Mobydick (Faenza)
Uomo di carta
Claude
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 144
Claudio Menni (Claude) ambienta in questa fine di secolo una festa di capodanno dove - a seguito di un tacito accordo - confluiscono immissari di un unico grande fiume, alcuni amici che il tempo aveva allontanato. Sebastian Carta, il protagonista, raccoglie in sé il malessere, la malinconia, l'ironia e la delusione di un'intera generazione. Una generazione spaesata, senza punti di riferimento certi, bombardata dai miti televisivi e dalla bellezza appariscente, ma tutta pubblicitaria. Restano i gesti di una ribellione "privata", tentativi magari incerti ma ostinati, capaci di nutrire la speranza.
Ma il cielo è proprio bello, però. Laboratorio di scrittura alla Casa circondariale di Bologna
Antonio Dorio, Maurizio Ragno, Luca Bonazzi
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 64
"... tutti i partecipanti a questo laboratorio avevano in comune una caratteristica particolare: erano detenuti nel carcere di Bologna ... I partecipanti al laboratorio erano quindi persone che sono state private della loro libertà. Perché i muri e le sbarre isolano chi è imprigionato dagli altri, all'esterno, e perché la mancanza di libertà obbliga, per forza di cose, a un esercizio di immaginazione. Fantasia e necessità di comunicazione: due aspetti che convivono nell'esercizio della scrittura. Storie tristi, avvincenti, allegre, fantastiche, ma quasi mai in pagine di denuncia o in resoconti di dolorose esperienze personali. Si tratta, al contrario di vicende immaginate e quasi sempre condite con una buona dose di ironia..." (G. Rigosi)
Frontiere
Angelo Marenzana
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 120
"Queste storie vogliono parlare di realtà del mondo che ci circonda. Senza pietismo, senza falso umanitarismo, senza anticipare il giudizio prima di aver raccontato la storia. Questo è il mondo, ti dicono: prima di spiegarlo guardalo. Sono storie dure, che non si chiudono in un nicchia per spargere compatimento e pietismo su sofferenze che si vogliono tenere ben lontane da nostro nido tranquillo. Il male è una sfida quotidiana, e nessuno ha la cartina di tornasole in tasca per riconoscerlo a prima vista..." (Dalla postfazione di Davide Pinardi)
Mi faccio viva io
Paola Caretti, Alessandro Garavaldi
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 80
Una storia misteriosa e intrigante, percorsa da una malinconia stralunata, che in alcuni tratti si fa surreale. Non a caso, i capitoli prendono i nomi da altrettante opere di Salvador Dalì, pittore più volte citato nel corso del romanzo. Con una serie di registri stilistici che oscillano dal cupo al grottesco, dalla lingua poetica a quella parlata, la narrazione procede, in bilico tra lirismo e ironia, in un susseguirsi di fughe e disorientamenti, rievocazioni e false piste, brevi lampi d'intuizione e capovolgimenti a sorpresa. Fino all'inaspettato finale, nel quale Giulio si troverà faccia a faccia con la verità (e con se stesso).
Il galateo del telefonino. Venti scrittori per nuove regole di comportamento
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 176
A ciascuno degli autori presenti in questo libro è stato chiesto un racconto sul tema del telefonino, testi ai quali è stato "imposto" un titolo, in qualche modo pertinente, che ne ha determinato un altrettanto giocoso ordine alfabetico, allo scopo di agevolare il lettore nella scelta di un proprio percorso. Ne è venuto fuori un Galateo che forse Giovanni Della Casa approverebbe, magari perché vuol essere un semplice catalogo senza condanne o assoluzioni definitive. Il volume contiene racconti di Baldini, Lucarelli, Fois, Lolli, Vallorani, Rigosi, Mozzi, Voltolini, Longo, Garlaschelli e molti altri...
Viaggi e corrispondenze. I vincitori del Premio «Tondelli» 1999
Davide Bregola, Andrea Righi
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 96
Il volume ha ottenuto il Premio "Tondelli 1999". "Promuovere la scrittura giovanile come mezzo di riflessione su di sé ed espressione del proprio vissuto, come invito alla lettura , stimolare la circolazione di idee ed il dibattito sui temi sollevati da Pier Vittorio: sono questi gli obbiettivi che intendiamo perseguire con questo Premio dedicato alla sua memoria. Correggio, la città in cui è nato, in cui è cresciuto, e nella quale è tornato poco prima di morire, lo ricorda proprio attraverso gli strumenti del suo lavoro: la lettura, la scrittura...". (dalla presentazione)
Conclusioni
Antonio Pitta
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 128
"Per tutta la mia vita di giornalista sono stato alle prese con alcuni scrittori che non mi hanno dato requie e che ho dovuto affrontare con coraggio (il loro mondo mi dava i brividi), rinuncia (ho dedicato loro molto tempo), col dovere di servirli e la disposizione al sacrificio per capirli, studiarli, dedicando particolare attenzione ad un importante aspetto letterario che mi ha sempre intrigato: quello della finzione, dell'infingimento. Tutta la letteratura poggia sulla finzione, inevitabilmente non poteva essere diverso per quanto riguarda me. Per i miei racconti (...)avevo bisogno di personaggi "spalla", provocatori se non addirittura deus ex machina."
Il fauno
Luigi Malaguti
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 112
"Sono le immagini a voler apparire, sono i personaggi a narrare le loro storie. Io sono il tramite, null'altro, o - come dice Aldino, in uno dei racconti del Fauno - sono un diaframma tra il fuori e il dentro, ma non so dire quale sia il dritto o il rovescio" (dalla Prefazione).
Gli occhi del tempo
Eugenio Vitali
Libro
editore: Mobydick (Faenza)
anno edizione: 1999
pagine: 48
"Sfiancante potrebbe essere la fedeltà a un dire sempre più annichilito dai segni inconfutabili di un circondario quasi irriconoscibile, ma il compito doveroso di un grande, doloroso amore per esso e le sue sorti - perché in fondo questa è la sostanza della poesia di Vitali - non lascia alternative: contro lo 'schermo di una nebbia che ha il parcheggio dentro il cuore' si abbatte, lacerandolo, il volo delle rondini, zigzagante tra le poesie, tra passato e presente, ispiratrici dalle loro lontane terre (di un già stato) di una possibile, sempre evocata diversa condizione." (dalla prefazione)

