Polimnia Digital Editions
Affettività, suggestionabilità, paranoia
Eugen Bleuler
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2024
pagine: 216
Affektivität, Suggestibilität, Paranoia (1906) prepara il campo al capolavoro di Eugen Bleuler: Dementia praecox o il gruppo delle schizofrenie, che uscirà cinque anni dopo. In che senso lo prepara? Nel senso che, sulla scia di Kraepelin, sgombra il terreno dall’equivoco di confondere la demenza della schizofrenia paranoide con la comune e “quasi normale” affezione paranoica. A che scopo? Presentare la specificità della psicosi intellettuale per eccellenza: la paranoia, intesa come patologia del sapere.
Dementia praecox o Il gruppo delle schizofrenie
Eugen Bleuler
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
Fino al 1952, anno della prima pubblicazione del DSM, esisteva il pensiero psichiatrico. Da allora, anche per l'urto della psicofarmacologia, ha cominciato a declinare e oggi ragionevolmente ci chiediamo quanto ne sopravviva. Storicamente i pensieri psichiatrici sono stati due: quello francese e quello tedesco, spesso, se non in conflitto, almeno in contrapposizione. Il francese privilegiava i deliri cronici, sul versante paranoico, e gli automatismi mentali, mentre quello tedesco la demenza e la dissociazione. Proporre la traduzione integrale di un classico tedesco come la Dementia praecox o il gruppo delle schizofrenie di Eugen Bleuler non è il prodotto della semplice nostalgia per un pensiero ormai obsoleto; non è una semplice operazione accademica di recupero storico. Significa andare alle fonti della meditazione occidentale sulla follia. Per oltre trent'anni ha circolato in Italia una traduzione parziale, aggravata dalla pretesa di modernizzare un classico, una traduzione per sunto, che abbassava il classico a livello di manuale scolastico. La presente traduzione integrale del capolavoro di Bleuler ha conservato tutte le difficoltà, non ne ha censurata nessuna, nella convinzione che anche gli idiotismi, forse perché sono cosi singolari, celino verità ancora da svelare, dietro la veste dell'errore, dell'ideologia e talvolta del delirio. Quelli di Bleuler nella Dementia praecox sono stati spesso evidenziati con brevi note di traduzione, a volte necessarie per affrontare le asperità dell'idioma bleuleriano.
La ragione freudiana. Volume Vol. 2
Ettore Perrella
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
pagine: 643
La ragione freudiana – pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione – raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi riprende la tesi che era stata già presentata nel Tempo etico: la psicanalisi non è affatto una terapia, ma una formazione individuale. Perrella parte qui dal fatto che il primato lacaniano del significante, e quindi della significazione, non esclude affatto che i bambini, quando iniziano ad emettere dei suoni, non cominciano dai significanti, ma dalla libera lallazione e cantillazione, cioè dal giuoco di senso della vocalità. Solo dopo qualche tempo, nel fluido libero e continuo del senso, si staccano le prime parole – “ma-ma”, “pa-pa” –, che non a caso sono i due soli significanti universali, e quindi non linguistici, perché consistono nella ripetizione significante di due atti: quello di succhiare (“ma”) e quello di sputare (“pa”). Perciò, afferma Perrella, il senso non solo viene prima della significazione, ma anche la rende possibile. E, per spiegare in che modo il senso – che è la declinazione vocale dell'atto – si distingue dalla significazione, si riferisce alla musica, partendo da alcuni esempi tratti da Mozart. Nella musica la significazione si può scrivere, ed è interamente contenuta negli spartiti. Ma gli spartiti non contengono nessuna musica, e quindi sono totalmente insensati. Per cogliere il loro senso, quello che c'è scritto dev'essere eseguito. Certo, se non parlassimo, e quindi se non ci fosse della significazione, non sapremmo nulla del senso che la precede. Ma proprio questo distingue la formazione individuale dal semplice apprendimento delle significazioni. Se non tenessimo conto della libertà individuale di produrre del senso, nulla distinguerebbe la significazione dall'informazione, e quindi la formazione dalla passiva trasmissione d'un sapere già costituito.
