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È mattina presto a casa dell'avvocato Franco Alberti. Squilla il telefono, capita spesso in casa di un avvocato. Sono i Carabinieri, che gli comunicano di aver proceduto all'arresto di due suoi clienti. Un ex assessore e un imprenditore privato: turbativa d'asta, abuso in atti d'ufficio, corruzione; questo si legge nell'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari loro notificata. La cosa era nell'aria, ma l'avvocato Alberti vuole saperne di più, vuole conoscere i nomi degli altri arrestati, se ce ne sono. Sì, ai domiciliari anche l'ex-sindaco e un ex-consigliere comunale. Parte così uno dei processi più discussi e discutibili celebrati a Sari, ridente cittadina sul mare. La fase cautelare, il primo grado di giudizio e il processo d'appello si snocciolano attraverso le vicende umane di uomini noti e meno noti. La verità reale e quella processuale, ciò che è e ciò che appare, le gioie e le pene di un processo avvincente e la conclusione per taluni inaspettata, per l'avvocato Alberti assolutamente scontata.

Giuseppe e Nicola, credente l'uno e ateo l'altro, sono amici da sempre. La vita li spingerà verso scelte coraggiose e decisive. Alla fine del loro percorso - fatto di amicizia, fede, impegno sociale, amore, dolore e rinascita - entrambi capiranno che, se si sceglie il Bene e si combatte il male, anche gli eventi più tristi possono essere nuovi spunti da cui ripartire.

"21 Giorni a New York" è una storia autobiografica che prende forma quasi per caso. L'autrice scrive di getto e senza un preciso scopo con l'unico desiderio di non lasciare andare col tempo l'esperienza più importante della sua vita. Nell'estate del 1992, giovane ventiduenne, sente l'irrefrenabile desiderio di raggiungere gli Stati Uniti. Lei stessa definisce il viaggio una missione, un sogno anelato da tempo che deve realizzarsi. Alla ricerca di sé stessa e di cosa fare della sua vita, la protagonista decide di partire alla volta di New York. Qui, una serie di esperienze l'aiutano a ritrovarsi e a conoscersi veramente, anche nel profondo; a capire che, a volte, occorre allontanarsi dal proprio mondo e dalle proprie cose per riscoprire la propria mission. "Solo mettendo in prospettiva le cose" si comprende ciò che davvero si è.

Il Debilion parla di uno scrittore che non riesce a scrivere, uno scrittore affascinato dalla notte di una città nella quale perdersi di locale in locale. Sullo sfondo di una Genova vittima della sua stessa bohème un ragazzo che con i pugni chiusi cerca di trovare la poesia nei reietti, mescolando il sacro ed il profano nei bar, nelle librerie davanti alle croci al neon delle farmacie e lungo le stradine del centro quando scrivere diventa una guerra privata contro la noia.

"Voglio abbandonarmi al bene esserne l'artefice accoglierlo come fa la terra con un qualunque seme per divenire un brivido che unisce la vita e la morte e germogliare ovunque ci sia un cielo solare d'abbracciare."

"Dopo tanta editoria che parla soprattutto di monete, finalmente un'opera che ha come protagonista il collezionista, lo studioso, l'appassionato di numismatica. Dopo una vita passata insieme ai numismatici (appena nato sono stato preso in braccio da un numismatico, mio padre) penso che la caratteristica e forse la bellezza del nostro mondo sia proprio la difficoltà di schematizzarlo, nel senso che ho conosciuto moltissimi nummofili che sono diventati a volte nummologi e in qualche occasione sono stati nummomani. Come conosco molti nummologi che sono anche nummofili. E il campo magnetico che crea queste, a volte repentine, metamorfosi nasce proprio dalle monete e dalla loro potente forza di gravità". (Paolo Crippa)

Il ritrovamento di un cadavere nel confessionale della chiesa parrocchiale sconvolge la apatica tranquillità di un anonimo paese della Pianura padana. A cercare di fare luce sull'omicidio è chiamato il Capitano Sabatino Spinotti, Carabiniere indolente e carico più di umanità che di doti investigative . Il parroco don Dino Pezzotta, uomo pio e titubante, la professoressa Margherita Fiocchi, collaboratrice parrocchiale a tempo perso, l'ingombrante avvocato Giorgio Pistone, la tabaccaia Marisa, il Sindaco Mariani, la giovane giornalista Leila, sono alcuni dei personaggi di una trama che si sviluppa nell'orizzonte temporale di una tarda primavera e che sfocia in un finale che si rivela nel contempo dolce e amaro.

... perché queste vite parallele non potevano rimanere tali per sempre; dovevano incrociarsi, ma questa volta in modo definitivo nell'amore per quel bambino, al quale ognuno dei genitori, a suo modo, vuole offrire il massimo di sé. Per il suo futuro, per vederlo sorridere - e non soffrire - per un passato di cui non può avere colpa.