Osimo Bruno
Su ciò che viene chiamato «arte». L’arte vista da Tolstój
Lev Tolstoj
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo saggio di Tolstój è scritto nel 1896, ossia sette anni dopo Sonata «Kreutzer», del 1889. Il tema di quel romanzo – il sottovalutato strapotere della musica sulla volontà umana – viene qui ripreso in forma diversa. Le varie arti sono affrontate insieme in parallelo, e si analizza in particolare il ruolo dell’arte nella società. Se nel Parassitismo (1910) lo scrittore divide le persone in due categorie, quelle che faticano e quelle che vivono a spese di chi fatica, qui la stessa divisione è applicata agli artisti e ai fruitori dell’opera d’arte. Tolstój si domanda come possa un artista – che fa una vita priva di fatica e ha valori etici di riferimento diversi dall’operaio e dal contadino “faticatori” – trasmettere attraverso l’arte un messaggio coinvolgente per le masse popolari.
A proposito dell'amore. Versione filologica con testo a fronte
Anton Cechov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo racconto di Cechov è del 1898, sei anni prima della morte dell'autore. Il tema dell'amore è presente in quasi tutte le opere cehoviane, fino all'ultimo racconto, La sposa, del 1904, nel quale un tipografo povero e malato, ma capace di sottrarsi ai condizionamenti sociali, "sobilla" la protagonista che sta per sposarsi in maniera combinata e automatica col figlio di un sacerdote di provincia. Non si viene a sapere come andrà a finire la ragazza, ma solo che andrà in città, scappando dalle nozze in corso di preparazione e rompendo il fidanzamento. Quasi tutte queste opere contengono un alter ego di Cechov. Lo si riconosce perché è medico, oppure fatica molto in campagna, o perché è infelice, o perché la donna che ama è sposata con un altro, o perché non riesce a dichiarare l'amore alla sua amata, o perché si "sazia" troppo soffocando nella vita grassa qualsiasi pulsione creativa e/o sessuale.
Gli anni del grande terrore. Il 1935 e gli altri anni
Anatolij Rybakov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Séguito dei "Figli dell'Arbàt", pubblicato nel 1988, questo romanzo storico copre gli anni 1935-1936. Il clima di paranoia di Stato instaurato dal regime bolscevico e rafforzato da Stalin, il terrore come metodo di governo, la menzogna, il ricatto e la falsa confessione come armi di raccolta di dati per i processi-farsa. Il concetto di "stato nello stato", inaugurato da Ivàn il Terribile nel Cinquecento con l'opricnina, torna in auge con gli "organi" (servizi segreti) che spadroneggiano racchiudendo al proprio interno i poteri esecutivo, giudiziario e legislativo. Un incubo da cui la Russia sembra non svegliarsi mai.
Le origini dell'autocrazia. Corsi e ricorsi della storia russa
Aleksàndr Ânov
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
«Questo libro ha una storia curiosa. È il nucleo di un manoscritto intitolato "Storia dell'opposizione politica in Russia", che cominciai a scrivere dieci anni fa a Mosca nella folle speranza di guidarlo attraverso gli scogli della censura. La censura sovietica è sofisticata e impietosa, ma non ero nuovo all'arte di imbrogliarla. Tuttavia dopo il primo capitolo cominciai a dubitare della mia capacità di superare in astuzia i censori. Dopo il terzo capii che stavo correndo un bel rischio. Dopo il quinto avevo paura a conservare il manoscritto in casa mia. Dopo il settimo conclusi che l'unico modo in cui avrei potuto conservare la stima di me stesso come scrittore ed essere umano era fare il contrabbandiere, ossia mettere sottosopra la mia vita mandando illegalmente il manoscritto oltre confine.»
