi molte dinamiche proprie delle comunità storiche della Sardegna, furono un punto di partenza per l’avvio di un progetto di riforme indirizzate a proporre alternative concrete rispetto alla cosiddetta «scuola alla macchia». La sua azione, in tal senso, fu fino alla fine un’opera di demolizione di ogni tentazione di chiusura, anche regionalistica, animata dal sincero proposito di creare autentiche possibilità di scelta, autentiche possibilità di libertà». (dall'introduzione di Paolo Carta)