Laterza
Morire di pena. 12 storie di suicidio in carcere
Alessandro Trocino
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 176
“Il libro di Trocino tende la mano a chi sta per essere immerso irreparabilmente nel fiume Lete. Non solo ricorda ciò che è esistito, lo fa riemergere dalle acque, gli restituisce un nome e un cognome, ma riconosce il diritto alla storia anche a chi è morto lì dove regna la marginalizzazione. Leggendo queste pagine si scopre una cosa ovvia, eppure rimossa: anche chi è recluso ha qualcuno fuori che lo ricorda, qualcuno che gli voleva bene, qualcuno a cui è stato strappato un pezzo di mondo e che ora non è più lo stesso.” (Luigi Manconi e Marica Fantauzzi)
La resistenza lunga. Storia dell’antifascismo 1919-1945
Simona Colarizi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 272
Dopo la resa dell’Italia, l’8 settembre 1943, la lotta armata degli antifascisti è l’ultimo capitolo di una lunga resistenza al fascismo durata più di venticinque anni. L’eroica battaglia dei partigiani in questo ultimo tragico epilogo del conflitto mondiale, diventato anche guerra civile, ha in parte oscurato la ricostruzione dell’intera storia dell’antifascismo, eroica quanto i diciotto mesi resistenziali. Gli antifascisti non sono stati passivi testimoni delle libertà e dei diritti calpestati dal fascismo, ma protagonisti politici attivi che, a seconda dei propri ideali e delle proprie ideologie, elaborarono per tutto il ventennio un patrimonio di pensiero e di riflessioni sul quale poggiano le basi della nuova Italia democratica. Una lettura dell’antifascismo nei termini di ‘resistenza lunga’ che innova la storiografia tradizionale.
La famiglia naturale non esiste
Chiara Saraceno
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 192
La famiglia naturale non esiste: è una invenzione culturale. Peccato che l’aggettivo ‘naturale’ venga utilizzato molto spesso in Italia per ostacolare tutte le forme di unione, di amore e di filiazione che vanno al di là del puro dato biologico. Con buona pace delle trasformazioni radicali che hanno coinvolto i nostri modi di vivere. La famiglia è infatti il luogo di osservazione privilegiato per raccontare i cambiamenti profondi della cultura e della società, tanto che il libro – alternando riflessioni teoriche, ricostruzione dei cambiamenti avvenuti e memoria personale di tante ‘battaglie’ intraprese – diventa un ritratto lucidissimo dell’Italia degli ultimi cinquant’anni. Intervista di Maria Novella De Luca.
Scudi umani. Una storia dei corpi sulla linea del fuoco
Neve Gordon, Nicola Perugini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 288
Da oltre centocinquant’anni, cioè almeno dalla guerra civile americana, gli scudi umani sono al centro di accesi dibattiti legali, politici e morali. La nascita del diritto internazionale e lo sviluppo tecnologico non sono stati capaci di arginare il fenomeno. Anzi: bombe intelligenti, droni e algoritmi sembrano averlo reso ancor più pervasivo. Dai conflitti mondiali al Vietnam, dai Balcani alla guerra al terrorismo, fino ad arrivare a Mariupol e Gaza, gli scudi umani si sono via via moltiplicati, rendendo sempre più precaria la posizione dei civili nei teatri di battaglia, più sacrificabili le loro vite. Venuta meno ogni finzione umanitaria, le leggi che regolano i conflitti armati si sono dimostrate uno strumento letale nelle mani dei più forti. Ma oltre a chi si è visto d’un tratto trasformato in un’arma di guerra, c’è anche chi ha scelto liberamente di fare del proprio corpo un’arma di pace. Attivisti pronti a sacrificarsi per difendere i più deboli, ambientalisti e manifestanti si sono schierati sulla linea del fuoco per opporsi alla violenza e denunciare le forme di disumanizzazione. Ricostruendo questa duplice natura degli scudi umani, Gordon e Perugini mettono in crisi le nostre idee su guerra, etica e giustizia, spronandoci a immaginare una politica nuova, che possa definirsi davvero umana.
