La Conchiglia di Santiago
Il tempo del silenzio
Silvano Granchi
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2019
pagine: 264
"Il tempo del silenzio" ricostruisce l’improvvisa, quanto misteriosa scomparsa del famoso economista italiano Federico Caffè, professore di politica economica e finanziaria presso l’Università di Roma. Per risolvere il caso della sparizione vengono scelti due investigatori con spiccate capacità di indagine: un tenente dell’Arma dei carabinieri e un commissario della polizia di Stato. Da una storia vera.
Areopago europeo. Sul tema della migrazione
Francesco Matteoli
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2019
pagine: 48
Areopago europeo. Sul tema della migrazione è un'interessante commistione tra il saggio e la pièce teatrale, un vero e proprio pamphlet surreale scritto quasi sulla suggestione di Alberto Savinio, l'unico che abbia scritto in modo sistematico cercando di trasmutare la realtà. Anche Francesco Matteoli fa un po' questo e lo fa con grande serietà e rigore. La sua scrittura è priva di ironia, ma il sorriso è d'obbligo quando si leggono scritti così illuminanti, scritti che ci fanno infatti riflettere, rivedere le opinioni comuni che sono anche un valido elemento straniante, che dà luce alle cose altrimenti oscure; messe in ombra da quello che si chiamàsenso comune'. Anche quando Matteoli ci presenta così, senza commento,le biblioteche che posseggono ambedue i libri, cioè quello di Hans Magnus Enzensberger e l'altro di Antonio Ivan Pini, ci chiediamo cosa voglia dire, ed ecco che ci vengono in soccorso proprio le parole introduttive al libro, quelle relative alla sincronicità, a ciò che non si può chiamare solo caso. Perché queste biblioteche posseggono ambedue i volumi? Quelli sui quali Enzensbergere Pini si trovano ora a discutere con lo stesso Matteoli, celato sotto le spoglie di un certo Atefilos C. Matrenco. Lasciamo la domanda aperta, sarà il lettore a rispondere, anche perché manca alla fine della pièce il convitato di pietra, l'ospite inaspettato, Károly Gundel, un modesto ristoratore ungherese, autore di un piccolo trattato di cucina. Gundel entra in scena e dimostra di essere forse il più esperto per parlare del tema in discussione, di un argomento quanto mai attuale, cioè il problema delle migrazioni, che da sempre interessa l'Europa, ma anche il resto del mondo.
Il diavolo si annida nei dettagli. Diario d'Africa di un golem
Fabrizio Fabiani
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2019
pagine: 280
Un libro singolare questo di Fabrizio Fabiani, che racconta un'Africa diversa - la sua Africa - fitta di vicende terribili, ma anche di infinita tenerezza. Un'Africa da amare, nella quale restare avvolti, come sotto una grande coperta. Scrive Fabiani: "Avevo 47 anni, quando ho iniziato a vivere le mia "vita altra", infatti, a quell'età, sono diventato missionario laico ed ho chiesto ed ottenuto di partire per teatri di guerra, con al seguito come bagaglio, la mia anima che sento di possedere e ne rivendico tutto il "peso" con la forza di un laico non credente. Allora, non se la passava bene, la mia anima intendo. Sentivo un senso di incompiuto. Più precisamente, avevo la lebbra nell'anima e volevo guarire. Poi, la lebbra, quella vera, l'ho vista. Ebola mi ha accarezzato ed alla mia anima, mentre vivevo la "vita altra", quella che si riduce all'assoluto, semplice e terribile, vivere o morire, alla mia anima, non ho pensato più, non avevo tempo. Mai come allora, ed a maggior ragione oggi,dopo tante missioni in Africa, sono convinto che la vita vera, ancora esista in terre come quelle, emarginate, offese, umiliate eppure vive per tutti e da lì, verso questa terra avvelenata che ormai è l'occidente, possa tornare la vita, incanalata dal tempo vero dentro le stagioni e non imprigionata nei nanosecondi. Ancora ero capace di pensare, pur vedendo il riflesso di brace dei miei occhi proiettarsi, a notte fonda, sulle foglie delle piante della savana. Infinito, immenso, atroce e bellissimo "quel" tempo storico. Se si riesce ad entrarci dentro a quel tempo, si vive l'eternità del passato e del futuro mentre si incontrano nella terra di mezzo, appena oltre la soglia. Lì vivono i golem, non in comunità, ma ognuno catturato nel proprio spicchio di tempo infinito.
