Velar

Con Giovannino Guareschi si viaggia, per sentirsi comunque a casa. Non si spiega altrimenti il successo di un autore tradotto in svariate lingue nel mondo, condiviso in zone geografiche così lontane dalla sua Bassa dove ci porta questo libro del professore Claudio Cassinotti e comunque compreso, apprezzato e stimato. Chi se li immagina don Camillo e Peppone in Indocina, in Groenlandia o in qualche affascinante ed esotica località dell’infinita Africa? Eppure, lo schema narrativo di Giovannino, dove umorismo e romanticismo si mescolano in un vocabolario che non sbrodola di parole eccessive, funziona ovunque. La risposta sta anche in queste pagine, onestamente confezionate da una persona che ha a cuore Guareschi e di fronte alla quale c’ è da levarsi il cappello per la vasta conoscenza della sua opera. Che è davvero infinita e ricca di spunti, originalità e bravura. Si tratta di un lascito enorme nato dalla vita di una persona ordinaria che ha saputo affrontare i molti cambiamenti del Novecento con buon senso, anche quando si è trovato impigliato in prima persona nel filo spinato dei campi di prigionia nazisti per non aver aderito alla Repubblica Sociale.

Girolamo De Angelis (1567-1623), originario di Enna, giovanissimo chiede di essere ammesso nella Compagnia di Gesù e divenuto gesuita, viene riconosciuto idoneo alle missioni in Oriente e inviato in Giappone. Padre Girolamo, si sposta in varie località, fin nel cuore dell’Impero, dove i pericoli sono maggiori, in quanto il cristianesimo non è sempre ben accetto. Infatti ben presto in quella terra iniziano nuove sistematiche persecuzioni contro i cristiani e padre Girolamo, deciso a rimanere tra quella gente, è costretto a nascondersi e continuare segretamente la missione, percorrendo la parte settentrionale del Giappone e raggiungendo l’isola di Hokkaido. Catturato dal governatore di Edo (l’odierna Tokyo), dopo vari mesi di prigionia, è condannato a morte al rogo insieme ad altri 49 cristiani. Il 4 dicembre 1623, padre Girolamo e i suoi compagni di supplizio rendono l’anima a Dio con la palma del martirio.

Il quinto volume della collana “La legge dell’amore” analizza il percorso storico della congregazione orionina nel periodo successivo all’approvazione delle Costituzioni nel 1954, in particolare gli anni dal IV al V Capitolo Generale (1963), una stagione di particolare intensità, segnata da riforme, dibattiti, confronti e scelte decisive. Non si trattò di semplici aggiornamenti normativi, ma di un vero discernimento comunitario, dove ogni modifica alle Costituzioni, ogni configurazione di Province o Delegazioni, diventava espressione di una ricerca più profonda: custodire lo spirito del Fondatore e, al tempo stesso, farlo fiorire in nuovi contesti ecclesiali e culturali. Il cuore della riflessione riguardava un tema decisivo: la rappresentatività, una sfida non solo organizzativa, ma anche spirituale, per costruire una famiglia religiosa dove ciascuno si sentisse accolto, valorizzato e corresponsabile. Questo libro invita a scoprire le radici di quel cammino, attraverso documenti, biografie e testimonianze che restituiscono la passione e la lucidità di chi, in quegli anni, ha guidato la Congregazione con lungimiranza.

Luisa Jaques (1901-1942), figlia del Pastore protestante Numa, nata in Sudafrica, naturalizzata e educata in Svizzera, nel cuore della giovinezza vive una profonda crisi esistenziale e di fede, che culmina nella conversione e nell’attrattiva irresistibile verso la vita monastica. Trasferitasi in Italia, dopo un tempo di catechesi riceve il Battesimo nella Chiesa cattolica e bussa ad innumerevoli conventi per abbracciare la vita religiosa, ma senza successo. Durante un pellegrinaggio in Terra Santa, Luisa chiede di entrare nel monastero delle Clarisse di Gerusalemme. Accolta, riceve il nome di suor Maria della Trinità. Ha varie esperienze mistiche ed emette il voto di vittima poco prima di concludere la sua esistenza terrena.

Un libro di poesie intense di dolcezza e carezze che l’autrice Vera Bonaita, dedicandole alla memoria della piccola Silvia, vorrebbe donare a ogni cuore, per tutti i bambini sofferenti. I suoi testi cantano il sorriso di Silvia, la sua leggerezza, il suo allegro splendore, la sua profonda fede, la sua forza, il suo amore per la natura e gli animali, benedicendo ogni bambino sorridente e sofferente.

S’intitola “Elva e la sua gente” l’undicesimo libro del giornalista Alberto Burzio (“Barba Bertu”), fresco di stampa. Ospita 12 storie di vita dei montanari del paese dei ‘caviè’, con numerose foto di Alma Delfino. Nell’introduzione, don Roberto Bruna (vicario della Diocesi di Saluzzo e figlio di ‘caviè’) scrive: “Da decenni Alberto Burzio ci fa conoscere figure semplici delle nostre valli, che però hanno inciso profondamente nel tessuto dei nostri paesi… Anche questo libro non è diverso dagli altri suoi e descrive con maestria famiglie, ambienti, situazioni di vita, lavori di questo paese montano…”. Burzio sottolinea: “Sono molto soddisfatto per questo lavoro che dà il giusto risalto alle montanare e ai montanari della Valle Maira: li ringrazio di cuore per aver spalancato non solo le porte delle loro case, ma i loro cuori, regalando ricordi ed emozioni indimenticabili”.

