Osimo Bruno
Spartaco
Raffaello Giovagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 491
Raffaello Giovagnoli, un perfetto sconosciuto in Italia, è uno scrittore romano notissimo in Russia e in tutti i paesi dell’ex blocco sovietico. Questo romanzo del 1874, tradotto in russo quasi subito, nel 1880, ha venduto molte più copie in russo che in italiano. Chissà come farebbe piacere a Raffaello, morto nel 1915, sapere che il suo personaggio ha dato vita a così tante iniziative culturali all’estero.
Il gabbiano. Versione filologica per il teatro
Anton Cechov
Libro: Libro in brossura
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 94
Quando si traduce si fanno necessariamente delle scelte, perché non si può tradurre tutto in modo ottimale. Nel caso specifico, quando il testo della traduzione è destinato alla recitazione, tutte le battute devono avere come dominante la recitabilità, la pronunciabilità, la plausibilità della frase. Sono considerazioni che fa in primo luogo l’autore, e che il traduttore deve fare proprie. Fermo restando che un testo del 1896 non ha di solito lo stesso registro e lo stesso lessico di un testo del 2022, le frasi devono suonare verosimili in bocca a chi le pronuncia. Questa è stata la nostra preoccupazione principale traducendo il capolavoro di Čechov. L’altra dominante è stata il rigore filologico. Quando si traduce un gigante, non solo letterario ma anche filosofico e umano, bisogna mettere da parte – se necessario: con Čechov a noi è successo molto di rado – il proprio gusto personale e lasciar emergere quanto possibile la poetica dell’originale. La tragedia (non si capisce perché l’autore la definisca «commedia») ruota intorno alla figura di una donna affetta da disturbo istrionico della personalità, Arkàdina.
On psychological aspects of translation
Bruno Osimo
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 88
Sonata «Kreutzer». Versione filologica
Lev Tolstoj
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
pagine: 139
Questo romanzo è una delle poche opere artistiche di questo periodo di impegno morale. È sconvolgente per come mette in discussione le basi stesse di quelle che ancora oggi sono le regole elementari e scontate della nostra cultura. Dopo questa lettura, scontate non possono più essere. La droga, i diritti delle donne, la divisione del lavoro, i parassiti sociali, la fede, cibarsi di carne, il femminismo, l’arte sono tutti problemi che centrotrent’anni dopo non abbiamo risolto. Questa storia dall’intreccio estremamente avvincente – quasi un giallo – ci trascina nel vortice del «come andrà a finire?» costringendoci, nel contempo, a rivedere tutte le nostre certezze.
Il parassitismo. Versione filologica
Lev Tolstoj
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Il saggio, che presentiamo qui in versione autonoma, originariamente era il nono capitolo del libro Put’ žizni [Il cammino della vita], del 1910, anno della morte di Lev Nikolàevič, che aveva ottantadue anni. Sappiamo che la visione del mondo del grande pensatore ha avuto un’evoluzione notevole. Schematizzando, possiamo parlare di un primo periodo, fino al 1882, quando aveva cinquantaquattro anni, e pubblicò il libro Confessione.
Su ciò che viene chiamato «arte». L’arte vista da Tolstój
Lev Tolstoj
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo saggio di Tolstój è scritto nel 1896, ossia sette anni dopo Sonata «Kreutzer», del 1889. Il tema di quel romanzo – il sottovalutato strapotere della musica sulla volontà umana – viene qui ripreso in forma diversa. Le varie arti sono affrontate insieme in parallelo, e si analizza in particolare il ruolo dell’arte nella società. Se nel Parassitismo (1910) lo scrittore divide le persone in due categorie, quelle che faticano e quelle che vivono a spese di chi fatica, qui la stessa divisione è applicata agli artisti e ai fruitori dell’opera d’arte. Tolstój si domanda come possa un artista – che fa una vita priva di fatica e ha valori etici di riferimento diversi dall’operaio e dal contadino “faticatori” – trasmettere attraverso l’arte un messaggio coinvolgente per le masse popolari.
A proposito dell'amore. Versione filologica con testo a fronte
Anton Cechov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo racconto di Cechov è del 1898, sei anni prima della morte dell'autore. Il tema dell'amore è presente in quasi tutte le opere cehoviane, fino all'ultimo racconto, La sposa, del 1904, nel quale un tipografo povero e malato, ma capace di sottrarsi ai condizionamenti sociali, "sobilla" la protagonista che sta per sposarsi in maniera combinata e automatica col figlio di un sacerdote di provincia. Non si viene a sapere come andrà a finire la ragazza, ma solo che andrà in città, scappando dalle nozze in corso di preparazione e rompendo il fidanzamento. Quasi tutte queste opere contengono un alter ego di Cechov. Lo si riconosce perché è medico, oppure fatica molto in campagna, o perché è infelice, o perché la donna che ama è sposata con un altro, o perché non riesce a dichiarare l'amore alla sua amata, o perché si "sazia" troppo soffocando nella vita grassa qualsiasi pulsione creativa e/o sessuale.
