Galaad Edizioni: Petali lunari
Quaranta poesie. Testo russo a fronte
Michail Jur'evic Lermontov
Libro: Copertina rigida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 472
In Italia la fortuna di Lermontov è legata quasi esclusivamente a "Un eroe del nostro tempo", edito nel 1840 e destinato a inaugurare la stagione dei grandi romanzi russi, mentre la produzione poetica continua a essere una terra pressoché inesplorata. L'unico a confrontarsi sistematicamente con i versi di questo astro fugace delle lettere russe è stato Tommaso Landolfi, che ha tradotto con esiti mirabili quasi tutti i poemi e un'ampia scelta delle liriche, privilegiando decisamente quelle più precoci, anteriori al 1837. È proprio a partire da questa data, con l'elegia "La morte del poeta", che Lermontov raccoglie consapevolmente il testimone di Puskin, mentre la sua esistenza si lancia in una corsa tumultuosa che troverà troppo presto la sua tragica conclusione a Pjatigorsk, nel Caucaso. La presente antologia sceglie di attingere a piene mani dalle prove poetiche della maturità, prevalentemente inedite in Italia, per offrire al lettore, nel bicentenario della nascita di Lermontov, la possibilità di un incontro con alcune tra le pagine più intense della grande lirica romantica.
Il vento il riso il volo. Ediz. italiana e inglese
Katherine Mansfield
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 180
Katherine Mansfield considerò con tutta evidenza il suo scrivere in versi come un'attività secondaria rispetto all'impegno di narratrice. Tuttavia, a partire dal 1909 [...], scrisse diverse poesie, in un modo che era insieme senza pretese formali eppure esigente, semplice e tuttavia acuto, talora ironico, sensibile e attento ai particolari. [...] Nei testi poetici Katherine Mansfield espone il nucleo più indifeso del suo porsi in relazione con il mondo. [...] Coerenti con le intenzioni di limpidezza, di verità si mostrano le scelte della scrittura poetica della Mansfield: percezione empatica della realtà, lirismo asciutto, ironia, concretezza del gesto descrittivo, nitidezza nella resa dei particolari, semplicità delle scelte verbali. Nonostante la loro semplicità o forse anche in ragione di essa, i suoi versi hanno un fascino particolare, disincantato e naturale, perentorio. Il presente volume raccoglie il nucleo più significativo dei "Poems".
Quaranta poesie. Testo russo a fronte
Michail Jur'evic Lermontov
Libro: Copertina rigida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 372
In Italia la fortuna di Lermontov è legata quasi esclusivamente a "Un eroe del nostro tempo", edito nel 1840 e destinato a inaugurare la stagione dei grandi romanzi russi, mentre la produzione poetica continua a essere una terra pressoché inesplorata. L'unico a confrontarsi sistematicamente con i versi di questo astro fugace delle lettere russe è stato Tommaso Landolfi, che ha tradotto con esiti mirabili quasi tutti i poemi e un'ampia scelta delle liriche, privilegiando decisamente quelle più precoci, anteriori al 1837. È proprio a partire da questa data, con l'elegia "La morte del poeta", che Lermontov raccoglie consapevolmente il testimone di Puskin, mentre la sua esistenza si lancia in una corsa tumultuosa che troverà troppo presto la sua tragica conclusione a Pjatigorsk, nel Caucaso. La presente antologia sceglie di attingere a piene mani dalle prove poetiche della maturità, prevalentemente inedite in Italia, per offrire al lettore, nel bicentenario della nascita di Lermontov, la possibilità di un incontro con alcune tra le pagine più intense della grande lirica romantica.
L'amico dice di non conoscerlo più
Rade Serbedzija
Libro: Copertina rigida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 184
L'ultimo ventennio jugoslavo ha avuto quali stelle e icone culurali personalità emblematiche come Danilo Kis per la letteratura e Rade Serbedzija per il teatro. Ma, come scrive Miljenko Jergovic nell'introduzione, "non appena la Jugoslavia si trovò a dover vivere l'ultima parte della sua storia, Serbedzija cadde in disgrazia. Invece di starsene zitto, all'inizio delle prime elezioni in Croazia, sostenne i socialdemocratici che costituivano il più forte partito antinazionalistico. Nel periodo dell'emigrazione sono nate le sue migliori e più commoventi poesie. Le persone senza dimora, e anche Rade lo ha confermato, sanno sempre cantare meglio. La tristezza gitana ha segnato la nostra civiltà, privandoci però di qualsiasi sentimento di doverle qualcosa. Eccetto il debito di comprenderne le anime. Questo è il motivo per cui sono importanti anche le poesie di Rade Serbedzija, nostro grande attore, emblema della nostra giovinezza, oggi abitante della California che ogni estate ritorna a casa in Istria per poi ripartire in autunno."
Dien Cai Dau
Yusef Komunyakaa
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 188
Pubblicata nel 1988, Dien Cai Dau è la quarta raccolta poetica di Yusef Komunyakaa, ma la prima a ottenere un vero successo di critica. Il titolo, che riprende l'epiteto con cui i vietnamiti si riferivano ai soldati americani, significa "pazzo, fuori di testa", ed è calzante nella sua macabra e sottile ironia: la follia degli uomini coinvolti nella guerra in Vietnam - non solo quella dell'esercito statunitense - è il tema essenziale della raccolta, i cui versi assumono spesso il punto di vista di un soldato afroamericano. La genesi di Dien Cai Dau è complessa, anche perché Komunyakaa impiega molto tempo per rielaborare il trauma bellico. Tornato dal Vietnam nel 1970, per quattordici anni eviterà di menzionare il conflitto nelle sue poesie. Nella primavera del 1984 inizia i lavori di ristrutturazione della sua casa di New Orleans e, mentre rimuove gli strati di intonaco per riportare alla luce le pareti originali, le immagini della guerra riaffiorano nella sua mente. Ispirato da questo metaforico peeling away, compone di getto tre poesie. Da quel momento, per molti mesi, Komunyakaa scriverà quasi esclusivamente versi dedicati alla sua esperienza in Vietnam, che confluiranno in Dien Cai Dau.