La donna in lager. Vita quotidiana nei gulag
Aleksandr Solzenicyn
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
«Il lavoro di Solzenìcyn sui lager sovietici è immenso, migliaia e migliaia di pagine che possono spaventare proprio per la loro mole. Già solo Arcipelago Gulag è uscito in tre volumi corposi negli Oscar Mondadori negli anni Settanta, e poi ripubblicato nella collana dei Meridiani, di cui occupa un intero volume. Nel complesso si deve tenere conto della differenza in generale tra la mole media dei libri russi e di quelli italiani. Per un italiano è normale un romanzo di 250 pagine, che per un russo invece sarebbe una póvest', un “romanzo breve”, mentre un romàn può contare facilmente settecento o mille pagine. Un'altra considerazione che ho fatto è che, nel mezzo secolo intercorso tra la prima pubblicazione e oggi, il tempo medio dedicato alla libera lettura per iniziativa personale è diminuito. L'informatica e la telematica ci aiutano ad abbreviare i tempi di esposizione – siamo esposti a più fonti contemporaneamente – e per esempio la lunghezza dell'articolo di giornale – per chi ancora li legge – è impostata dai direttori dei periodici sulla durata media di una seduta in bagno. (...)»
Teoria della mediazione linguistica. Per i corsi triennali di laurea in mediazione linguistica (L-12)
Bruno Osimo
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Questo libro è intitolato «Teoria della mediazione linguistica», e molti studenti lo potrebbero considerare un inutile dovere teorico da espletare solo perché i programmi ministeriali lo prevedono all'interno del corso di laurea in mediazione linguistica. Noi sappiamo però che ciò che differenzia all'università «mediazione linguistica» da «lingue» è l'impronta professionalizzante della prima, rispetto a un approccio più letterario e più linguistico della seconda. Infatti anche in questo corso, che costituisce la parte più teorica dello studio professionale della mediatrice linguoculturale, si sta attenti a non fare della teoria della teoria ma solo della teoria della pratica. Cosa si intende? La speculazione teorica può essere totalmente priva di utilità pratica immediata. Disquisire sull'esistenza di Dio o sulla giustezza o erroneità di una certa regola grammaticale ha scarso rilievo sulla professione. Però sappiamo tutti che, anche per attività pratiche come guidare, esiste una preparazione teorica, che ha lo scopo di essere utile per la pratica.
Asimmetria e dialogo
Jurij Mihajlovic Lotman
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Saggio tratto dal numero 16 della rivista di semiotica Sign Systems Studies - Trudy po znakovym sistemam del 1989 nel quale il concetto di asimmetria cerebrale viene comparato con il concetto di asimmetria culturale. La formazione di senso è possibile solo in presenza di una struttura asimmetrica. Le due parti asimmetriche del sistema devono essere reciprocamente intraducibili
Semiotics for beginners. Survival guide for the ordinary citizen
Bruno Osimo
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2022
Filosofia della mente. Spunti di riflessione sul processo traduttivo
Charles S. Peirce
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2021
Al centro del libro c’è il concetto di «associazione» mentale, non del tutto remoto dal concetto freudiano di «associazione libera». Solo che in Peirce «la suggestione avv[iene] per contiguità o per somiglianza», e quindi la “libertà” freudiana è scomposta in una libertà che segue l’ordine cronologico o di collocazione a scaffale del ricordo – vedo una stringa e penso alla scarpa –, e una che segue il criterio della somiglianza – vedo una stringa e penso a una corda. «Suggestione per somiglianza significa, mi sia permesso ripeterlo, la suggestione indiretta di un’idea da parte di un’altra che, in virtù della natura occulta delle idee o della mente, le è stata associata in un insieme». «La somiglianza, quindi, è una modalità di associazione in base alla natura interna delle idee e della mente». Dato che la natura interna delle idee e della mente è un fatto del tutto privato, la somiglianza è culturospecifica, o soggettiva. Suggestione per contiguità è invece in Peirce «suggestione di un’idea da parte di un’altra che le è stata associata non dalla natura del pensiero, ma dall’esperienza, o dal corso della vita».
