Primaedizione

"Io, nativo di Vignola in provincia di Modena, sono tornato in questa piccola città che ha la festa della fioritura delle ciliegie, dopo aver girato il mondo in gioventù. Qui la passione politica è vissuta con l'ardore descritto da Guareschi per la vicina Brescello. Attualmente sono professore liceale, e d'inverno frequento i salotti cittadini dove a volte giochiamo anche con i tarocchi. Quando posso evado nella vicina Nizza, sognando di passare là la mia vecchiaia, da pensionato, dopo una vita in cui ho cercato di far dialogare le immagini con le parole, ossia la storia dell'arte con la letteratura. A Nizza c'è una grossa cultura artistica, c'è il modo di fare alla Belmondo, ci sono i dipinti di Chéret o di Dufy; proseguendo lungo la costa si arriva alla musica di Brassens e al saggio sulla fotografia di Paul Valéry, non dimenticando Marsiglia, con le sue immagini derivanti dai tarocchi marsigliesi. Vignola è anche vicina alle terre di Luigi Ghirri, capace di far dialogare in modo magistrale le parole alle immagini."

«Voglio fare un libro con le mie storie e far capire alle persone che sono capace in qualcosa e trasmettere un po' di magia, e apriranno un po' gli occhi sul mondo delle favole, perché non sempre le creature magiche possono vivere felici e contenti, anche loro hanno delle difficoltà ma le possono sempre superare, basta crederci, è solo così che potranno essere felici». Età di lettura: da 5 anni.

L'idea della formulazione dei principi di una nuova religione cattolica più evoluta di quella attuale, nasce da una intuizione scientifica sulla natura spaziale dell'idea, che è stata illustrata anche nel libro "Dio è idea". La prova scientifica di tale natura spaziale poggia su tre intuizioni: la prima di carattere istintivo, la seconda di carattere pratico e la terza di carattere matematico relativa al calcolo infinitesimale. Da qui la considerazione successiva: se infatti è noto che ogni idea nell'uomo crea continuamente le forze che gli servono per vivere, è conseguenziale pensare che una forza enorme come la gravitazione universale, che regola il moto di tutti i corpi macroscopici e infinitesimi dell'universo, sia stata creata da una idea infinitamente più grande di quella dell'uomo. Essa che ha sede sulle pareti dell'uovo cosmico che contiene il nostro universo e fuori da tali pareti, per i suoi poteri grandiosi non può che essere Dio. E quindi, dato che ogni idea nell'uomo crea altra idea, la stessa cosa deve accadere nell'universo; per cui l'idea grandiosa che ha creato la forza della gravitazione universale, deve essere stata creata da altra idea ancora più grande che si trova sulle pareti dell'uovo cosmico totale, che contiene gli infiniti universi esistenti e fuori da tali pareti: su quel monte di Dio così pittorescamente indicato dalla Bibbia nel cosmo biblico, dove l'idea si sublima e diviene spirito, lo spirito santo della religione che si infiltra per il suo enorme valore cinetico, continuamente negli infiniti universi esistenti.

L'idea del racconto nasce dalla necessità di un amore, come nuova speranza verso il domani, per sanare solitudini, sorridere e mediare con il mondo, ma con uno sguardo ironico e dissacrante. Una relazione che inizia nella clandestinità e che suggella spazi centellinati, misurati, dove l'altro finisce col diventare solo uno sfondo. La struttura del racconto si sviluppa su due voci distinte; una femminile e l'altra maschile, quest'ultimo avvia il racconto leggendo la loro storia narrata da lei in un libro. L'ironia domina il racconto e solleva con un sorriso costante dalle sconfitte e l'attesa. Nella consapevolezza che a volte l'ora giusta arriva tardi.

"Magia di seta" narra la storia di Larissa che è una ragazza di buona famiglia, fa la farmacista e vive ai Parioli in una casa decisamente lussuosa. Un giorno, all'improvviso, un ragazzo, Davide, porterà nella sua vita, apparentemente perfetta, una realtà diversa, che lei neanche conosce bene. Ovvero quella di una vita difficile e povera, nelle lontane periferie. Infatti mentre si trova a fare il turno serale in farmacia, un ragazzo incappucciato entra nel negozio e le chiede prepotentemente e con minacce del metadone. Si vede che sta male, e lei se ne accorge, vorrebbe aiutarlo, e di fatto lo aiuta, dandogli quello che cerca, pur rischiando di essere licenziata. Però questo ragazzo non lascia in lei un'immagine brutta o paurosa, ma in lei rimane l'immagine del "cielo nella nebbia", ovvero i suoi occhi azzurri in quella giornata uggiosa. Forse si innamora. Ma Davide cambierà mai vita per Larissa? E Larissa dimenticherà tutto il lusso, gli agi, le feste di classe e i ragazzi benestanti per lui? Larissa vivrà una vita molto intensa, ma Davide cosa avrà lasciato nel suo cuore, nel profondo? Il finale è tutto da leggere. È un libro sull'amore, anche tra persone di classi sociali diverse, quell'amore che nasce dalla diversità, come anche dall'esser simili, e una volta che è nel cuore non si può soffocare, a patto di non voler soffrire sempre. È un libro sulle difficoltà che incontrano i ragazzi di oggi nel relazionarsi al sesso opposto, ma che nonostante lo sforzo, non smettono mai di cercare il grande amore, perché è di amore che vogliono vivere.

Produrre il proprio vino è il sogno nel cassetto di tante, tantissime persone, in Italia e nel mondo. Con questo libro Fabrizio Padua vuole accompagnarci passo dopo passo nella realizzazione di questo progetto, che si è materializzato in una antica vigna a Otricoli, nel paese umbro più vicino a Roma. È un libro che spiega il viaggio di più di vent'anni e in costante sviluppo, partito da una produzione di vino a solo uso familiare per arrivare alla promozione di un vino di nicchia, raro, sano. Con semplicità, senza troppe nozioni tecniche, questo libro spiega come la passione unita al metodo, alla ambizione e al continuo apprendimento sia la base per ogni progetto di successo, anche per la produzione di poche bottiglie di vino, ma di grande qualità.

Il Santuario della Madonna si colloca nel paesino "Vena", frazione di Piedimonte Etneo, diocesi di Acireale, prov. di Catania, edificato da Gregorio Magno nel 570, prima di essere papa, dedicato a San Andrea apostolo su una estensione boschiva, donata da Santa Silvia, sua madre. I monaci, inviarti dal suddetto pontefice, portarono oltre gli attrezzi di lavoro, pure una icone bizantina, rappresentante la Vergine Santa, prima dell'ottavo secolo d.C. come lasciano intendere le omelie di Teofane Cerameo, alunno del Santuario, costruito e abbellito progressivamente con le offerte dei fedeli.

Psichiatra, ma anche appassionato di letterature classiche e moderne, Donato Favale si affaccia alla scrittura creativa con un'antologia di racconti avvincente e di facile lettura e racconta con la leggerezza di un novello Fedro piccole storie col tono adatto al mondo infantile, ma il cui spessore psicologico emerge evidente. Dietro l'infantile giocosità di ogni favola, Favale racconta infatti pulsioni, ossessioni, moti dell'animo dell'uomo postmoderno, messo ancora più in crisi dall'inferno del lockdown. Con i suoi racconti indaga, dietro una patina apparentemente spensierata, quella zona grigia della coscienza e dell'animo umano che spesso sfocia nel male di vivere (dalla Prefazione di Delio De Martino).