Frazioni e sezioni. Racconti di scuola e di politica
Angelo Frosini
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2018
pagine: 176
Con l'avvicinarsi del giorno della pensione, all'autore è venuta voglia di raccontare fatti e aneddoti che ha vissuto in tanti anni: a scuola come insegnante e nell'impegno politico come militante di partito e come amministratore. Quella scritta non vuole essere la storia di quattro decenni di vita e neanche un saggio su come sono cambiate la politica e la scuola nel corso degli anni. Si tratta solo di un volume di 53 racconti, tutti realmente accaduti, ricchi spesso di una sottile ironia. Ne sono protagonisti alunni, colleghi insegnanti e colleghi amministratori o compagni di partito. In alcuni emergono le sue due passioni, scuola e politica appunto, ma anche una certa delusione per le vicende più recenti. Insomma si comprende bene quanto fare il mestiere dell'insegnante, impegnarsi in politica, essere a capo di un'Amministrazione comunale richieda grande impegno, dedizione e fatica, ma che il tutto non sia esente da un certo divertimento. Nel libro fanno la parte dei comprimari tanti personaggi conosciuti dall'autore nella sua carriera politica e nella sua vita: tra l'altro quattro presidenti della Repubblica: Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella, ma anche nomi della cultura e dello sport come Paolo e Vittorio Taviani, Renzo Piano, Andrea Camilleri, Gigi Riva e Renzo Ulivieri e poi Pier Luigi Bersani, Rosy Bindi, Massimo D'Alema, Piero Fassino, Enrico Letta, Romano Prodi; Matteo Renzi, Enrico Rossi Walter Veltroni e Vincenzo Visco.
I Beatles e la malinconia
Stefano Vestrini
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2018
pagine: 48
I Beatles e la malinconia non è molte cose, ed è ancora un atto di amore nei confronti della band di Liverpool. Non è molte cose, ma è anche "nostalgia" di un'epoca e di un costume, senza troppo rimpianti, solo con un po' di malinconia e tanta poesia. Insomma un libro molto bello, che vive di se stesso, e della poesia che lo ha ispirato. Scrive Stefano Vestrini: Il video di Paul e Ringo in occasione di una ennesima celebrazione mi scorre davanti agli occhi stanchi. Il tempo è passato, nonostante i sapienti tocchi cromatici ai capelli e le camice alla moda. Paul ha il braccio sopra alla spalla di Ringo, in un gesto di sostegno, di intimità e tenerezza. Altro filmato: Paul al piano canta "Let it be" in un recente concerto. È solo un attimo, si intravede appena sotto l'esperta mimica facciale da showman navigato, ma io lo avverto. Uno sguardo come smarrito, arrendevole, dolcissimo, che racconta. "Sono qui davanti a voi, dopo tanti anni. Il dolore della vita mi ha segnato come per tutti, e le mie adorate canzoni sono copertine leggere, volate via in una lunga notte di gelo. Qualche volta, qui sopra questo grande palco, mi volto di lato, e spero di appoggiare la mia spalla stanca. Ma vedo distante da me, solo uno sconosciuto bravo turnista." Forse ho trovato la via, l'uscita da questa gabbia di malinconia che in questi mesi mi ha stretto il cuore. Ed è in quello sguardo disarmato, che ci mostra nudo ogni essere umano davanti a noi, se lo sappiamo guardare. Che abbia suonato in una rock roll band tanti anni fa, adesso non è più importante.
L'occhio del diavolo. Il cinema di Ingmar Bergman
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2018
pagine: 200
Una serie di importanti saggi sul cinema di Ingmar Bergman, rivisto alla luce delle ricerche più recenti e fuori dalla contingenza dei tempi che l'hanno prodotto. Un cinema che mantiene inalterati certi suoi valori, sia a livello filmico che di recitazione attorale. Alcuni di questi film sono anche oggi autentici capolavori, a partire da una straordinaria famiglia artistica, di cui Bergman rappresentava la punta dell'iceberg, ma che è fatta di attori formidabili e di tecnici altrettanto grandi. Artisti che hanno dato prove importanti anche fuori dai film bergmaniani, dimostando una eccezionale capacità di interpretare altri grandi del cinema contemporaneo. Il libro è curato da Jaurés Baldeschi e presenta i saggi critici di molti tra i più importanti studiosi di cinema che operino oggi in Italia: Gualtiero De Santi, Tullio Masoni, Palo Vecchi, Adriano Piccardi, Claudia Geminiani,Roberto Chiesi, Andrea Mancini, Marco Zambelli. Completa il libro una filmografia e una bibliografia sommaria.