Traduzione come metafora, traduttore come antropologo. La semiotica ci fa capire
Bruno Osimo
Libro: Libro rilegato
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2021
«Lo spesso citato articolo del 1959 «Sugli aspetti linguistici della traduzione» di Jakobson avrebbe potuto essere una rivoluzione negli studi sulla traduzione – come venivano chiamati all'epoca, teoria della traduzione – avrebbe potuto causare un'esplosione nel senso lotmaniano (1992) del termine, spingendo i ricercatori verso un «approccio semiotico alla traduzione», per citare il famoso articolo di Lûdskanov del 1975. Non è successo nulla di simile. L'articolo di Jakobson era implicitamente basato sulla nozione di "linguaggio interno" di Vygotskij, e quando affermava che esistono traduzioni interlinguistiche, intralinguistiche e intersemiotiche, dava per scontato che tutte e tre avvenissero nel processo di traduzione "semplice", come input/output tra il linguaggio continuo della mente e il linguaggio discreto della parola. In Occidente, invece, si è pensato che si riferisse ai film tratti da romanzi, alle immagini da poesie e così via, e la teoria della traduzione rimase legata a nozioni come l'equivalenza e così via. Inizierò analizzando le principali metafore della traduzione, poiché le metafore sono l'inconscio collettivo di qualsiasi cultura (Lakoff).»
Semiotica semplice. Guida alla sopravvivenza per il comune cittadino
Libro: Libro in brossura
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2021
pagine: 100
Quasi nessuno sa cosa sia la semiotica. Peccato, perché è una disciplina che aiuta a capire molte cose della vita, non soltanto filosofiche, astratte, ma anche le cose di tutti i giorni che succedono a ciascuno di noi. Non voglio fare qui l’errore di cercare subito di dire che cosa sia con paroloni difficili, e in questo modo giocarmi la fiducia della lettrice che, così gentilmente, è disposta a seguirmi in queste prime righe. Dirò solo che la semiotica serve a capire il senso della vita, il senso delle cose. Siamo abituati a usare questa parola, «senso», e già questo ci qualifica come semiotici in erba. «Ma che senso ha?», «Quello che dici non ha senso» sono frasi che ci scambiamo, e che denunciano che ognuno di noi vede un senso in ciò che gli sta intorno. La semiotica cerca di spiegare questo senso, come nasce, da cosa scaturisce, quali sono gli elementi fondamentali che lo creano. Il libro non si rivolge quindi a professori e accademici, ma al comune cittadino che cerca di barcamenarsi tra messaggi pubblicitari sempre più infidi, mass media sempre più agguerriti, venditori ai limiti dell’onestà.
Distorsione cognitiva, distorsione traduttiva e distorsione poetica come cambiamenti semiotici
Bruno Osimo, Sofia Adelaide Osimo
Libro: Libro in brossura
editore: Osimo Bruno
anno edizione: 2021
Sia i cambiamenti traduttivi interlinguistici che la produzione poetica possono essere visti in una prospettiva semiotica in termini di filtraggio mentale. Il terreno comune dei tre processi – cognizione, traduzione, versificazione – va trovato in una prospettiva semiotica: i segni (prototesto, realtà, percezione) vengono interpretati ed elaborati (mente, interpretanti, cognizione) e danno come output un oggetto (metatesto, poesia, visione del mondo). Cercando di classificare i cambiamenti risultanti da tali processi – distorsioni – con una griglia di categorie semioticamente condivisa, l'ipotesi è che le categorie stesse – già esistenti all'interno dei singoli campi – possano essere reciprocamente messe a punto. Il concetto stesso di «spostamento» – derivato dalla critica della traduzione, e in particolare dal raffronto prototesto-metatesto – diventa in questa ipotesi una connessione che trasforma i cambiamenti possibili negli altri campi citati in punti di riferimento reciproci.

