Paguro

«Un bambino predestinato a un'esistenza meravigliosa...». Così aveva profetizzato la levatrice nell'aiutare Elio a venire al mondo. Il bambino baciato dal destino regala oggi ai suoi lettori un'autobiografia sincera, raccontando le sorprese e le difficoltà che la vita riserva anche ai favoriti dalla sorte. È un percorso interiore, ma anche il romanzo di una vita che inizia dalle radici per ricostruire la propria storia.

Moglie. Madre. Vedova. Cosa succede quando, in piena gravidanza avanzata, muore il proprio marito, padre della bambina che portate in grembo? Ce lo racconta l’autrice in questo piccolo volume autobiografico, attraverso delle lettere indirizzate alla creatura che aspettava. Tra domande, ansie, incertezze e paure, esprime le difficoltà di due vite, la sua e della figlia, che si ritrovano ad affrontare la morte e ciò che viene dopo. Un lento e cadenzato incedere verso una maternità consapevole, resa difficile e insostenibile dal lutto che l’aveva amputata. Un profondo flusso di coscienza, personale ma anche universale, che riflette sul dolore, sulla genitorialità, sulla morte e sulla vita che, inesorabilmente, prosegue.

Come trovare nuovi volontari da inserire nella propria Organizzazione e come formarli? Qual è il ruolo del responsabile dei volontari e quali sono le migliori strategie per una formazione adeguata e, soprattutto, come motivare e fidelizzare i volontari affinché diventino un pilastro permanente per la propria Organizzazione? Enrica Costantini e Raffaele Picilli ci prendono per mano e ci accompagnano nell'esplorazione dello straordinario mondo del Volontariato che oggi in Italia vede impegnate oltre 7 milioni di persone. Un viaggio ricco di spunti e di semplici ma efficaci strategie per reclutare e formare nuovi volontari, ma anche molti suggerimenti per valorizzare il ruolo di ciascuno, ponendo il giusto accento sull'immensa ricchezza che essi rappresentano. Prefazione Paola Saluzzi.

"Filosofia è donna e cosmopolita" è un testo originale nei contenuti e nella struttura. È un viaggio che parte dall’antica Grecia, dove è nata Filosofia, percorre territori e tempi storici con spirito di scoperta e di avventura, tra dubbi e domande, porta ad interrogarsi e a non dare nulla per scontato, si conclude lì dove è iniziato, la Grecia. Tante le tappe, ma anche le soste, durante le quali si offre libertà al pensiero critico, alle dottrine filosofiche e ai flussi di coscienza dei viaggiatori filosofi del mondo. Filosofia è catturata nel suo aspetto pratico, intenta a dialogare a ampio raggio, con respiro profondo e nel segno dell’autenticità della parola da dire e da sapere ascoltare. Percepita al passo con i tempi, Filosofia appare utile per affrontare le tante sfide attuali. Queste ultime, pur presentando il loro tratto nuovo e distintivo, possono essere sostenute con fiducia, nella consapevolezza che ciò che è complesso non per forza è complicato, alcuni interrogativi non sono così nuovi, tanto che qualcuno ha già risposto, alcune strade del passato si ripresentano e possono essere battute con cognizione e creatività...

Questo romanzo si propone di essere un racconto, per così dire, "esemplare", su un passato, forse, troppo lontano dagli attuali modi di vivere e di pensare per poterlo ricordare senza molestia, e troppo recente e vivo nelle coscienze per poter essere rimosso, esorcizzato e dimenticato. I luoghi, come i personaggi, hanno consistenza reale quanto valenza metaforica. Nell'insieme, Cenotafio è - o vorrebbe essere - un'allegoria dell'uomo di ieri, ultimo, complicato e alquanto degenere o deviato rappresentante della generazione, anzi della razza, ormai estinta, che ebbe in Wilheim Meister il suo indiscutibile capostipite. E vorrebbe essere, altresì, una testimonianza fedele e obiettiva, tanto umana quanto culturale, della storia della società italiana del secondo dopoguerra.

Bruna è una giovane donna, madre di due bambini, un rapporto complicato e sofferto con un marito dal carattere prepotente. Le difficoltà sul lavoro e le delusioni della vita aggravano la sua già pessimistica visione del futuro e la rinchiudono in un'esistenza triste ed insoddisfacente. Unico rifugio sono i suoi sogni notturni, la sola forma di esistenza possibile. In quel mondo invisibile viaggia, ama, vive nella sua realtà parallela ed è lì che prova a dialogare con la sua coscienza e cerca spunti per una possibile via d'uscita. Dopo un improvviso malore si ritrova sospesa in uno spazio senza tempo, dove si libera finalmente dai pensieri pesanti ed incontra un essere sovrannaturale che la aiuta con semplici ma convincenti riflessioni a ritrovare la fiducia che aveva ormai del tutto perduto ed a incamminarsi finalmente verso un rinnovato percorso di vita.

