Franco Angeli: Vulgare latium. Lingua testi storia
«Prègola la non me voglia dementichare». Studi linguistici sulle lettere di donne del Rinascimento
Roberto Vetrugno
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 144
«Prègola la non me voglia dementichare» (la prego di non volermi dimenticare) è la frase che Ippolita Torelli, novella sposa di sedici anni, scriveva in una missiva vergata faticosamente di suo pugno al consorte lontano, Baldassarre Castiglione, impegnato a Roma nei negozi diplomatici. Dai carteggi di Ippolita, di Isabella d'Este, di Lucrezia Borgia, di Vittoria Colonna, di Bona Sforza e di altre nobildonne affiora la loro umanità, si svelano i loro molteplici interessi, tra cui la moda, il cibo e non ultime la diplomazia e l'amministrazione del potere, e giungono a noi con una lingua nuova, diffusa nelle corti e a uso anche delle donne: grazie a essa svolgeranno un ruolo di protagoniste non più silenziose di quella società cortigiana di cui le innovative istanze sociali, culturali e artistiche trasformarono i rapporti tra i generi. Perché nessun uomo di corte, come scrive Castiglione nel terzo libro del suo Cortegiano, dedicato alla virtù delle donne, può «essere aggraziato, piacevole o ardito, né far mai opera leggiadra di cavalleria, se non mosso dalla pratica e dall'amore e piacer di donne, cosi ancor il ragionar del cortegiano è sempre imperfettissimo, se le donne, interponendovisi, non danno lor parte di quella grazia, con la quale fanno perfetta ed adornano la cortegiania».
Alla ricerca di una lingua «viva e vera». I notabilia manzoniani alle Commedie di G.B. Fagiuoli
Sabina Ghirardi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 346
Scrivendo l'Introduzione al Fermo e Lucia, Manzoni confessa: "Scrivo male a mio dispetto; e se conoscessi il modo di scriver bene, non lascerei certo di porlo in opera". L'autore si trova dinnanzi a una sfida che non è solo letteraria, ma anche civile: dare voce agli umili protagonisti del romanzo, farli dialogare in modo spontaneo e verosimile e rendere scorrevoli anche gli imponenti excursus storiografici. Ancora lontano da Firenze, a Manzoni non resta che interrogare i fiorentini "di carta e d'inchiostro" di ogni secolo. Inizia quindi a postillare la Crusca veronese, ma ben presto si aggiunge lo studio di una costellazione di autori minori del '500, '600 e '700 accumunati dalla provenienza fiorentina: tra questi testi spiccano le Commedie di Giovan Battista Fagiuoli (1660-1742), cui questo volume è dedicato. Una mole così ampia di testi non permette un'ulteriore operazione di postillatura: le locuzioni idiomatiche, i proverbi, i colloquialismi, le voci notevoli che Manzoni vi trova vengono infatti solo sottolineati. Il volume, quindi, propone un'edizione commentata dei notabilia al corpus delle Commedie di Fagiuoli nel tentativo di evidenziare l'importanza di questo autore per la definizione della lingua dei Promessi sposi del 1825-1827. L'indagine sui testi presenti nello scriptorium manzoniano permette così di scoprire come, per esempio, Manzoni arrivi a far lamentare Renzo del latinorum usato da don Abbondio (a partire da voci come latinaggine, latiname e latinamento trovate in Fagiuoli), oppure a far esclamare con disdegno al mercante dell'osteria di Gorgonzola che "quando la pera è matura, convien che caschi", oppure ancora, ma l'elenco sarebbe ben più lungo, come il podestà spieghi agli oziosi convitati al banchetto di don Rodrigo che il conte duca sa "che cosa bolle in pentola di tutte l'altre corti".
