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SE

Nietzsche e l'eterno ritorno

Karl Löwith

Libro

editore: SE

anno edizione: 2026

25,00

25,00

Anima

Natsume Soseki

Libro

editore: SE

anno edizione: 2026

25,00

Le sette prove. Racconto taoista

Meng-Lung Feng

Libro

editore: SE

anno edizione: 2026

13,00

Brahms il progressivo

Arnold Schönberg

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

13,00

Storia di Saigyo

Saigyo

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

20,00

Età d'uomo

Michel Leiris

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

La conoscenza della straordinaria opera di Michel Leiris (1901-1990), non può non prendere le mosse dalla lettura di questo libro, prima e decisiva parte del grandioso «arazzo autobiografico » che, come ci ricorda Andrea Zanzotto – autore sia della traduzione del testo, sia del saggio critico che qui lo accompagna –, ha segnato « una svolta nella concezione dell’autobiografia importante quanto quella segnata ai suoi tempi da Rousseau ». Scrittore di formazione surrealista (e vicino, per più di un aspetto, ad altri maestri della coscienza del nostro tempo come Artaud e come Bataille, a cui "Età d’uomo" è dedicato), passato poi attraverso intense esperienze psicoanalitiche e di pratica etnologica, Leiris giunge, nel raccontare se stesso, ad un vero e proprio «teatro della crudeltà », destinato, scrive ancora Zanzotto, a «mettere in pubblico, in scena, i più riposti atti e pensieri », seguendo un bisogno di confessione intesa come « sacramento della penitenza », come «esorcismo contro una colpa oscura ».
22,50

Il flauto magico

Johann Wolfgang Goethe

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

13,00

Monsieur Teste

Paul Valéry

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

“L'ascendenza cartesiana di Teste non ha bisogno di essere provata. Valéry stesso si riferisce più volte al suo eroe come al «mio cogito» [...]. L'operazione di Valéry è, però, ben più che una semplice ripresa dell'esperienza cartesiana del cogito. La ripresa che egli attua è, infatti, nello stesso tempo, una decostruzione, in virtù della quale ciò che era un principio e un fondamento diventa una finzione teatrale e un limite impossibile. Più volte Valéry insiste sull'aspetto funzionale e operazionale del suo «ego» contro ogni rischio di sostanzializzazione. Ciò che egli cerca - leggiamo in un passo che documenta la nascita stessa del sistema di Valéry - è «spingere all'estremo la funzione dell'Io, e non la sua personalizzazione» [...]. E allora evidente che il suo «ego» - a differenza di quello di Descartes, che si è «lasciato incantare dallo sguardo di Medusa del verbo Essere» - non può aprire alcun varco sull'essere. Al «penso, dunque sono» cartesiano, la testa oracolare che Valéry situa nell'isola immaginaria di Xiphos (che potrebbe ben essere la patria di Teste) oppone il suo: «io non sono; io penso».” (Dallo scritto di Giorgio Agamben)
19,00

Le sette principesse

Nezamî di Ganjè

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

«Un giorno il Principe era venuto dalla campagna e s'aggirava lieto nel Khavarnaq quando vide una stanza chiusa, il cui custode s'era salvato da ogni sua ricerca. Il Principe non aveva mai messo piede in quella stanza e così anche i suoi cortigiani e i tesorieri. Chiese: "Perché questa dimora è chiusa e serrata? Dove è il custode e dove la chiave?". Venne il custode e consegnò la chiave al Principe, il quale, aperta la serratura, che vide? Vide una dimora come uno scrigno di tesori, così che l'occhio che la rimirava diveniva pesatore di perle, più bella di cento gallerie di Cina, con disegni sceltissimi; tutto ciò che esisteva di lavoro fine e sottile era disegnato sui muri di quel padiglione. V'erano sette effigi splendidamente dipinte, ciascuna connessa con un continente del mondo. [...] In un ampio circolo ricurvo queste sette effigi erano state dipinte da una sola mano; ciascuna, con mille bellezze, illuminava la sostanza della luce della vista. E nel mezzo di quel circolo il pittore aveva effigiato una forma delicata, che era, rispetto alle altre, come il nocciolo rispetto alla corteccia; un giovane adolescente con perle sparse alla cintura, con una tenera peluria profumata sul volto di luna, come cipresso eretto con la testa fiera, tutto d'argento dalla corona alla cintola e quelle belle tutte rimiravano lui, ognuna innamorata di lui: lui sorrideva a quelle bambole ed esse tutte lo servivano e lo adoravano. Sul capo lo scrivano della sua effigie aveva scritto un nome: Bahram Gur!, e aggiungeva che il destino dei sette pianeti aveva deciso che questo possente sovrano, quando si sarebbe manifestato, avrebbe preso nel suo abbraccio come perle uniche le sette principesse dai sette continenti. "Non noi" si diceva "seminammo per volontà nostra questo seme, ma solo dispiegammo quel che mostrarono gli astri; dicemmo affinché sia dimostrato il pensiero, ma il dire viene da noi, l'agire da Dio"».
24,00

La felicità domestica

Lev Tolstoj

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

Questo breve romanzo, scritto nel 1859 da Lev Tolstoj (1828-1910), uno dei più grandi narratori di tutti i tempi, è forse quello in cui l’autore si svela con maggiore sincerità, con maggior abbandono. Tema de “La felicità domestica” è la ricerca dell’amore. Tutto, persino il paesaggio, esprime questo anelito, questa tensione insopprimibile, quest’ansia che è al tempo stesso ricerca di felicità e desiderio di assoluto, di ricongiungimento con il tutto e con Dio. «Questa immagine dell’amore che si cerca» scrive il traduttore Clemente Rebora «ha riverberi d’esperienza attuale, e balena insieme di anticipazioni perenni». Con uno scritto di Boris Ejchenbaum.
21,00

Il vero Zen

Taïsen Deshimaru

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2026

"Spezzare i legami, le abitudini, amare senza desiderio di possesso, agire senza finalità personali, tenere le mani aperte, donare, abbandonare ogni cosa senza paura di perdere: ecco, la disciplina dell'adepto zen. La verità risiede nella semplicità. Rivolgiamo lo sguardo verso l'intimo, la parte notturna dell'essere, la nostra notte umana. Si leverà l'alba. Il mondo dell'esperienza esiste nel nostro spirito. La pace, il distacco testimonieranno l'efficacia della nostra ricerca. La nostra vita non è piccola, non è stretta, non è limitata, non è solitaria. Il nostro corpo e l'universale sono unità. Il nostro ego e l'universale sono unità. Il "satori", il "nirvana", è libertà. Il "satori" esige il dono totale di sé. Il "satori" esige l'amore perfetto. Il maestro Dogen ha detto: "Tenete le mani aperte, e tutta la sabbia del deserto passerà tra le vostre dita. Chiudete le mani, stringerete soltanto qualche granello di sabbia". Siate vigili, sempre disponibili, affilate la vostra concentrazione come una spada. Solo allora entrerete nella Via".
13,00

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