Garzanti: Gli elefanti. Poesia Cinema Teatro
Canti pisani. Testo inglese a fronte
Ezra Pound
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 316
"Pur essendo naturalmente, anzi fatalmente inseriti nell'inarrestabile flusso magmatico del poema (Cantos), pur presentando caratteristiche espositive e stilistiche del tutto analoghe a quelle delle sezioni precedenti e successive, i "Canti Pisani" ne presentano altre che appartengono solo a essi e che ne fanno qualcosa di assai diverso da un sia pur rilevante segmento dell'opera-madre, qualcosa, rispetto a questa, di ben riconoscibile e isolabile, di insopprimibilmente e quasi violentemente autonomo, qualcosa, insomma, di molto simile a un libro o, per essere precisi, a un poema a sé stante, dotato non solo d'una propria inconfondibile identità, ma anche d'una propria specifica e diversa grandezza." (Giovanni Raboni)
L'usignolo della Chiesa Cattolica
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2004
pagine: 168
La raccolta de "L'usignolo della Chiesa Cattolica" comprende poesie scritte fra il 1943 e il 1949, ma è stata pubblicata solo nel 1958, dopo una serie di vicissitudini editoriali che vede poeti e critici di spicco impegnati a sostenere le poesie pasoliniane presso editori perennemente titubanti. L'opera, nel suo complesso, mette in campo un conflitto interiore espresso secondo i modi di una sacra rappresentazione. I versi, quasi barocchi, di "maniera", sono tesi a registrare la durezza del mondo e dei rapporti sociali. La confessione della propria omosessualità viene fatta con una voce che Fortini ha definito "di falsetto", una voce cioè povera di armonici e di risonanze, che parla di una seconda, dolorosa nascita nel mondo della razionalità.
Tutte le poesie (1963-2000)
Tiziano Rossi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: XXII-485
Nelle poesie di Tiziano Rossi, lo sguardo si avventura spesso giù in basso, accarezza le piccole cose, si concentra sui dettagli, per avere una percezione più diretta, più vera della realtà, in tutti i suoi elementi più minuti e contraddittori. È una maniera di conoscere il mondo, ma da questa scoperta può originarsi un incantesimo: perché quella realtà può rinviare a ulteriori entità, può diventare la base per la creazione di una mappa di riferimento. Da questa presa d'atto nasce un itinerario poetico che - come scrive nella sua prefazione Pietro Cudini - ha percorso, "ormai nell'arco ampio di quattro decenni, della umana storia, gli infiniti elementi umani e ambivalenti che, appunto, la rendono umana, e le danno consistenza di storia".
Cerchi d'acqua. Haiku
P. Luigi Bacchini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 114
Nato a Parma nel 1927, Pier Luigi Bacchini è autore di numerose raccolte poetiche che gli hanno valso il Premio Viareggio ("Visi e foglie", 1993) e il Premio S. Pellegrino ("Scritture vegetali", 2000). In "Cerchi d'acqua" egli si misura liberamente con le forme brevi della poesia giapponese, dall'haiku al tanka, in un impegno che ne ha accompagnato un ventennio di attività. La sua poesia della natura risuona di emozioni e memorie, sentimenti e colori, chiarezza e concentrazione di significati. Grazie all'innesto con la cultura orientale, Bacchini crea una forma poetica originale che recupera la sacralità dell'esistenza, l'intensità dell'amore e della leggenda.
Poesie
Filippo De Pisis
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: 214
Pubblicate sessant'anni fa in un'edizione predisposta dallo stesso autore, le "Poesie" di De Pisis testimoniano l'autentica vocazione poetica del pittore ferrarese, sulla scia di quell'"altro Novecento" (rispetto soprattutto all'ermetismo allora maggioritario), che annovera tra i suoi protagonisti Saba e Valeri, Betocchi e Penna. Nella sua prefazione, Giovanni Raboni individua come caratteristiche delle liriche di De Pisis una letterarietà consistente e spesso preziosa, una tendenza alla limpidità e alla chiarezza, l'adozione di una forma trattenuta e tuttavia vibrante di cantabili.
Le ceneri di Gramsci
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: XI-108
Gli undici poemetti delle "Ceneri di Gramsci" vennero raccolti in volume per la prima volta nel 1957, in un momento particolarmente delicato per la cultura di sinistra, a un anno di distanza dalla condanna di Stalin al XX Congresso del Partito Comunista Sovietico e dalla drammatica invasione dell'Ungheria. Ebbero un successo di vendite insolito per un libro di poesia e provocarono accese discussioni tra i critici.
Alcesti o La recita dell'esilio
Giovanni Raboni
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 70
Sara, Simone e Stefano stanno fuggendo dal loro paese, che sprofonda nella tragedia. Sono in pericolo, si nascondono per l'ultima notte in un teatro abbandonato. Partiranno all'alba, ma c'è posto solo per due. Come nel mito antico, qualcuno dovrà sacrificare la propria vita a favore di un altro. Sara è un'attrice e su questa scena aveva recitato proprio l'Alcesti. Simone e il figlio Stefano faticheranno a comprendere i suoi silenzi, in questa atmosfera carica di echi e di tensioni inesprimibili. Il dramma, in versi liberi di sette, nove e undici sillabe variamente accentati e combinati per restituire il ritmo del parlato, è una tragedia del sentimento dove rieccheggiano le lacerazioni della storia e, soprattutto, le intermittenze del cuore.