L'uso del che polivalente nei commenti di Facebook. Distribuzione e forme della relativa non-standard in un corpus di testi telematici
Veronica Bagaglini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 198
L'italiano scritto dei social network è comunemente considerato esempio di cattiva scrittura, vicino all'italiano popolare o dei semicolti, tanto da non essere preso in considerazione a scuola nonostante sia quotidianamente adoperato dagli studenti. Ma quanto, effettivamente, si allontana dalla norma? La ricerca presentata in questo volume misura la frequenza di un tratto ritenuto tipico delle varietà più basse, il che polivalente, in particolare della relativa non-standard, nei commenti di Facebook raccolti nel corpus CoCIF (Corpus dei Commenti Italiani di Facebook). Dopo aver riassunto le tendenze della scrittura online e le caratteristiche dell'italiano dei semicolti, l'autrice analizza le occorrenze del tratto dimostrando una scarsa presenza del suo uso. Il lavoro non pretende di dare una risposta definitiva alla domanda iniziale, per rispondere alla quale sarebbe necessario misurare la frequenza di altri fenomeni linguistici, ma intende contribuire alla ricostruzione dell'italiano scritto sui social network.
Alle soglie del libro. Prefazioni, recensioni, saggi (1996-2014)
Luca Serianni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
pagine: 138
"Così era Luca. Nei mesi appena trascorsi, non c'è stato ricordo di lui in cui non siano state segnalate due virtù che gli furono proprie: l'umiltà (o meglio ancora la modestia, molto opportunamente evocata da Paolo D'Achille) e la generosità. Chi le ha richiamate lo ha fatto, comprensibilmente, sulla base di un vissuto personale; ma il possesso di queste qualità buone è documentato anche da alcuni aspetti della sua produzione scientifica. L'umiltà, la modestia. Di solito, quando si è sufficientemente avanti nella carriera, si lascia l'incombenza di scrivere recensioni e schede bibliografiche ai più giovani [...]. Luca Serianni, invece, ha scritto e continuato a scrivere recensioni e schede bibliografiche - soprattutto, ma non solo, per i suoi "Studi linguistici italiani" - dall'inizio alla fine della carriera, senza soluzione di continuità: [...]". (Giuseppe Patota,Luca Serianni, in "Studi linguistici italiani", XLVIII, I, 2022, pp. 5-19.) Lettore assiduo, attento alle novità nel campo della storia della lingua italiana come nei terreni (contermini e sinottici) della storiografia, della medicina, della scienza in senso più ampio, Luca Serianni offre in questo libro una prova esemplare della sua attività di recensore e di prefatore. Raggiungendo le soglie del libro e invitando a oltrepassarle, la sua scrittura ci conduce per mano al centro dell'opera, attraverso la porta della lettura linguistica, paradigma di un metodo e ancor più di uno sguardo.
Ma il bel sogno si realizzerà presto. Le lettere di Clementina Biagini a Policarpo Petrocchi
Elena Felicani
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 394
Gentildonna pistoiese, educata alla lettura e alla scrittura, tra il 1872 e il 1875 Clementina Biagini intrattiene una corrispondenza epistolare con Policarpo Petrocchi, pistoiese anch’egli, ma della montagna, docente di lettere in prestigiosi istituti educativi del Nord d’Italia. Il volume propone l’edizione e lo studio linguistico del carteggio: passate al vaglio dell’indagine storico-linguistica, le lettere fanno affiorare il profilo di una donna colta che nella seconda metà dell’Ottocento dialoga a distanza con un letterato, senza bisogno di intermediari. Viene così alla luce un vero e proprio laboratorio di scrittura in cui riflessioni di lingua, citazioni di autori e approfondimenti letterari alimentano il dialogo, elevandolo a luogo deputato alla riflessione e allo scambio intellettuale. Attraverso la ricognizione filologica dei manoscritti, la ricostruzione storica dei personaggi e l’analisi linguistica, il libro definisce il profilo di un personaggio a tutto tondo: Clementina appare non solo come un’amante appassionata che attraverso la scrittura dichiara i suoi sentimenti, ma anche e soprattutto come una figura determinante per la costruzione della personalità intellettuale di Petrocchi, uomo di cultura che nutre e affina il suo credo linguistico proprio grazie alla voce della gentildonna.
