Seb27
Cittadini senza cittadinanza. Immigrati, seconde e altre generazioni: pratiche quotidiane tra inclusione ed estreneità. La questione dello «ius soli»
Roberta Ricucci
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 180
					Nell'immaginario collettivo i figli dell'immigrazione sono bambini che vanno a scuola, giovani in competizione per l'ingresso nel mercato del lavoro, comunque stranieri. Un ritratto che il tempo sembra non scalfire. Nascere e vivere in Italia, frequentare la scuola, condividere le ansie che accomunano chi diventa adulto in un clima di incertezza economica, non è sufficiente per essere considerati parte integrante della nazione. Di fatto, la sensazione di non "essere al proprio posto e di non saper dove altro andare" è diffusa: esito di sguardi, commenti, pratiche implicite che differenziano. Può l'accesso alla cittadinanza rappresentare la chiave di volta per superare stigmatizzazioni e svantaggi? Si tratta di un tema delicato, che ha acceso lo scontro politico. Negli ultimi anni, si è assistito a discussioni, dibattiti, confronti sul se e come modificare l'attuale legge, che risale al 1992, e aggiornarla a un contesto profondamente trasformato dai processi di mobilità umana. Essere cittadini senza cittadinanza è oggi tratto comune a molti giovani nati e cresciuti in Italia o qui arrivati a un certo punto della loro biografia. Il volume illustra le diverse sfaccettature in cui prende forma nel quotidiano l'assenza della cittadinanza del Paese in cui sì vive: dando voce a ragazze e ragazzi che mostrano più similitudini che differenze con i coetanei italiani per passaporto.				
									Lingua madre duemiladiciotto. Racconti di donne straniere in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 295
					Un viaggio a piedi scalzi attraverso il deserto con il solo obiettivo di una vita migliore. Un viaggio alla ricerca delle proprie radici nella figura di un nonno mai conosciuto, caduto in guerra. Un viaggio per passare le vacanze in un Paese lontano, in quella casa delle origini che ora raccoglie ricordi e malinconia. Un viaggio nel tempo, un viaggio spaziale in un altro mondo, un viaggio alla ricerca di ricordi perduti. I viaggi raccolti in questa antologia assumono mille forme e significati ma sempre costituiscono un momento fondamentale nella vita di colei che li racconta, delineando quasi una nuova geografia, basata sull'emozione e sul ricordo, sul coraggio e sulla speranza. I confini vengono abbattuti in queste storie che, attraverso esperienze estremamente peculiari e personali, profilano realtà comuni a tutti e in cui tutti possiamo immedesimarci. Amicizie improbabili che diventano ancore di salvataggio per donne agli opposti eppure così simili, ragazze che incontrano il primo amore, madri che lottano per la salvezza dei loro figli. Donne forti che testimoniano la necessità dell'apertura verso l'altro, immaginando mondi in cui la differenza unisce invece di separare.				
									Conflitti, lavoro e migrazioni. Quattro «Lezioni recitate»
Anna Delfina Arcostanzo, Valentina Cabiale, Leonardo Casalino, Franco Pezzini
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 92
					Conflitti, lavoro e migrazioni. Tre parole fondamentali del nostro tempo analizzate attraverso una pluralità di discipline: storia, letteratura, archeologia e antropologia. Meridione, lavoro, migrazione, guerre ed esilio: Salvemini e i conflitti del Novecento, Enea profugo, Conflict Archaeology: quel che resta della Grande Guerra, Armare il confine, sono i titoli dei testi che nascono sull'onda lunga di un esperimento di produzione culturale che ha avuto un significativo riscontro nel corso di questi ultimi anni: quello delle "Lezioni recitate". La figura di Gaetano Salvemini è evocata nel suo aspetto innovativo, sempre attento alle trasformazioni della propria epoca; paradigma di un agire politico saldamente coerente a un'ideologia. Lo sguardo su Enea ribalta in modo geniale la sensazione di "inedito" che ci coglie di fronte ai presenti sensi d'identità minacciate, difficoltà di integrazioni culturali, crisi economiche e climatiche. archeologia dei conflitti cerca di comprendere il rapporto tra le rimanenze di ciò che fu e il modo in cui vogliamo - o non vogliamo - integrarle e riconoscerle nel presente. La riflessione sul "confine" sviscera le dinamiche delle nostre paure per dimostrare che le frontiere vanno usate, non chiuse: attraverso di loro scorre il flusso delle alternative, che garantisce la sopravvivenza dell'umano.				
