Sardini
Le avventure di Pinocchio. Ediz. italiana e inglese
Carlo Collodi
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2012
pagine: 256
Melodia. Congedo e le altre poesie in dialetto bresciano
Angelo Canossi
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2012
pagine: 736
El Saùr de la tèra
Sergio Gianani
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2012
pagine: 208
Parole di musica, musica di parole
Giuseppe Tavormina
Libro: Copertina rigida
editore: Sardini
anno edizione: 2012
pagine: 48
Medico di anime turbate, Giuseppe Tavormina ne percorre pietoso e illumina gli abissi; navigatore, si abbandona alle immensità occulte, pervase di chiarezza mediterranea. Il lettore accorto ravviserà nella sua alta poesia un'irruzione di luce che investe e solleva ogni ombra interiore.
Serlóda de Nedàl!-Allodola di Natale. Ediz. italiana
Flavio Guarneri
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2011
pagine: 96
Belfaggio terza stagione
Roberto Bedogna
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2011
pagine: 224
Viaggio alle isole
Francesco Piselli
Libro: Copertina rigida
editore: Sardini
anno edizione: 2011
pagine: 32
Di teatro e d'altre nuvole. Testi 2007-2010
Flavio Guarnieri
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2010
pagine: 192
Bibbia e cultura
Libro: Libro in brossura
editore: Sardini
anno edizione: 2009
pagine: 240
Cosa rappresenta la Bibbia nella Cultura d'oggi? Questo libro, edito in occasione del cinquantenario della rivista Bibbia e Oriente, presenta una panoramica aggiornata sul rapporto fecondo che intercorre fra i testi sacri e diversi ambiti della cultura umana, dall'Esegesi alla Teologia, dalla Letteratura alla Filosofia all'Arte, dall'Archeologia alla Storia, per finire, inaspettatamente, con la Fisica. Per il credente, cristiano o ebreo, la Bibbia è un testo sacro, al pari del Corano per un musulmano o dei Veda per un induista. Ma la Bibbia è anche una raccolta di testi letterari, poetici, storici, legislativi. Possiamo rimanere indifferenti di fronte ad essa, senza mai tuttavia dimenticare che la nostra civiltà ha attinto a piene mani dalla Bibbia: cancellarla equivale a troncare di netto i legami fra noi e le origini della nostra Cultura.
Tiburga Oldofredi. Scene storiche del secolo XIII
Costanzo Ferrrari
Libro: Copertina morbida
editore: Sardini
anno edizione: 2008
pagine: 418
Dante e la Bibbia
Lodovico Cardellino
Libro: Libro rilegato
editore: Sardini
anno edizione: 2007
pagine: 192
Dante si ispira strettamente al vangelo di Giovanni, ma, anziché iniziare come lui "in principio" a imitazione della Genesi, inizia "nel mezzo", dalla fase legalista, come Israele nel deserto e come Lazzaro. Come le sue sorelle (Maria e Marta) invocano Gesù a favore del "tuo amico" (Gv 11,3), così Maria e Lucia sollecitano Beatrice (immagine di Gesù) a intervenire per "quei che t'amò tanto" (If ii 104 cf v.61 "l'amico mio"), e come Gesù "amava" Lazzaro e "perciò" attese che morisse (Gv 11,5-6), così per amore Beatrice manda Virgilio a condurre Dante in inferno (If ii 72), perché "non li era altra via" (Pg i 62) "fuor che mostrargli le perdute genti" (Pg xxx 138). Poi Gesù chiamerà Lazzaro per nome per risuscitarlo; allo stesso modo in Eden, quando finalmente Dante ritrova Beatrice, lei lo chiama per nome, per fargli completare la confessione e disporlo a salire al cielo (Pg xxx 55). Dante ha colto il senso della risurrezione di Lazzaro e l'ha applicato a sé, riconoscendo anche il valore di stimolo, se non del peccato in se stesso, almeno della consapevolezza del peccato. La Divina Commedia è tutto un autoesame autocritico, essenziale alla conversione e al ritrovamento di Dio in sé.
Scrutate le Scritture. Saggi di esegesi e di teologia biblica
Tarcisio Stramare
Libro
editore: Sardini
anno edizione: 2006
pagine: 192
Avendo dedicato tutta la vita all'insegnamento, gli interessi dei miei studi sono stati molteplici, determinati spesso dalle esigenze imposte dalle circostanze mutevoli della seconda metà del secolo scorso, durante il quale la visione teologica del periodo preconciliare è stata costretta a confrontarsi con i documenti del Concilio [...].Bisognava innanzi tutto rifare il punto sulla natura della divina Rivelazione e sulla questione delle due "fonti", Scrittura e Tradizione. Come biblista ero particolarmente interessato alla S. Scrittura. Giudicavo indispensabile indicare e precisare "il suo ruolo" nella divina Rivelazione, chiaramente strutturata nella Dei Verbum (n. 2) secondo tre componenti inseparabili: i fatti, le parole e il mistero. Tante nebulosità circa "la parola di Dio", che persistono nella teologia attuale, dipendono proprio dal non avere affrontato a fondo questo argomento [...].Di grande profitto inoltre, è stata per me la partecipazione, dagli anni '70, alla revisione della Vulgata, la Nova Vulgata, voluta dal Concilio come testo ufficiale per tutta la Chiesa [...].