Fermo immagine
Roberta Santini
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2017
pagine: 88
«Si tratta di un libro importante, questo "Fermo immagine" di Roberta Santini, anche se il lettore potrebbe avere qualche remora, giacché si trova davanti un'autrice nuova. Sbaglierebbe però, qui a che fare con una vera scrittrice, da scoprire semmai, e valorizzare. Il racconto è maturo, ricco di passaggi di grande impatto e forza espressiva. Scritto da una donna, l'abbiamo detto subito, alla ricerca dell'interiorità dei personaggi, senza paura di farli aprire alla curiosità di chi osserva. Si racconta una storia duplice, che comincia in prima persona con Antonio, e continua, ancora in prima persona, con Francesca. Siamo davanti ad un doppio punto di vista, anzi addirittura quadruplo, se si aggiungono ai primi due, anche le altre figure di secondo piano, ma non meno importanti, di Elmo e Zoe, ai quali è dedicato l'ultimo capitolo. Ci troviamo in questo caso su un binario tutt'altro che morto, semmai annunciatore di nuove vite, di altre aperture, verso un futuro, incerto sì, ma sempre positivo, come spesso accade nella scrittura delle donne. Si parte cioè da una tradizione che anche questo libro sembra rispettare. Tutto questo rende il libro complesso, ricco di promesse mantenute, e una volta superate le prime pagine - in qualche modo le più misteriose -, il racconto diventa lettura piena di spunti e anche piacevole, soprattutto quando si modifica il gesto dello spettatore – non ho scritto volutamente il lettore – perché qui assistiamo ad un vero e proprio "teatro della vita", dove la vita, anzi le viti, che si avvitano/svitano in una bara, possono trasformarsi in "uno stridore elicoidale", portando chi legge, o appunto chi guarda, in zone altre, assai diverse da quelle che comunemente sono destinate ad un libro come questo.»
Ho disegnato lettera a una professoressa
Monica Fabbri
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2017
pagine: 375
Nel 2012 signoraB (Monica Fabbri) partecipò come semplice spettatrice allo spettacolo "Lettera a una professoressa" che la compagnia Chille de la balanza mise in scena in un libero adattamento dallo storico libro di scrittura collettiva, realizzato nel 1975 dagli allievi della Scuola di Barbiana con la supervisione di Don Lorenzo Milani. Lo spettacolo, che si avvaleva della collaborazione e amichevole complicità dei ragazzi di don Milani, aveva debuttato alla Marcia a Barbiana 2011. signoraB realizzò di getto, in pochi giorni, il suo "Ho disegnato Lettera a una professoressa", ripercorrendo con mano felice il doppio binario del libro e dello spettacolo teatrale. "Ho disegnato…" restituisce con un linguaggio nuovo ed intrigante tutta la carica vitale della Lettera, ripercorrendone in una sorprendente nuova vitalità, il suo percorso essenziale. Il libro si avvale di una sorta di introduzione collettiva scritta dagli "allievi di don Milani alla scuola di Barbiana" e racconta la straordinarietà e anche la carica rivoluzionaria di una semplice lettera scritta allora era una vera insegnante, anche la loro insegnante.
Sotto il segno dei Taviani. I film 1962-2014
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2015
pagine: 128
Ancora un libro del Circolo del Cinema "Angelo Azzurro", aderente all'UICC nazionale, la gloriosa unione italiana dei Circoli del Cinema, fondata nel 1951, tra gli altri da Roberto Rossellini. L'Angelo Azzurro ha in questi anni organizzato importanti cicli di film su una serie di grandi registi italiani e internazionali, costruendo ogni volta una programmazione pressoché completa su questi uomini di cinema e portandoli quasi sempre a confrontarsi con il loro pubblico di appassionati frequentatori, ma anche di semplici curiosi. Questo volume è dedicato ai Fratelli Taviani, nati a San Miniato, tra il 1929 e il 1931, da anni residenti a Roma, ma rimasti legatissimi alla Toscana, tanto che molti dei loro film si legano al paesaggio della loro infanzia, di più, il loro sguardo rimane quello di due toscani, anche quando i film sono ambientati in Sicilia o addirittura all'estero; l'attenzione al paesaggio rimane fortissima, uno spazio aperto che in genere è vicino all'uomo, fa parte della sua storia, risente in modo evidente del suo lavoro e del suo impegno. Anche il loro ultimo "Maraviglioso Boccaccio" è appunto questo, le colline di Fiesole o i palazzi di Pistoia testimoniano questo amore. Il libro come al solito, per questa collana, diventa uno strumento prezioso di conoscenza e di rapporto con il regista, anzi – in questo caso – con i due registi, uguali, ma anche diversi, con biografie che almeno in alcuni articoli, cominciano ad essere distinte. Di grande interesse sono i saggi a carattere monografico, via via dedicati ai vari film, alla luce delle più recenti acquisizioni critiche e biografiche. Un volume insomma di notevole originalità.
