Giappichelli: Biblioteca di diritto processuale civile
Inibitorie delle azioni dei creditori e automatic stay. Studio su un sistema uniforme degli effetti protettivi vigenti nell'ordinamento concorsuale italiano
Valentina Baroncini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XXI-384
"A chiunque, nel recente passato, si sia avvicinato allo studio del diritto fallimentare italiano, e specialmente alle procedure di composizione negoziale della crisi d'impresa, interessate, negli ultimi anni, da ripetuti interventi riformatori volti a incentivarne la diffusione, la locuzione 'automatic stay' - costituente uno dei poli attorno a cui ruota la presente indagine, e oggetto di più approfondita analisi nel corso della parte seconda del lavoro -, non può certamente risultare sconosciuta: che, al fine di descrivere alcune tra le principali novità che hanno caratterizzato le menzionate riforme, i commentatori nazionali hanno sistematicamente fatto ricorso proprio a tale espressione. Il riferimento è, anzitutto, alle modifiche apportate dal d.lgs. 12 settembre 2007, n. 169, all'art. 182 bis l. fall., il cui nuovo terzo comma prevedeva che dalla data della pubblicazione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti nel registro delle imprese, e per sessanta giorni, i creditori per titolo e causa anteriore a tale data non potessero iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio del debitore: disposizione, questa, riguardo alla quale già si discorreva di «automatic stay operante ex officio», consistente in una «protezione patrimoniale dalle iniziative giudiziarie». La diffusione dell'utilizzo del termine, poi, si è ulteriormente amplificata in conseguenza delle modifiche che il medesimo istituto ha conosciuto a seguito del d.l. 31 maggio 2010, n. 78, conv. in l. 30 luglio 2010, n. 122, che mediante l'aggiunta dei nuovi sesto e settimo comma al menzionato art. 182 bis ha anticipato alla fase delle trattative la possibilità di produrre gli effetti protettivi a vantaggio del patrimonio del debitore, precisamente pel tramite del deposito presso il tribunale competente di una istanza di sospensiva, e della successiva sua pubblicazione nel registro delle imprese." (Dall'Introduzione)
Gli effetti dell'estinzione nell'arco dei vari gradi del processo
Marcella Negri
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: VII-328
Il "Gli effetti dell'estinzione nell'arco dei vari gradi del processo" si concentra non tanto sullo svolgimento del processo a seguito dell’impugnazione della pronuncia di estinzione del processo di primo grado , quanto piuttosto sui peculiari problemi suscitati dal prodursi di un evento estintivo, di qualsiasi natura, nelle fasi processuali successive a quella di prime cure e quindi dopo che la causa sia stata già una prima volta decisa. A differenza delle cause di estinzione dei procedimenti di impugnazione, il tema degli effetti della mors litis sulla e nella dinamica dei gradi di giudizio non è stato oggetto sinora di attenzione specifica, anche se vi sono numerosi ed autorevoli contributi con i quali dunque si intende in questa sede confrontarsi al fine di tratteggiare un quadro compiuto del significato sistematico dell’arresto definitivo del processo ormai approdato alla fase di impugnazione.