Gli anni del grande terrore. Il 1935 e gli altri anni
Anatolij Rybakov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Séguito dei "Figli dell'Arbàt", pubblicato nel 1988, questo romanzo storico copre gli anni 1935-1936. Il clima di paranoia di Stato instaurato dal regime bolscevico e rafforzato da Stalin, il terrore come metodo di governo, la menzogna, il ricatto e la falsa confessione come armi di raccolta di dati per i processi-farsa. Il concetto di "stato nello stato", inaugurato da Ivàn il Terribile nel Cinquecento con l'opricnina, torna in auge con gli "organi" (servizi segreti) che spadroneggiano racchiudendo al proprio interno i poteri esecutivo, giudiziario e legislativo. Un incubo da cui la Russia sembra non svegliarsi mai.
Le origini dell'autocrazia. Corsi e ricorsi della storia russa
Aleksàndr Ânov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
«Questo libro ha una storia curiosa. È il nucleo di un manoscritto intitolato "Storia dell'opposizione politica in Russia", che cominciai a scrivere dieci anni fa a Mosca nella folle speranza di guidarlo attraverso gli scogli della censura. La censura sovietica è sofisticata e impietosa, ma non ero nuovo all'arte di imbrogliarla. Tuttavia dopo il primo capitolo cominciai a dubitare della mia capacità di superare in astuzia i censori. Dopo il terzo capii che stavo correndo un bel rischio. Dopo il quinto avevo paura a conservare il manoscritto in casa mia. Dopo il settimo conclusi che l'unico modo in cui avrei potuto conservare la stima di me stesso come scrittore ed essere umano era fare il contrabbandiere, ossia mettere sottosopra la mia vita mandando illegalmente il manoscritto oltre confine.»
La donna in lager. Vita quotidiana nei gulag
Aleksandr Solzenicyn
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
«Il lavoro di Solzenìcyn sui lager sovietici è immenso, migliaia e migliaia di pagine che possono spaventare proprio per la loro mole. Già solo Arcipelago Gulag è uscito in tre volumi corposi negli Oscar Mondadori negli anni Settanta, e poi ripubblicato nella collana dei Meridiani, di cui occupa un intero volume. Nel complesso si deve tenere conto della differenza in generale tra la mole media dei libri russi e di quelli italiani. Per un italiano è normale un romanzo di 250 pagine, che per un russo invece sarebbe una póvest', un “romanzo breve”, mentre un romàn può contare facilmente settecento o mille pagine. Un'altra considerazione che ho fatto è che, nel mezzo secolo intercorso tra la prima pubblicazione e oggi, il tempo medio dedicato alla libera lettura per iniziativa personale è diminuito. L'informatica e la telematica ci aiutano ad abbreviare i tempi di esposizione – siamo esposti a più fonti contemporaneamente – e per esempio la lunghezza dell'articolo di giornale – per chi ancora li legge – è impostata dai direttori dei periodici sulla durata media di una seduta in bagno. (...)»
Teoria della mediazione linguistica. Per i corsi triennali di laurea in mediazione linguistica (L-12)
Bruno Osimo
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo libro è intitolato «Teoria della mediazione linguistica», e molti studenti lo potrebbero considerare un inutile dovere teorico da espletare solo perché i programmi ministeriali lo prevedono all'interno del corso di laurea in mediazione linguistica. Noi sappiamo però che ciò che differenzia all'università «mediazione linguistica» da «lingue» è l'impronta professionalizzante della prima, rispetto a un approccio più letterario e più linguistico della seconda. Infatti anche in questo corso, che costituisce la parte più teorica dello studio professionale della mediatrice linguoculturale, si sta attenti a non fare della teoria della teoria ma solo della teoria della pratica. Cosa si intende? La speculazione teorica può essere totalmente priva di utilità pratica immediata. Disquisire sull'esistenza di Dio o sulla giustezza o erroneità di una certa regola grammaticale ha scarso rilievo sulla professione. Però sappiamo tutti che, anche per attività pratiche come guidare, esiste una preparazione teorica, che ha lo scopo di essere utile per la pratica.
Asimmetria e dialogo
Jurij Mihajlovic Lotman
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Saggio tratto dal numero 16 della rivista di semiotica Sign Systems Studies - Trudy po znakovym sistemam del 1989 nel quale il concetto di asimmetria cerebrale viene comparato con il concetto di asimmetria culturale. La formazione di senso è possibile solo in presenza di una struttura asimmetrica. Le due parti asimmetriche del sistema devono essere reciprocamente intraducibili