Il libro riporta l’approfondita meditazione sul Salmo 131 presentata oralmente dall’autrice Isabella Bignozzi come momento di condivisione e preghiera durante il Festival Biblico 2025, presso la Chiesa di San Mattia a Verona. La meditazione nasce a corollario della sua bella e originale traduzione del Salmo 131, rientrata nella pubblicazione Il Salterio dei poeti.

Per favorire la formazione dei religiosi nell’amministrazione e gestione dei beni dell’Ordine dei Padri Somaschi, il Consiglio generale ha deciso di convocare un incontro internazionale per gli Economi/Amministratori a Roma, che si è svolto ad Ariccia (Roma) dal 6 al 14 dicembre 2023. Durante questo incontro si è organizzato un convegno sul tema “Le nuove norme di amministrazione economica. Un’economia al servizio del carisma e della missione tra diritto proprio e diritto universale” dall’11 al 14 dicembre. Gli atti di questo interessante convegno sono raccolti in questo volume. Al centro dei contributi offerti dai Relatori, si pone il valore della dimensione economica intesa al servizio della persona, e dunque diretta al soddisfacimento dei suoi bisogni, che assume un ruolo di rilievo anche per la vita degli Istituti religiosi, incluso l’Ordine dei Chierici Regolari di Somasca, il cui carisma educativo si sviluppa intorno all’esercizio della carità e ad una particolare sensibilità verso i poveri.

Leggendo questo libro, curato meravigliosamente dalle monache del Carmelo di Gallipoli, si imparerà ad apprezzare la bellezza della piccola via e della vita cristiana così come ce la mostra Santa Teresa di Lisieux, che San Pio X chiamò la “santa più grande dei tempi moderni”. Quando si parla del cammino dell’infanzia spirituale si pensa subito – direi quasi automaticamente – a Santa Teresa di Lisieux, come se fosse una sua invenzione. In realtà questo cammino si trova già accennato nel Vangelo e il suo autore è Gesù stesso. Il merito di questa santa monaca carmelitana fu di averlo spiegato – per così dire – in un modo più chiaro, più pedagogico. Il cammino dell’infanzia spirituale nasce proprio dal Vangelo, quando Gesù ci invita a farci bambini. Se in questo mondo secolarizzato più persone decidessero di seguire i meravigliosi insegnamenti di questa santa, vedremmo come, a poco a poco, il bene finirebbe per vincere il male.

Questo libro, suddiviso in 45 capitoli, in concomitanza con il 45° anniversario del conferimento del Premio Nobel per la Pace a Santa Madre Teresa (Oslo, 10 dicembre 1979), prosegue gli sforzi di Don Lush Gjergji per tenere sempre aggiornato il lettore con nuove conoscenze e dettagli sulla vita e l’opera di questa donna meravigliosa dai valori umani e spirituali unici. Don Lush Gjergji, uno degli esperti più competenti della vita e dell’opera di Santa Madre Teresa, con questo libro offre una sua prospettiva, frutto del rapporto che Santa Madre Teresa ha avuto con temi e problemi complessi dell’uomo in determinate circostanze e contesti. Il libro che viene offerto al lettore e una combinazione tra la lettura ermeneutica della dottrina biblica da parte dell’autore e la visione religiosa e umana del mondo di Santa Madre Teresa. L’autore, attraverso questo libro, ci conduce nei più complessi livelli di interazione e intercomunicazione tra questa dottrina e gli insegnamenti di Santa Madre Teresa, secondo cui la fonte della vita, soprattutto della religione e dell’amore, è senza dubbio Dio.

La storia di suor Maria Raffaella (1861-1945), proclamata Beata nel 1996 da Giovanni Paolo II, si snoda tra due secoli, il XIX e il XX, pieni di trasformazioni sociali e di eventi dolorosi come le due guerre mondiali. Dopo aver fatto la sua prima Professione, nel 1891, con i tre voti di povertà, castità, obbedienza e il voto tipico dell'ospitalità, tra le Suore Ospedaliere della Misericordia, suor Maria Raffaella inizia a lavorare in vari ospedali, riscuotendo sin da subito apprezzamento da tutti per la sua bontà, disponibilità e attitudine al servizio ai malati. Si distingue in particolare per un'ottima propensione per la farmacia e la preparazione delle medicine. La sua vita sarà un continuo dono, cordiale e premuroso, energico ed eroico, per tutti coloro che incroceranno i suoi passi.

Il libro raccoglie gli atti del Convegno su Bartolomeo Colleoni (Brescia, 12 aprile 2025), audace “uomo d’arme” e “colto committente”, nel 550° anniversario della morte, per far conoscere ad un pubblico sempre più vasto, attraverso un approccio interdisciplinare, l’importanza del condottiero e dei suoi palazzi, patrimonio d’arte e storia.