Da Jaca a Corazzano. Il culto di sant'Eurosia «patrona delle campagne». Tra storia e leggenda
Francesco Ricciarelli
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2015
pagine: 96
Un libro su Sant'Eurosia, una santa non troppo nota in Italia, ma che ha i suoi luoghi di culto, scritto rispettando le persone che ne sono devote, ma anche una certa scientificità. Lo ha redatto un sacerdote, don Francesco Ricciarelli, andando a Jaca, in Spagna, agli inizi del Cammino di Santiago, dove il culto ha preso origine. Scrive Ricciarelli: "Mentre i vertici della Chiesa si muovevano con la consueta cautela e gli studiosi si accapigliavano in lunghe diatribe su documenti per lo più falsi, la devozione per Sant'Eurosia aumentava, a livello popolare, estendendosi anche alle campagne italiane. Rivestita con i panni di una principessa boema, inserita in un contesto diverso da quello in cui era storicamente vissuta, investita di una vocazione, quella matrimoniale, che non era stata la sua, Sant'Eurosia continuava a risplendere agli occhi dei fedeli per il suo patronato sui frutti della terra e per il suo esempio di fede, di amore per Cristo e di fortezza nel martirio". Completano il libro una serie di immagini, guardate con lo scrupolo dei più recenti studi di iconografia, ma anche un servizio fotografico realizzato qualche anno fa, su una processione popolare nella campagne di Corazzano che, grazie a Daniele Alamia, trasformano l'evento in un vero e proprio rito, tanto da far pensare alle grandi campagne fotografiche realizzate soprattutto al sud d'Italia da fotografi italiani e stranieri.
Pian delle Fornaci
Giancarlo Pertici
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2015
pagine: 220
«I racconti del secondo libro di Giancarlo Pertici sono ancora ambientati a San Miniato e in Toscana e il titolo "Pian delle Fornaci" li localizza ancora di più: si tratta infatti di un piccolo ponte di terra che divide una vallata a pochi metri dalla cittadina. Tutto questo non dà al libro un carattere localistico e provinciale, ma lo rende invece assoluto. Abbiamo bisogno di libri come questo, che possono assomigliare a quelli di un premio Nobel, come Jean Patrick Modiano o di uno scrittore straordinario come Luigi Meneghello, ricerche nella propria memoria, o subito fuori, che diventano pagine memorabili. Il libro nato sulla scia del primo ("I racconti dell'Orto", uscito l'anno scorso), ad esso è strettamente legato, sia nella forma che nel tema. Un percorso che attraversando tutti gli anni 50, va a soffermarsi almeno alla fine dei 60, quando il miracolo economico sembrava rendere possibile qualsiasi sogno. Ci sono mestieri scomparsi col tempo, abitudini cambiate radicalmente che hanno svuotato alcuni luoghi. Persone e personaggi che hanno lasciato il loro segno. Riti, consuetudini, liturgie tra il sacro e il profano, per non dimenticare, per continuare a sognare un mondo migliore. I ricordi prendendo vita diventano racconti. Tante storie, vere o verosimili a rendere vivi quei luoghi. Gli anni. Quelli di intere generazioni cresciute con identità di vita in quel fazzoletto di terra. I bambini e i ragazzi che hanno attraversato questi luoghi nell'immediato dopoguerra, sostenuti da un miracolo di umanità e in un clima di naturale condivisione, facendone tesoro e memoria.»
Un sogno che altro... I film di Marco Bellocchio
Juarès Baldeschi
Libro: Libro in brossura
editore: La Conchiglia di Santiago
anno edizione: 2015
pagine: 144
Ancora un libro del Circolo del Cinema "Angelo Azzurro", aderente all'UICC nazionale, la gloriosa unione italiana dei Circoli del Cinema, fondata nel 1951, tra gli altri da Roberto Rossellini. L'Angelo Azzurro ha in questi anni organizzato importanti cicli di film su una serie di grandi registi italiani e internazionali, costruendo ogni volta una programmazione pressoché completa su questi uomini di cinema e portandoli quasi sempre a confrontarsi con il loro pubblico di appassionati frequentatori, ma anche di semplici curiosi. Questo volume è dedicato ad uno degli autori più interessanti, ma anche più discussi. Stiamo parlando di Marco Bellocchio, e della monografia a lui dedicata, curata da Jaurès Baldeschi e da Tullio Masoni. Bellocchio è senza dubbio uno dei registi più anticonformisti della storia del cinema italiano. Coraggioso, puntuale, deciso, ha saputo portare avanti le sue idee laiche, difendendole con la forza espressiva dell'arte, entrando nella complessità degli argomenti, dalla politica sessantottina alle conseguenze drammatiche degli anni di piombo, dalla follia dei manicomi all'incapacità di amare delle persone comuni.