Prova legale e libero convincimento del giudice
Marco Russo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: 304
L'oggetto del giudizio di cognizione tra crisi delle categorie del diritto civile ed evoluzioni del diritto processuale
Elena D'Alessandro
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
"li presente contributo è dedicato all'oggetto del processo civile di cognizione. La domanda giudiziale - è dato acquisito - è l'atto con cui, in linea di principio, s'identifica tale oggetto. Per effetto della proposizione della domanda giudiziale sorge il dovere del giudice di provvedere sulla richiesta di tutela giurisdizionale '. Poiché il giudizio civile ordinario di cognizione è retto dal principio della domanda (art. 99 cod. proc. civ.) e da quello della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato (art. 112 cod. proc. civ.), l'oggetto del processo, così come delineato dall'attore tramite domanda giudiziale tendenzialmente (salvo allargamento oggettivo o mutatio libelli) corrisponderà all'oggetto del processo e, quindi, del giudicato 2. Parimenti, è enunciato generalmente condiviso quello per cui l' oggetto della domanda giudiziale (o, quantomeno, l'oggetto di merito del processo civile di cognizione) si identifica con il diritto dedotto in giudizio, affermato come esistente nella domanda giudiziale proposta dall'attore, per la cui tutela di cognizione si chiede l'intervento dell'autorità giurisdizionale. In ciò consiste la strumentalità del diritto processuale rispetto al diritto civile. La valorizzazione del diritto sostanziale (di cui, in caso di lesione, l'azionabilità per via giurisdizionale, c.d. agere licere, costituisce una mera componente, una facoltà), piuttosto che dell'azione tout court, la quale è, invece, concetto di natura pubblicistica che evoca il potere statale di concedere tutela giurisdizionale, nato come reazione all'autodifesa del privato, è evidentemente sintomo di una tendenza a privilegiare (almeno in linea di principio) la dimensione individuale del singolo che chiede giustizia, piuttosto che quella superindividuale, ossia dello Stato che deve assicurargliela
Anticipazione della tutela. Dalla tutela cautelare alla tecnica anticipatoria
Daniel Mitidiero
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2016
pagine: 200
Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione
Luigi Lombardo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: XVI-226
"È noto come il tema dei limiti del sindacato della Corte di cassazione sia da sempre - al centro dell'interesse della dottrina; interesse accresciutosi nell'attuale fase storica, nella quale la ragionevole durata del processo è divenuta una necessità, non solo sul piano delle esigenze socio-economiche, ma anche su quello costituzionale (art. 111, comma 2, Cost., introdotto dalla legge costituzionale 23 novembre 1999, n. 2) ed è comune l'idea che la riconduzione del sindacato di legittimità ai limiti che sono ad esso propri costituisce un passaggio ineludibile per un' efficiente riorganizzazione della giurisdizione. Mi auguro che le conclusioni cui sono pervenuto, nel tracciare i confini del sindacato di legittimità e - correlativamente - nell'individuare il nucleo del giudizio dei giudici di merito che vi è sottratto, siano convincenti; in ogni caso, so di aver fatto quanto era nelle mie possibilità per esplorare l'argomento e per sistematizzare i vari concetti giuridici da esso implicati." (Dalla Premessa).
La prova nell'arbitrato internazionale
Alessandro Fabbi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2014
pagine: XV-230
Finalità del presente studio è di esaminare il tema dell'istruzione probatoria negli arbitrati commerciali internazionali, concentrando l'attenzione tanto sulla regolamentazione statica della materia quanto sullo svolgimento dinamico del procedimento. In particolare, ci si soffermerà sui principi che informano l'istruzione, sull'analisi dei singoli mezzi di prova e strumenti istruttori e sulla loro astratta ammissibilità ed efficacia, nonché sui modi di assunzione di ciascun mezzo nel corso del procedimento. Si avrà riguardo, principalmente, ad arbitrati secondo diritto considerando soltanto saltuariamente l'arbitrato di equità cui di rado si fa ricorso nell'ambito transnazionale considerato.
Profili generali delle azioni di accertamento negativo
Chiara Cariglia
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XI-283
La disciplina delle azioni di accertamento negativo nell'ordinamento italiano.
Responsabilità per le spese e condotta delle parti
Matteo Lupano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 304
La materia delle spese processuali nell'ultimo decennio è stata oggetto di grande attenzione da parte del legislatore. Le riforme si sono susseguite, spaziando dalla disciplina della responsabilità aggravata a quella delle proposte conciliative, intervenendo sui presupposti per disporre la compensazione, sancendo ampi margini di irripetibilità nelle liti previdenziali ed in quelle di scarso valore economico. Da ultimo sono state soppresse le tariffe forensi ed adottati nuovi parametri per la liquidazione dei compensi, sui quali deve essere fondata anche la liquidazione delle spese. Il volume analizza, in una prospettiva comparata, la disciplina delle spese processuali e l'influenza che le regole per il loro riparto esercitano sulla condotta delle parti. La prima parte dell'opera esamina la natura della responsabilità per le spese ed il suo fondamento sistematico; si sofferma quindi sull'estensione del diritto, sul rimborso e su come essa incida sulla scelta di agire in giudizio, operando anche un raffronto con le soluzioni adottate in altri ordinamenti. La seconda parte analizza la risposta dell'ordinamento all'illecito processuale: la disciplina della responsabilità aggravata della parte ed i possibili profili di responsabilità per illecito del difensore e del terzo. Segue l'esposizione delle norme introdotte, nel nostro ed in altri paesi, per indurre la parte a comporre la lite, con particolare attenzione per quelle di natura sanzionatoria.