Tra Piero della Francesca e Caravaggio. Studio sul lessico di Roberto Longhi
Chiara Murru
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 214
La scommessa di Gianfranco Contini nel curare il volume della collana dei Meridiani Da Cimabue a Morandi dedicato a Roberto Longhi consisteva nella pubblicazione di scritti d’arte in assenza di un corredo illustrativo che raffigurasse le opere trattate. «Difficilmente» però, scriveva Contini, «si potrà dire che si otterrà con la nostra rinuncia un Longhi dimidiato, visto che la metà mancante è quella puramente strumentale». In questa possibilità, peraltro realizzata con grande successo, risiede la forza della scrittura di Roberto Longhi. Il volume intende indagare questa scrittura, con un’attenzione particolare al lessico, alla sua selezione ed evoluzione: a questo scopo vengono studiate le diverse edizioni dei principali testi longhiani su Caravaggio e su Piero della Francesca, affiancando all’analisi linguistica lo studio delle varianti che intercorrono tra un’edizione e l’altra. Infine, si propone l’approfondimento di una selezione di vocaboli organizzati in glossari volti a individuare le possibili fonti di Longhi e a dimostrare la peculiarità del lessico longhiano.
Non solo parole. Percorsi di didattica della scrittura. Dai testi funzionali a quelli multimodali
Massimo Prada
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2022
pagine: 318
Questo manuale esamina alcuni aspetti e alcuni momenti di un ideale percorso di didattica della scrittura; è pensato specialmente per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, pur presentando spunti probabilmente utili per l’educazione linguistica nella scuola secondaria di primo grado e pur facendo riferimento all’esperienza degli studenti dei primi anni dell’università. Vuole essere soprattutto uno strumento per gli insegnanti. Quanto ai contenuti, nel primo capitolo ci si sofferma sul tema delle competenze di scrittura e sulla loro acquisizione. Nel secondo si esplora il rapporto tra le pratiche di scrittura e la competenza sociolinguistica, tracciando un panorama delle struttura varietistica dell’italiano e descrivendo alcune varietà sociali, situazionali e regionali. Nel terzo ci si concentra sulla variazione diamesica, mettendo a fuoco in modo particolare l’opposizione tra scritto e parlato. Nel quarto si affronta il concetto di testo, specie in relazione a quelli di tipo e di genere. Nel quinto si prendono in esame i testi multimodali: è questo il capitolo che contiene il maggior numero di osservazioni su un argomento ancora solo parzialmente dissodato, ma si confida che possano essere comunque utili. La maggior parte dei capitoli ha un’ampia sezione dedicata alle letture guidate e alle attività pratiche, la cui presenza vorrebbe caratterizzare il volume: le prime suggeriscono itinerari di esplorazione di testi tipologicamente diversi, nella prospettiva di ciascuna sezione; le seconde delineano un percorso per lo studio operativo e presentano difficoltà variabile, tendenzialmente progressiva. Alcuni concetti e termini tecnici sono chiariti in schede inserite nel testo corrente. Chiudono il volume i riferimenti bibliografici.
Il filo della voce. Indagini sul pensiero linguistico di Manzoni e sui Promessi sposi
Giuseppe Polimeni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 164
«Una lingua è un tutto, o non è». Su questo fondamento, un aut aut ricavato dall’esperienza della storia, Alessandro Manzoni sintetizza un’idea della lingua, organismo in cui le parti si corrispondono nel tutto, sistema che garantisce all’individuo la comunicazione dei pensieri e, in scala, la partecipazione di un’intera società alla vita civile e culturale della nazione. Attento, tra i primi, alla profondità “politica” del problema, lo scrittore non smette, nel suo «eterno lavoro», di interrogarsi sui «mezzi» che permettono di porre in atto un modello reale di lingua: la soluzione non può che ritrovarsi nell’«uso vivente», nell’“accordo” che si fonda sulla progressiva rinuncia dei singoli al gergo, all’idioma particolare. Il percorso accompagna e riflette quello di una società che per gradi abbandona lo stato di natura e si compone nell’istanza sociale, condivisa. Solo in apparenza l’individuo si perde nella “notte” di un codice che sembra generale e non determinato: dentro la lingua, che è appunto «un tutto», è chiamato a ritagliare lo spazio dell’espressione, a definire il timbro della voce. Ne sono prova tangibile i personaggi dei Promessi sposi, quella varietà morale e psicologica che, messa alla prova dagli eventi, lungo le strade provvidenziali, prende forma nello specifico e non confondibile linguaggio di ciascuno.
