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L'infinito dentro si presenta come un percorso poetico e spirituale che unisce riflessione morale, introspezione, amore per la vita e dialogo con l'invisibile. In queste pagine la voce interiore si fa monito, richiamo inesausto alla verità del cuore. E il cuore, inteso come abissale deposito di una conoscenza autentica, extra-razionale, in grado di attingere al senso ultimo delle cose, diviene il motivo conduttore dell'opera; e alla sua ombra l'autore ci conduce su un sentiero che si snoda tra le volute degli eterni motivi della colpa e del perdono, della libertà e del destino, della materia e dello spirito.

La casa, la storia, l'eredità. Vito Capialbi tra memoria privata e identità collettiva. Un viaggio puntuale e coinvolgente tra le carte e le stanze di uno dei padri della cultura e della storia vibonese. Vito Capilabi, conte, letterato, storico e archeologo, appartenente ad una delle più antiche e illustri famiglie nobiliari della città. Il libro è un ponte tra passato e presente, tra memoria e futuro. Un racconto intimo e rigoroso di un uomo che fece della cultura una missione e della sua casa un tempio del sapere.

"Forma Abitata" si innesta nel solco delle ricerche che hanno ridefinito, a partire dagli anni sessanta, il rapporto tra opera, spazio e spettatore. Se Kounellis ha trasformato l'hotel in "luogo d'arte pura", liberandolo dalla sua funzione ordinaria e restituendolo come campo di tensioni estetiche e concettuali, le opere in mostra raccolgono questa eredità come punto di partenza, rielaborandola con le sensibilità contemporanee e trasformandola in nuove presenze capaci di risignificare lo spazio. La forma artistica, sia essa pittorica, scultorea o installativa, non è intesa come oggetto isolato ma come presenza in grado di riscrivere la percezione del luogo.

Chiara è una giovane studentessa, figlia di una famiglia ricca e gelosa del proprio buon nome. Luca è un giovane meccanico, umile e determinato. Un incontro causale dà inizio a un amore intenso e proibito, ostacolato dalle convenzioni sociali e dalle rigidità della famiglia di lei. Tra lettere segrete, fughe improvvise e scelte coraggiose, i due protagonisti impareranno che il vero amore richiede resistenza, sacrificio e coraggio.

Il volume raccoglie i contributi della Giornata di Studio svoltasi presso il Monastero San Bernardino di Viterbo. La ricerca vuole approfondire le figure di suor Francesca Farnese - fondatrice del Monastero Santa Maria delle Grazie in Farnese - e santa Giacinta Marescotti - santa viterbese vissuta nel Monastero di San Bernardino ove tuttora le sorelle Clarisse custodiscono i resti del corpo.

Una storia d'amore, di memoria e di libertà. Tra rivoluzioni e ideali, l'amore tra Carolina Bonaparte e Gioacchino Murat ha attraversato l'Europa lasciando un segno di passione e coraggio. Sovrani, amanti, ribelli: la loro vicenda è un'epoca di bellezza e caduta, di fedeltà e memoria. Dalla condanna di Gioacchino all'esilio di Carolina, fino a una famiglia che, due secoli dopo, si inginocchia sulle loro tombe; ogni traccia racconta un amore che ha sfidato il tempo. Accanto alla grande storia emergono voci dimenticate e destini intrecciati, fino all'Unità d'Italia. Perché nessun amore si perde, finché qualcuno lo ricorda e nessuna memoria svanisce, se continua a far battere il cuore.

Questo è un libro destinato a chi, pur apprezzando quanto di buono ci porta il progresso, pensa che le cose belle del passato vadano protette e tramandate alle nuove generazioni. Come le donne che non devono la loro bellezza alla mano del chirurgo, le moto e i ciclomotori di un tempo oggi brillano ancora, mentre la plastica invecchia...

Romanzo a sfondo storico che, prendendo a pretesto l'insorgenza del 1799 nella Media valle del Tenna, coglie l'ardimento e la paura di anonimi combattenti contro l'invasore napoleonico, ed intreccia questi avvenimenti con una storia d'amore scaturita dalle pieghe della violenza; un amore maturato negli ultimi anni del secolo; una storia appassionata che si trasforma in dramma in quei fatali giorni di maggio, sotto il cielo infuocato di Castel Clementino

In occasione dell'ottantesimo anniversario della fine del secondo conflitto mondiale in Italia l'Amministrazione Comunale di Montechiaro D'Aqui ha pensato di ricordare questo evento patrocinando la pubblicazione del diario di Les Hutty, un soldato inglese prigioniero di guerra, fuggito con tre commilitoni, dal campo di prigionia di Montechiaro Piana. I quattro giovani trovano aiuto, riparo e sostentamento. Nel suo diario si ha una testimonianza commovente nella quale viene raccontato quel periodo di vita in clandestinità, con riconoscenza ed affetto verso le famiglie che rischiarono pesanti ritorsioni per questo atto di coraggio e umanità.

Un tentativo lucido e consapevole di rendere chiaro il legame con il paese natio, i suoi abitanti sparsi nel mondo e quelli che sono rimasti, affiora attraverso il ricordo di ciò che regolava la vita sociale ed economica di un piccolo centro calabrese: Francavilla Angitola, scandita dal calendario liturgico (Pasqua, Natale, Corpus Domini, Carnevale e quindi la Quaresima), dal succedersi delle stagioni e dal principale appuntamento religioso locale: la festa patronale del Protettore San Foca Martire. Depositati nei meandri della memoria emergono luoghi, situazioni e personaggi che hanno determinato e plasmato l'identità locale, fortemente debilitata dall'emigrazione e dalla globalizzazione.

Parlare e scrivere di Europa in questi tempi bui è molto difficile, ma anche molto importante. Difficile perché l'Europa che abbiamo conosciuto da giovani non è più la stessa, l'Europa della speranza e della rinascenza sembra oggi svanire ed evaporare. Proprio per questo motivo è importante che di Europa si parli per farla conoscere non tanto a noi che anche indirettamente la abbiamo "costruita", ma soprattutto alle giovani generazioni, al mondo degli studenti.

Ogni passo, ogni scelta, ogni caduta fa parte di un cammino che ci porta sempre più vicino a chi siamo davvero. Non importa quante volte cadiamo, ciò che conta è trovare la forza di alzarci, di guardare dentro noi stessi e scegliere di andare avanti, anche quando la strada è impervia.