La ragione freudiana. Volume Vol. 3
Ettore Perrella
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
La ragione freudiana – pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione – raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia. Il mito di Crono. Principi di clinica psicanalitica s'interroga su ciò che la psicanalisi, fin dal tempo di Freud, seguendo la medicina, ha chiamato clinica, vale a dire sulle forme fondamentali del disagio, che per Perrella non sono tre – nevrosi, psicosi, perversioni – ma quattro, perché alle tre patologie tradizionali se ne deve aggiungere una quarta: quella che solitamente viene chiamata melanconia o depressione, e che qui viene chiamata dipendenza, perché tutte le dipendenze e le contro-dipendenze (come i disturbi alimentari) sono delle sue varianti. Le situazioni di disagio delle quali gli psicanalisti sono chiamati ad occuparsi, certo, si trasformano nel tempo. Oggi non si trovano più dei perfetti corrispondenti delle isterie o delle nevrosi ossessive descritte da Freud alla fine dell'Ottocento. Ma i principi della clinica psicanalitica – che non è che un sottoprodotto dell'etica della psicanalisi – sono esattamente gli stessi. L'importanza etica del mito di Crono, che divora i propri figli, non è mai stata riconosciuta dalla tradizione della psicanalisi, che si è sempre accontentata del riferimento attenuato al mito edipico, dimenticando che anche questo evoca, prima del parricidio, l'uccisione a cui era stato Laio a condannare il figlio, proprio perché questi non lo uccidesse, come invece aveva previsto l'oracolo e come, di fatto, avvenne. La patologia – insomma la limitazione preliminare della nostra libertà – deriva quindi dall'odio: prima da quello che i genitori hanno per figli, che da quello che i figli non hanno tutti i torti a riservare ai propri genitori. L'esperienza della psicanalisi servirà a riconciliare i figli con i loro padri. È quella che Freud chiama la Versönung: parola tedesca che evoca subito, per la sua stessa derivazione etimologica, la filiazione. Il compito della psicanalisi, quindi, non è mai la terapia, ma la formazione di coloro che, grazie alla psicanalisi, potranno divenire a propria volta capaci d'essere, se non padri, almeno formatori delle generazioni di domani.
La civilizzazione post-edipica
Moustapha Safouan
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
pagine: 204
Nel suo insieme questo libro – opera di un maestro della psicanalisi, lacaniana ma non solo – è il racconto della saga che va dall'instaurazione dell'Edipo come iniziazione del particolare all’universale, alla sua degradazione come complesso psico-patologico e infine alla sua stessa scomparsa, dopo la conquista del potere politico da parte del neoliberalismo, con la promozione di una sessualità edonistica e «il governo degli uomini attraverso il solo astratto gioco delle regole impersonali su cui nessuno, chiunque sia, ha presa alcuna». Al tempo stesso, la Civilizzazione post-edipica ci parla degli effetti del passaggio dalla civiltà “freudiana” (fondata sull’interdizione dell’incesto, e dunque su una Legge universale che mentre impone al soggetto la perdita dell’oggetto del godimento, ne promuove al tempo stesso il Desiderio e la consapevolezza del suo limite mortale) alla civiltà attuale, la civiltà “post-edipica”, che annienta progressivamente tutti quei limiti che per la procreazione, per il desiderio e per la sessualità erano considerati, ancora nel Novecento, invalicabili e necessari.
La psicanalisi come arte liberale. Etica, diritto, formazione
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
pagine: 266
Che cosa può – e deve – diventare la psicanalisi oggi? Rispondere a questa domanda è urgente perché la psicanalisi è sempre più considerata, invece che come un’arte liberale, come una pratica sanitaria, e questo in totale contrasto con la sua natura e con i suoi fondamenti freudiani. In questo libro sono raccolte numerose risposte da parte di psicanalisti, operatori istituzionali, psicologi, filosofi e avvocati, che cercano tutti di porre al centro del dibattito culturale e sociale il ruolo della psicanalisi, nelle sue coordinate logiche ed etiche. La psicanalisi come pratica è più vicina a un’arte che a una scienza e perciò richiede che sia posta una rigorosa attenzione alla modalità in cui viene trasmessa e messa in atto da chiunque la pratichi.
Cosa dice il bambino del suo disegno e quale ascolto?
Libro: Copertina rigida
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2017
Nel libro Psychothérapies d'enfant, enfants en psychanalyse, Gabriel Balbo e Jean Bergès evidenziano che per la teoria e la pratica psicanalitica: «Un disegno è come un rebus. Fare dei rebus è questo: scrivere. Rebus è una parola che ha origini recenti, risale al Medioevo e gioca con l'equivoco. Ed è a questo equivoco che occorre far ritorno, se si vuole sapere cos'è il disegno di un bambino, se si vuole essere in grado di leggerne qualcosa, invece di accecarsi nel vedere solo ciò che è disegnato». Questa osservazione, fondamentale, è il filo conduttore degli interventi qui raccolti; alla domanda: come si interpreta il disegno del bambino?-la risposta è che non si interpreta (correndo l'inevitabile rischio di esporsi all'arbitrio), ma si legge proprio come la scrittura di un rebus, la cui chiave di decifrazione non può essere fornita che dalle parole del bambino stesso sui suoi disegni.
L'albero «sfogliato» e altri brindilli
Daniel Bonetti
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2016
pagine: 125
A buon diritto "L'arbre effeuillé et autres brindilles" ha vinto il francese Prix Rdipe nell'anno 2006. C'è qualcosa di nuovo in questo libro, sia sul piano della scrittura, sia su quello della trasmissione della psicanalisi; un lavoro che è anche una speranza, sia per la psicanalisi, sia per la scrittura psicanalitica.