									Los campos de Guadalajara. La vittoria dell’antifascismo internazionale
Pedro Garcia Bilbao, Marco Puppini
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 202
					La battaglia di Guadalajara, che si combattè nel marzo 1937 tra le truppe repubblicane e le Brigate internazionali da un lato e quelle franchiste supportate dal Corpo truppe volontarie fasciste italiane dall’altro, fu la prima sconfitta militare del fascismo e uno degli episodi più noti e cruciali della guerra civile spagnola. Attraverso gli spunti di riflessione offerti da due storici, uno spagnolo e un italiano, questo libro tenta di superare alcuni dei luoghi comuni, che hanno caratterizzato nel tempo le cronache dell’evento, analizzando le forze in campo sia dal punto di vista militare sia da quello politico. Ne emerge un quadro che consente di osservare quella battaglia con un’ottica nuova e svincolata da rigide prospettive nazionali o di parte. La presente edizione bilingue, testimonia altresì la collaborazione di Aicvas e Foro por la Memoria, associazioni di due diversi Paesi, entrambe fortemente impegnate nella ricerca storica e nella conservazione della memoria.				
									Il racconto fotografico di Dario Lanzardo
Libro: Libro rilegato
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 244
					Dario Lanzardo ha lasciato un testo dal titolo "Il racconto fotografico", sul seminario tenuto nel 2009 all’Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino nel quale aveva presentato i suoi libri fotografici con la proiezione delle immagini. Lo stava riscrivendo, in vista d’una pubblicazione, per inserire le ultime opere edite e per riorganizzare le immagini attorno ai temi centrali della sua ricerca, con citazioni letterarie e riferimenti autobiografici, in particolare alla propria infanzia. Tale rifacimento avrebbe cambiato radicalmente la struttura del testo, ma sono rimasti solo alcuni appunti. Nel completare Il racconto fotografico con la descrizione delle opere edite in ordine cronologico, mantenendo l’impostazione originale, la curatrice del volume ha utilizzato quanto già scritto da lui e gli ultimi suoi appunti, ha integrato le parti mancanti con testi delle sue monografie, recensioni e suoi ricordi. Ne risulta una scrittura a due mani, nella quale la sua narrazione e quella di Liliana Lanzardo sono intrecciate ma ben distinte.				
									Una ricerca. Leo Diena: l'antifascismo, la Resistenza, le radici
Anna Grasselli Diena, Clemente Diena
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 312
					Antifascista e organizzatore sindacale nel Partito d’azione, partigiano, ricercatore sociale. Quella di Leo Diena è una biografia esemplare che consente al lettore di gettare «uno sguardo pubblico su tre Italie, quella del tardo fascismo e della guerra, quella della Resistenza e della Liberazione e quella del dopoguerra e della rinascita civile e politica in un ordinamento democratico», come scrive Marcello Flores nella prefazione al volume. È la storia di un uomo ‒ common person amava definirsi ‒ che ha vissuto la Resistenza come centro del processo di formazione di sé, dagli anni della giovinezza connotati dalla promulgazione delle leggi antisemite del 1938, alla cospirazione nella organizzazione del Partito d’azione a Torino, fino all’atto finale della lotta armata contro il nazifascismo, nell’insurrezione di Milano. L’esperienza di organizzatore clandestino nei Cln aziendali lo porta dopo la guerra a lavorare come studioso dei rapporti di lavoro alla Olivetti di Ivrea, come alla Necchi di Pavia fino ad approdare all’Umanitaria di Milano, dove il suo lavoro di ricerca sociale sarà anticipatore di una sociologia che in Italia tardava ancora ad affermarsi.				
