Saletta dell'Uva
Sullo «spirito» dell'Enciclica «Fratelli tutti»
Francesco Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 94
Si propone qui una lettura sintetica dell'Enciclica «Fratelli tutti», cercando di evocarne l'anima che ne governa l'architettura complessiva. Il rischio di contentarci di una comune scena d'esistenza, senza rovelli e senza passioni, è quello di ignorare le orme su cui camminiamo, che sono quelle che ci rivelano la nostra appartenenza agli altri, il respiro comune che ci unisce tutti. L'Enciclica, ci richiama a questa nostra identità di base, senza alcuna pretesa di offrirci risposte geometriche, ma mettendoci in guardia dalla cupidigia del potere e dal desiderio di possesso, che sono fonti d'inaridimento della nostra vita individuale e collettiva, un ripiegamento narcisistico su noi stessi che si traduce in una indifferenza per l'altro. Ciò ci riporta alla presa d'atto dei nostri «sogni andati in frantumi», ma senza cedere a nessuna forma di disfattismo. Intrecciando l'analisi dell'utilità e danno connessi all'attuale globalizzazione del mondo, l'Enciclica ci richiama alla necessità di un riscatto etico, che è essenzialmente recupero della nostra libertà dalle diverse forme di schiavitù che ci minacciano. Importante resta la terapia d'urto, interiore prima che operativa, alla diagnosi di un mondo in evoluzione ricco di fermenti innovativi e di ferite da curare. È l'invito a lasciarsi coinvolgere da un radicale ripensamento della propria condizione di fede e a recuperare identità sbiadite, se non tradite, scardinando illusorie certezze e fortezze, meccaniche eredità di parole d'ordine e ordini di parole, per restituire loro un suono credibile e un timbro autentico, il loro originario soffio vitale.
Sulle virtù teologali. Arcobaleni dell'anima
Francesco Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 165
Aiutare il lettore a riflettere sulle virtù teologali come doni e forme di vita è la formula sintetica che racchiude il senso di queste pagine. Con ciò s'individua un percorso che è innanzitutto un atto di gratuità divina, che si potrebbe tradurre nella formula kantiana: dalla grazia alla virtù. In fondo una religione è il tentativo di offrire una risposta agli enigmi dell'esistenza umana e si distingue da una filosofia, per quanto religiosamente ispirata, per il fatto che in essa ha luogo una trasposizione dello schema domanda/risposta dal terreno anonimo di una rivelazione generale a quello personale di un Rivelatore a cui rivolgersi e con cui poter stabilire un rapporto di comunicazione. È questa struttura di correlazione che nelle pagine seguenti si è cercato di portare all'evidenza, mostrando come fede, speranza e carità sono forme di vita generate certo da un'azione dall'alto, ma sono al contempo risposte a domande inscritte nelle profondità dell'esistenza umana, sollevate a nuove altezze e restituite a impensate profondità. A noi interessava portare allo scoperto questo movimento di radicalizzazione che le virtù teologali imprimono alla ricerca della verità/pienezza dell'umano: esercizio di ragione per esplorare il mondo e insieme sguardo aperto al mistero, sguardo «ispirato».
Johann Georg Hamann. Vita e passioni di un cavaliere errante della fede
Francesco Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2022
pagine: 71
Questo saggio ricostruisce il percorso formativo, le condizioni spirituali e storico-ambientali nelle quali è maturata la personalità anarchica e geniale di Johann Georg Hamann, figlio dell'epoca dell'illuminismo, ma anche suo critico inflessibile. A partire dall'analisi della sua scrittura aforistica e dell'interesse che essa aveva già suscitato in Goethe, si dà risalto alla particolare connessione che c'è in lui tra pensiero e vita, soprattutto all'evento della sua «conversione» religiosa attraverso la lettura del testo biblico, da cui è necessario muovere per comprenderne la figura di pensatore «religioso». In effetti, alla base del suo sviluppo di idee c'è il carattere originariamente/essenzialmente storico dell'esperienza ebraico-cristiana della vita, riscoperto e riattualizzato da Lutero, dalla sua interpretazione della Scrittura e della religione come esperienza e vita, come un credere in Dio, che è ben diverso dal credere a Dio, a conferma che la credenza, quando è scandagliata nel suo cuore pulsante, è investimento/trasformazione esistenziale prima e più che adesione passiva a un pacchetto di verità calate dall'alto. Appunto nel rifiuto di un'interpretazione «puramente» razionale della religione, si può individuare per Wilhelm Dilthey il contributo di Hamann allo sviluppo di quei germi che avrebbero portato alla nascita della coscienza storica.