Liriche d'amore e altre poesie. Testo tedesco a fronte
Bertolt Brecht
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: XIII-376
Bertolt Brecht non è stato solo uno dei più importanti uomini di teatro del Novecento, ma anche uno dei massimi lirici di lingua tedesca: lo dimostrano sia le poesie politiche sia – su un versante più personale e privato – i versi d'amore o esplicitamente erotici. Questa antologia è opera di un traduttore non occasionale, Gabriele Mucchi, pittore, architetto e designer che di Brecht fu amico personale. Si tratta di una scelta «guidata dagli interessi e dalle emozioni del traduttore», come ha scritto Cesare Cases nella prefazione alla prima edizione italiana di questo volume (nel 1986). «Ci sono poesie famose ma ne mancano di altrettanto famose e ce n'è di meno famose e di ignote, spesso per causa di forza maggiore. Ci sono quelle erotiche, che la pruderie dei curatori aveva aspettato quasi trent'anni prima di renderle pubbliche, ma c'è anche la splendida A M., da mettere accanto ai classici della delusione e della nostalgia amorosa». Oggi, ormai archiviati i furori ideologici del secolo breve, possiamo ammirare la limpidissima vena lirica di uno scrittore universalmente più noto per il suo acceso impegno politico.
Poesie (1979-1998)
Toti Scialoja
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 552
Toti Scialoja è stato pittore e poeta, oltre che scenografo e critico d'arte: una personalità artistica bifronte, che ha la propria unità profonda in quella che si potrebbe definire una totale estraneità al ricatto del senso comune. In questo volume sono raccolte le poesie di Scialoja, che è stato anche poeta per bambini e autore di nonsense.
Trasumanar e organizzar
Pier Paolo Pasolini
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: IX-240
«Per leggere le poesie di Trasumanar e organizzar occorre prima di tutto molta pazienza: un lettore di poesia novecentesca è abituato a versi brevi e a componimenti brevissimi. In secondo luogo, come quando si leggono le avventure marinaresche del capitano Achab, non si debbono saltare le pagine dedicate alla marineria: come esse sono la gabbia che sostiene la tragedia, così il discorso (o il discorrere) di Pasolini, veloce, privo di trapassi sublimi, mai ellittico, è sempre, o quasi sempre, la lenta e necessaria preparazione al senso che egli vuole dopotutto rendere esplicito. Pasolini, a differenza dei poeti della sua generazione, e di quella precedente, per non parlare di quelli venuti dopo di lui, non ha mai paura dell'esplicito. Si può essere sicuri che ogni sua poesia vuole, essendo antipoetica, dire qualcosa di assolutamente poetico, cioè di assolutamente vero, della verità che gli scaturiva dalla vita fin lì vissuta, vissuta quel giorno, vissuta un minuto prima. In terzo luogo, si può (si deve) lasciare a sé stessi il piacere d'essere abbagliati, non si deve temere di mostrare lo stupore, ci si può liberamente compiacere per quelle parole nuove (che non troviamo neppure nei vocabolari), per quei titoli senza precedenti, per quei pazzi argomenti che i più giovani tra i lettori non sanno proprio cosa siano.» (dalla Prefazione di Franco Cordelli)
Poesia in forma di rosa
Pier Paolo Pasolini
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 211
"A un giovane che affrontasse per la prima volta questo libro, si potrebbe forse dire: leggi anzitutto "Una disperata vitalità", e se da quel magma non ti senti alla fine stordito ed escluso, se riesci a cogliere il messaggio di angoscia ma anche di "disperata vitalità", appunto, che ne promana, allora potrai affrontare anche il resto, con la pazienza e la tenacia necessaria per accettarlo e capirlo; per rifiutarlo, anche, ma dopo averlo capito e dopo aver capito perché, nell'Italia del boom economico, ci si potesse sentire come un "gatto bruciato vivo", come "un serpe ridotto a poltiglia di sangue" e non solo per disposizione e situazione esclusivamente personale." (Dalla Prefazione di Edoardo Esposito).
La religione del mio tempo
Pier Paolo Pasolini
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 183
"Rileggendo 'La religione del mio tempo', l'impressione è quella di un grande poeta che abbia posto il tema dei limiti della poesia verso la vita, in un mondo che non sa più che farsene né della poesia né dei poeti. Pasolini, scegliendo la compromissione con la realtà, si è tenuto al corpo vivo della propria singolarità, narrandone l'urto con la Storia. Ha rifiutato il privilegio lirico, mettendosi in discussione come singolo anonimo e comune, prendendo su di sé, insieme alla grazia e a una squisitezza che possedeva d'elezione, tutta la nostra storica miseria individuale e di popolo. Ha deluso, è andato in una direzione contraria alla politica e alla cultura istituite e d'opposizione" (dalla Prefazione di Gianni D'Elia).