Electa: Supercontemporanea
Marlene Dumas
Ilaria Bonacossa
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 107
Marlene Dumas è nata a Città del Capo ma vive e lavora in Olanda. Nei suoi trent'anni di carriera ha creato lavori che raccontano soggetti molto diversi e ideologicamente complessi, come l'apartheid, gli stereotipi razzisti, la maternità, la pervasività in tutte le sue manifestazioni, l'amore e la religione, con un'originalità e una libertà espressiva uniche. L'artista si è concentrata sulle pulsioni degli esseri umani e sulle loro emozioni ritraendo la nascita, l'amore, il sesso, la sofferenza e la morte. I suoi lavori portano in superficie ciò che giace profondamente nascosto nei suoi soggetti, dimostrando una spiccata capacità introspettiva, che le permette di cogliere le emozioni dei suoi personaggi. Nonostante l'impietosa rappresentazione dell'inadeguatezza umana, le sue opere manifestano una visione ottimista, capace di far emergere la dignità universale delle persone, protagoniste del proprio destino, soggetti attivi e non vittime passive del fato. La pittura di Marlene Dumas è contemporaneamente mentale, politica e intimista, e si sviluppa attraverso la ricerca di un continuo compromesso tra ciò che viene rivelato e ciò che viene celato, tra il carattere tattile della pittura, l'emotività dei sentimenti e le teorie della rappresentazione.
Maurizio Cattelan
Francesco Manacorda
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 107
Provocatorio, iconoclasta, sarcastico, Maurizio Cattelan è l'artista italiano vivente più quotato sul mercato mondiale. Le sue opere disegnano un tragitto personale che mira a rielaborare traumi e vendette attraverso sbeffeggi e ribellioni degni di un Gianburrasca che si rifiuta ad aeternum di inserirsi nel mondo adulto. Dal tema dell'insofferenza per la scuola in quanto modulo autoritario della trasmissione del sapere, al rifiuto cronico del lavoro come punizione quotidiana, Cattelan mette in scena una sequenza di gesti paradigmatici volti a destabilizzare il sistema di regole assolute, deprimenti e tragiche, a cui non ci accorgiamo neanche più di aderire. Con spirito anarchico e modalità carnevalesche, l'artista rinnova in ogni opera un intento dissacratore e parodico e alimenta accesi dibattiti per il suo modo di rapportarsi a temi e soggetti dell'attualità (basti pensare alla figura di Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite). Le sue opere diventano un pretesto per la creazione di un evento o di una scultura che possa entrare nella memoria collettiva sotto forma di icona in grado di comunicare per il suo aspetto dissacratore: in un iconoclastico populismo al contrario, Cattelan mira a suscitare ribellione e rivolta. Ma c'è anche un lato più oscuro e malinconico nella pratica artistica di Cattelan: al cinismo e all'atto violento si accompagna una vena triste e intimamente pessimista, in cui viene messa in scena la violenza sofferta.
Jeff Koons
Sarah Cosulich Canarutto
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 107
Jeff Koons, americano, è uno degli artisti più noti e stimati nel mondo dell'arte contemporanea, è la personificazione di quelle trasformazioni sociali che hanno caratterizzato la società degli anni '80, concreta e talvolta superficiale, generatasi tanto dalle opportunità quanto dagli eccessi. Colorate e sorprendenti le sue opere colpiscono per la loro spettacolarità e per il forte impatto visivo: grandi sculture, materiali innovativi e vivaci colori fluo. Riferendosi all'estetica degli oggetti comuni attraverso il recupero di beni di consumo di massa, come giocattoli, alimenti o elettrodomestici, Jeff Koons propone una nuova versione di quella Pop Art che negli anni '60 aveva portato una vera e propria rivoluzione artistica. La sua opera rielabora creativamente luoghi comuni, oggetti di uso quotidiano, elevandoli a simboli della moderna società dei consumi. L'artista non condanna mai il sistema, ma lo osserva, lo scompone, ci gioca utilizzando le sue stesse regole, trasformando la banalità del quotidiano in una necessità tanto accattivante quanto vitale. Koons reagisce all'estetica degli eccessi con un'iconografia a sua volta esagerata che mira ai punti deboli del pubblico per farne punti di forza della sua arte.
Maurizio Cattelan. Ediz. inglese
Francesco Manacorda
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 106
Provocatorio, iconoclasta, sarcastico, Maurizio Cattelan è l'artista italiano vivente più quotato sul mercato mondiale. Le sue opere disegnano un tragitto personale che mira a rielaborare traumi e vendette attraverso sbeffeggi e ribellioni degni di un Gianburrasca che si rifiuta ad aeternum di inserirsi nel mondo adulto. Dal tema dell'insofferenza per la scuola in quanto modulo autoritario della trasmissione del sapere, al rifiuto cronico del lavoro come punizione quotidiana, Cattelan mette in scena una sequenza di gesti paradigmatici volti a destabilizzare il sistema di regole assolute, deprimenti e tragiche, a cui non ci accorgiamo neanche più di aderire. Con spirito anarchico e modalità carnevalesche, l'artista rinnova in ogni opera un intento dissacratore e parodico e alimenta accesi dibattiti per il suo modo di rapportarsi a temi e soggetti dell'attualità (basti pensare alla figura di Giovanni Paolo II abbattuto da un meteorite). Le sue opere diventano un pretesto per la creazione di un evento o di una scultura che possa entrare nella memoria collettiva sotto forma di icona in grado di comunicare per il suo aspetto dissacratore: in un iconoclastico populismo al contrario, Cattelan mira a suscitare ribellione e rivolta. Ma c'è anche un lato più oscuro e malinconico nella pratica artistica di Cattelan: al cinismo e all'atto violento si accompagna una vena triste e intimamente pessimista, in cui viene messa in scena la violenza sofferta.
Jeff Koons. Ediz. inglese
Sarah Cosulich Canarutto
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2006
pagine: 107
Jeff Koons, americano, è uno degli artisti più noti e stimati nel mondo dell'arte contemporanea, è la personificazione di quelle trasformazioni sociali che hanno caratterizzato la società degli anni '80, concreta e talvolta superficiale, generatasi tanto dalle opportunità quanto dagli eccessi. Colorate e sorprendenti le sue opere colpiscono per la loro spettacolarità e per il forte impatto visivo: grandi sculture, materiali innovativi e vivaci colori fluo. Riferendosi all'estetica degli oggetti comuni attraverso il recupero di beni di consumo di massa, come giocattoli, alimenti o elettrodomestici, Jeff Koons propone una nuova versione di quella Pop Art che negli anni '60 aveva portato una vera e propria rivoluzione artistica. La sua opera rielabora creativamente luoghi comuni, oggetti di uso quotidiano, elevandoli a simboli della moderna società dei consumi. L'artista non condanna mai il sistema, ma lo osserva, lo scompone, ci gioca utilizzando le sue stesse regole, trasformando la banalità del quotidiano in una necessità tanto accattivante quanto vitale. Koons reagisce all'estetica degli eccessi con un'iconografia a sua volta esagerata che mira ai punti deboli del pubblico per farne punti di forza della sua arte.