L'Erodoto che guardava i maiali e altre storie popolari. 1300-1600
Duccio Balestracci
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 240
A scrivere la Storia e le cronache, di norma, fra Medioevo e prima età Moderna, sono le persone acculturate: grandi ecclesiastici, notai, borghesi istruiti, uomini di lettere. Ma che succede – ‘che Storia è’ – quando a farlo sono un ex guardiano di porci senese del Trecento o uno speziale lunigiano del Quattrocento (entrambi, peraltro, per lungo tempo analfabeti)? O quando a raccontare la Bologna medievale è un muratore o a parlare della Firenze del Quattrocento un vinaio? Come si inserisce il racconto della monaca del Seicento nel coro dei testimoni della Storia della sua epoca, fatto di figure maschili, le sole legittimate a usare la scrittura? Per non dire di quei popolani che la Storia la raccontano cantandola in terzine o, più spesso, in ottava rima per un pubblico e un uditorio che non siedono in solitudine in pensosi studioli, ma ascoltano in una vociante piazza e che, la Storia, vogliono sentirsela cantare come si racconterebbero le imprese di Lancillotto o di Orlando. Una pattuglia di scrittori ‘non autorizzati’ che si muove nel territorio della storiografia, usando la scrittura alla meglio, esprimendosi in un volgare approssimativo, ma senza condizionamenti. Una Storia tutta da leggere.
Il potere velato. Tirannide, eguaglianza, libertà da Tacito a Spinoza
Michele Ciliberto
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 280
Negli Annali Tacito racconta che l’imperatore Tiberio fu costretto dalle circostanze, contro il suo volere, a diventare un tiranno per porre fine definitivamente a discordie e guerre civili. Secoli dopo, all’inizio dell’età moderna, sembrò ripetersi una storia simile quando in tutta Europa le repubbliche cedettero il passo al principato. Così, la ricostruzione di Tacito, da poco riscoperto, divenne il modello sul quale i filosofi moderni imbastirono la loro riflessione intorno al tema della tirannide. Savonarola e Machiavelli, Guicciardini e Bodin, Shakespeare e Spinoza ne mostrarono però i limiti. I due poli di questo confronto ideale furono Tacito e Spinoza poiché proposero due concezioni opposte del potere e, di conseguenza, due posizioni antitetiche nei confronti del governo di uno solo: se per Tacito era una necessità ineluttabile, per Spinoza era un male da evitare a tutti i costi. È significativo, però, che unanime fu l’interpretazione della tirannide: un potere opaco, ‘velato’, dai contorni e dalle finalità occulte. Un potere che oggi sembra tornare a stendere la propria ombra sulla nostra società.
L'uomo del Rinascimento
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 368
Il principe, il condottiero, il cardinale, il cortigiano, il filosofo e il mago, il mercante e il banchiere, l’artista, la donna, i viaggiatori e gli indigeni: una grande sintesi del Rinascimento, attraverso le sue figure più significative. Come scrive Eugenio Garin, curatore di questa grande opera: «Il risveglio culturale, che caratterizza fino dalle origini il Rinascimento, è innanzitutto una rinnovata affermazione dell’uomo, dei valori umani, nei vari campi: dalle arti alla vita civile».
La Svizzera è un paese neutrale (e felice)
Maurizio Binaghi
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 304
Si è soliti ripetere la celebre affermazione di Raymond Queneau che «i popoli felici non hanno storia». Questo sentire comune non solo è storicamente falso ma è il vero risultato del genio elvetico, capace di convincere il mondo di essere un popolo senza storia, giustificando così la propria esistenza come eccezionale, al di sopra delle parti e al di fuori del tempo. In realtà, la Svizzera ha, forse più di molti Stati, un’appassionante storia europea fatta di violenti conflitti che si manifestano nell’attuale eterogeneità del paese. Proprio queste lacerazioni hanno portato nei secoli all’invenzione di una tradizione e di un’identità comuni, di cui la neutralità permanente è progressivamente divenuta il collante. Così un popolo aggressivo e brutale, ‘armatissimo’ (come scrive Machiavelli) e bravo come nessun altro in Europa a fare la guerra, muta pelle e si immagina come una placida isola di pace. Posta di fronte a decisioni capitali per la sua stessa esistenza, la Svizzera conosce un conflitto per il controllo del passato che diventa il campo di battaglia privilegiato e la posta in gioco essenziale per ipotecare le scelte future. La Svizzera attuale non pare infatti più in grado di uscire dall’immaginario eterno che lei stessa ha creato.