L'economia che non uccide
Antonello Giannotti
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2021
pagine: 146
Obiettivo di questo breve lavoro è illustrare i motivi per i quali viene individuato nella "economia di Francesco" il percorso più idoneo ad esprimere non solo la concreta vicinanza della Chiesa agli ultimi e agli oppressi, ma anche a coniugare il binomio "evangelizzazione e promozione umana" in un'ottica olistica dei processi sociali volti al benessere del singolo individuo, per lo sviluppo integrale dell'uomo. Non si tratta di un testo scientifico, bensì di uno scritto "provoca...azione" che offra al lettore alcune riflessioni di principio traducibili in operazioni economico-finanziarie quotidiane. Il testo è diviso in quattro capitoli che, partendo dalla fraternità come base di amicizia sociale, attraverso la rifondazione di stampo etico dell'economia e della finanza, delineano uno scenario di economia inclusiva. L'opera è corredata di quattro appendici che sviluppano il retroterra delle conoscenze attuali di cui tener conto per "vedere" la realtà e "giudicare" correttamente i nessi tra cause del degrado e loro effetti, per poi suggerire scelte e azioni illuminate dall'etica. Un glossario approfondisce alcuni termini usati. Il titolo è tratto dal messaggio inviato dal Papa ai giovani imprenditori. Il Papa esprime il suo desiderio «di incontrare chi oggi si sta formando e sta iniziando a studiare e praticare una economia diversa, quella che fa vivere e non uccide, include e non esclude, umanizza e non disumanizza, si prende cura del creato e non lo depreda».
Il viaggio del cristiano laico. Dalla selva oscura all'empireo
Tommaso Zarrillo
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2021
pagine: 222
Il testo contiene i commenti critici ad alcuni canti della Divina Commedia svolti nelle Lecturae Dantis di Aversa e di Marcianise ed un lungo capitolo, paragrafato, sull'eredità culturale del poema dantesco. Questa seconda parte è un percorso attraverso il testo della Commedia con l'intento di enucleare dai dialoghi con le guide e con le anime e dai ragionamenti danteschi le posizioni del poeta, interprete, secondo una visione cristiano-laica, di quelle problematiche, tematiche e valori, come la conoscenza, la complementarità della fede e della ragione, la libertà e le responsabilità umane, l'amore, la giustizia, la pace, il pensiero politico e l'universalismo, la riflessione su questioni filosofico- teologiche, su una cultura, che guidi la trasformazione in atto. Il testo sottolinea il carattere utopico dell'opera proiettata verso la creazione di una nuova società, unita dai valori dell'amore, della pace e della giustizia e da una nuova lingua, l'italiano, che attraverserà i secoli ed arriverà fino a noi.
La Commedia di Dante. Un viaggio drammatico tra dubbi e paure, percorsi conoscitivi e poetici
Tommaso Zarrillo
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2021
pagine: 271
Questo testo è nato dagli studi personali svolti sulla Commedia nel corso degli anni. Esso è articolato in una prima parte relativa alle ragioni storiche, politiche, religiose e sociali, alle vicende personali ispiratrici del poema, alla sua genesi e struttura; una seconda parte, molto più ampia, relativa al viaggio drammatico dantesco attraverso i tre regni oltremondani. È chiuso da un capitolo dedicato al dubbio, così diffuso nell'opera e che ne costituisce l'anima e la dialettica. Quello dantesco è un dubbio costruttivo; libera le idee da preconcetti assolutismi e da indiscutibili assiomi ed interviene nelle questioni per riaprirle, chiarirle, ma anche per tenerle aperte per quelli che verranno dopo. Il testo sottolinea la funzione di Dante pellegrino e la sua utopia di una rigenerazione morale dell'umanità. Il tutto esaltato da quel miracolo linguistico, che conferisce all'opera una forza comunicativa, grazie all'uso di registri linguistici, che abbracciano quelli popolari, medi ed elevati.
1789 Made in San Leucio
Ciro de Lucia
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2019
pagine: 127
La rivoluzione economica e sociale legata alla produzione della seta di San Leucio, iniziata nel 1789 con la nascita di una fabbrica, di uno Statuto, di una comunità, è il tentativo dei Borbone di istituire la perfezione sociale e civile, generatrice di bellezza, ricchezza e benessere in un unico progetto, misto di socialismo reale e utopico.
Il colpo di timpano
Sossio Giametta
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2019
pagine: 147
Mentre esplora un fondale marino, il protagonista fa con la testa un movimento brusco che gli causa la rottura di un timpano. Non se ne rende conto. Ma l'orecchio si infetta ed egli, per incitamento di una nipote medico, si fa visitare. La diagnosi lo mette in agitazione. Aveva vissuto in beata ignoranza dei limiti fisici e ora si trova a far fronte a una menomazione annunciata. Preoccupato dell'entità di questa, cerca di informarsi da un amico che ha avuto due volte lo stesso incidente. Riprende contatto con lui, sua moglie e una loro amica, dopo che i loro rapporti erano cessati a causa dell'incapricciamento delle due donne per lui. L'ansioso tentativo si perde nel nulla, come un altro che egli fa nello stesso senso. Intanto però egli si abitua al nuovo stato e ben presto l'abitudine trapassa in indifferenza. Ma egli non è più quello di prima: ha cominciato a invecchiare.
