L'Una

Avvocato e studioso, Guido Cervati ha dedicato gran parte della sua vita professionale a difendere i diritti di uso civico e le proprietà collettive, andando a fondo delle singole questioni che gli si proponevano fino a conoscerle nei minimi particolari, tanto da essere considerato "l'avvocato degli usi civici" e cioè il grande professionista che generosamente difendeva i diritti di tante comunità sparse nel territorio italiano immergendosi nella loro storia scoprendone le singole peculiarità. Il volume non rappresenta una vera e propria biografia "dell'avvocato principe della materia delle proprietà collettive, del giurista raffinato e colto, dello studioso brillante e profondo, dell'intellettuale impegnato e attento alle dinamiche sociali e alle esigenze dei meno fortunati", ma il profilo di Guido Cervati, tracciato attraverso il ricordo di Emilio Romagnoli, Paolo Grossi e Fabrizio Marinelli, è arricchito dalla raccolta dei suoi scritti più significativi in tema di proprietà collettive.

Il volume propone un percorso analitico che, attraverso l'esame dell'evoluzione normativa, faccia luce sulle fondazioni di origine bancaria, sulla loro mission, sui modelli gestionali da loro adottabili, sulle linee di indirizzo nei rapporti con gli enti locali, sul loro effettivo contributo allo sviluppo del territorio. Vengono analizzate tutte le riforme legislative che hanno sospinto questi enti talvolta nella sfera del diritto pubblico o, comunque, in un'area soggetta al severo controllo dei pubblici poteri, talvolta nella sfera del diritto privato, cioè, in sostanza, in quella di originaria provenienza. Il volume esamina anche le pronunce della Corte Costituzionale ed i nuovi scenari che si stanno delineando intorno a questi enti, il cui percorso, dopo oltre venti anni, pare tutt'altro che definito.

Il libro presenta i risultati del lavoro svolto in collaborazione tra l'Università degli Studi dell'Aquila e l'Unicef internazionale a seguito dello tsunami che colpì una consistente parte di Sumatra, ed altri paesi dell'Oceano Indiano , il 26 dicembre del 2004. Il gruppo di lavoro dell'Università si è prefisso lo scopo di esaminare la salute mentale della popolazione infantile della regione colpita e di valutare il rapporto tra la catastrofe e l'aggravamento e/o l'insorgenza di disturbi psicopatologici specifici all'esperienza traumatica. Nel lavoro si è inoltre cercato di determinare l'efficienza degli interventi psicosociali attivati dall'Unicef dopo la catastrofe allo scopo di costruire un modello di intervento per la popolazione infantile in altre situazioni di catastrofe naturale.