Questa raccolta di racconti parla della solitudine. In essa o grazie a essa, cercata dai personaggi o indotta dal comportamento delle altre persone, i protagonisti delle storie che vengono presentate trovano la strada per intraprendere o proseguire il proprio percorso, che può essere quello della giustizia nel senso più ampio e nobile del termine, quello che porta all'appagamento o al successo personale o ancora quello che conduce alla ricerca dell'affetto da dare o da ricevere, anche in momenti particolari della vita come quello della malattia. Grazie dunque alle loro diverse vicende, i protagonisti di queste storie conducono il proprio percorso di vita come fosse una «guida in stato di solitudine», espressione coniata proprio per dare il titolo alla presente raccolta.

La concretezza dell'esistenza afferma sempre l'urgenza angosciosa della scelta tra possibilità che sono non soltanto altre ma in costante opposizione, in aspra lotta tra loro. La possibilità filosofica o secondo ragione delinea i tratti di una scelta e quindi di un'esistenza propriamente autentica in conflitto con la possibilità inautentica, caratterizzata dalla volontà di dominio dell'uomo (esserci) temporale, la quale rifiuta la ragione motivando una sostanziale regressione di quest'ultima nelle sue diverse specificazioni. Nell'esistere secondo ragione o filosoficamente si obiettiva pienamente l'essere, ovvero lo stesso verbo-ragione trascendente, il quale si lascia scrutare e comprendere dall'uomo pur conservando la sua ineffabilità. La possibilità autentica votata alla conoscenza contempla quindi l'onere della critica ad ogni ribaltamento della ragione nel suo contrario, e al dominio dell'uomo sulla natura e dell'uomo sull'altro uomo sotto qualsiasi veste esso si nascondi (illuminismo o romanticismo). Un valido aiuto, in tale direzione critica, è dato dall'arte e dalla dimensione estetica dell'esistere, la quale si configura come momento altamente significativo del conoscere...

Dantecomio è il fumetto curato da Carmine Mansi e Michele Citro e realizzato dai fumettisti Francesco Infrasca, Anthony Weird D'ELia ed Alessandro Busillo, edito dalle Edizioni Paguro in occasione dei 700 anni dalla scomparsa del Divin Poeta.

Questo volume si configura come una testimonianza che raccoglie gli atti dei convegni e le oltre 50 opere - pittoriche e plastiche - di artisti nazionali ed internazionali, esposte in quattro location di prestigio (Sala della Ragione, Palazzo Bonifacio VIII, Casa Barnekow e la sede dell'Associazione Anagni Viva) durante la manifestazione artistico-letteraria denominata «Tra Inferno e Paradiso XX/21. Anagni si ricorda in Dante», nata dalla sinergia d'intenti e d'azione tra l'Assessorato alla Cultura della splendida Città dei Papi, rappresentato dal Dott. Carlo Marino, e il Dott. Michele Citro, presidente dell'Associazione Culturale Edizioni Paguro.

Qui si propone la prima edizione critica del volume iniziale relativo all'inedita "Raccolta di memorie storiche per Maiori", di Luigi Staibano. L'intento del presente lavoro è garantire la piena e immediata fruibilità di una fonte storica dimenticata ma preziosa per l'intera Costa d'Amalfi. La Raccolta di memorie ha vissuto un processo editoriale complesso e travagliato che non è stato mai portato a termine dall'autore. Nella presente edizione si tiene conto di queste difficoltà, segnalando i punti critici del testo con aggiunte a piè di pagina. Al volume precede una parte introduttiva ove vengono raccolte tutte le fonti reperibili sul profilo dell'autore. La ricerca è stata approfondita e sistematizzata con il recupero di documenti d'archivio riportati in appendice. Nella scheda di presentazione, inoltre, si propone il primo studio araldico sul blasone della famiglia Staibano. Quindi, oltre che sul valore dell'opera, si richiama l'attenzione sull'autore e sulle sue umane contraddizioni.

La mia memoria parte da quando avevo sei anni. Ero un bambino curioso, biondissimo e magro, era estate e volevo imparare a leggere prima di cominciare la scuola. Sesto San Giovanni era la Stalingrado d'Italia, brutta come pochi posti ho visto in vita mia, sporca e puzzolente. L'odore della "monnezza" non differenziata, come si faceva negli anni '70-'80, ce l'ho ancora dentro, gli "scarrafoni" se ne cibavano con gioia. Sesto era città di tute blue e di operai comunisti, che credevano nel sol dell'avvenire, convinti che il potere proletario avrebbe salvato il mondo. Il nostro mondo, quello dei poveri e fieri, quello dei figli degli anni di piombo. Non era la Milano da bere, era la Sesto dei cugini di serie B, la Sesto di Via Gioberti 33, squallido appartamento dove ho trascorso i primi anni della mia vita. Era l'estate dell'82, l'anno dei mondiali, delle 500 Fiat con tettucci aperti e tricolore, Varazze, Italia Campione del Mondo, vacanza dai nonni "Terroni". La storia della famiglia Cigala Fulgosi, parte da qui...