Enea o la profezia
Pierfranco Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2019
pagine: 133
"La cultura Occidentale è tradizione nella profezia. Ciò è tradizione di un Occidente che non è assolutamente un fatto da legare alla religiosità del sacro. Roma è Occidente sino a quando è rimasta Occidente. Perché? Perché ormai non possiamo creare una cultura della accoglienza della accettazione del bisticcio delle tolleranze delle incomprensioni tout court. Siamo e restiamo un popolo meticciato, ma restiamo Occidente con la nostra tradizione. La letteratura deve necessariamente difendere questi elementi oltre la cattolicità che diventa l'espressione del confondibile tra anima e corpo e dell'inconfondibile tra spiritualità ed eros. Il Mediterraneo è dentro di noi. Il mondo dei Balcani è completamente distante da un Occidente che è stato virgiliano, nei comportamenti e non nelle geografie. Troia è Oriente ma è la fiamma il fuoco la distruzione e anche il tradimento. Se Troia brucia Itaca è un villaggio smarrito. Se Ulisse è mito Enea è profezia. Vado oltre in una civiltà del pensiero che bisogna viverlo come metafisica del tempo dello spazio dell'esistere. La questione, infatti, resta ancora una. Siamo dentro Omero o dentro Virgilio? Il nostro Occidente si dissolve proprio intorno a questa questione che si apre alla fuga e al ritorno. Siamo l'attesa di Penelope e la furbizia di Ulisse e il tradimento di Elena con la grecità del conflitto? O siamo la morte di Didone, il viaggio nella tradizione di Enea e la civiltà latina che vive la profezia dell'annuncio? È vero che Roma si è tratteggiata sulla via della Grecia, ma è anche vero che la Grecia è la sintesi di un Mediterraneo spinto nel mondo asiatico e nei sottili richiami ottomani. Mentre le fiamme di Troia sono la sconfitta di Ulisse, e non il coraggio e la vittoria, mentre il coraggio di Enea vive gli Occidenti inviando messaggi alla latinità che sarà. La verità è che non abbiamo ancora risolto il problema".
La seduzione della follia. Sulla scia di Erasmo da Rotterdam
Francesco Donadio
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2018
pagine: 85
Questo saggio è un tentativo di riscrittura in chiave attualizzante del testo classico del Rinascimento europeo, Elogio della follia, di Erasmo da Rotterdam, che è una brillante descrizione di ruoli e comportamenti ispirati dalla Follia, osservandone soprattutto i vantaggi della sua azione sui differenti campi da gioco della vita. Ne consegue un rovesciamento parodistico di condotte di vita che, a un esame approfondito, si rivelano vuoti mascheramenti e scimmiottamenti del buon vivere, capsule d'idiozia incarnate da fantocci in cui si riflette l'assenza della ragione. In effetti, il caleidoscopio di figure e situazioni che si rincorrono nel testo erasmiano sono una sorta di campo di sperimentazione in cui ognuno può vedere riflessa la propria follia e, prendendone atto, volgersi alla via della saggezza. L'intera narrazione ha comunque il sapore dell'ironia e dell'autoironia, che è quel distacco dell'anima che unicamente può alleviare il peso dell'esistenza, la via aurea su cui si annuncia il cammino stesso della ragione, della quale alla fine il testo costituisce un vero inno, perché propriamente non c'è ragione senza ironia.
Il vuoto denso della periferia
Bruno Saviani
Libro: Libro in brossura
editore: Saletta dell'Uva
anno edizione: 2018
pagine: 47
Passeggiare per le vie del centro è come leggere un racconto tra le righe delle persiane, che segnano le finestre. Breve o lungo, il racconto narra una storia vera, complessa e avvincente, che si arricchisce di personaggi ad ogni portone. Ci sembra di poter immaginare i volti, le abitudini, le aspirazioni dei protagonisti facendo caso ai materiali, ai colori e ai decori narrativi. Ad ogni incrocio giriamo pagina e ci incamminiamo lungo ampie descrizioni rilassanti da percorrere a piccoli passi per assaporare ogni aggettivo che qualifica l'ambiente umano; talvolta per caso e per fortuna ci imbattiamo in viottoli stretti e poco illuminati, dove con maggiore attenzione guardiamo l'ombra, dove più evidenti sono i segni del tempo narrato. Il centro della città è un libro di pietra, in cui poter entrare con tutti i sensi e liberamente prendere parte, in silenzio proprio come un abile lettore.