									La famiglia Kang. Testi e contesti di cinese colloquiale
Federico Madaro, Xiwen Wang
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2018
pagine: 252
					In un testo di nuova concezione gli autori, attraverso quindici dialoghi narrativi di argomento e ambientazione realistiche, ci presentano le vicende della vita quotidiana di una famiglia di origine pechinese che vive nella città settentrionale di Tangshan. Nei testi dialogici, ricchi di spunti drammatici, ma anche umoristici, la lingua colloquiale di tutti i giorni diventa assoluta protagonista, articolandosi all'interno di diversi contesti e registri, descritti di volta in volta all'inizio dei capitoli. Gli episodi della vita di Kang Weiguo, ingegnere informatico, di sua moglie Zhao Li, casalinga, dei loro figli Ziqi, segretaria d'azienda, e Haoyang, studente all'ultimo anno di scuole superiori, e dei loro amici e parenti, rappresentano ben di più di un semplice pretesto narrativo; essi costituiscono l'ossatura di un racconto godibile, anche al di fuori delle finalità didattiche del testo, sia dagli studenti che abbiano utilizzato materiali scolastici tradizionali sia da chi, avendo già vissuto in Cina, saprà individuare nei dialoghi le dinamiche sociali, le esperienze quotidiane e i problemi esistenziali tipici di chi abita in un Paese vivace e sempre più moderno, ma tuttora ancorato a un'imponente tradizione che ancora determina le scelte di vita della gente comune. I dialoghi sono incentrati su argomenti attualissimi, quali l'imbarazzo della figlia nel comunicare ai genitori di aver trovato un fidanzato non adeguato alle loro aspettative, la tensione e la fatica di un giovane di diciassette anni alle prese con l'esame di ammissione all'università, la visita alla tomba di famiglia in occasione della festa di Qingming eccetera. I testi sono corredati di un ricco apparato di note lessicali e linguistico-culturali affinché lo studente possa imparare divertendosi. II QRcode inserito nella prima pagina di ciascun capitolo consente al lettore di accedere alla registrazione audio del dialogo.				
									Una spina dorsale. Domenico Riccardo Peretti Griva: magistrato, antifascista, fotografo
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 179
					Il libro racconta con testimonianze e ricerche d’archivio la vita di Domenico Riccardo Peretti Griva, magistrato antifascista e noto fotografo. Nato nel 1882 a Coassolo, nelle Valli di Lanzo, nell’Italia liberale di Agostino Depretis, muore nel 1962, a Torino, nell’Italia democristiana di Amintore Fanfani, attraversando il regime fascista con coerenza e fermezza. Il volume descrive la sua formazione culturale nel mondo dei giuristi liberali piemontesi, il lavoro di tenace applicazione del diritto anche nel ventennio fascista, gli anni cospiratori della Resistenza, la delusione per la mancata epurazione nell’Italia repubblicana dei tanti complici del regime, ma anche il rinnovato impegno politico e sociale nel dopoguerra: in ottica nazionale nel campo dei diritti civili, nella modernizzazione del diritto e nell’applicazione dei principi costituzionali, in ottica internazionale per la creazione di una nuova Europa pacificata. Il testo è accompagnato da una selezione di fotografie che testimoniano l’alto valore artistico di Peretti Griva, qui in particolare per immagini di montagna, messe a confronto con fotografie dei suoi amici alpinisti o di fotografi piemontesi a lui affini.				
									Da «Der Ruf» al Gruppo 47. La politica americana di denazificazione e gli intellettuali tedeschi del dopoguerra
Francesca Somenzari
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 76
					Il Gruppo 47 è il più noto movimento culturale e letterario della Germania del secondo dopoguerra; intorno a esso gravitano, dal 1947 al 1967, i nomi più importanti dell’intellighenzia tedesca, tra cui Heinrich Böll, Martin Walser, Günter Grass, Marcel Reich-Ranicki, Paul Celan, Ingeborg Bachman, Ilse Aichinger, Günter Eich, Walter Jens, Peter Weiss, Nicolaus Sombart, Peter Handke, Peter Bichsel, Alfred Andersch, Hans Werner Richter… Nella Monaco occupata dal governo militare del generale Lucius Clay, questo gruppo di intellettuali e scrittori rivendica un percorso autonomo per il proprio paese e rigetta l’assunto della “colpa collettiva”, ritenendolo non adatto a classificare la popolazione tedesca nel suo complesso. Se su tale cenacolo molto è già stato scritto, sulla fase che ne precede la nascita lo stato dell’arte si presenta alquanto deficitario: alle origini di questo movimento, vi è da un lato il programma di 'reeducation' e 'democratization' che gli Americani hanno intrapreso nei confronti dei vinti – prima in Rhode Island e poi in Baviera –, dall’altro l’esperienza editoriale di “Der Ruf”, giornale pubblicato prima negli Stati Uniti e poi nella zona di occupazione americana.				