Sacre ossa. Storie di reliquie, santi e pellegrini
Federico Canaccini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 312
La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale. Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra. Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri, abili millantatori e tanta povera gente in buona fede. Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.
I confini della storia. Intervista di Sergio Valzania
Franco Cardini
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 208
Le tante dimensioni della storia e la memoria ingannatrice, la crisi del luminoso mondo medievale e l’ingresso in una modernità senza limiti, gli intrecci tra Oriente e Occidente, il legame con Firenze e tante altre città del mondo, i maestri e i compagni di strada, la politica tra nuove e vecchie identità, la tensione tra fede e ricerca della verità: muovendosi ai confini della storia, Franco Cardini rimette in questione molte convinzioni diffuse sul passato e sul presente.
Visioni della disuguaglianza
Branko Milanovic
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 376
Nel nostro tempo sono tornate in primo piano alcune domande ineludibili che la teoria economica, fin dalle sue origini, ha posto a fondamento della sua analisi: è ‘naturale’ che gli uomini si dividano in ricchi e poveri? Esiste un criterio razionale che possa giustificare questa divisione? Quali sono le conseguenze di una distribuzione ineguale delle risorse sulla società e sul suo benessere? Qual è il livello massimo di disuguaglianza che possiamo permetterci? Branko Milanovic, uno degli economisti più originali e innovativi del nostro tempo, immagina di porre queste domande a sei dei più influenti economisti della storia: François Quesnay, Adam Smith, David Ricardo, Karl Marx, Vilfredo Pareto e Simon Kuznets. Analizzando le loro opere e il loro tempo, Milanovic traccia l’evoluzione del pensiero sulla disuguaglianza, mostrando quanto le teorie siano variate a seconda delle epoche e delle società. In effetti, sostiene Milanovic, non possiamo parlare di ‘disuguaglianza’ come di un concetto astratto dal contesto: qualsiasi analisi è inestricabilmente legata a un tempo e a un luogo particolari. Così se durante la Guerra Fredda, all’apogeo del welfare state, gli studi sulla disuguaglianza erano passati in secondo piano, oggi, con il trionfo del capitalismo neoliberale, assistiamo a una loro rinascita.
All’arme! All’arme! I priori fanno carne!
Alessandro Barbero
Libro: Libro rilegato
editore: Laterza
anno edizione: 2025
pagine: 176
Arrivano completamente inaspettate. Durano pochissimo, talvolta solo qualche settimana, poi vengono represse. Ma in quel poco tempo succedono cose tali da rimanere per sempre incise nella memoria collettiva. Sono le rivolte popolari. La storia, almeno nell’ultimo millennio, è tutta punteggiata da momenti critici in cui una massa di persone decide che il futuro così come lo vede non gli piace, e prova a cambiarlo. Il Medioevo non fa eccezione: anche allora non sono mancati movimenti insurrezionali che nel loro sviluppo iniziale non sembrano affatto distinguibili dalle più travolgenti rivoluzioni moderne. In particolare nella seconda metà del Trecento se ne sono concentrati così tanti da costituire un’anomalia. Alessandro Barbero racconta proprio le più spettacolari fra queste insurrezioni. Per molto tempo gli storici hanno visto nel loro fallimento non solo la prova che i rivoltosi non avevano nessuna possibilità di riuscire, ma che non perseguivano neppure un obiettivo consapevole. Nulla di più falso: i rivoltosi sapevano quello che stavano facendo, avevano rivendicazioni precise e si battevano consapevolmente per realizzarle.