Centro e periferie dell'alfabetizzazione in età postunitaria
Michela Dota
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 162
Questo volume indaga, dal punto di vista della didattica dell’italiano, dei suoi metodi e dei suoi strumenti, tre realtà dell’alfabetizzazione per diverse ragioni periferiche: gli istituti infantili o asili, le scuole per i sordomuti e le scuole carcerarie. Le loro peculiarità, illustrate nel loro evolversi tra secondo Ottocento e primo ventennio del Novecento, sono raffrontate con la coeva modellizzazione dell’italiano propagata da un campione di grammatiche per le scuole elementari, ritenute idonee dal Ministero della Pubblica Istruzione per il metodo e per il modello linguistico codificato.
Il «Libro dell'arte» di Cennino Cennini. Edizione critica e commento linguistico
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 424
Tra i ricettari e i trattati tardomedievali di argomento artistico il "Libro dell’arte" di Cennino Cennini, pittore di discendenza giottesca, è senz’altro il più famoso. Se Giotto in pittura «rimutò l’arte del dipignere di greco in latino», Cennini col suo trattato traduce il sapere orale di bottega in opera scritta. È il primo testo in volgare italiano sistematicamente dedicato alle tecniche pittoriche, dal disegno su carta all’affresco. L’opera esce in edizione critica dopo quasi novant’anni dalla benemerita edizione curata da Daniel V. Thompson del 1932. Il testo, criticamente fondato su due manoscritti fiorentini, il Laurenziano Plut. 78.23 e il Riccardiano 2190, è corredato da un approfondito studio linguistico che prende in considerazione sia la particolare situazione stratificata che rispecchia la biografia dell’autore, in cui convergono, sebbene in copia, tratti toscani e tratti veneti, sia il ricco lessico che getta le basi della terminologia artistica moderna.
La Batracomiomachia di Alessandro Garioni. Greco, italiano e milanese alla fine del Settecento
Francesco Sironi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 178
Nel 1793 il domenicano Alessandro Garioni pubblica a Milano un’edizione della "Batracomiomachia", contenente il testo greco, la traduzione letterale in prosa italiana e una parafrasi in ottave milanesi. Dall’anno della sua prima edizione, essa non ha mai goduto di uno studio specifico, che è qui offerto al lettore unitamente al testo integrale dell’opera. L’analisi di questa "Batracomiomachia" nella sua interezza mira a individuarne il ruolo nella storia degli studi classici, della letteratura milanese e della fortuna del poemetto greco, genuinamente omerico per Garioni. Essa si propone inoltre di evidenziare i presupposti e gli intenti di una simile operazione di “travestimento” dialettale. Il testo di Garioni è corredato della traduzione italiana della parafrasi milanese e di note di commento, volte a metterne in luce aspetti salienti della lingua, dello stile e del contenuto. In appendice è pubblicato il testo di un manoscritto autografo di Garioni, contenente una "Spiegazion letteral del Pater Noster" in sestine milanesi.
Comunicare cittadinanza nell'era digitale. Saggi sul linguaggio burocratico 2.0
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 148
Cosa significa per le istituzioni pubbliche comunicare con i cittadini nell’era digitale? Quali sfide, opportunità e pericoli le nuove tecnologie offrono alla comunicazione amministrativa? Il presente volume intende portare un contributo allo studio del linguaggio burocratico-amministrativo a partire dalla prospettiva, finora poco indagata, della trasformazione digitale. Esso riunisce studi di carattere più teorico sul linguaggio burocratico e sulla comunicazione digitale e analisi di casi studio concreti, condotti in particolare sui testi on-line del Comune di Milano. Sono così esaminati, tra gli altri, i nodi problematici – cui le nuove tecnologie offrono vie d’uscita cruciali – dell’accessibilità delle informazioni, dell’utenza multilingue e multiculturale, delle traduzioni automatiche. Scritti di: G. Aquino, R. Argenziano, V. Baroni, R. Cannizzaro, P. Cattani, P. Consonni, G. Fiorentino, M.-C. Jullion, S. Lubello, G. Sergio.