									Ero proprio «uno» di loro. Una comandante partigiana in Bassa Valtellina
Luisa Manfredi King
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 70
					Le memorie partigiane di “Manuela”, Luisa Manfredi, proposte in volume a quarant’anni della loro stesura, costituiscono un documento rilevante per la storia della Resistenza valtellinese, ma soprattutto la testimonianza di un momento centrale, tra il novembre 1943 e il dicembre 1944, della vita dell’autrice, la cui militanza nel Partito comunista iniziò nella clandestinità sin dalla metà degli anni Trenta. Ma è anche un testo che la prefazione di Marisa Ombra colloca nel contesto del dibattito storiografico e politico che, dalla metà degli anni Settanta, «aveva tolto le donne della Resistenza dall’oscurità in cui fino ad allora erano state lasciate […]. Chi ha vissuto quel passaggio d’epoca, quell’ansia di sentirsi uguale è facilmente spiegabile. Complici i disastri della guerra e l’insensatezza di ciò che stava accadendo intorno a loro, per molte donne, soprattutto giovanissime, il destino di madre docile e ignara precipitò rapidamente nell’assurdo». Postfazione di Piera Egidi Bouchard.				
									Lingua madre Duemiladiciassette. Racconti di donne straniere in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 280
					Trasparente come il velo di burro sui panini di Roxana a Bucarest. Nero come il colore che spaventa i compagni di classe della figlia di Monica: non giocano con chi viene da "un altro paese". Giallo, come i limoni della Croazia di Josephine. Azzurro, come il cielo e il mare durante il lunghissimo viaggio raccontato da Roberta. Rosso, come le tende dei ristoranti italiani, la prima volta che Svetle li vede dal vivo. Bianco, come il colore che per Fatima dà sollievo e mette angoscia insieme. Nelle storie raccolte in questa antologia, i colori sono spesso protagonisti. Un mondo variopinto dove autrici straniere e italiane si incontrano e, attraverso una lingua variegata, ricordano a chi legge il pericolo che si annida dentro l'abitudine: mai come in questo momento, in cui dati e notizie sulla migrazione affollano i mass media, si corre il rischio di dimenticare il valore delle singole voci, delle esperienze individuali. Ogni storia è unica, ma esprime l'esistenza di un legame prezioso, una connessione che solo le donne sono in grado di costruire tra di loro. Donne forti, appassionate, che rispondono con gentilezza all'ostilità del mondo, rovesciano le prospettive, testimoniano l'importanza di essere riconosciute/i per esistere e, soprattutto, ricordano che può e deve essere possibile vivere insieme, come in "una nuova stanza colorata".				
									Scrittori e trincee. La grande guerra degli intellettuali italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 98
					Gran parte degli intellettuali italiani prese intensamente posizione sulla grande guerra e il confronto investì il terreno letterario e artistico non meno di quello politico. Crescente era infatti la consapevolezza, pur variamente e non di rado contraddittoriamente argomentata, che l'imminente guerra sarebbe stata una svolta epocale, la fine di un mondo. I termini stessi della discussione intellettuale prefigurarono le linee di un dibattito che si sarebbe misurato in seguito sulla fine dell'ordine politico, sociale, civile e culturale della vecchia Europa. È significativo che tali intuizioni e premonizioni fossero appunto di scrittori, artisti, poeti ben più che di politici e statisti. Il presente volume sintetizza alcune di queste voci nell'uno e nell'altro schieramento, interventisti o neutralisti, a partire naturalmente dalle posizioni espresse da Carlo Emilio Gadda nei suoi "Giornale di guerra e di prigionia" e "Taccuino di Caporetto".				
									