Storia di Faustine
Patrizia Crippa
Libro: Copertina morbida
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2016
pagine: 227
La passeggiata primaverile dell'elegante madame Dufayel si conclude, disegnando una parabola tutt'altro che infrequente nelle famiglie della grande borghesia di fine secolo, nel regno di Jean-Martin Charcot, il grande maestro parigino che aveva isolato la "malattia nervosa" dell'epoca: l'isteria. Quello stesso anno, nell'ottobre del 1885, Sigmund Freud ne era diventato l'allievo. La storia di Faustine si affaccia così sulla soglia della psicanalisi, ma non entra a far parte degli Studi sull'isteria: rimane segnata dalla dedizione assoluta al fantasma dell'amore impossibile e già da sempre perduto. Patrizia Crippa rimette sorprendentemente "l'isterica" al centro di un romanzo dove le ragioni della Storia (la sola che ha il diritto di essere ricordata) che trascendono ogni destino personale ci appaiono nella loro Vanitas davanti alla trascurabile storia di Faustine, segnata da quella fatalità che per Rimbaud connotava la giovinezza: a tutto asservita, è per delicatezza che ha perso la vita.
Chiudi gli occhi. Processo allo sguardo
Patrizia Zappa Mulas
Libro: Copertina morbida
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2015
È il 14 maggio 2011 e un orologio batte i secondi di una corsa contro il tempo. Tra poche ore Ameneh Baharaminava verserà quaranta gocce di acido solforico negli occhi di Majid Mohavedi. Erano compagni di università, lei stava per laurearsi in ingegneria elettronica con il massimo dei voti, lui era un ragazzo di campagna ritardato che faticava a dare i primi esami. Ameneh ha respinto la sua richiesta di matrimonio, Majid le ha lanciato in faccia una bottiglia di acido solforico e l'ha accecata. "Chiudi gli occhi" ricostruisce la storia di Ameneh attraverso gli occhi di quell'Europa civile e generosa che si misura con la propria coscienza e l'incubo della violenza tra i sessi. A Barcellona, dove Ameneh si è trasferita per curarsi, i tre responsabili dell'Associazione contro le pene corporali che l'hanno soccorsa e sostenuta si trovano all'improvviso uno contro l'altro. La decisione di Ameneh li ha spiazzati. L'ombra della vittima che diventa carnefice si rovescia su di loro con tutta la sua ambiguità e fa esplodere contrasti a lungo covati.
La ragione freudiana. Volume Vol. 1
Ettore Perrella
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
La ragione freudiana – pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione – raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia. Il tempo etico parte dal fatto che l'esperienza della psicanalisi, insistendo sulla divisione del soggetto, ha modificato radicalmente la teoria classica, anche kantiana, della soggettività. Eppure proprio Kant stava alla base della scienza tedesca dell'Ottocento, ai cui ideali, in definitiva, si è sempre riferito lo stesso Freud, anche se li ha assunti sotto l'angolatura suggeritagli dagli scritti di Goethe sulla natura. Questo libro s'interroga sull'ipotesi che la psicanalisi – che non rientra nel concetto moderno (popperiano) di scientificità – possa essere invece il punto di partenza per la costruzione di una “scienza nuova”, che – a differenza di quanto ha sempre fatto la scienza post-galileiana – includa fra le sue prospettive anche l'etica. L'etica, in effetti, non ha nulla a che fare con la morale – che valuta i comportamenti in base a dei principi già dati –, perché invece consiste in un'interrogazione non valutativa sulla natura dell'atto. La psicanalisi, quindi, non ha nulla a che vedere con nessuna psicoterapia sanitaria, perché, pur occupandosi di quelle inibizioni della capacità d'agire che sono le patologie, non le considera pensando a nessuna restitutio in pristinum, come fa la medicina, ma le considera come limitazioni della libertà di ciascun singolo parlante di vivere coerentemente con le proprie scelte.
Figure del padre in Ozu
Davide Bersan
Libro: Libro in brossura
editore: Polimnia Digital Editions
anno edizione: 2023
Yasujiro Ozu (1903-1963), è considerato un maestro per il suo modo peculiare e geniale di saper utilizzare la macchina da presa e per la sensibilità artistica che attinge dalla tradizione filosofica e spirituale giapponese. Il cinema di Ozu narra, in modo toccante e delicato, le storie della gente comune (Shomingeki) in cui è centrale la rappresentazione della vita familiare. La figura del padre è sicuramente in primo piano in quasi tutti i suoi film. La scelta del libro è di seguirne le definizioni e le trasformazioni lungo tutto l'arco dell'opera. Nel dopoguerra la famiglia giapponese (ie) deve confrontarsi con una realtà fortemente mutata e con il passare degli anni la crisi si acuisce fino a farne tremare le stesse fondamenta. Anche il padre “ozuiano” subisce la temperie di una modernità che scuote tutto ciò che trova sul suo passaggio ma, al contrario della sua parabola occidentale (che si conclude con il suo inesorabile declino), la sua funzione è quella di resistere, di non cedere, di non recedere. Il suo rimanere al proprio posto non è tuttavia ostinazione, chiusura mentale o cieco conservatorismo ma – attraverso un'esperienza costante di perdita e di lutto – assume una valenza autenticamente etica e spirituale. Dentro la faglia del suo dolore si inscrive profondamente il senso della trascendenza. Il padre somiglia allora sempre di più al custode di un Altrove, all'indicatore di un Oltre, al testimone fragile, vacillante, ebbro, del trascendente.